Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

TAG

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

AVVERTENZA

I testi contenuti in questo blog, salvo dove specificatamente indicato, appartengono al sottoscritto.
Non valgono una sega, ma se qualcuno volesse copiarli da un'altra parte mi farebbe piacere saperlo.

Grazie

 

Messaggi del 13/08/2016

Vita da spiaggia

Post n°414 pubblicato il 13 Agosto 2016 da hieronimusb

La giornata di Matteo inizia presto d'estate, spesso prima delle sei, quando il sole è ancora basso basso sul mare e c'è solo un gran silenzio accompagnato dal mormorio delle onde.

Apre le porte del bar che guardano verso il mare, accende la macchinetta del caffè, poi prende la ramazza e pulisce la passerella, quella striscia di assicelle che dal fronte del bar arriva quasi al bagnasciuga.

E' un lavoro che tiene per se, lo rilassa spazzare le assicelle, girare di taglio la scopa per stanare anche la sabbia nascosta negli interstizi fino a che arriva di fronte al mare proprio mentre il sole si sta alzando.

C'è poca gente a quell'ora in giro, qualche mattiniero, cercatori di conchiglie, amanti del fitness che fanno la loro corsetta sulla battigia. Durante la notte la sabbia in sospensine nell'acqua si è depositata ed il mare è limpido come cristallo, banchi di acciughine si spingono fin quasi sulla riva per cercare cibo.

C'è tempo per un caffè e qualche chiacchera con quelli di passaggio, poi arrivano i ragazzi ed allora inizia il lavoro vero e proprio.
La spiaggia deve essere rastrellata e livellata per quando arriveranno i turisti, si raccolgono anche i detriti portati dalle onde nella notte e quelli lasciati dai maleducati che non mancano mai, poi si aprono gli ombrelloni e si sistemano le sdraio.


Gli ombrelloni non ancora affittati vengono lasciati chiusi e così con un semplice colpo d'occhio si può capire dove sistemare il turista mordi e fuggi.

Ormai Matteo conosce a memoria gli occupanti dei vari ombrelloni, se rastrellando la sabbia trova un gioco, una formina, la lascia accanto all'ombrellone dove sicuramente il bimbo giocando l'ha seppellita, oggetti di valore invece vengono custoditi in ufficio ed consegnati ai legittimi proprietari.

C'è da dire che quando i lidi sono chiusi per la notte, strani personaggi si aggirano tra la battigia e gli ombrelloni chiusi. Silenzio, nessuna luce, mai far fracasso, mai chiamarsi per nome armati del loro metal detector ci sono i cercatori di tesori, quelli che vanno in cerca delle monete cadute dal borsellino, qualche orecchino, qualche monile che è finito inavvertitamente nella sabbia ed è stato dimenticato.

E' ovviamente un'attività illegale, la guardia costiera vigila, ma su un'estensione così vasta di sabbia l'impunità è quasi assicurata.

Ma per Matteo la routine è un'altra, colazioni, aperitivi, sistemare i nuovi arrivi sotto gli ombrelloni, mettere a pranzo i bagnanti che vogliono fermarsi ed a questo ci pensa la mamma romagnola con la sua pasta fresca ed i suoi sughi che è meglio prenotare la mattina presto appena arrivati.

La giornata vola via tra bikini, ciance, qualche sigaretta, i conti, la grappa del bagnino fino a sera quando già il sole allunga le ombre e la spiaggia piano piano si svuota, allora c'è da chiudere gli ombrelloni, sbattere i lettini per far cadere la sabbia, chiuderli per la notte.

Ormai è quasi buio quando anche MAtteo se ne va, chiude le porte del bagno che danno verso il mare e va a prendersi la bicicletta, un ultimo sguardo a quell'amico che ancora, incessantemente mormora nel buio e via a casa, pronto ad essere di nuovo in spiaggia quando il sole spunterà domattina


 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963