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Post n°515 pubblicato il 14 Luglio 2016 da meninasallospecchio
Anche se le chiamiamo danze occitane, in realtà i balli che facciamo noi sono solo in parte quelli delle nostre vallate e, in particolare, soltanto quelli della Val Varaita possono definirsi autenticamente tradizionali. Si tratta infatti di una valle del cuneese in cui non si è mai smesso di ballare, neppure durante il fascismo. Ogni 5 anni in Val Varaita si tiene una festa, a Carnevale: è una rievocazione storica, ma è anche l’occasione per ballare tutti i balli tipici di quella vallata, la courenta soprattutto, ma anche le sue molte varianti tipiche della valle. Poiché si sono preservate nella loro terra d’origine, le danze della Val Varaita sono esattamente quelle della tradizione. Per le altre vallate, invece, dato che i balli sono diversi anche a breve distanza, si sono dovuti un po’ ricostruire. Negli anni ’70, quando è tornato l’interesse per la cultura popolare, qualcuno è andato in giro nelle aree montane a intervistare i vecchi, chi si ricordava, e, sulla base di questi ricordi, si sono fissati i passi e le figure delle altre courente, quella della Val Chisone, della Rocho, ecc. Anche la Val Vermenagna ha mantenuto abbastanza il suo ballo, ma è soltanto uno ed è poco codificato, nel senso che il passo ognuno lo fa alla sua maniera. Questi balli sono generalmente balli di coppia, ma in alcuni tipi di danza le coppie possono essere due, tre o quattro, che ballano insieme. Il che è fonte di molta confusione quando non si è tanto esperti, ma è anche molto divertente. Specie nella Val Varaita, la danza prevede una parte finale in cui i cavalieri si spostano cambiando dama ad ogni giro di musica, il che evidentemente risponde a un’esigenza di incontrarsi e conoscersi in un tempo in cui le occasioni non erano molte. Devo dire che non è male neanche oggi. Nei nostri corsi e nelle nostre feste, a questi balli tradizionali delle vallate se ne sono aggiunti molti altri, provenienti dalla tradizione di tutta Europa: dalla Francia, alla Scozia, alla Svezia, ai Paesi Baschi, fino alla Grecia e Israele. Alcune danze sono antiche, altre hanno poco meno di un secolo di vita, altre vengono inventate ancora ai giorni nostri. Fra le più famose ci sono delle danze facili e divertenti, adatte anche ai principianti, come il circolo circasso (di origine scozzese) e la chapelloise (di origine svedese): sono balli in cui si cambia coppia ad ogni giro, per cui è semplice per chiunque buttarsi nella danza, basta abbrancare il primo cavaliere o dama che ti viene a tiro, tanto si cambia subito. Poi ci sono danze individuali, come quelle basche, o danze che si ballano in cerchio non in coppia, come quelle greche o israeliane, ma anche alcune di quelle francesi. E poi ci sono le danze di coppia vere e proprie, fra cui la famosa mazurca francese. Non è la mazurca del ballo liscio, anche se con questa, e con qualsiasi tipo di mazurca, ha in comune il ritmo ternario. Ma la musica è generalmente più lenta e meno ritmata, con una melodia più romantica che si presta a una danza anche molto sensuale. Questi balli di coppia sono in genere danzati su musiche non tradizionali, ma opera dei vari musicisti e gruppi che suonano musica folk un po’ in tutta Europa; i loro brani diventano famosi fra coloro che praticano abitualmente le danze.
(continua)
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