Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi del 14/03/2015

Di potere e morte

Post n°342 pubblicato il 14 Marzo 2015 da hieronimusb

Il papa, rilasciando un'intervista ad una giornalista messicana ha detto di "sentire", che il suo non sarà un pontificato lungo, quattro, cinque anni.
E' vero che ha anche fatto un accenno alla rinuncia di Benedetto XVI dicendo che i papi emeriti dovrebbero diventare un'istituzione, ma quel "vago sentimento" che dice di percepire, non sembra preludere alle sue dimissioni.

Tutti sono rimasti stupiti dalla serenità con cui questo anziano di 80 anni parla della propria morte, dimenticando che, per un credente, la morte è solo unj passaggio, il coronamento di una vita, ma in quelle parole dette con tranquillità si va anche oltre, qui manca la paura.

In realtà chi è ricco dentro non ha paura di morire.

La ricchezza interiore è qualcosa che, se c'è un aldià, porteremo con noi, non comporta nessuna rinuncia, nessun sacrificio a differenza di chi invece ha creato ricchezza e potere in questa vita e sa che rimarranno qui.

A volte, nelle mie riflessioni, mi chiedo se l'aldilà, qualora esistesse, esisterebbe per tutti oppure no.
E' una domanda che lascia il tempo che trova ovviamente, ma mi chiedo se non esista un cammino che ognuno di noi deve fare per progredire, come in un video game a piattaforme dove si può arrivare alla fase successiva solo attraverso un percorso definito e superando le difficoltà.

So che le religioni tentano di rispondere a questa domanda, ma tutte generalmente sostengono che l'aldilà esiste per tutti, buoni e cattivi, poveri e potenti, santi e assassini.

Invece guardandomi attorno mi chiedo se per alcuni la vita non  terminerà semplicemente nell'ultimo istante senza che rimanga alcunchè, qualunque cosa ci sia o non ci sia dopo.

Penso ad uomini e donne posseduti dal potere, dal denaro, che non hanno alcun barlume di luce interiore.

Paradossalmente il nostro è un mondo che sancisce il successo con il potere e la ricchezza che ne è derivato, ma il "potere", è qualcosa di altamente ambiguo perchè spesso si confonde il posseduto con il possessore.

Il potere come il denaro, si possiede quando vi si può liberamente rinunciare, se non riesco a rinunciare al potere significa che non sono io a datenere il potere, ma è lui a detenere me.
Lo vediamoin tanti dittatori, ma più semplicemente in tanti uomini politici e non, che hanno il terrore di scomparire, di non contare più nulla anche dopo che il loro tempo si è esaurito

Imparare a lsciare andare le cose, guardare con occhio sereno a ciò che accade a noi ed al mondo, senza ansie, senza isterie, è forse la strada da fare, perchè un giorno, volenti o nolenti dovremo prendere il biglietto per il viaggio finale e sarebbe bello riuscire a guardarsi indietro con un filo di nostalgia,ed andare incontro a quel momento senza paura.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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