CAGLIARI, OTTOBRE 2001

Post n°69 pubblicato il 15 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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PECCATO

Parole che non ho detto
mi son rimaste dentro,
e non cambiano aspetto
se dico quel che sento;

mi rattrista ancora
sentirmi un po' diverso,
del resto non mi onora
il buio in cui sto immerso.

Che brutta sensazione
sentire il peso addosso
di tante altre persone,
sapendo che non posso

indicare una strada
perchè non la conosco;
la seguo ovunque vada,
ma rimpiangerò il bosco...

Non voglio camminare
sempre con quest'affanno,
eppure vorrei andare
avanti senza danno:

senza provare rabbia
oppure delusione,
ancora chiuso in gabbia
di una sciocca illusione!

Indietro c'è il ricordo
d'entusiasmo perduto,
come un destino sordo
a una richiesta d'aiuto:

dritto davanti a me
ne rimane ben poco,
se non ci vedo te
partecipare al gioco...

All'improvviso adesso
non ho nessuna voglia
e di ridere ho smesso,
guardo te sulla soglia

di un'altra amara esperienza
che non riesco a evitarti;
e ancora brilla l'assenza
d'un sogno, o delle sue parti.

Sento allora il bisogno
di osservarti lontano,
e di coglierne il segno
se mi dai la tua mano:

cercherò di afferrarla
per mostrarti il mio affetto,
mentre l'anima parla
di una spina nel petto!

Questo lato del viso
che rimane nascosto
vuole sempre un sorriso
anche se non c'è posto...

 
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CAGLIARI, FEBBRAIO 2001

Post n°68 pubblicato il 15 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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REGALO

Vorrei regalarti
molto più di me stesso,
perchè resto perplesso
quando dici di amarmi:

mi accompagna ogni giorno
questa grande sorpresa,
e finisce l'attesa
di una mattino più adorno...

Sono sempre contento
di pensarti presente,
riportando alla mente
il piacere che sento;

anche un sogno già infranto
appartiene a un disegno
che rimane più degno,
se t'immagino accanto:

ogni tuo desiderio
mi trarrebbe d'impaccio
quando spesso mi appoggio
a un progetto più serio,

ma non credo che basti
ridestarmi dal sogno
perchè quello che voglio
è seguire i tuoi passi...

Però, in fondo al tuo sguardo
scorgo un piccolo cenno
ad uno spazio eterno,
e ritorno all'assalto:

sento il tuo batticuore
che raggiunge il traguardo,
e non c'è alcun ritardo
tra il pensiero e l'azione!

Ti regalo i miei slanci
che mi sembrano poco,
ho la mano sul fuoco
ma non so cosa farci;

e se mi riprometto
di portarti nel cielo,
poi mi accorgo che un velo
ci riavvolge sul letto:

è nient'altro che il sogno
che raggiunge il suo scopo,
senza prima nè dopo
del mio splendido impegno...

 
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CAGLIARI, DICEMBRE 2000

Post n°67 pubblicato il 12 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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GRAZIE 
(dicembre 2000)

Grazie a te, mia meraviglia
non ho smesso di sognare
nè di sciogliere le briglia,
per trovarti in riva al mare:

ho aspettato quel momento
quando il cielo si colora,
affinchè cambiasse il vento
e al galoppo andare ancora.

Sulle nuvole che guardo,
ci dev'essere qualcosa
di un chiarore che io avverto:
rosso, azzuro oppure rosa...

Corro verso il tuo tramonto
che vuol dire delusione,
perchè non aspetto altro
che morire di passione!

Ma è soltanto questo giorno
che diventa troppo scuro,
e ogni volta c'è un ritorno
quando scavalchiamo il muro.

Tu mi aspetti a braccia aperte
sulla spiaggia o sulla strada,
le mie restano conserte
ma bagnate di rugiada;

poi mi asciughi quella lacrima
e mi inviti sulle stelle,
io respingo l'elemosina
sulla mia seconda pelle:

vorrei avere il sangue freddo
di mostrarti il disonore
che mi assale dentro al letto,
perchè cerco ancora amore...

La fortuna d'incontrarci
ogni volta che vogliamo
sulla nuvola che guardi
quando senti che ci siamo,

mi entusiasma fino al punto
di sognare un altro mondo
dove non sono mai giunto
ad amare sino in fondo!

Quell'idea quasi impossibile
di raggiungere il mio sogno
non rimane più invisibile,
se ne sottolineamo il segno:

mi hai insegnato a non fermarmi
nello spazio già infinito,
senza gli inutili allarmi
di quel gioco divertito.

Sei sdraiata tra le nubi
in attesa del mio arrivo,
così scompaiono i miei dubbi
che anche ieri già sentivo;

mi hai insegnato che il pensiero,
quando vede un sentimento,
sempre sa di essere vero
perchè non è affatto lento:

più veloce della luce
che rischiara il mio mattino
c'è soltanto la tua voce,
che fa un uomo di un bambino....

 
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CAGLIARI, NOVEMBRE 2000

Post n°66 pubblicato il 12 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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ECCOLA

Non viene mai sola, la mia ispirazione;
non brucia altissimi accenti, questa nostra espressione:
porta con sè la tristezza di troppe elucubrazioni
che mi puntellano al suolo di poco acute attenzioni!

E' troppo facile scrivere di mal celata apparenza
se mi ferisce l'attesa per questa mia trasparenza,
scompare il dubbio dal cuore, e si ridesta la voglia
di superare di slancio anche quest'ultima soglia.

Non c'è per niente distanza dalla partenza all'arrivo
se a quel bel viaggio di andata segue un ritorno passivo,
porto con me quel ricordo di un posto nuovo e diverso
dai miei bei sogni che crescono, soltanto quando ci penso.

E chissà dove mi porta, adesso, un'emozione nascosta?
Chissà che non mi riesca, davvero, l'interminabile sosta
in un parcheggio coperto da innumerevoli istanti
trascorsi insieme a me stesso, ad aspettarne altrettanti...

 
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CAGLIARI, MARZO 1999

Post n°65 pubblicato il 12 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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UNO PIU' UNO

Quando il cammino è più incerto
i tuoi passi stanchi divergono
dalla via delle nostre emozioni,
cercando una strada breve:

diventano come segnali istintivi,
ma forse ancora più blandi
di tante nostre rielaborazioni
di questo tempo presente.

Non manca di certo l'afflato intimista
che ci caratterizza ogni giorno
come i più forti sostenitori
di una teoria un po' fumosa, forse,

ma in ogni caso vibrante
di tante brave intenzioni
che ci spingono in un labirinto
cui disegnammo i contorni:

diciamo in giro che è vuoto,
nessun regalo all'uscita
può ripagarci del tempo
che abbiamo perso per strada!

Aprendo gli occhi nel buio,
soltanto i primi momenti
ci sembreranno impossibili
prima di abituarci;

poi riusciremo a vederci,
anche soltanto quei margini
ci spingeranno lontano
da noi stessi, e diverremo diversi...

 
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CAGLIARI, OTTOBRE 1998

Post n°64 pubblicato il 09 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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DEVI BRILLARE!

Costantemente avverto un senso di incompiutezza,
ogni attimo rubato al dubbio emerge dal frastuono
e nei momenti di esaltazione mistica io sono
quel che vorrei, non più tanta amarezza!

Scruto il rumore della mia ombra,
come già in tante occasioni
ho trascorso ore liete al balcone
oppure adesso così d'allora mi sembra.

Certo, ogni conquista accompagna
un vago assenso di distruzione
che si addice meglio a persone
furenti, quando di sangue bagna;

allora forse un'immagine
chiama la carne all'assalto,
e vedo l'ombra dall'alto
che indugia tra queste pagine;

detta visione incostante
dipende dall'individuazione
delle due estreme, eterne attenzioni
ad un identico istante:

maldestro, il vanto dell'ira
delinea sempre un raggio di luce,
purtroppo spesso felice
della sua pessima mira...

Ancora i resti ingombranti
di un prematuro risveglio,
oggi risplendono meglio
sotto fanali pesanti!

Che profezia mi attinge
al più reale andamento?
Potrei dipingerne cento
e una faccia, con quel pensiero che finge...

Sperimentando ancora, si accresce
la solita voglia di cambiamento;
ma il dispiacere che sento
da queste mura non esce.

Così, ogni momento è buono
per ingabbiare l'astratto,
dando adesione al progetto
di regalarcene il suono:

basta la luce del sole
per riscaldare il mio buio,
perchè poi dentro io muoio
come una stella a me uguale...

 
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CAGLIARI, SETTEMBRE 1997

Post n°63 pubblicato il 08 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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SEGRETI

Proprio non mi è piaciuto
mai averne,
perchè di corservarne
poi non mi è mai riuscito;

sarebbe stato un peccato per me
non condividere qualcosa,
diventando più prezioso
ogni momento insieme.

Poi quel timore è cambiato,
sempre più spesso penso
ormai da solo, e lascio
che tutto resti invariato;

è colpa del coraggio
che talvolta mi spinge
a vivere il profondo,
lasciandone retaggio.

Se resto un po' turbato,
a poco a poco è riflesso
l'intrigo di me stesso,
anche più complicato:

non c'è corrispondenza
tra quei pensieri e il mondo,
però non sono pronto
a sentirne presenza...

Quando scopro il tuo sguardo
più intenso, mi ricordo
quanto son stato sordo,
ed arrivo in ritardo!

Adesso la tua dolcezza,
e insieme il tuo mistero
dietro al volto sereno,
quel che tu pensi avvezza:

di dirti son già sazio
che nello stretto angusto
di un cuore senza posto,
forse trovi uno spazio.

Curiosità infinita
delle tue sensazioni,
musica senza suoni
nel giogo della vita...

L'interesse nascosto
verso i tuoi occhi neri,
così profondi e veri,
è la sola risposta;

come il mio batticuore
resta quasi in disparte,
forse è inutile dirti
una, di tante storie.

Eppure rappresenti
qualcosa d'inconsueto,
il mio primo segreto
sussurrato tra i denti:

se mi serve a star bene
senza timore alcuno,
non lo dirò a nessuno
oltre che alla mia mente.

Tu m'immagini eguale
a qualche tuo pensiero,
e se lo pensi davvero
mi sembrerà geniale!

Dentro questa emozione
c'è solo spazio aperto,
e in questo grande deserto
sto coltivando un fiore...

 
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CAGLIARI, MAGGIO 1988

Post n°62 pubblicato il 08 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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SE FINIRA'

Se questa storia dovesse finire,
non potrei, comunque, mai
sentirmi solo;
avrei con me i tuoi sguardi,
conservati in ogni gesto.

Quando questa storia dovesse finire,
magari allora, potresti
ricordare i miei messaggi
partiti istintivamente,

e consegnati a ogni incontro.

Se questa storia dovesse finire,
cercherei di seguire il vento;
dipingerei la mia allegria
con i colori del tuo sorriso,
per ridere di ogni tempesta...

Quandanche un giorno finisse
anche il mio cielo ridipingerei,
ma senza i toni sbiaditi
e le tinte più grigie
di tutte le nostre incomprensioni.

Se finirà,
mi rivedrai talvolta
con qualche espressione invecchiata;
però, poi, rimarrai sorpresa
dei miei sempre facili entusiasmi:

quando finirà,
ricordiamoci
che abbiamo tanto sperato
di non vedere mai l'ultimo,
di tutti questi momenti...

 
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NAPOLI, MAGGIO 1987

Post n°61 pubblicato il 07 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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LA COMPARSA

Sto preparando i miei piani per oggi: come potrò rinunciare a te?
Mi sento un pazzo perchè mi capita di riapparire magicamente
un po' dappertutto, come ci fosse bisogno di me
per assegnare le parti più amare di storie felici completamente...
 

Gravità decisamente ostacolata risiede spontaneamente in ogni in-sé,
davvero trasparente ambiguità risolve abilmente ogni enigma;
talvolta l'atterraggio è la scelta più semplice, mai il vento spinge per te!
ma qualche altra invenzione impossibile riecheggia, già adesso, come ottima...
 

Accetto di vivere cattivi disegni e respingo con rabbia l'idea del ritorno
per recitare parole nuovissime nel testo della più antica preghiera
che ancora e sempre rispetti il principio di ricercare, e forse trovare un giorno,
il modo per credere a tutte le volte che piango ancora alla stessa maniera.
 

Così, ancora un'altra, decollo: non mi spaventerebbe, ora, nemmeno un temporale:
vorrei abbracciarvi, vorrei così tanto!
Ma nell'ipotesi di aspettare, non mi conviene pensare a male
e se ho timore di bruciare tutto, non smetterò di pensarvi, intanto...
 

Poi, ecco che arrivi qui tu a dirigere i miei pensieri, i miei dubbi e paure;
con un piccolo gesto, un tocco di magia e una parola dolce
rimetti in discussione gli schemi atipici dI tutte le nostre incomprensioni future:
ho già gridato che ti amo, un attimo prima di risalire dal mare alle rocce.
 

Non devo proprio riscendere giù, non mi serve: ci stiamo trovando, e di più non potremmo;
non devo per forza essere io a decidere per noi, ho così tanta fiducia
che di certo riusciremo a raggiungere insieme i luoghi che vorremo,
avrete tanto da vedere e da dare che non avremo bisogno di luce...
 

Ancora emozionato, come sempre; è questo ciò che faccio per piacervi.
Non mi dici che è finita, non potresti: noi non abbiamo ancora iniziato.
Questa sera riuscirai certo a prendere quel che vorrei darvi,
ed io sarò sopra il settimo cielo, perchè avrò ancora amato!

Così è la storia di quel nobile desiderio, insieme ad un libero sentimento,
che si intravidero dietro la maschera, lontano da tutti;
capirono presto di andare d'accordo e ci credettero a stento,
ma era realtà e per essere felici, poi, non dovevano andare distrutti

i pensieri diversi che esistevano nel frattempo
in ogni anima che ricordava la propria vita divisa per due:
andarono avanti per la loro strada senza perdere tempo,
finchè incontrandomi m'insegnarono a non prescinder le mie idee dalle tue.

Da allora in poi cominciai a inseguire le inutili, false negatività
che ancora sentivo e del resto sapevo purtroppo in tante resistere intorno,
imparai a memoria la giusta teoria e la misi in pratica solo a metà
per non poter essere mai io l'unico che riconoscesse la strada al ritorno...

Attesi e grandi protagonisti furono intanto i tuoi splendidi occhi,
mentre la tua allegria e il nostro spiccato senso dell'amicizia
diedero interpetrazione che non richiese degli altri ritocchi:
un sol personaggio, Amore, era fra tutti rimasto in lizza!

Leggendo testi fra i più importanti, pensai di scrivere un copione adatto
studiando molta letteratura, filosofia e la matematica;
il tempo di amare però l'ho perso, ero distratto:
quel tempo per cogliere sè stesso immobile, ed inventare l'idea più statica...

Sorrisi senza più nascondere la faccia, e amai senza più ridere di me;
tentai di riscoprire la tua formula, provando a teorizzare anche il tuo cuore:
seppure tu facessi lo stesso, il tuo bel viso risplendeva da sé
ed anche dietro migliaia di mani, vedevi in me solo un grandissimo attore!

Aspetto di recitare il mio monologo alla fine,
di fare bene la mia parte; ti adoro già come non puoi immaginare e sogno di averti,
ma i sogni si avverano, a quanto pare: su queste linee
passa una e una sola verità, vorrei appena sfiorarti...

Così irrompe in scena una stella, la prima attrice
che descrive da sè il personaggio e strappa applausi alla platea;
stasera si recita a soggetto, la commedia ha moltissimi autori si dice,
quando è lo stesso pubblico a suggerire un'idea.

Molte volte qualcuno le grida di spogliarsi per poter ricordarla nuda,
lei prende tempo e pudore, mostrando allo spettatore una cassaforte di lacrime;
poi la ribalta si spegne d'incanto ed il regista non va più di moda,
ma quando i fari la ritrovano lei solo a gesti, ed immensi sorrisi, si esprime.

Una scenografia suggestiva trasmette in sala il suo imbarazzo
e d'improvviso le quinte s'abbassono e scompaiono com'era stato previsto,
una musica dolcissima ed intensa richiama per niente alla mente il solito andazzo,
però il grande successo è difficile da decretare: tanti capolavori hanno già visto...

Teatro di vita d'avanguardia, io vorrei abitare per sempre là;
la primadonna ora volta le spalle e mi guarda attraverso il palcoscenico,
io non posso più sbagliare intonazione e penso solo alle parole che dirà:
mentre rischiaro la voce, lei dice "Forza!", con un accento un po' polemico.

Comincia davvero adesso la mia migliore, più riuscita canzone;
il ritmo incalzante inganna sol chi si aspetta una versione strumentale,
mentre il coro anonimo dell'orchestra fantasma fugge di prigione
noi due, felici, ci stringiamo la mano e gettiamo via il pugnale...

Dramma divertentissimo mi viene in mente di descrivere adesso,
se tu ritorni al centro del proscenio e chiami in scena tutti gli altri artisti
io mi commuovo senza controllo, come mi accade spesso
perchè tutti sono allegri, ora, anzichè tristi!

Cala il sipario del nostro primo atto, e nessuno, proprio nessuno è stanco:
noi ed il pubblico, allora, iniziamo a improvvisare
e la trama già scritta resta la stessa, sullo sfondo bianco
finchè ognuno ha qualcosa in cui credere, da inseguire, o da cercare.

C'è adesso più scena nel mio cuore che negli occhi e nelle lacrime,
c'è qualcosa di diverso che non può restare indietro:
i miei pensieri siedono in prima fila, e parlano di me
come una semplice comparsa, che non sa proprio mantenere un segreto!

Montagna di applausi e di risate rimane scenografia, disegno, ancora da scalare:
interviene una buona idea in un secondo tempo
che accende ogni minuscolo riflettore e annuncia di cambiare
il solito canovaccio, i soliti personaggi, il solito passatempo...

Tu, bravissimo suggeritore, m'imbecchi senza nemmeno ricordare il testo:
ma come fai a riconoscere le mie battute,  dimenticando le mie scenate?
Recita dopo recita, cresce la mia carriera in fretta, talmente presto
che quest'ennesimo trionfo rimane un eufemismo, sommerso da tante vite.

Tu puoi fotografare tutte quelle espressioni che ti han davvero colpito molto,
tu ambienti la grande favola anche se non ci sei;
io resto ubriaco e attonito, libero, fatto, travolto:
e lascio scorrere tutto, senza dover per forza scegliere di morire per lei!

E voi, improvvisamente, siete d'accordo;
noi, come d'incanto, torniamo a metterci al sole:
adesso che ci penso, non è diverso quello che ricordo
e logicamente non è diverso nemmeno quello che lei vuole...

Se adesso è vuoto il teatro, potremo sempre tornarci domani;
se la ribalta è spenta, potremmo ancora aspettare qui;
e se anche dopo si rivelasse un fiasco, ho le mie mani
per stringere forte il tuo cuore, e riuscire a dire ancora: "Si!"

 
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NAPOLI, MAGGIO 1987

Post n°60 pubblicato il 07 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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PER VOI

Poche righe mi separano
dalla tua tristezza,
mentre l'assenza di dolore torna a risplendere,
insieme al desiderio di essere amante:
 

vi chiedo di capirmi,
nello stesso modo
in cui farò attenzione ad amare
già tutto di voi,
 

perchè vorrei sentirmi
soltanto un uomo,
e nessun tipo
di possessore...

 
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NAPOLI, MAGGIO 1987

Post n°59 pubblicato il 07 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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COSI' FELICE DI RESTARTI ACCANTO 


Da oltre oceano, navigano tante belle canzon:
qualcuno appare così intensamente rivolto a me
che mi sembra di aver meritato quei doni,
come potessimo sentirci e parlarci anche lontanissimo da te!
 

Ma il cuore batte talmente solitario,
e così lo sento appena giunto su in cima;
poi, mi riesce semplicissimo colmare quel divario,
stranamente abituato a non sentirmi più come prima.
 

Vorrei proprio continuare in questo modo
pensando a te ad ogni passo del mio cammino,
quando tu parli o mi guardi espressamente godo
di tanta felicità immaginata, e potrei piangere come un bambino.
 

Qualsiasi cosa accada, io vi sono già riconoscente
per questo amore accennato, ma ancora più perfetto
di tante storie tristi e complicate, fra la gente
che non mi vede accarezzare ogni difetto...

 

 

 
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NAPOLI, MAGGIO 1987

Post n°58 pubblicato il 06 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
ACQUA ALLA GOLA

Amore e debolezza, non mi tradire i pensieri!
Tu sai come la penso, ti senti forte anzichè triste;
ma non devi arginare un complesso di ieri,
cercando di evadere quel che non esiste.
 

Intimidatorie offese a un mio intimistico attributo,
ed il sapore estemporaneo del vento forte d'estate;
non ho come pagare a lei l'importo dovuto,
un prezzo degli amori e un altro di amicizie evitate.
 

Poi fingere, ma fingeremo anche in tempo di guerra?
Ironico testamento spirituale, la tecnocrazia!
Coltiveremo ogni atipica allusione in questa serra,
dallo stato di sovranità dei desideri la delusione volerà via...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°57 pubblicato il 06 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
IL FUOCO NEI TUOI OCCHI 

Evanescente e improponibile, superflua passione:
abbandonami subito e spegni i miraggi adesso
della solitudine, allontana tanta pressione!
Se impararò ad entusiasmarmi, vorrei che mi rimanga impresso...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°56 pubblicato il 05 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
QUANTI SIAMO?

Se proprio ieri ho trascorso un'altra serata triste,
tante altre volte quel gap mi ferì;
quanti saremo a piangere nella notte, quanti? Ma non esiste!
non può andar niente, più niente, così...
 

E' meglio alzarsi ad un'ora che piace,
pensando ai sogni di questa mattina;
scegliendo un'immagine da favola, di pace:
torneremo indietro sempre innamorati, ancor più di prima.
 

Conosco il suono della tua amicizia
ed amo la musica dei sentimenti,
ho un dono speciale per la tua malizia,
un traguardo importante per questi miei intenti;
 

regali per tutto, e premi di libertà
appariranno improvvisi alla nostra esperienza,
nel viale alberato dei nostri sogni, la verità:
il progresso sperato, la giusta scienza...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°55 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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CHISSA' QUANDO

So bene cos'è che vorrei,
non è in discussione questo:
desidero mostrarlo a lei,
ma non ho trovato un pretesto;
 

e non c'è nemmeno bisogno
di dirle perchè son convinto,
speranza non è affatto un sogno,
tesoro dal quale avrei attinto.
 

Mi piace ancora cercare una rima,
sorgente nascosta da qualche parte:
semplicemente più bella di prima,
l'idea che immagino creata ad arte.
 

Risposta perfetta e inconsueta
quella che altrui raccolse,
è l'alba voluta, inscenata:
accade qualcosa fantastica, forse?
 

Sarebbe di certo una scena vietata
a chi è insicuro e combatte il mio mondo,
scoprendo solo che è persa la strada
se non vuoi il mio male, là in fondo...
 

Aspetterò anche domani,
ancora un altro giorno;
a tutti dissi: "magari,
io vado, la trovo e ritorno".
 

Vorrei davvero salvarti la vita
per confessare sincero, poi,
che non me la sono proprio sentita
da solo: la troveremo noi!
 

Infine, dove le strade non hanno nome,
noi riusciremo a riavvicinarci;
e tutti insieme sapremo come,
l'uno con l' altro, congratularci...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°54 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
ECCO 
 
Ciao,  
come stai?  
E' un buon inizio,
non credi?

Finora  
ho soltanto sperato
che tu possa riuscire  
ad amarmi,  

ma c'è qualcosa di più importante  
che vorrei proprio dirti:
ti ho regalato tanta dolcezza,  
te ne sei accorta? 

Ho provato davvero  
a volerti bene,  
ed ora
mi suona meglio quel disco... 

Ho lavorato troppo per stringere qualcosa nelle mani
e ti ho pensato meno di quanto avrei voluto,
così adesso vorrei provarti che esisto, che vivo
nel tuo stesso mondo...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°53 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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TEMA

Spettacoli in circolazione,
sul palcoscenico straripa ogni artistica incongruenza;
mentre mi annoia un'atomica lussuria
siamo sul punto di esplodere, ma non lo facciamo mai.
 

Deriva proprio da niente e da nessuno
questa pessima abitudine all'evidenza,
saremo ancora più affascinanti:
sempre più belli e felici, vedrai...
 

Ho in mente un bel giro del mondo,
una barca sul mare e una fortuna sfacciata;
vivo ancora da solo nel circo,
ma molto presto allestirò anche il mio show:
 

non importa se anonimo o strano,
sulla schiena ho la firma del pettine, gelata,
di quando asciugavo i capelli al sole...
Adesso è sempre un anniversario, mi auguro che brinderò!

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°52 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
UN DESTINO

Io, già; proprio io:
Tantissimi milioni di storie,
ma perchè penso qui
proprio io?
 

Non riuscivo a spiegarmelo,
e continuavo a pensarci, al motivo;
ero un piccolo bimbo e chiedevo
se era forse di un re o un condottiero, quel mio!
 

M'immaginavo più vecchio e lontano,
e temevo già troppo distante l'arrivo:
ma perchè voglion questo da me tutti quanti,
perchè lo chiedono proprio a me?
 

Io mi sento soltanto un eguale
a quegli altri,
vorrei essere insieme con loro,
non più!
 
Quello era un momento speciale, sicuro;
non ho ancora scoperto dov'è,
ma so che c'è un destino bellissimo
da qualche parte: non lo sai forse anche tu?...

 
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NAPOLI, APRILE 1987

Post n°51 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
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TEMPO DI UTOPIA, TEMPO PASSATO

Stupenda!
Grazie tesoro, grazie alla mia ingenuità
ho migliorato quel record,
ma non dovrò mai dimenticare cosa mosse ogni volta
le mie azioni:


c'è chi si esalta, davanti alla telecamera,
sprigionando ottimismo e bellezza,
e chi invece non pensa a
 
quanto è vestito bene,
confessando incertezza.
 

La fatica più grande però
resta sempre guardare, 
 
giudicare, concludere;
sono tutti bellissimi ultimamente
davanti ai miei occhi, io la vedo così:
 

stupenda, attraente,  
perfetta  
spessissimo;
esagero, ma poi così ottengo
una splendente concentrazione...
 

Illuminata immaginazione sottese
l'immaginaria illuminazione, e così accadde;
figura acerba di conoscenza,
e insieme vivida
di oroscopica fluorescenza: 
 

ardimentosa mitologia,
la più semplice liberazione si fonda
sui principi di comunicativa interiore,
e soprattutto
sugli oggetti dei nostri pensieri.
 

Passa del tempo inutile sui miei lineamenti,
mentre realizzo che i miei pianeti
cambiano ad ogni momento:
Essi, però, non potranno mai fermare il tempo,
perchè il tempo è già passato...

 
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NAPOLI, MARZO 1987

Post n°50 pubblicato il 04 Novembre 2005 da DuenoDeMiSilencio
Foto di DuenoDeMiSilencio

 
VICINO IL RIFUGIO

Appena accolte tambureggianti intuizioni,
eccomi auspicare
nuovi teoremi polemici,
come pressanti esigenze;
 

rapidi movimenti delle palpebre,
questa notte,
mi hanno regalato la tua dolcezza
e la mia verosimiglianza:
 

ho scommesso su di te, sono sicuro
che riusciremo a incontrarci più spesso,
ma non riesco ancora a descrivere
le diramazioni più gelide di noi due insieme.
 

Come al solito,
abito un eterea fortezza, inattaccabile;
ma scendo subito dalla mia grande torre,
cammino giù in piazza.


Facoltativo deridere  
attargati gregari:
atavico incidente,
incomunicabile avversità!
 

Dal contingente all'effimero, risulta ogni frangente detritico
uguale a un espediente volgare e obsoleto,
quell'etichetta con disegno apocalittico
che annuncia la prossima catastrofe a colori...
 

Attingo altri costosissimi impegni, prima di immergermi
nell'evidenza di imprecisate ammissioni;
irrimediabilmente mi schiacciano i dubbi,
affamati come possono esserlo le mie volontà:
 

il mio intorno invecchia nel vuoto
dell'indecifrata praticità,
e il mio in-sè si ribella furioso
alla tendenza di una ricerca imperfetta.
 

Dov'è il mio castello in aria?
Molti, forse tutti, riescono a intercettarlo:
in tanti, ritoccano il cielo
con un dito!
 

Chi vuole ascoltarci? Nessuno è impossibile,
siamo in attesa di riaccerchiarci spontaneamente
con lo stadio avanzato dei nostri desideri:
vicino al rifugio, mi piacerebbe parlarti...

 
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