Stultifera Navis

La Val di Susa

Quando dico che vado a lavorare in Francia, mi si chiede sempre "Per quanto tempo ti fermi là?"
Dipende, in questo caso un paio di giorni, altre volte vado e vengo in giornata perchè dal mio paesello in provincia di Torino, ci metto un amen ad arrivare di là, mi basta percorrere la Val di Susa.

Per quasi tutti gli italiani, la Valle di Susa, sono i No Tav, gli scontri, le polemiche.


Si, c'è anche quello, ho partecipato anche io a cortei, manifestazioni, sit-in perchè quello che vogliono fare è abominevole, oltre che inutile , (e già solo qui ci sarebbe da scrivere decine di post), ma la Valle di Susa è anche altro, moltissimo altro che potrebbe essere sfruttato meglio e che andrebbe forse perduto se non si fa attenzione.

E' paesaggio, è terra coltivata e da allevamento, è Storia , è architettura, è scultura, letteratura. Qui Carlo Magno ha sconfitto i Longobardi di desiderio, (suo suocero tra l'altro), qui c'è l'abbazia della Novalesa a cui Eco si ispirò per "il nome della Rosa", Qui la Sacra di San Michele svetta dalla sua rupe, monumento eccezionale del gotico romanico.
Più in su il Forte di Exilles è un esempio dell'architettura piemontese del 700...

Poco più su ancora lo Chaberton, quella che era considerata la fortezza più alta d'Europa e dunque inattaccabile... all'inizio della seconda guerra mondiale la sua resistenza durò quattro ore... la montagna era rimasta alta uguale, ma le armi si erano evolute...

... e potrei continuare, ma per me la Valle di Susa è anche il ricordo della mia vita precedente, quella che si è chiusa qualche anno fa.

Ogni volta che la percorro, dal basso verso l'alto o viceversa, il ricordi si affollano nella ma mente.

Qui, in alta valle, ci spedivano con la parrocchia alle fine delle scuole, vecchie caserme adibite a colonie per ragazzi e ragazze , erano momenti di pura spensieratezza anche per un orso come me, le prime cotte, i primi filarini, i primi timidi approcci, la prima sigaretta ed il gusto di essere un po' sopra le righe quando mettevo da parte la timidezza e partecipavo alle serate con scenette, canzoni, macchiette di cui qualcuno si ricorda ancora adesso.

Ma li in alta valle c'era anche mio nonno in ospizio e quelli sono altri ricordi, li in alta valle si andava a sciare, ossia si cercava un prato in discesa e si passava così la giornata.

Più adulto ci sono i picnic in riva alla Dora, i bagni in quell'acqua gelida che sapeva di neve, le arrampicate in Valle Stretta  e quelle due strade nazionali, da percorrere attraverso borghi di montagna rimasti immutati o quasi

E su tutto c'era quell'aria frizzante anche nei giorni più caldi di luglio, un'aria che profumava di pini, di montagna, di ghiaia e di rocce.
La stessa aria che ho annusato oggi, mangiando un panino fuori dall'autogrill a Salbertrand, lei non è mai cambiata ed ogni volta mi chiede "quando tornerai?"

Ecco, mi piacerebbe tornare là , ma non da solo, vorrei tornarci con qualcuno che sappia ancora cosa è la meraviglia, che sappia emozionarsi ancora ed allora lo potrei portare a scoprire luoghi che sono nascosti dentro di me e che conservano le tracce di me ragazzino, giovane, uomo.... oltre naturalmente a tutto il resto.

Affrettatevi però, perchè non so quanta di questa magia resterà dopo la TAV