Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
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Vivi e lascia vivere

Post n°297 pubblicato il 06 Settembre 2012 da hieronimusb

Vivi e lascia vivere

Come sarebbe bello se questa frase diventasse il dodicesimo comandamento, se venisse indossata da ognuno come meglio gli aggrada, vuoi come sciarpa, come mantello, come un vestito leggero che svolazza nella brezza di una sera d'estate, ma anche un cappottone pesante che ripara dai rigori dell'inverno o , al limite, come un paio di mutande slandrate che copra le pudenda.

Come sarebbe bello se ognuno vivesse la sua vita in pienezza, gioendo delle sue piccole cose, ma soprattutto facendo attenzione a non calpestare i piedi degli altri e soprattutto a non massacrare gli altrui cabasisi già messi a dura prova dalla fatica del vivere quotidiano.

Ed invece pare che lo sport preferito praticato intorno a me sia proprio l'interferire, il voler mettere becco, il tentativo di impormi come devo vivere e, addirittura, come morire.

A partire dal governo che , aumentando alcune tasse, vorrebbe ricondurmi ad uno stile di vita più sano per finire agli integralisti cattolici che vorrebbero togliermi la facoltà di decidere della mia vita quando questa, per vari motivi, potrebbe togliermi anche la dignità personale, pare che sia circondato da individui che, per dirla in parole povere, non sanno farsi i c...i loro.

Apprezzo moltissimo lo spirito del ministro Balduzzi che pensa alla mia salute e mi aumenta le tasse sugli alcoolici, sui tabacchi, sulle bibite gassate in modo che io sia scoraggiato dal loro acquisto e consumo, ma al Sig. ministro vorrei far presente che la qualità della mia salute dipende anche dalle città insalubri, da lavori non sempre sani e che mettono a dura prova polmoni, schiena, pelle.
Perchè non pensa anche un poco ad aiutarmi ad avere una vita migliore aumentando i miei spazi verdi, creandomi città più vivibili e soprattutto non obbligandomi a lavorare come un matto non sapendo, con questi chiari di luna, se domani potrò ancora avere uno stipendio oppure no?

Vabbè, ho esagerato, ma mi viene da pensare che non so, se astenersi dal fumo, dal bere e magari dall'andare a donne come vorrebbe qualche anima pia, possa allungarmi la vita, certo sembrerebbe più lunga, noiosamente lunga e forse, senza quel sano briciolo di follia, varrebbe anche un po' meno la pena di essere vissuta.

E qui arriviamo a quei buontemponi degli integralisti cattolici sempre pronti a spacacre i maroni ed a tentare di imporre la loro visione della vita, sempre pronti a difendere i diritti dei non nati e dei non morti dimenticandosi poi di quelli che sono vivi.

Non ho mai visto nessuno dei sedicenti "movimenti per la vita", mettersi al fianco degli operai che protestano per il posto di lavoro, dei pensionati che non arrivano a fine mese, dei bambini dimenticati negli orfanotrofi e dei neomaggiorenni che da questi orfanotrofi vengono gettati nel mondo senza paracadute alcuno.

Più che interessati alla Vita, quella vera, quella fatta di quotidianità spesso difficili, questi pensano solo ad una vita aulica in cui qualche Buon Dio si prenderà cura degli ammassi di cellule, più o meno voluminosi, che la loro lotta avrà potuto salvare da distruzione certa.

Ed al sedicente Movimento di Cristo per la vita che ha manifestato ieri a Venezia contro il film di Bellocchio, va pure bene che in Italia la pena di morte è stata abrogata, se vivessero negli USA potrebebro far parte di quei buontemponi che ammazzano i morti che praticano l'aborto e poi applaudono alle condanne a morte dei criminali.

Non mi sento nè a favore dell'aborto, nè dell'eutanasia, mi sento a favore della vita che vale la pena di essere vissuta punto e basta.

Esiste una dignità della persona, esiste la mia propria dignità e quando sentirò che questa mia dignità è messa in pericolo, preferisco che si lasci decidere A ME, cosa farne della mia vita e non si preoccupino troppo gli integralisti cattolici, davanti a Dio li solleverò da ogni responsabilità, mi prenderò davanti a Lui le mie responsabilità, in fondo l'intelligenza, l'autodeterminazione , il libero arbitrio sono un Suo dono, (almeno così mi viene detto), se le cose stanno così credo che Dio mi capirà.

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Commenti al Post:
OmbreDiParole
OmbreDiParole il 06/09/12 alle 19:12 via WEB
Penso che Dio comprenda molto più di quanto si creda. Ho questa sensazione, magari errata. Ma ce l'ho. E' il 99 per cento di chi dice di portare avanti il Suo credo e messaggio a non comprendere la vita, in primis, poi molto altro. (spero di non essere lapidata per questo mio pensiero da qualche benpensante ipocrita che dovesse leggerlo) :)
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 07/09/12 alle 06:56 via WEB
Mi viene da sorridere :o)
Comunque sia, anche ammettendo che esista il Dio delle scritture, dovrebbe essere un Dio che Sa, non ha bisogno di comprendere perchè è onnicomprensivo ed onnisciente.
Questi "fedeli", hanno dato sempre caratteri antropomorfi al loro dio, di fatto ponendogli dei limiti che sono umani.
E qui ci sarebbero altre riflessioni da fare, ma magari ci farò su un post... :o)
 
Marisa63
Marisa63 il 07/09/12 alle 08:24 via WEB
Quello che pensiamo diventiamo, ma che sia un male o un bene possiamo deciderlo solo noi, unici artefici delle nostre vite. Quando ero piccola mia madre, quando la facevo davvero incavolare, se ne veniva fuori con questa frase: "Io ti ho creata..io ti posso anche distruggere", beh ora che lei non c'é più..posso fare quello che cavolo mi pare :-)))
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 07/09/12 alle 08:57 via WEB
La famosa frase "come ti ho fatto ti disfo" :0)
 
   
Marisa63
Marisa63 il 07/09/12 alle 16:36 via WEB
esatto :-)
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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