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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Il dolore ai tempi dell'Aulin

Post n°408 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da simurgh2
 

 

poesia di Andrea De Alberti presa da Internazionale
 
Il dolore ai tempi dell'Aulin
 
 
Il dolore è a basso consumo energetico,
ha certo per noi un’aria familiare più o meno
consolante,
ha un livello di attenzione fuori dal comune,
lo vedi come si attacca a tutto,
ai piccoli nei, alle macchie sul corpo,
non ha un interesse classificatorio,
non fa distinzioni di razza,
il dolore è come quando uno non sente al telegiornale
ma capisce da strani segni che qualcosa
sta andando male.
Il dolore si produce sia per il freddo sia per il caldo,
dal di fuori e dal di dentro, si prepara in panchina
con un dovuto riscaldamento,
si allena ogni minuto per entrare in campo,
il dolore dorme poco di giorno e niente di notte,
quando ha il raffreddore gli sembra di morire,
quando sta bene è scaramantico e non lo vuole dire,
il dolore ha una parola buona per tutti.
Il dolore è un tipo di cottura: se non lo controlli,
se non lo giri ogni momento si attacca come il risotto.

Io ce l'ho su perchè è muto, non ti bada, non ti sente neanche se ti metti ad urlare. Puoi parlarci al dolore si, e lo fai, ma lui mica ti sta dietro. E' piu facile capire una pallottola, una coltellata nella schiena che un dolore sordo ad ogni ragione, dico io. Potesse bastare un Aulin. Non è neanche infiammazione. Se è per quello meglio rompersi una gamba. Ti fanno i raggi, un gesso e via. Stai anche a casa dal lavoro. Meglio il sangue allora, che almeno uno lo vede, va in giro sanguinato e gli dicono ma non vedi? Cosa ti sei fatto? Fatti dare i punti, disinfetta, un cerotto e via. Io ad esempio venerdi, sabato di piu, avevo uno di quei dolori la dell'anima. Non puoi neanche dirlo in giro. Vai al Foster e a chi lo dici? Ti fai il tuo bel gin tonic con il beefeather, due partite di biliardo e ti stravi almeno.  Io non so se va bene l'Aulin

 
 
 
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-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
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