Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« Potenza della sfiga20 marzo »

Di vecchi e nuovi terroristi

Post n°346 pubblicato il 19 Marzo 2015 da hieronimusb

In Italia il terrorismo lo conosciamo bene, quelli della mia età lo hanno vissuto sulla pelle all'epoca dell'adolescenza e chi ha un minimo di memoria scoprirà , oggi, le stesse strategie, le stesse tensioni, le stesse isterie.

Cambia di scala il teatro degli eventi, ma non per merito del terrorismo, piuttosto perchè il mondo è diventato ormai una piazza di paese.

Stragi rosse e stragi nere, gli stessi metodi usati per ottenere scopi diversi.

I "rossi" intendevano dare l'inizio alla rivolta che avrebbe spinto il popolo a sollevarsi e portare al compimento della rivoluzione avviata con la resistenza al nazifascismo fino ad instaurare anche in italia il socialismo reale di stampo sovietico.

I "neri", intendevano destabilizzare l'opinione pubblica portandola a richiedere un governo fermo e deciso, che tenesse sotto controllo i fomentatori di disordini e, con una repressione mirata instaurasse l'ordine e la disciplina.

Oggi la situazione non è poi molto diversa, in fondo si vuole creare il panico per spingere paesi, popoli, governi a scelte irrazionali.

Non credo che il terrorismo dell'IS oggi sia più pericoloso di quello di quarantanni fa , per questo ritengo che la fermezza e il mantenimento dei nervi saldi sia , come quarantanni fa, la vera soluzione e la risposta più concreta e sensata.

Inoltre abbiamo una grande opportunità, quella di poter instaurare un rapporto di collaborazione con il mondo islamico, vittima anch'esso del terrorismo, per combattere insieme un nemico comune e mettere quindi le basi per una futura migliore integrazione.

Temo però che questo non accadrà.

Se l'IS ci chiama "crociati", affermazione che dovrebbe far ridere i polli, ecco che dalle nostre parti si leva l'antico grido "Mamma li turchi", ed anzichè usare il cervello si tende a rispondere di pancia.

Stamattina ascoltavo una trasmissione radiofonica dove non pochi sostenevano che siamo in guerra, che dobbiamo reagire, che dobbiamo intervenire militarmente.
Esattamente quello che i terroristi vogliono.

Avrei voluto chiedere a qualcuno di questi signori così interventisti, se sarebbero stati disposti ad andare di persona a combattere o se ci avrebbero mandato i propri figli, perchè, diciamolo, una guerra porta vittime, porta lutti, madri, padri che piangono i figli caduti e più sono le vittime meno un paese diventa coeso diviso tra quelli che dicono basta e quelli che invece vogliono continuare.

Personalmente non voglio che qualcuno muoia per proteggermi mentre sto tranquillamente seduto al bar a bermi l'aperitivo, sono fatalista, se deve accadere a me accdrà, per questo non ho avuto problemi ad accettare poco fa una missione in Egitto.

Iniziamo a ragionare con la testa e cerchiamo di evitare di farci portare su strade sbagliate.

In Francia ad esempio!

Sta prendendo piede in alcune scuole , in nome della laicità dello stato, il menù unico, senza alternative, per cui se il menù prevede maiale, o lo mangi o stai a digiuno.

A parte che solo un idiota metterebbe il maiale nella dieta dei bambini, ma la laicità dovrebbe essere un valore, qualcosa che allarga gli orizzonti, non che li restringe.

Uno stato laico è uno stato dove ognuno può professare liberamente la sua fede, (ovvio se non contrasta con i diritti civili e non lede la dignità altrui), uno stato dove le espressioni religiose sono bandite è uno stato repressivo.

Ma il buon Sarkozy, gran protagonista del bordello libico modello di miopia politica, ha sancito che se a qualcuno non va bene il menù unico è libero di iscrivere i suoi figli in una scuola privata, tanto che le scuole confessionali islamiche in Francia stanno aumentando di numero.

bella mossa Sarko! il modo migliore per creare potenziali futuri terroristi ben innestati sul territorio francese, con in più la rabbia della segregazione.

In Pakistan i talebani attaccano le scuole pubbliche, proprio per non creare concorrenza alle madrase, le scuole coraniche, fucine di futuri fanatici.

E si potrebbe continuare con esempi che dimostrano l'imbecillità del mondo occidentale, troppo impegnato a guardarsi l'ombelico nell'arroganza di credersi superiori e nel timore di perdere il cuscino di piume sotto le chiappe.

Cerchiamo invece di capire la strategia, dove ci vogliono portare, il terrorismo si vince con l'intelligenza e senza avere paura.

Poi, sarà quel che sarà, in fondo la Storia è piena di idioti che hanno fatto le scelte sbagliate nel momento sbagliato.

 
 
 
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INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRò

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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