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Messaggi del 08/09/2014

 

La piola ( capitolo uno )

Post n°1763 pubblicato il 08 Settembre 2014 da paperino61to

 

Una giornata qualsiasi al borgo San Paolo di Torino, la gente nel suo passeggiare tra le bancarelle del mercato  osserva i prodotti che si vendono. Una piola all’angolo con via Frejus ha nel suo vociare i suoi clienti abitudinari.

“ Mi hai stufato  Giovanni , vado a casa. Lasciatelo dire  , sei proprio un asino ! “ l’uomo si alzò , era rosso in volto  difficile capire se era per il vino o per la discussione appena avuta. Fa pochi passi e poi stramazza al suolo trascinando con sé  tutto quello che era sul tavolino .

“ Mè Signor “ grida Gigi il barista.

“ Ciamè un dotor , presto “ le fa eco un cliente.

“ Largo ,fatelo  respirare “ urla un cliente che si è avvicinato allo sfortunato .

Il medico arriva subito dalla farmacia è all’angolo.

“ Cosa succede ? “ domanda mentre posa la borsa per terra.

“ Non sappiamo, si è alzato per andare via ed è caduto come una pera “ risponde Giovanni.

La folla all’entrata della piola si sta ingrandendo, tutti vogliono entrare a curiosare e  a dire la loro.

Il medico con l’aiuto di un paio di clienti volta  il corpo dello  sventurato a pancia in su.

“ Boia faus “ esclama a voce alta.

“ Chiamate la polizia, quest’uomo è morto “ .

Un brusio avvolge il locale, tutti a cercare di capire come sia morto .

“ Pronto polizia ? Chiamo dalla piola di via Frejus 12, abbiamo un morto nel locale “ a parlare era il proprietario  che in qualche modo cercava di rispondere alle domande fatte dall’altro capo del telefono.

Messo giù l’apparecchio telefonico , si rivolge al medico dicendo che entro dieci minuti sarebbero arrivata la camionetta e  andò a prendere una tovaglia per coprire il morto.

“ Chi lo va a dire alla moglie che suo marito è morto  ? “ domandò il medico .

Nessuno rispose , nessuno si fece avanti.  Il medico cercava di stare sull’evasivo alla domanda più ovvia  : com’era morto ? . Risponderò alla polizia e non a voi , questa era la frase che usciva dalla sua bocca.

Un rumore di frenata segnalava che la camionetta della polizia era arrivata.

 

“ Buongiorno , sono il commissario Berardi. Allora cosa è successo qui ? “ domandai mentre osservavo la scena.

“ Perino per favore manda via la gente , lascia solo  chi era nel locale “ .

“ D’accordo commissario “ rispose l’agente.

 

 

“ Buongiorno commissario, sono il dottore Rieti della farmacia qui all’angolo. Sono stato  chiamato immediatamente ma  purtroppo  il poveretto era già deceduto “ disse il medico che era andato incontro al poliziotto.

Mi inchinai per terra e sollevai la tovaglia, poi guardai il medico e domandai :  perché avete chiamato la polizia ?

“ Perché quest’uomo è stato avvelenato. Guardi la bava che è uscita dalla bocca , sintomo di avvelenamento “ rispose il medico.

Non dissi nulla, aveva ragione in pieno. Andai al telefono e chiamai il dottore Stresi della medicina legale.

“ Ciao dottore, c’è un lavoro per te. Si , so che ti annoiavi ed ho pensato di trovarti subito un bel cadavere. Via Frejus 12, è una piola. Di cosa è morto ? Un tuo collega dice di avvelenamento e io avallo questa tesi . Si , mi trovi qui “.  Dopo la telefonata, domandai come si fosse svolto il fatto.

Perino  prese nota delle varie testimonianze , tutti gli avventori del locale erano  concordi a dire che Giovanni e il morto avevano avuto una discussione ma non da far presagire un assassinio.

“ Commissario , mica crederà che l’abbia avvelenato io ?” domandò Giovanni .

“ Per ora non credo nulla , di certo è che il suo amico si è alzato dal tavolo ed è morto . Se riesce a spiegarmelo lei ne sarei grato “ risposi .

“ Mi dica qualcosa di lei “ domandai mentre ci sedevamo al tavolo.

“ Sono Giovanni Fassio , abito in corso Racconingi . Lavoro alla Fiat , nel tempo libero vengo qui per  stare con gli amici e a bere un bicchiere in compagnia “.

“ Come si chiama il suo amico ? “.

“ Luigi De Nardi, un brav’uomo mi creda, abita nella casa qui accanto. Lavora alla Poste , quella che si trova andando verso corso Vittorio “.

Fassio continuò dicendo che si era separato da qualche mese, ma non sapeva il motivo ne tantomeno dov’era finita la ex moglie.

 Feci segno a Fassio di andare a casa e di essere a disposizione ;  mi alzai e andai al bancone. Il proprietario era intento a sistemare le bottiglie di vino.

“ Da molto veniva qui il signore De Nardi ? “ domandai mentre guardavo la disposizione dei tavoli.

“ Da qualche annetto, prima veniva ogni tanto ma da quando si era separato molto più sovente “ .

“ Che tipo era ? “ .

Il proprietario posò la bottiglia sul bancone mentre rifletteva su questa semplice domanda.

“ Che dirle commissario ? Non era un tipo ciarliero, educato si, questo nulla da dire, diciamo che si faceva gli affari suoi “.

“ Un’ultima domanda , chi poteva avere interesse ad ammazzarlo ? “.

“ Mi verrebbe da dire la moglie , ma non credo che quella donna possa arrivare a tanto. Che io sappia non aveva nemici, mai una discussione qui dentro con gli altri avventori. Ogni tanto qualche alzata di voce, ma nulla di serio “.

Chiamai Perino e tornammo in questura mentre la gente si accalcava di nuovo per vedere quando arrivava il furgone della medicina legale.

“ Gran bella gatta da pelare ,  vero commissario ? “ domandò Perino.

“ Già, una gran bella gatta. Cerca  i nomi di tutte le persone  che lavorano alla Posta con De Nardi  e poi  vediamo di rintracciare la ex moglie “ .

“ D’accordo , inoltre terrei d’occhio anche quel Fassio  , non so a lei  ma a me puzza “.

“ Potrebbe essere un’idea , di sicuro sa molto di più di quello che vuol farmi credere. D’accordo Perino , vediamo di scoprire qualcosa su di lui “.

Arrivammo in questura e andai direttamente nel mio ufficio. Tirdi era impegnato a redigere un verbale. Mi domandò cosa fosse successo .

Nel pomeriggio Perino arrivò con la lista degli impiegati della posta, in tutto erano cinque persone compreso il direttore. Presi il telefono e parlai con il direttore, fissai un appuntamento dopo  l’ora di chiusura dell’ufficio pregando  di far fermare i suoi dipendenti.

 

Verso le cinque del pomeriggio varcai la soglia della posta dove lavorava lo sventurato De Nardi.  Mi venne incontro un impiegato dicendo che era chiusa.

“ Sono il commissario Berardi, ho un appuntamento con il direttore “ e mostrai il tesserino .

L’uomo si scusò e mi disse di accomodarmi nell’ufficio. Lo seguii , gli impiegati erano dietro al bancone che mi osservavano, c’erano due donne e un uomo .

“ Direttore, c’è qui il commissario “ disse l’impiegato.

“ Prego commissario entri e si accomodi pure. Mi chiamo Guidi Ettore  “ esclamò il direttore.

Era un  uomo sulla sessantina ,  corporatura esile, un principio di calvizia .

“ Al telefono mi ha chiesto di un mio dipendente , cosa le  è successo ? Spero nulla di grave “.

“ Vorrei poterle dire il contrario ma non sarebbe la verità. E’ morto “ risposi.

A quella notizia trasalì .

“ L’hanno avvelenato nella piola dove si trovava. Ora dobbiamo scoprire chi è stato e perché l’ha fatto . Ecco perché ho bisogno di parlare con lei e con  i suoi dipendenti “.

“ Capisco,  pover’uomo , era una brava persona. So che la batosta della separazione l’aveva segnato , non era un tipo ciarliero e tanto meno mondano,  ma io ero il direttore , sicuramente con me non si confidava . I suoi colleghi magari ne sanno più di me , venga che glieli presento “.

Mi alzai e andammo verso di loro , che nel frattempo si erano seduti nel retro dell’ufficio postale.

“ Signori e signore, questo è il commissario Berardi  . E’ qui per farvi domande sul povero De Nardi , vi prego di rispondere a tutte le domande che vi saranno poste, è molto importante. Ora se il commissario mi scusa mi ritiro , ho ancora delle pratiche da svolgere “.

“ Prego nessun problema vada pure. “

Gli impiegati , due donne e due uomini, erano pressappoco  di età media . Gli uomini erano di corporatura normale, uno dei due portava gli occhiali . Delle donne, una sola si poteva dire che era una bellezza fuori dal comune.

“ Purtroppo quello che vi dirò non è piacevole, ma ho bisogno del vostro aiuto “ dissi .

( Continua )

 

 

 

 

 
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