Matto 1
L'Oceano aveva appoggiato le labbra ai lembi della notte incollandoli sul giorno ed in quella striscia di luce il matto arrivò.
Camminava leggero sulla spuma del mare giocando a calpestare le chiazze di sole che si rinfrangevano tra le onde.
Danza serena di un'anima semplice persa nell'intreccio di piedi di acqua e di sole, non affondava nell'acqua, talvolta pareva inciampare in essa quando questa si alzava improvvisa ad incontrare il suo piede.
Rideva con il riso di un bimbo incurante del mondo circostante, assorto nel gioco.
Mi vide e la luce fu uno scivolo che lo portò fino a me.
"Ma come fai a camminare sull'acqua senza affondare?" gli chiesi
Il mare gli lambiva i piedi quasi a volerlo invitare a continuare il gioco interrotto, ed i suoi occhi portavano lo stesso colore.
"Tu sei normale vero?" domandò lui a sua volta, poi senza aspettare una mia risposta, (anche perchè non avrei saputo cosa rispondere), continuò.
"Le cose non sono sempre come le vedi e troppo spesso ti fidi di ciò che ti viene detto o che i tuoi sensi suggeriscono e la ragione conferma.
In questo modo vivi sicuro e la tua vita è una linea diritta che va dalla nascita alla morte.
Ma in questo modo non saprai mai cosa c'è ai lati della vita, sui bordi del sentiero che percorri, hai percorso o percorrerai.
E tu vai convinto di avere nelle tue mani le redini, e di fare la strada che vuoi.
E passi sopra alle piccole meraviglie che ti circondano, le cose semplici per un bambino, diventano impossibili per te.
Perchè la nostra vita inizia in un prato, e non ci sono strade, e potresti andare ovunque e fare qualunque cosa.
Sopra di te un cielo amico, sempre azzurro, piccole nuvole bianche come i cuscini su cui ti piace dormire.
A poco a poco la ragione, si fa strada dentro di te, le nuvole diventano talvolta più grandi e l'illusione cresce quando torna il sereno.
La tua strada è appena accennata, ma puoi ancora correre per i prati, inseguire farfalle, oziare nella luce dorata di un tramonto, in fondo è questo che ci aspetta da te, e questa è la prima menzogna, perchè diventa un permesso una concessione ciò che invece nasce dentro di te, e ti farà sentire in colpa, poi, quando ti diranno di non comportarti come un bambino.
Perchè giorno dopo giorno il tuo sentiero si fa più netto, più definito, le sponde della tua vita si alzano ed è più difficile non seguirla, scegliere un altro percorso.
Eppure i prati che ti circondavano da bambino sono ancora lì, a poca fatica da te, impossibili da raggiungere perchè costretti nelle pieghe della coscienza che ti hanno instillato, ma che non ti appartiene."
"Non tutto è come ci appare, e le strade nascoste sono un labirinto in cui il cuore si spaventa e sogna la strada diritta e l'accoglie come una salvezza quando dopo aver tentato ed essere quasi riuscito a perderti, ti ritrovi sulla strada battuta da tutti, in cui neanche più la polvere ha la forza per sollevarsi, perchè schiacciata da innumerevoli piedi.
Poi un giorno la strada finisce, e ti volti indietro e vedi i prati della tua infanzia, erano lì a portata di mano, sono sempre stati lì, bastava un passo...
E questa è l'ultima menzogna!"
Alex - Dialoghi con il matto
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il 08/11/2023 alle 12:53
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