Un blog creato da synthesis011 il 21/03/2008

Alètheia

Amicus Plato, sed magis amica veritas.

 
 
 
 
 
 

Marx"In momenti come questi i mediocri pensano esattamente il contrario dei grandi condottieri. Credono di rimediare il danno diminuendo le forze in campo, frazionandole, cercando un compromesso con le necessità reali; viceversa Temistocle, allorché Atene corse il rischio di essere distrutta, spinse gli Ateniesi ad abbandonarla e a fondare sul mare, su un elemento nuovo, una nuova Atene".

Karl Marx, "Sulla strategia di Temistocle durante la battaglia di Salamina".
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"La soppressione della proprietà privata rappresenta, dunque, la totale emancipazione di tutti i sensi e di tutte le prerogative umane".

Karl Marx, "Manoscritti economico-filosofici" del 1844.
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"La resistenza passiva deve avere alla sua base la resistenza attiva. Altrimenti essa assomiglia alla resistenza che un vitello oppone al suo macellatore".

Karl Marx, "Un decreto di Eichmann", in "Neue Rheinische Zeitung" n.147; 19 Novembre 1848.
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"I proprietari di capitale stimoleranno la classe operaia a comprare più e più merci costose, case e tecnologie, spingendoli a prendere più e più credito, finché i loro debiti non pagati condurranno alla bancarotta delle banche, le quali dovranno essere nazionalizzate, e lo stato dovrà prendere la strada che alla fine porterà al comunismo".

Karl Marx, "Il Capitale", 1867.
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MarxEngels"Se i democratici proporranno che si regolino i debiti dello stato, i proletari proclameranno che lo stato faccia bancarotta".

Karl Marx - Friedrich Engels, "Indirizzo del Comitato Centrale della Lega dei Comunisti del Marzo", 1850.
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Engels"L'imposta in quanto tale grava in modo diseguale sulle differenti classi del paese. Per i poveri è un onere insopportabile, mentre sui ricchi incide in modo insignificante. (...)
Non appena il paese sarà conquistato alla democrazia sociale, non passeranno pochi mesi, anzi poche settimane, e la bandiera rossa sventolerà dalle Tuileries all'Eliseo. Soltanto allora sarà possibile abbattere dalle fondamenta il vecchio e oppressivo sistema finanziario con un colpo solo che spazzi via il debito nazionale e introduca un sistema di imposte dirette e progressive e altre misure di carattere non meno energico".

Friedrich Engels, "Lettere dalla Francia - I", 1849.
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Le tre leggi della dialettica.

  1. "La legge della conversione della quantità in qualità e viceversa.
  2. La legge della compenetrazione degli opposti.
  3. La legge della negazione della negazione".

Friedrich Engels, "Dialettica della natura", 1883.

 
 
 
 
 
 
 

Lenin"...divenne evidente che il primitivismo era legato all'economismo, e che noi non ci saremmo sbarazzati della nostra ristrettezza, nel lavoro organizzativo, senza esserci prima liberati dell'economismo in generale (cioè della ristretta interpretazione della teoria marxista, della funzione della socialdemocrazia e dei suoi compiti politici)".

Vladimir Lenin, "Che fare?", 1902.
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"Il complemento naturale delle tendenze economiche e politiche del revisionismo è stato il suo atteggiamento verso l'obiettivo finale del movimento socialista. «Il fine non è nulla, il movimento è tutto», queste parole alate di Bernstein esprimono meglio di lunghe dissertazioni l'essenza del revisionismo".

Vladimir Lenin, "Marxismo e revisionismo", 1908.
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"Un uomo politico, che desideri essere utile al proletariato rivoluzionario, deve saper distinguere i casi concreti dei compromessi inammissibili, in cui si esprimono l'opportunismo e il tradimento, deve saper indirizzare tutta la forza della critica, tutta l'acutezza di una denuncia spietata e di una guerra implacabile contro questi compromessi concreti, impedendo agli espertissimi socialisti «affaristi» e ai gesuiti parlamentari di cavillare e di eludere la propria responsabilità con disquisizioni sui «compromessi in generale». (...) Ci sono compromessi e compromessi. Bisogna saper analizzare la situazione e le condizioni concrete di ciascun compromesso e di ogni diversa specie di compromesso".

Vladimir Lenin, "L'Estremismo, malattia infantile del Comunismo", 1920.
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"Penso, compagni, che l'autocritica ci è necessaria come l'aria, come l'acqua".

Josif Stalin, "Rapporto all'Assemblea dell'Attivo dell'Organizzazione di Mosca", 1928.
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"I dogmatici e i talmudisti considerano il marxismo, le singole conclusioni e formule del marxismo, come una collezione di dogmi
«mai» mutabili, nonostante i cambiamenti nelle condizioni di sviluppo della società. (...)
Il marxismo non conosce le conclusioni e le formule immutabili, obbligatorie per tutte le epoche, per tutti i periodi. Il marxismo è nemico di ogni dogmatismo".

Josif Stalin, "Lettera al compagno Kholopov", 1950.
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"La bandiera della indipendenza nazionale e della sovranità nazionale è stata gettata a mare: non vi è dubbio che questa bandiera toccherà a voi di risollevarla e portarla in avanti, a voi rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, se volete essere i patrioti del vostro paese, se volete essere la forza dirigente della nazione. Non vi è nessun altro che la possa levare in alto".

Josif Stalin, "Discorso al XIX Congresso del PCUS", 1952.

 
 
 
 
 
 
 

Marx"Nei paesi semicoloniali, come la Cina, i rapporti fra la contraddizione principale e le contraddizioni secondarie presentano un quadro complesso.
Quando l’imperialismo scatena una guerra di aggressione contro un paese di questo tipo, le diverse classi di tale paese, eccetto un pugno di traditori, possono temporaneamente unirsi per condurre una guerra nazionale contro l’imperialismo. La contraddizione fra l’imperialismo e quel paese diventa allora la contraddizione principale. (...) E’ quindi necessario, nello studio di ogni processo, che sia complesso e contenga più di due contraddizioni, fare ogni sforzo per trovare la contraddizione principale.(...)...occorre distinguere la contraddizione principale e quelle secondarie, e stare attenti soprattutto ad afferrare la contraddizione principale".

Mao Tse Tung, "Sulla contraddizione", 1937.
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CheGuevara"Non si può avere fiducia nell'imperialismo, neanche un pochettino così: niente! All'insegna della bandiera delle Nazioni Unite, nel Congo fu assassinato Lumumba. Erano queste le Nazioni Unite che i nordamericani pretendevano ispezionassero il nostro territorio, le stesse Nazioni Unite!".

Ernesto Che Guevara, 1964.
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Brecht"Lode al Comunismo".

"E' ragionevole, chiunque lo capisce.
E' facile. Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere.
Va bene per te, informatene.
Gli idioti lo chiamano idiota e, i sudici, sudicio.
E' contro il sudiciume e contro l'idiozia.
Gli sfruttatori lo chiamano delitto.
Ma noi sappiamo: è la fine dei delitti.
Non è follia ma invece fine della follia.
Non è il caos ma l'ordine invece.
E' la semplicità che è difficile a farsi."

Bertolt Brecht, 1933.
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"Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda è la voce del loro nemico.
Chi parla del nemico è lui stesso il nemico."

Bertolt Brecht.
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"Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine, dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è talmente somaro che si inorgoglisce e si gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore e il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali."

Bertolt Brecht.

 
 
 
 
 
 
 

Cossutta"...è ammissibile che l'Italia debba sottostare alla volontà sopraffatrice degli Stati Uniti, in un'alleanza militare che ha perso - semmai le ha avute - le caratteristiche di un'alleanza difensiva? (...) Va respinta la linea imperialistica degli Stati Uniti di ricercare a tutti i costi la supremazia strategica per imporre al mondo le proprie scelte e va smascherata la pretesa di tipo schiavistico..."

Armando Cossutta, "I ritardi e gli errori del PCI nella lotta per la pace - Intervento alla riunione del Comitato Centrale del PCI", Gennaio 1984.
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"...colpire lo stato sociale, in questa società attuale, vuol dire colpire lo stato in quanto tale. In questa realtà il concetto di stato moderno, democratico, coincide con il concetto di stato sociale".

Armando Cossutta, "L'attacco allo "stato sociale" è attacco allo stato democratico - Intervento al Convegno Nazionale sulla finanza locale a Viareggio", Settembre 1985.
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"Nei discorsi di troppi nipotini di Togliatti non c'è più traccia di pensiero marxista né vecchia né nuova; non c'è neanche il rigore del pensiero non marxista. C'è semplicemente il rigore della morte del pensiero".

Armando Cossutta, "Troppi nipotini di Togliatti dimenticano nonno Marx - Intervista di Teresa Bartoli su < Il Mattino >", Ottobre 1985.
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Jaffe"La resistenza irachena sta facendo lotta di classe. Similmente, la lotta palestinese (...) è una lotta di classe. Per quanto populista sia la lotta (...) queste sono lotte di classe perché sono dirette contro uno stato o potere di classe capitalista e coloniale straniero. Ai nostri tempi ogni lotta di liberazione nazionale del terzo mondo contro l’imperialismo è una lotta di classe di significato storico se conduce ad una sconfitta di un potere o stato del primo mondo. La maggior parte delle lotte di classe economiche nei paesi imperialisti non hanno la stessa rilevanza storica. Tuttavia, se si uniscono alla lotta di classe anti-imperialista, allora tali lotte di classe possono divenire storiche."

Hosea Jaffe, "Lotta di classe, colonialismo e ruolo dei coloni", 2005.
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"Il genocidio causato dalla distruzione globale del comunismo primitivo ad opera del colonialismo capitalistico fece 300 milioni di vittime, più o meno 100 milioni per ognuno dei continenti coinvolti: America, Africa e Asia. Nell'insieme, includendo i genocidi su scala tipicamente europea perpetrati dopo le conquiste a danno delle società, dei popoli e delle civiltà non europee, questa «accumulazione primitiva» affogò il «comunismo primitivo» nel suo stesso sangue attraverso il corrispettivo di un centinaio di olocausti nazisti".

Hosea Jaffe, "Era necessario il capitalismo?", 2010.

 
 
 
 
 
 
 

Amendola"Il fatto che la lotta degli arabi fosse diretta dal Grande Mufti di Gerusalemme, che rappresentava l'ala più reazionaria e fanatica del vecchio islamismo, non poteva trarci in inganno sul carattere nazionale ed antimperialista del movimento arabo".

Giorgio Amendola, "Una scelta di vita", 1976.
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laRochelle"Perché in Francia è stato inventato nel 1930-1932 l'antifascismo, mentre non c'era il fascismo? Mi ricordo dire a Bergery: «Io sono pronto a entrare nel tuo antifascismo perché è il solo modo di far nascere il fascismo.» (...)
Il fascismo non poteva essere una gran cosa che divenendo sempre più socialista (...) Il conservatorismo borghese ha pervertito il fascismo dall'interno, i marxisti avevano ragione: il fascismo non è stato alla fine che difesa borghese. (...)
Io credo al comunismo, io mi rendo conto tardi dell'insufficienza del fascismo. All'epoca, io non consideravo il fascismo che come una tappa verso il comunismo."

Pierre Drieu la Rochelle, "Journal", 1939-1945.
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"L'ideologia, come l'alitosi, è qualcosa che appartiene sempre agli altri."

Terry Eagleton, "Ideologia. Storia e critica di un'idea pericolosa", 2007.
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"Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
che crea falsi miti di progresso".

Franco Battiato, "Up Patriots to Arms", 1980.
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DAlema"Questo antiberlusconismo che sconfina in una sorta di sentimento
anti-italiano è l’approccio peggiore alla grande sfida politica che il paese ha di fronte."

Massimo D'Alema, intervento alla presentazione del libro di Biagio De Giovanni "A Destra tutta. Dove si è persa la Sinistra", 2009.
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Manzoni"In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti."

Ennio Flaiano.

 
 
 
 
 
 
 

Secchia"Avete tradito la Resistenza".

"Voi avete tradito la Resistenza con l'opera di divisione prima e di discriminazione poi tra i cittadini italiani. La Resistenza, voi lo sapete, non significò soltanto lotta e combattimento, ma significò innanzitutto unità, unità di tutti gli italiani contro la tirannia, unità di tutte le forze democratiche, di tutte le forze sane della nazione, per liberare la patria prima e poi per ricostruirla, per rinnovarla, per farla sorgere a nuova vita.
Noi oggi lottiamo - pensavano i partigiani - ma poi con la libertà tutti gli italiani avranno una patria, anche i lavoratori saranno parte della nazione, avranno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. (...)
Voi, quali rappresentanti della grande borghesia italiana, non avete alcun interesse a fare conoscere ed a celebrare la storia della Resistenza perché questa suona condanna e vergogna per le classi dominanti che hanno portato il paese alla rovina e si sono poi messe al servizio dello straniero."

Pietro Secchia, dal "Discorso al Senato nella seduta del 23 Febbraio 1954".
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Lukàcs"Il peggiore dei regimi comunisti è sempre meglio del migliore dei regimi capitalisti".

György Lukács, intervista a "New Left Review", Luglio-Agosto 1971.
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Sanguineti"Il socialismo reale, con tutto quello che si può obbiettare, me lo preferisco al socialismo irreale, sempre".

Edoardo Sanguineti.
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Malcolm X"La stampa è tanto potente nella creazione di immagini da poter far sembrare una vittima il criminale e mostrare la vittima come fosse il criminale. Questa è la stampa, una stampa irresponsabile. Se non stai attento, i giornali ti faranno odiare la gente che è oppressa e amare coloro che opprimono".

Malcolm X.
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Debord"9. Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso".
"21. Più la necessità viene ad essere socialmente sognata, più il sogno diviene necessario. Lo spettacolo è il cattivo sogno della moderna società incatenata, che non esprime in definitiva se non il proprio desiderio di dormire. Lo spettacolo è il guardiano di questo sonno".
"34. Lo spettacolo è il capitale a un tale grado di accumulazione da divenire immagine".

Guy Debord, "La società dello spettacolo", 1967.

 
 
 
 
 
 
 

Contro l'imperialismo USA
e gli imperialismi "occidentali"
subdominanti e allineati.
Rise up 
Contro il dominio del grande capitalismo speculativo e finanziario!
No alla schiavitù imposta dai mercati!
Libertà per i popoli!
________________________________________________________________
Libertà e indipendenza,
per l'Italia e per tutti i popoli,
dall'imperialismo USA e dagli imperialismi "occidentali" subdominanti e allineati!
Indipendenza italiana
No alla dittatura del grande capitalismo speculativo e finanziario!
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APPELLO

COMUNISTE E COMUNISTI: COMINCIAMO DA NOI.

Dopo il crollo della Sinistra Arcobaleno, ci rivolgiamo ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del PRC e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia.

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UN APPELLO IN SOSTEGNO DELLA CINA.

Un’indegna campagna di demonizzazione della Repubblica Popolare Cinese è in corso

«Vietate le Olimpiadi ai cani e ai cinesi»

Leggi tutto.
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Just Foreign Policy Iraqi Death Estimator
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Contro i lager USA!
Abu-Ghraib
Via gli USA da Guantanamo!
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Libertà per i cinque Cubani imprigionati dagli USA!
Libertà per i cinque Cubani!

 
 
 
 
 
 
 
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« IL MURO DI BERLINO: UN A...ALTRO CHE "RIUNIFICAZION... »

IL MURO DI BERLINO: MITO DELLA GUERRA FREDDA.

- A -

http://www.resistenze.org/sito/te/cu/st/cust9l20-005713.htm

www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - storia - 20-10-09 - n. 291

da Counter Punch
www.counterpunch.org/blum10022009.html

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Un altro mito della guerra fredda

La caduta del Muro di Berlino

di William Blum

C'č da aspettarsi che entro poche settimane molti dei media occidentali mettano in moto le loro macchine propagandistiche per commemorare il 20° anniversario della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989. Tutti i luoghi comuni della guerra fredda sul Mondo Libero contro la tirannia comunista verranno rispolverati e sentiremo per l'ennesima volta la favola del muro e di come č caduto: nel 1961, i comunisti di Berlino Est avevano costruito un muro per impedire ai propri cittadini oppressi di fuggire a Berlino Ovest e verso la libertā. Perché? Perché ai commies (gli sporchi comunisti) non piace che la gente sia libera, ai commies non piace che il popolo apprenda la "veritā". Quale altra ragione poteva esserci?

Innanzitutto, prima che il muro fosse costruito, migliaia di tedeschi dell'est facevano i pendolari, andando ogni giorno a lavorare nella Germania occidentale e poi tornando all'est ogni sera. Chiaramente non erano imprigionati nella Germania orientale contro la loro volontā. Il muro č stato costruito principalmente per due motivi:

I poteri occidentali assillavano la Germania dell'Est con una vigorosa campagna di reclutamento diretta ai loro professionisti e ai loro lavoratori qualificati, cioč le persone che avevano ricevuto una formazione a spese del governo comunista. A lungo andare ciō ha determinato una grave crisi di mano d'opera e di produzione nella Germania orientale. Il New York Times nel 1963 corrobora questa analisi, scrivendo: "Berlino Ovest ha sofferto economicamente dalla costruzione del muro con la perdita di circa 60.000 operai qualificati, che arrivavano tutti i giorni dalle loro case in Berlino Est verso i loro posti di lavoro a Berlino Ovest". (New York Times, 27 giugno 1963, p.12)

Nel corso degli anni Cinquanta, i fautori statunitensi della guerra fredda nella Germania Ovest hanno istituito una rozza campagna di sabotaggio e di sovversione contro la Germania dell'Est, ideata per ostacolare i processi economici e amministrativi del Paese. La CIA e altri servizi segreti e gruppi militari degli Stati Uniti hanno reclutato, attrezzato, addestrato e finanziato individui e gruppi di attivisti tedeschi, dell'ovest e dell'est, in modo che essi potessero compiere azioni che andavano dagli atti di terrorismo alla delinquenza minorile; qualunque cosa per rendere la vita difficile alla popolazione della Germania dell'Est e indebolire il loro sostegno al governo – qualunque cosa che metteva i commies in cattiva luce.

Č stata un impresa notevole. Gli Stati Uniti e i suoi agenti hanno adoperato l'esplosivo, l'incendio doloso, i cortocircuiti e altri metodi per danneggiare le centrali elettriche, i cantieri navali, i canali, le zone portuali, gli edifici pubblici, le stazioni di benzina, i trasporti pubblici, i ponti, ecc; hanno deragliato treni merci, ferendo gravemente dei lavoratori; hanno bruciato 12 vagoni di un treno e hanno distrutto i manicotti di aria compressa di altri; hanno usato degli acidi per danneggiare le macchine di vitale importanza nelle fabbriche; hanno messo della sabbia nella turbina di una fabbrica in modo che non potesse funzionare; hanno incendiato uno stabilimento dove venivano prodotte tegole; hanno istigato degli scioperi bianchi nelle fabbriche; hanno ucciso 7.000 mucche di un caseificio cooperativo con l'avvelenamento; hanno messo sapone nel latte in polvere destinato alle scuole della Germania dell'Est; alcuni sono, al momento dell'arresto, erano in possesso di una grande quantitā di veleno Cantharidin, che avrebbero usato nella produzione di sigarette per avvelenare personaggi di spicco della Germania dell'Est; hanno fatto esplodere bombette puzzolenti per interrompere riunioni politiche; hanno tentato di bloccare il Festival Mondiale della Gioventų a Berlino Est, con l'invio di inviti falsi, false promesse di vitto e alloggio gratis, false comunicazioni di cancellazione, ecc; hanno aggredito i partecipanti al Festival con esplosivi, bombe incendiarie, hanno forato le gomme delle loro auto; hanno contraffatto e distribuito grandi quantitā di tessere per il razionamento del cibo per creare confusione, indurre all'accaparramento di genere alimentari, e provocare risentimento; hanno contraffatto e inviato cartelle d'imposta, hanno falsificato e inviato direttive governative e altri documenti per produrre disorganizzazione e inefficienza all'interno dell'industria e nei sindacati ... tutto questo e molto altro ancora. (Cfr. Killing Hope, p.400, nota a pič pagina n. 8, per un elenco delle fonti relativi agli atti di sabotaggio e di sovversione.)

Durante tutti gli anni Cinquanta, i tedeschi dell'Est e l'Unione Sovietica hanno pių volte presentato denunce ai paesi occidentali, che pochi anni prima erano stati alleati dei sovietici, e alle Nazioni Unite contro degli specifici atti di sabotaggio e specifiche attivitā di spionaggio e hanno chiesto la chiusura degli uffici nella Germania occidentale che ritenevano responsabili, con nomi e indirizzi. Le loro denunce sono rimaste inascoltate. Inevitabilmente, i tedeschi dell'Est hanno istituito pių controlli sulle persone provenienti dall'Ovest.

Non dimentichiamo che l'Europa dell'Est č diventata comunista perché Hitler, con l'approvazione dei paesi occidentali, l'aveva utilizzata come strada per raggiungere l'Unione Sovietica e distruggere per sempre il bolscevismo. Alla fine della guerra i sovietici erano determinati a chiudere quella strada.

Nel 1999, il giornale USA Today ha riferito: "Quando il Muro di Berlino č caduto, i tedeschi dell'Est immaginavano una vita di libertā in cui i beni di consumo sarebbero stati abbondanti e i disagi sarebbero svaniti. Dieci anni pių tardi, oltre il 51% degli abitanti sostengono che erano pių felici con il comunismo." (USA Today, 11 ottobre 1999, p.1.)

All'incirca nello stesso periodo č nato un nuovo proverbio russo: "Se quello che dicevano i comunisti sul comunismo non era vero, tutto quello che hanno detto del capitalismo si č rivelato fondato".

William Blum č l'autore di Killing Hope: US Military and CIA Interventions Since World War II (Uccidere la Speranza: gli Interventi Statunitensi Militari e Spionistici Dalla Fine della Seconda Guerra Mondiale); di Rogue State: a Guide to the World's Only Super Power (Stato Canaglia: una Guida all'Unica Superpotenza del Mondo); e di West-Bloc Dissident: a Cold War Political Memoir (Un Dissidente del Blocco Ovest: una Biografia Politica della Guerra Fredda).

Si puō contattarlo all'indirizzo: BBlum6 @ aol.com

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http://www.resistenze.org/sito/te/cu/st/cust9l05-005616.htm

Anna Seghers e la DDR - 1949 - 1989 – 2009

03/10/2009

di Davide Rossi

Enzo Collotti ha tracciato nel '92 in una pagina del libro dedicato proprio al passaggio "Dalle due Germanie alla Germania unita" per Einaudi un ritratto brevissimo eppure preciso e puntuale di Anna Seghers e del suo rapporto con la DDR. Scrive Collotti: al VII congresso dell'unione degli scrittori della DDR, che si svolse a Berlino nel novembre del 1973, …, in Anna Seghers, amata e rispettata figura del vecchio umanesimo antifascista che era stato il sigillo primo della rinascita culturale della DDR, era presente la tensione tra una scelta ideale, che era una vera e propria scelta di vita, e il dialogo con le generazioni pių giovani. Del resto la dichiarazione di identificazione con la DDR contenuta nelle parole della Seghers, insieme alla risonanza delle difficoltā che avevano rafforzato i vincoli con la DDR, era pių che legittima: "con il nostro lavoro abbiamo partecipato ala costruzione del nostro stato. Con il nostro lavoro festeggiamo la sua esistenza spesso negata, spesso contestata, spesso diffamata, finalmente riconosciuta dal mondo, ora venticinquennale."

Noi del centro studi, in questo anno in cui ricorrono il 60° anniversario della nascita della DDR avvenuta il 7 ottobre 1949 e il 20° della caduta del muro (9 novembre 1989), constatiamo come prevalga ancora e sempre l'atteggiamento ideologico della guerra fredda che in Occidente ha come solo obiettivo la criminalizzazione di quella esperienza e di quella nazione. Č una constatazione sconfortante ma inevitabile. Berlino č stata uno dei luoghi principali della guerra fredda, il suo cuore e il suo centro. Č stato anche il luogo, non solo simbolico, della vittoria dell'Occidente che ha utilizzato le armi della propaganda, del consumismo e della pubblicitā per attaccare e ridicolizzare l'esperienza socialista, la quale seppur tra mille contraddizioni e difficoltā si sviluppava nell'altra parte di cittā che era capitale della DDR.

Avremo modo di ritornare in maniera ampia e articolata, in dibattiti pubblici e in forma scritta per esprimere il nostro pensiero. Valgano - per tutte - tre considerazioni. Al di lā della propaganda di allora che anche in campo ambientalista leggeva nei paesi dell'est e nella DDR dei mostri ecologici, l'emergere di analisi e ricerche serie ed approfondite sta portando ad una totale rivalutazione delle scelte ecologiche della DDR. Una legislazione stringente contro l'inquinamento, la raccolta differenziata praticata a Berlino e largamente diffusa nel resto della nazione e ad esempio allora sconosciuta a Berlino Ovest, la prevalenza del trasporto pubblico, metro, bus, treni, su quello decisamente pių inquinante di automobili e automezzi privati.

Secondo punto: la solidarietā internazionale, non indifferente alla luce di un presente, nel 2009, in cui le disuguaglianze tra nord e sud del mondo sono uno dei temi centrali della crisi del pianeta.

La DDR sosteneva gli esuli cileni, sudamericani e di larga parte del mondo, dando loro ospitalitā lavoro e accesso agli studi universitari. In Cile ancor oggi vi sono donne e uomini che vivono grazie all'integrazione della pensione che viene loro da quanto ricevuto dopo 15 anni di lavoro in DDR. Per non parlare del caffé nicaraguese, dello zucchero cubano, di una rete di scambi economici internazionali fondata sul giusto prezzo (anche in questo caso praticata ben prima della nascita in Occidente del commercio equo e solidale), sul rispetto dei popoli e sul loro diritto a poter vivere, crescere, studiare, svilupparsi senza dover emigrare.

Terza considerazione, i diritti civili. Nella DDR a partire dai primissimi anni '60 si sviluppa una campagna di educazione sessuale, di rispetto della sessualitā dei giovani e del loro diritto ad avere fin dalla adolescenza rapporti sessuali prematrimoniali, fatti del tutto inimmaginabili nella bacchettona Europa occidentale dell'epoca. Per non dire dei diritti alla pillola anticoncezionale, al divorzio, allora ottenibile in tempi brevi e di fatto gratuito, e all'aborto.

Da ultimo doloroso per la coscienza europea, ma da ripetere e da considerare, la DDR aveva cacciato docenti, funzionari pubblici e militari nazisti, i quali hanno facilmente trovato collocazione, in molti casi, ancora nelle scuola, nelle universitā, nei ministeri e nell'esercito, ovviamente della Repubblica Federale Tedesca e in alcuni casi dell'Austria.

L'autodifesa del 1992 di Erich Honecker, che si trova in traduzione italiana su internet http://digilander.libero.it/lajugoslaviavivra/CRJ/DOCS/honeck.html
č un testo da leggere con attenzione e che in taluni passaggi sottolinea veritā incontestabili.

Sono quindi molte le ragioni per portare rispetto ad un'esperienza che non ha luci o ombre superiori o inferiori a quelle delle nostre democrazie, sempre pių precarie nel rispetto dei diritti, civili e sociali, e che diventano del tutto imbarazzanti quando pretendono di esportare "la democrazia" a mano armata in giro per il mondo, con un fine neppure troppo occulto che č quello di impadronirsi delle materie prime di quei popoli.

La DDR č stata una parte importante della storia del movimento socialista del Novecento. Noi del centro studi "Anna Seghers" cerchiamo di unire memoria e ricerca storica con la serietā, l'impegno e la determinazione che sempre pių tante persone e tanti studiosi, di pensieri e orientamenti politici differenti, ci riconoscono.

3 ottobre 2009

Davide Rossi, direttore del Centro Studi "Anna Seghers"(www.annaseghers.it)

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- C -

Il muro di Karl 

A Karl prof. emerito della DDR 

C'era il Muro, mi dicevi Karl,
il muro di un mondo diviso, 
speranza di uomini uniti. 
C' era il Muro, mi dicevi Karl,
la dignitā degli oppressi,
la libertā degli uguali, 
la parte giusta della Storia.
Il Muro in pezzi č all'asta
il mondo in pezzi combatte 
cento guerre della pace calda.
I padroni del mondo offrono 
libertā di crepare ai dannati
della terra e galloni dorati 
ai loro eterni domestici,
esportano la democrazia 
delle bombe intelligenti, 
mungono pozzi e gasdotti
con i loro affari di morte.
Colonne di nuovi schiavi 
alzano piramidi inutili 
alla gloria del Mercato,
bevono illusioni e coca cola 
nelle miniere di cemento 
delle cittā saccheggiate, 
incatenati da ceppi catodici 
ai teleschermi di Goebbels.
Avevi ragione, Karl, c'era 
il Muro, la dignitā degli uguali, 
speranza di uomini uniti. 
Ricostruiamo il Muro, Karl, 
il muro degli uomini in lotta,
la parte giusta della Storia. 


Novembre 1999 

Paolo Pietrini 
e-mail: paulpierre @ libero.it 

(segnalato da A. Chiaia)

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Hegel"L'uomo che muore di fame ha il diritto assoluto di violare la proprietà di un altro; egli viola la proprietà di un altro solo in un contenuto limitato. Nel diritto del bisogno estremo (Notrecht) è inteso che non violi il diritto dell'altro in quanto diritto: l'interesse si rivolge solo a questo pezzettino di pane; egli non tratta l'altro come persona priva di diritti".

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, "Filosofia del diritto", testo acroamatico, 1820.
________________________________________________________________

"La libertà polacca non era altro che la libertà dei baroni contro il monarca, libertà per cui la nazione era asservita ad assoluta servitù. Il popolo aveva, di conseguenza, lo stesso interesse dei re a combattere i baroni: e infatti è stato col conculcamento dei baroni che esso ha acquistato ovunque la libertà. Quando si parla di libertà, si deve sempre attentamente osservare se non siano in realtà interessi privati quelli di cui si tratta".

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, "Lezioni sulla Filosofia della Storia".
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Losurdo"...nel Libro nero, i fatti...del comunismo vengono messi a confronto non con i comportamenti reali del mondo che esso vuole mettere in discussione (sui quali vige il silenzio più rigoroso) ma con le dichiarazioni di principio del liberalismo...E' evidente il carattere sofistico di una comparazione tra grandezze così eterogenee (da un lato la rappresentazione autoapologetica dei pensatori liberali, dall'altro i comportamenti reali in situazioni drammatiche dei dirigenti comunisti). Si potrebbe chiamarlo «sofisma di Talmon»...".

Domenico Losurdo, "Il peccato originale del Novecento", 1998.
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Geymonat"...la libertà è lotta...(...)
La tesi contraria...è sostenuta di fatto da coloro che, avendo lottato e vinto in un passato più o meno lontano, hanno tutto l'interesse che non si lotti più, onde vengano conservati i loro privilegi. (...)
E' sulla base di questa situazione parallela che qui abbiamo sostenuto l'inscindibile rapporto fra libertà e violenza.
Molte esaltazioni, per lo più retoriche, della nonviolenza intesa come bene indiscutibile, sono un segno di ignoranza più che un frutto di raffinata sensibilità e di alta civiltà".

Ludovico Geymonat, "La Libertà", 1987.
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Hemingway"Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all'Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!"

Ernest Hemingway.

 
 
 
 
 
 
 

Buffet"C’è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo".

 Warren Buffett, "Il Saggio di Omaha".
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Houellebecq"il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione... indipendente dal denaro;
e... altrettanto spietato, se non di più. (...)
Come il liberalismo economico...il liberalismo sessuale produce fenomeni di depauperamento assoluto.(...)
Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta...
il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta".

Michel Houellebecq, "Estensione del dominio della lotta", 1994.
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"Perché io sono per l'ultimo uomo.(...) La nostra società è dominata da troppi epigoni di Nietzsche, da troppi individui mediocri che si sognano come superuomini".

Michel Houellebecq, intervista di Fabio Gambero, "L'Espresso", Settembre 2005.
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Preve"...il Superuomo-Oltreuomo è una continua assenza, tanto più assente quanto più insistentemente evocato.(...) ...lo stesso Nietzsche non poteva non essere assalito dall'incubo di stare in realtà annunciando l'avvento dell'Ultimo Uomo, una figura che in termini presi da Freud potremmo definire il suo «rimosso»".

Costanzo Preve, "I secoli difficili", 1999.
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"Se si tenta di fare un bilancio ragionato e non distruttivo dell’esperienza dei partiti comunisti novecenteschi, ci si accorge che un difetto strategico, particolarmente presente nel vecchio PCI, è quello di aver messo la tattica davanti alla strategia, fino al punto che quest’ultima si è identificata totalmente con la prima, con gli esiti noti alla Occhetto, D’Alema, Veltroni e Penati. Se può interessare, questa è la critica esplicitamente rivolta al PCI da Lukács. Prego verificare".

Costanzo Preve, "Ancora e sempre sul Comunismo", 2011.
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"Oggi, anche se destra e sinistra non sono più categorie politiche credibili, resistono come risorse simboliche, come fenomeni inerziali di manipolazione, come target culturali residuali, non come parametri interpretativi delle decisioni in economia e in politica. Potrei dire che l’eccitazione oppositiva destra/sinistra è oggi un orgasmo simulato. L’uomo crede a questa simulazione perché è un animale simbolico, ha bisogno di un’identificazione fittizia, fantasmatica per dar senso a sé stesso. Pertanto io ritengo che la dicotomia destra/sinistra, ormai «defunta» in Paesi come Italia, Spagna, Francia, Germania - si badi, non in Bolivia, in Venezuela, nei paesi del Terzo Mondo - sia stata sostituta dalla dicotomia fra chi accetta o non accetta l’impero americano".

Costanzo Preve, Intervista Afterville, 20 Febbraio 2009.

 
 
 
 
 
 
 

Papariga"Guardiamo alle forze sociali, perché, quando si parla in termini di sinistra, destra, centro, oggi non vuol dire nulla.".

Aleka Papariga, "All'interno del sistema capitalista non esiste una via d'uscita dalla crisi favorevole ai popoli!", 6 Gennaio 2011.
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"...la via a senso unico indicata dalla UE è volta a meglio servire gli interessi dei grandi monopoli e accrescere lo sfruttamento dei lavoratori. Le soluzioni neoliberiste e antipopolari sono trappole sempre in agguato. L'esempio offerto dal governo Prodi ci insegna come queste soluzioni siano dolorose per la popolazione e come lascino le forze popolari completamente in balia dei manager del sistema politico e borghese. È sempre la stessa musica: dopo Prodi viene Berlusconi e viceversa".

Aleka Papariga, intervista al quotidiano "To Vima", 10 Febbraio 2008.
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Prodi"...si era arrivati perfino a parlare di
«ulivo mondiale».
La causa della sconfitta di questa grande stagione è da individuare nel fatto che, mentre in teoria il nuovo labour e l'ulivo mondiale erano una fucina di novità, nella prassi di governo di Tony Blair e i governi che ad esso si erano ispirati si limitavano ad imitare le precedenti politiche dei conservatori inseguendone i contenuti e accontentandosi di un nuovo linguaggio".

Romano Prodi, articolo su "Il Messaggero", 15 Agosto 2009.
________________________________________________________________

Gramsci"Il processo di sfacelo della piccola borghesia si inizia nell'ultimo decennio del secolo scorso. La piccola borghesia perde ogni importanza e scade da ogni funzione vitale nel campo della produzione, con lo sviluppo della grande industria e del capitale finanziario: essa diventa pura classe politica e si specializza nel «cretinismo parlamentare».
Questo fenomeno che occupa una gran parte della storia contemporanea italiana, prende diversi nomi nelle sue varie fasi: si chiama originalmente «avvento della sinistra al potere»...".

Antonio Gramsci, "Il Popolo delle Scimmie" ne "L'Ordine Nuovo", 2 Gennaio 1921.
________________________________________________________________

"Voi siete più parlamentari degli stessi parlamentari.(…)
Quando si parla degli errori tattici del Partito Comunista Francese e di quello Italiano non si tratta di piccole deficienze, della necessità di piccole correzioni, ma intendiamo accennare alla necessità di un deciso cambiamento della strategia e della tattica, di un radicale cambiamento di rotta rispetto al passato".

Andrej Ždanov, "Riunione Cominform di Szlarska Poręba, 22-28 settembre 1947".

 
 
 
 
 
 
 

Togliatti"I governi cosiddetti tecnici o amministrativi sono i peggiori governi politici che si possa immaginare. Il loro scopo è quello di fare il contrario di ciò che la sovranità popolare ha indicato, sono antipopolari e reazionari".

Palmiro Togliatti, "Discorso alla Camera dei Deputati", 1963.
________________________________________________________________

Theodorakis"La crisi non l'hanno provocata i lavoratori, l'ha provocata il grande capitale finanziario, che la sta anche utilizzando, e i politici al suo servizio (...) Non possono i banchieri e i detentori di capitale, che hanno provocato la crisi, non pagare neanche un Euro per i danni inflitti (...)
Come può essere proposto per la gestione della Banca Centrale Europea un uomo di Goldman Sachs... Che tipo di governo, che tipo di politici abbiamo in Europa? (...)
Resistete al totalitarismo dei mercati, che minaccia di dissolvere l'Europa rendendola terzo mondo, che mette un popolo europeo contro l'altro, che distrugge il nostro continente, suscitando il ritorno del fascismo".

Mikis Theodorakis, "Lettera aperta ai popoli di Grecia e d'Europa", Ottobre 2011.
________________________________________________________________

Enzensberger"Ai tempi del fascismo, non sapevo di vivere ai tempi del fascismo".



Hans Magnus Enzensberger.

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Ford"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina".

Henry Ford.
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Agnelli"Per fare una politica di destra ci vuole un governo di sinistra".



Gianni Agnelli.
________________________________________________________________

Manzoni"Il forte si mesce col vinto nemico.
Col novo signore rimane l’antico.
Dividono i servi, dividon gli armenti."

Alessandro Manzoni, "Adelchi", 1822.
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Tomasi"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi."


Giuseppe Tomasi di Lampedusa, "Il Gattopardo", 1954-1957.

 
 
 
 
 
 
 

Bordiga"Fin da molti anni addietro, noi affermammo senza esitazione che non si doveva ravvisare il nemico ed il pericolo numero uno nel fascismo o peggio ancora nell'uomo Mussolini, ma che il male più grave sarebbe stato rappresentato dall'antifascismo che il fascismo stesso, con le sue infamie e nefandezze, avrebbe provocato; antifascismo che avrebbe dato vita storica al velenoso mostro del grande blocco comprendente tutte le gradazioni dello sfruttamento capitalistico e dei suoi beneficiarii, dai grandi plutocrati, giù giù fino alle schiere ridicole dei mezzi-borghesi, intellettuali e laici."

Amadeo Bordiga, "Una Intervista ad Amadeo Bordiga", 1970.
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Attali"Non bisogna escludere, infatti, che questa crisi provochi un movimento di rivolta e di violenza politica senza precedenti, accompagnato da un ritorno all'odio di classe. Dopotutto, non sarebbe una formidabile conferma della validità dell'analisi di Marx, quella di un capitalismo che splende, mondiale e suicida? Questa crisi è anche l'occasione per comprendere come un piccolo gruppo di persone, senza produrre ricchezza, possa accaparrarsi nella più completa legalità e senza essere controllato da nessuno una gran parte della ricchezza prodotta. E anche per vedere come questo stesso gruppo, avendo rapinato qua e là - sotto forma di premi e bonus -, stia facendo pagare i suoi formidabili profitti ai contribuenti, salariati, consumatori, imprenditori e risparmiatori di tutto il mondo, obbligando gli stati a trovare in pochi giorni, per riempire i vuoti lasciati nelle loro casse, delle somme di denaro mille volte superiori a quelle che gli stessi governi rifiutano ogni giorno ostinatamente ai paesi più svantaggiati e ai morti di fame del resto del mondo. Certamente, questa confisca si attua in un modo legale, "onesto", non violento. E' del resto ciò che costituirà, agli occhi di alcuni, il principale motivo di una rivolta: se questo è legale, allora il sistema che permette tale aberrazione non ha più ragion d'essere!"

Jacques Attali, "La crisi e poi?", 2009.
________________________________________________________________

Walesa"E' necessario un comunismo per il XXI secolo. Altrimenti la stessa nostra civilità rischia di essere distrutta. Viviamo in un mondo, nel quale il 10% possiede tutte le ricchezze e il 90% vive in miseria. Mai ci sono state così tante guerre, che vengono giustificate con la necessità di esportare la democrazia. Ma, guarda caso, si interviene solo dove c'è il petrolio e delle vere dittature non gliene frega niente a nessuno... Mai avrei immaginato che, dopo aver passato tutta la vita a lottare contro il comunismo, sarei giunto alla conclusione che è necessario un comunismo rinnovato nella sue forme"..

Lech Walesa, "Wałęsa: Je čas na komunismus XXI. století", "Publica.cz", 2 Marzo 2011.

 
 
 
 
 
 
 

Mann"Collocare sul medesimo piano morale il comunismo russo e il nazifascismo, in quanto entrambi sarebbero totalitari, nel migliore dei casi è superficialità, nel peggiore è fascismo. Chi insiste su questa equiparazione può ben ritenersi un democratico, in verità e nel fondo del cuore è in realtà già fascista, e di certo solo in modo apparente e insincero combatterà il fascismo, mentre riserverà tutto il suo odio al comunismo.".

Thomas Mann.
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Blum"Gran parte della propaganda anticomunista ha denunciato aspramente il trattato tedesco-sovietico del 1939, ignorando però totalmente il fatto che i russi furono costretti a siglare quel patto dai continui rifiuti da parte delle potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, di unirsi a Mosca per affrontare la minaccia nazista, e del resto quelle stesse potenze si erano già rifiutate di accorrere in aiuto del governo spagnolo di ispirazione socialista assediato dai fascisti tedeschi, italiani e spagnoli".

 William Blum, "Il libro nero degli Stati Uniti", 2003.
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"...olocausto americano, (...) la negazione di questo olocausto è molto più radicata di quella dell'Olocausto nazista. Così forte e radicata è la mancanza di conoscenza dell'olocausto americano, (...) che coloro che lo negano non ne sono nemmeno consapevoli. Eppure, alcuni milioni di persone sono morte a causa di questo olocausto e molti altri milioni, a seguito degli interventi militari americani, sono stati condannati a vivere nella miseria e nella tortura, dalla Cina e dalla Grecia degli anni Quaranta, all'Afghanistan e all'Iraq degli anni Novanta."

 William Blum, "Il libro nero degli Stati Uniti", 2003.
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La Grassa"la sinistra, o se si vuole il centrosinistra, è un cancro ormai in metastasi nella società italiana. (...) per certi versi, quella che si indica come sinistra «radicale» è il peggio del peggio. (...)
Certi individui, senz’altro in buona fede, perseverano nell’errore di prospettiva per cui credono che la sinistra ci salva almeno dalla destra; anzi nemmeno da questa, ma soltanto «da Berlusconi». Un errore catastrofico, definitivo, che porterà alla sparizione di ogni forza effettivamente critica dell’attuale organizzazione sociale. L’infezione mortale proviene dalla sinistra; ci si sforzi di analizzare la situazione anche soltanto con lo strumento marxista non ancora «rivisitato» e non trasformato per adeguarlo ai tempi. La destra è semplicemente la risposta malata a questo cancro che è la sinistra; più precisamente, è l’immunodeficienza di un organismo che non riesce a contrastare i germi patogeni di sinistra che irrompono con sempre maggiore virulenza nel «corpo» della nostra società.".

Gianfranco La Grassa, "Dedicarsi all'analisi".

 
 
 
 
 
 
 

Del Noce"Una morale basata sull’esaltazione del piacere... un regno della donna (...) l’avanguardia prendeva coscienza di quella che doveva essere la sua vera posizione... e neppure giudicava errata la proposta comunista, ma soltanto inadeguata; il marxismo doveva essere completato moralmente con Sade e con Freud (...)
Passiamo ora alle forme più elevate della cultura laica. (...) Il programma era quello di una continuità illuministica tra liberalismo e comunismo, esigente una reciproca riforma. Ora, tale riforma importava che il liberalismo, per cessare di essere borghese, nel senso corrente, ritrovasse l’antitradizionalismo illuminista, accentuandolo in modo da evitare quegli aspetti per cui l’illuminismo aveva ceduto al romanticismo; ma in tale accentuazione era inevitabilmente inclusa l’abolizione dei divieti, o come oggi si usa dire, con espressione talmente abusata che non si vorrebbe ripeterla, tabù sessuali, quando anche i loro promotori non se lo proponessero. Se Gramsci pensava di procedere da Croce a Marx, la nuova borghesia illuminata intendeva invece andare da Marx a Diderot; ma ci si può fermare a Diderot, o non si deve invece, imboccata questa via, procedere verso Sade? (...)
La rivoluzione sessuale è effettivamente il punto d’arrivo dello «scientismo». (...)
Ciò praticamente significa che nella società successiva alla rivoluzione sessuale, le disuguaglianze economiche, pur nel benessere universale, possono continuare a sussistere; su questo punto la rivoluzione sessuale può benissimo accordarsi con le idee dei teorici della società del benessere. È noto come il vecchio radicalismo, espressione politica della vecchia borghesia, contrapponesse all’avanzata socialista il diversivo anticlericale; con perfetta analogia il nuovo radicalismo, espressione della borghesia nuova, è portato a contrapporre all’avanzata comunista il diversivo sessuale. (...)
Piuttosto che di pace dovremmo parlare di «violenza permanente»"

Augusto Del Noce, "L'Erotismo alla Conquista della Società", 1993.
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"Nonostante la perfetta lealtà intellettuale del suo autore, il gramscismo si rivela come una sorta di equivoca composizione di negativismo estremo e di conservatorismo; come versione rivoluzionaria dello storicismo comporta la negazione più radicale di ogni traccia di valori assoluti, permanenti, metastorici; quel che però non nega è la continuità «moderna» con la borghesia. L’esito del gramscismo e dell’eurocomunismo non può essere che quello di trasformare il comunismo in una componente della società borghese ormai completamente sconsacrata, o di agire per la sua definitiva dissacrazione corrispondente a quella che è l’intenzione profonda dello spirito borghese. Non stupisce perciò se il comunismo italiano appare oggi come la forza più adeguata a mantenere l'ordine in un mondo in cui qualsiasi religione è scomparsa; non soltanto la religione cattolica, ma ogni sua forma anche immanentistica e secolare; anche la fede nel comunismo. L'insoddisfazione sincera dei rivoluzionari autentici trova giustificazione. Certo, il comunismo gramsciano può riuscire, ma realizzando l'esatto opposto di quel che si proponeva."

Augusto Del Noce, "Il Suicidio della Rivoluzione", 1978.

 
 
 
 
 
 
 

Ieri e oggi.
LuxemburgLiebknechtMatteottiGobettiSacco e Vanzetti
SandinoGramsciKosmodemianskaiaSecondariDi Nanni
VelouchiotisGuAnyingBeloyannisRosenberg
AudinClaroLumumbaMatteiTorres
MossadeqQassimTaniaGuevaraSukarno
Vittime del totalitarismo capitalista imperialistico e oligarchico.

 
 
 
 
 
 
 

Ieri e oggi.
SchneiderCabralCaamanoSecchiaAllende
JaraBikoRomeroSandsDlimi
BishopSankaraCeausescuElenaHonecker
NajibullahHaniHabyarimana NtaryamiraRakicCorrie
CalipariMilosevicHusseinArrigoniGheddafi
Vittime del totalitarismo capitalista imperialistico e oligarchico.

 
 
 
 
 
 
 

Quale sarà la prossima vittima dell'imperialismo?
Who's next?
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NO alla base Dal Molin!
NO scudo stellare USA!
NO allo scudo stellare USA!
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Con Gaza!

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Stop precarietà!
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Giù le mani dalla Libia! Giù le mani dalla Siria!
Libia, Siria.
Hands off Libya! Hands off Syria! 
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US Deaths in Afghanistan: Obama vs Bush. Click here to learn more.
________________________________________________________________
NO
No NATO
NATO 

 
 
 
 
 
 
 

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