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« origami orgarimiConey Island of my mind »

Le mappe mentali

Post n°436 pubblicato il 20 Aprile 2012 da simurgh2
 

(Autoritratto con barba dell'immagine del gigante)
Nel post "Il gigante"  mi venivano delle associazioni di idee. Ed è curioso come avvengono, per quali gradi di separazione e di astrazione individuale. Mi dico che non son mica tutte uguali. Ognuno fa le sue di associazioni. Linee che nella testa si intersecano, si sfiorano o colludono, o si abbracciano e saltellano. Le associazioni si accoppiano, a volte copulano. Sono richiami, echi. A questo video ci arrivo, oltre che per l'assonanza del nome: il gigante, anche perchè però amo Capossela visceralmente. Sicchè credo c'entri il tipo di legame, il grado di assonanza, emozionale sopratutto. Gli archetipi che ognuno si costruisce, le figure mitologiche di riferimento, gli arcani dell'inconscio collettivo. C'è un inconscio colletivo e un altro minore, identitario, di appartenenza.
Come mai se mi trovo una morosa, piace Capossela anche a lei? Come mai va matta per Cortazar e Miles Davis, come mai? Chi mi ha portato a Capossela? Attraverso quali gradi ci sono arrivato? Perchè mi piaceva Paolo Conte? Oppure mi arriva da Tom Waits? Si anche. E chi ha portato questa lei, chi? Chi l'ha condotta a Capossela? (per dire)
A leggere un bellissimo libro come " I racconti dell'Ohio" di Anderson, per esempio ci sono arrivato attraverso Capossela. C'era la sua prefazione.(Bellissima!) Mi son fidato ciecamente. La canzone il gigante e  il mago è ispirata a quel libro.
Mi vien da pensare che noi in testa abbiamo queste mappe, fatte di riferimenti, indicazioni, autostrade, rotatorie, vie secondarie e che, quando incontrano altre mappe in altre teste, trovi strade che conosci e dici ah guarda questo viale, oppure ho anch'io questo semaforo, le stesse colline che corrono in fianco alla statale e allora ti piaci di piu, qualche volta il cuore ti batte e ti innamori anche delle carte geografiche che hanno gli altri e ti metti la a parlare di questo paesello, dei sant'arcangeli di romagna, di kind of blue, del tuo fiume che lei non ha ma che gli piacerebbe conoscere. E anche a te che stai la a guardare la sua carta geografica dei miti e leggende personali, lei ti dice e questo? e questo? e poi vuol farti conoscere questo e quest'altro, cos'è? come mai? E ti viene da farci un sacco di cose assieme. Ma allora sono i nostri personali Capossela ad incontrarsi? Loro e tutti gli altri che ci portiamo dietro. Siamo fatti di tutti questi frammenti.
Roland Barthes non ne parla nel suo "Frammenti di un discorso amoroso", però.
Allora io la vedo che siamo mappe mentali che s'incontrano.
Di tutto questo e altro parlerò alla conferenza " Come mai se ti piace Capossela va i finire che ti innamori di una a cui piace Capossela anche a lei?"

E i tamburi stanno zitti
e la grancassa tace
ma i tuoi bambini non lo sanno 
e continuano a giocare
chiudi gli occhi e non sai quanto
quanto a lungo puoi durare
chiudi gli occhi e ti ritrovi
col gigante e il mago

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
simurgh2 il 20/04/12 alle 18:04 via WEB
Una cosa che mi piacerebbe fare sarebbe una mappa di queste, la mia mappa mentale. Mi appendo un grande foglio bianco in camera e ogni volta che faccio un collegamento in questa mappa lo annoto. Vorrei vedere cosa ne vien fuori. E' una cosa pazzesca questa delle mappe che uno ha in testa.
Se ho scritto il post del gigante, se provo interesse per i solitari e timidi giganti, è perchè amo Capossela, le balene, la mitologia popolare, Cortazar, Miles Davis, Fellini, Bregovic, Tarkowski o kurosawa ecc. ecc.?. O per il circo, gli acrobati, le giostre, le fanfare e le bande di ottoni? Per dire. Non sò se rendo. Insomma, creiamo delle reti mentali. All'interno di queste delle gerarchie. Perchè un altro non scrive un post sui giganti, non ne rintraccia la metafora? O perche arriva a Kurosawa senza passare per i giganti? E per dove passa allora? Ha altri riferimenti, un'altra mappa mentale. Perchè dopo Capossela il grado sucessivo sarà un poeta della beat generation come Ferlinghetti e il suo "Coney Island della mente" E dopo ancora Calvino O Cortazar, perchè? C'è una coerenza e una descrizione di quel che siamo nei vari passaggi. In questi passaggi incrociamo altra gente e ne avvertiamo le assonanze. Oppure avvertiamo le assonanze, attraverso gradi di attrazione, anche se non compaiono diretti riferimenti allla mappa mentale. Li avvertiamo per una sorta di misteriosa intuizione empatica.Un'intuizione che, dopo ci porterà a cercarli. Attraverso queste assonanze, che sono i comuni interessi, si stabilirà un grado di relazione.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Heimat il 21/04/12 alle 02:48 via WEB
Succede sulla strada per Ourika,a piedi scalzi,risalendo l'll torrente.
Succede di costruirsi un'immagine immortale che fa di noi l'insieme,l'll cammino
fa mappa
Succede agli angoli una musica ascoltata
senza saper che alle porte di Ofra Ghir Enta cantava,le stesse,
mentre l'll pane faceva la crosta, lei
tirava tre volte cento i colpi di gomma contro la sedia
Succede nelle mappe come a Berlino divisa
sotto lo stesso cielo è successo qualcosa che continua a succedere..
Come avere un pulcino nel cuore quel Gigante che impatta Attenzione prim'ancora che immagine
nell'improvvisazione sta l'll nuovo linguaggio,l'll sillabario,
cura e cautela è l'll solo respiro di due mondi incessanti,ruahtta'n...
come rovesciare meridiane che in un punto incrociano una sola volta una retta,chè ripetizione non ha.
E' l'empatia l'improbabile che si mostra spinto da qualcosa di cui neanche sa,eppur con naturalezza trova posto alle cose,ai luoghi...al risalire dei suoni.
Congiunzioni per gradi d'accesso e gradAzioni le cronologie,loro non sanno di ordire,altro mistero col_mare
sassi fiumi nidi stagni come ombre sospese, a far mappa da millemila volte_prima la strada col suo passo.
Allora le mappe son come un sasso,che nell'acqua genera onde concentriche su piani già duraturi,
qualcosa che irrompe,la conoscenza
l'onda di un passo che traccia un segno,un cerchio,una freccia
affidarsi,fidare,comprendere
l'll mistero stupendo che nel grado di separazione conduce
l'll sacchetto dell'oca a Carolyn Carson
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
simurgh l\'ombra il 23/04/12 alle 16:34 via WEB
Succede che sulla strada i piedi scalzi il Sasso
Succede che, sulla strada, prima ancora
c'era Jack Kerouac, che portava sulle creste dell'Atlante
i vagabondi del Dharma, per Ourika, con le loro scarpe da ginnastica
Era stato William Burroughs a tirarli in torta
Dalla sua stanza segregato a Tangeri per un anno
stava per finire il suo La scimmia sulla schiena
l’istante raggelato in cui si vede quello
che c’è sulla punta della forchetta. "The nuked lunch" E cosi sono andati a prenderselo per portarlo a fare un giro.
Dalla Tangeri della violenza sorda, la vibrazione oscura, a Marrakech.
Succedeva cosi a loro, di costruirsi un'immagine immortale
Il cammino, la mappa, è per quando se ne esce, quando uno torna
Quando uno torna, Ulisse le sirene, il canto GhirEnta, GhirEnta
un mantra dentro al Sasso, i gemiti del sole
Starci seduti sopra al masso sul torrente
e battere centomille colpi con il tallone a scandir l'attesa
come un vento varcato da chi è lontano porta
dove chi è lontano adesso è in cima, vola
e sono mappe disegnate con le dita nell'aria
quelle dita bagnate di latte per inzuppar Savoiardi
Tracciare strade, sentieri, congiunzioni astrali
in quello che, in fondo è lo stesso cielo di Berlino
Lo stesso cielo che stà sopra il sasso, io dal masso vedo

qua dovrei continuare, ma mi tocca mollar qua
 
labirintidelcuore
labirintidelcuore il 21/04/12 alle 11:12 via WEB
Alchimie, fili nascosti che tengono stretti gli animi, percorsi analoghi che portano nella stessa direzione che inevitabilmente ci fanno incontrare...e ci stupisce il fatto che proprio quella persona ci attiri a sé, inconsapevolmente, catturi la nostra attenzione,come se leggessimo le sue mappe...una corrispondenza d'amorosi sensi,di foscoliana memoria...misteri e meccanismi di relazioni che nascono nel reale da uno sguardo, da un magnetismo...qui da una frase,da un'immagine, da una musica, da un'associazione d'idee...ciao Simurgh...mi stupisci sempre con i tuoi post e con le tue "post-ille " da "ospite", come se qualcosa ti fosse sfuggito di primo acchito e che necessitasse di un ulteriore riflessione,di ribadire il concetto con le parole di un altro Simurgh, uguale e diverso...buon sabato Terri
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
simurgh ospite di sè il 23/04/12 alle 16:46 via WEB
E' strana si questa visione, di quei fili che si tendono, che allacciano tra di loro nodi, dislocazioni, ordiscono reti ulterirori, accalappiano come ami l'esca a catturare onde, a sollevarle piu alte, quasi par poi a sfiorare il cielo, e al cielo appesi millemilioni di fili invisibili dove ognuno appende il suo origami, piccole figure, fiori, odori, animali e tutti la a dondolare, portati via ad altri si attorcigliano e sembrano tutti quei regali dei vincitori appesi alla baracca delle Pesca benefica delle sagre e fiere, i salami sul palo della cuccagna, da altre immaginazioni, dalle vette di rocce e le loro visioni e cosi via fino alla fine e poi ancora
 
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