Cactus Cafè

FemmeNormale

Quando la normalità é cosa rara e preziosa.

Prendiamo l'immagine ipnotica delle sue ginocchia. Più sensuale di un bacio schioccante al monitor, più evocativa di un push-up, di un delfino sulle terga.

Mi si dica pure che mi appassiona pure un volteggiar di piume, che dietro quel nome si può nascondere un homme; che sono un tipo difficile, per dover, infine, amare una donna - poiché io, quella donna, l'amo.
Che non mi piace mai niente.
Che la nausea per la banalità ha ormai ceduto il posto alla ricerca di ciò ch'è diverso, che faccia ridere o piangere o correre fuori per la voglia di gridare, pugni al cielo e vene pulsanti, un po' Ranieri, un po' Morgendorffer.

Allora ben venga qualsiasi tipo di promiscuità, poiché di vacuità e parole suicide come salmoni siamo stanchi pure noi orsi.

Che sia di buon umore e descriva l'amarsi di una donna, che sia la giornata sbagliata, che siano tutte giornate sbagliate e qualcosa verrebbe voglia di cambiarla, ma non si sa come e allora - chissà - forse meglio essere un pesce, non foss'altro che per guarire dal raffreddore, io l'appoggio. 

"recidiva, disonesta, egoista quanto basta.
mi gira il cazzo spesso assai.

so what?
credo di aver bisogno di uscire.
di uscire fuori.
ma non fuori e basta.
fuori."

Credo di averne bisogno anch'io. E gira spesso anche a me.

Criticolonna sonora: Bathwater.