Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


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sapendo che la felicità non è una meta,
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Messaggi del 14/11/2015

Non chiedetemi di pregare per la Francia ....

Post n°365 pubblicato il 14 Novembre 2015 da hieronimusb

Non chiedetemi oggi di pregare per la Francia, chiedetemi di pregare per l'umanità e se toccherà a me morire in un atto di guerra so che non è a causa di una religione o di un popolo, ma di una follia generale dalla quale noi occidentali non siamo nè immuni, nè tantomeno innocenti

Sono nato che era da poco finita la seconda guerra mondiale e l'Italia stava lentamente tirandosi su, mangiavamo le patate americane, (orribili e nauseanti da tanto erano dolci), ma avevamo la democrazia, dopo ventanni di dittatura potevamo scegliere i nostri governanti.
Negli anni '80 abbiamo poi scoperto che se non avessimo votato "giusto" erano pronte le truppe di assalto di Gladio per correggere il nostro voto

Allo stesso modo gli americani erano andati in Cambogia ed in Vietnam per correggere alcuni problemi di ordine pubblico in quei paesi

Quando ero piccolo c'era la guerra fredda, gli americani contro i russi e noi in mezzo
Ovviamente ci raccontavano che gli americani erano i buoni, che ci proteggevano, ma intanto qui c'erano le loro caserme, qui venivano stoccati gli armamenti, anche quelli nucleari e sapevamo per certo che se la guerra fosse scoppiata i primi ad essere colpiti saremmo stati noi.

Quando ero adolescente abbiamo vissuto la stagione del terrorismo, scontri tra neri e rossi , bombe da una parte e sparatorie dall'altra, neppure andare a scuola era sicuro e se uscivi di casa non eri certo di farci ritorno.
Cascavano anche gli aerei e per trentanni non abbiamo mai saputo che era stato abbattuto da un aereo americano in esercitazione, ma d'altra parte anche di tutte le stragi a terra non c'erano mai colpevoli e ce ne siamo fatti una ragione.

Poi, vivendo a Torino alla fine degli anni '70 ho vissuto quel periodo turbolento della riorganizzazione della Fiat, trovarsi in mezzo ad un blocco improvviso della strada ed avere l'auto rovesciata era un attimo, bastava avere una rivista sbagliata o dire una parola di troppo.

Negli anni '90 siamo partiti con la prima guerra del golfo, anche allora si temevano attacchi ed attentati, ma il cattivo era ancora Saddam Hussein ed i buoni gli americani.
Qualche anno dopo abbiamo saputo che Saddam Hussein e gli americani non si erano capiti bene riguardo al Kuwait, già perchè prima erano amici e gli americani avevano dato le armi all'Iraq per combattere contro l'Iran al quale avevano dato le armi per combattere contro i russi che avevano invaso l'Afghanistan.

Nel mezzo degli anni '90 si è disgregata l'ex jugoslavia, ne hanno fatte più di Bertoldo in Francia fino a che gli americani hanno deciso di intervenire, tanto avevano le basi in Italia che era vicino.

Poi , agli inizi del XXI secolo, Osama Bin Laden ha fatto uno scherzetto agli americani, sul loro territorio che è costato 3000 morti, ed allora hanno deciso di andare ad invadere l'Afghanistan, poi, visto che erano in zona , sono ripassati anche in Iraq, risultato nessuno ha più capito una sega di cosa succedeva da quelle parti.
"La guerra è vinta! Da oggi il mondo è più sicuro!" Ha commentato quel pisellone di George Bush Junior stando al sicuro su una nave da guerra mentre a terra attentati, stragi, terrorismo, tutti contro tutti.
Attorno alla prima decade del 2010 la Tunisia si è sollevata , ha scacciato il dittatore amato dai francesi e si è data una nuova democrazia.
Un po' ispirate, un po' sobillate, altre popolazioni si sono sollevate! Descrivere cosa sia successo è complesso, ma in Libia ai francesi non stava bene come stavano andando le cose e sono partiti a portare un po' di democrazia al tritolo, ammazzato Gheddafi si è scoperto che anche li c'era un bordello da cui non se ne usciva, governi di qua, governi di là, armi ovunque e milioni di profughi che provavano ad attraversare il Mediterraneo perchè, nel frattempo, negli ultimi 70 anni l'Africa è sempre stata una polveriera.

E che dire della Siria? Anche li, di punto in bianco abbiamo scoperto che Assad, con quel bel visino pulito era un feroce dittatore e bisognava rovesciarlo , solo che alcuni tra gli oppositori si sono messi in proprio ed hanno cominciato a far casino per conto loro.

Non ho parlato del conflitto israelo - palestinese che è il convitato di pietra in molte di queste crisi, perchè si uscirebbe troppo dal seminato.
Siamo ad un punto che capire chi siano i buoni ed i cattivi è abbastanza complesso, perchè in campo c'è una tale baraonda che Lucifero sta prendendo appunti per riorganizzare meglio l'inferno.

C'è però un minimo comun denominatore ovunque. In tutto questo raddrizzare ingiustizie ed esportare la democrazia chi ci è andata di mezzo è la gente semplice, quella che vorrebbe solo lavorare ed allevare i propri figli, che vorrebbe semplicemente vivere in pace. Centinaia di migliaia di uomini, donne bambini massacrati , mutilati, resi in tutti i conflitti.
Milioni di profughi , gente che ha abbandonato tutto con la speranza di salvarsi e che oggi viene derisa, umiliata, obbligati a marce forzate, a diventare fuorilegge solo per la speranza di sopravvivere ed avere un futuro.

Non chiedetemi oggi di pregare per la Francia, chiedetemi di pregare per l'umanità e se toccherà a me morire in un atto di guerra so che non è a causa di una religione o di un popolo, ma di una follia generale dalla quale noi occidentali non siamo nè immuni, nè tantomeno innocenti

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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