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Creato da: tiaulicchiu il 10/12/2007
blog di fotografia naturalistica e reportage

 

 

presentazione del parco lagunare di caorle - bibione

Post n°8 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

sabato scorso, alle ore 09:30, da parte della lista civica caorlese "vento nuovo", è stato presentato al pubblico il progetto del parco lagunare di caorle-bibione.

una forza politica quindi che in controtendenza all'attuale visione meramente consumistica ha in progetto di creare un nuovo modo di vedere l'economia salvaguardando il territorio e rispettando le autonomie locali. 

purtropppo motivi di salute, pur permettendomi di partecipare all'incontro, mi hanno costretto ad andare via dopo neanche un'ora e quindi non sono a conoscenza di tutto quello che è stato relazionato. posso però raccontare quel poco che ho visto.

intanto, a differenza di quanto hanno scritto i giornali, la sala non era proprio gremita.a causa di un'ora non proprio felice e del disinteresse della cittadinanza, l'evento è partito in sordina.

però è partito e questo è di estrema importanza perchè, finalmente, può essere mostrato alla cittadinanza la necessità di un simile progetto. In un clima di democrazia partecipativa, il cittadino può essere coinvolto, può diventare parte
integrante di un sistema decisionale, accettandolo o meno. non un mero pupazzo come vuole l'attuale sistema politico in cui bisogna accettare passivamente. Ma autonomia non siginifica anche questo? o si deve intendere come sola obbedienza ai capi della propria regione?

Le parole pronunicate dal presidente sragionale potranno essere ribaltate.

Presa la parola gli intervenuti, tra gli altri, il presidente degli albergatori ha affermato che il futuro del turismo è racchiuso nella parola ecosostenibile  e che non è possibile costruire seconde case all'infinito senza avere nulla da offrire al turista. il parco è una soluzione.
credetemi, caorle e bibione vivono del turismo e queste parole non cadranno nel vuoto.

il presidente del parco del ticino ha relazionato sulla necessità che un simile progetto nasca dalla volontà di tutti gli attori presenti sul territorio e sugli aspetti economici che questi apporta in un sistema.

bella e forte la presenza delle associazioni che appoggiano un simile progetto.

Nella scostumatezza la presenza di chi, al contrario,gli è inviso: I CACCIATORI.
lanciando improperi nell'aula, senza il coraggio di alzarsi e mostrarsi in viso esternando le proprie idee in un civile confronto, si sono limitati a rumoreggiare mentre i vari relatori parlavano. alla fine mostrando il loro sdegno più totale si sono alzati e, finalmente, se ne sono andati.

assordante invece l'assenza di un qualsivoglia esponente della giunta comunale di maggioranza. dopo le parole del loro capo regionale, mentre era in atto un clima di civile costruzione, nel quale i loro padroni hanno tutto da perdere, hanno disertato l'evento. laddove si discuteva del futuro assetto del loro territorio ed ogni parte in causa viene e verrà coinvolta, la classe politica di maggioranza era assente e con la loro assenza hanno negato il principio che anche il dissenso fa parte della civile costruzione.
discutere con una persona vuol dire riconoscerlo fisicamente e ideologicamente e questo i loro palazzinari non vogliono neanche prenderlo in considerazione.
avranno ragione?

inserisco il link dove sarà possibile scaricare in formato pdf il documento finale del processo di partecipazione alla promozione del Parco Lagunare di Caorle e Bibione.

http://www.parcolagunare.it/parcolagunare.htm

intanto quello che vedete in fotografia è il logo dell'ISTITUENDO parco di caorle-bibione!

 
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son tornà a san tomàsottotitolo: brussa o vallevecchia?

Post n°7 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

quando ho creato questo blog, era nelle mie intenzioni parlare della mia passione. non quella, l'altra: la fotografia. tornato dalle ferie mi sono seduto davanti al computer ed ho perso qualche microsecondo (circa dieci giorni) nella ricerca dell'argomento con cui ricominciare. purtroppo il sociale mi attira: il combattere le ingiustizie anche se solo con la mia piccola voce è per me profondo stimolo. La fotografia diventa il mezzo attraverso il quale poter dire, raccontare.

tanto più che qualche giorno fa, insieme agli altri soci del fotoclub siamo stati ospiti presso altri amici fotografi e lì mi è stato chiesto cosa stava accadendo in Brussa.
ho quindi parlato loro di Vallevecchia, ma ad un certo punto ho visto loro un'espressione assente. Stessa sorte mi era toccata tempo fa a San Donà durante una proiezione della LIPU. pochi sapevano di VV perchè è più conosciuta come BRUSSA.

penso sia il caso, quindi, di spendere due parole.

Brussa è tutta l'area posta a destra di Caorle e comprende anche altre zone e frazioni quali il Castello di Brussa e Villaviera. Vallevecchia ne è l'isola finale, la porzione di terreno che dal ponte sopra il ristorante Mazarack (un pò di pubblicità i ragazzi se la meritano: sono bravi, si mangia molto bene e si spende poco) arriva sino alla pineta e quindi al mare.

pubblico di seguito un'immagine presa da un quaderno di educazione ambientale (autore corinna marcolin) nel quale mostro VV.
la linea rossa mostra l'isola e soprattutto I VECCHI CONFINI DI CACCIA prima dell'entrata in vigore dello sciagurato decreto dell'11 sett u.s.

la freccia indica l'entrata, in fondo si può vedere la pineta che costeggia la battigia marina. a sinistra della cartina (destra per chi arriva dal ponte) potete vedere dei bacini d'acqua. bene, la creazione di quei bacini d'acqua E LA LONTANANZA DEI CACCIATORI hanno permesso il miracolo.

in VV sono state censite 250 specie d'uccelli (in italìa se ne contano 350).

la zona è bellissima da visitare: la laguna con le montagne sullo sfondo, gli osservatori, i casoni (caratteristiche case in paglia dei pescatori).

In pochi metri si hanno biotopi molto diversi: da quello lagunare e quello marino con la suggestione delle montagne. ed in più le centinaia di uccelli che migrando passano per questo sito senza contare le migliaia di capi stanziali.

potete ben immaginare cosa voglia dire mettere degli AMANTI DELLA NATURA (così loro si definiscono, però chi ama non uccide!) quali i caccciatori proprio nel  del sistema. nessun animale si fermerà più. e crare il canale navigabile? decine e decine d'imbarcazioni d'ogni dimensione e tipo che mineranno la tranquillità del sito.
non oso parlare della flora e degli insetti presenti, perchè parlare di questo vuol dire essere ridicolizzati.

la linea gialla vi mostra i nuovi confini!!!! 

QUI L'UNICA COSA DA FARE E' IL PARCO LAGUNARE.

http://www.parcolagunare.it/parcolagunare.htm

ingesserà (come dice il buon sresidente sragionale) , ma si manterrà una zona bellissima che se sviluppata in un certo modo (ma qui non voglio ripetermi, leggere i post precedenti) creerà sviluppo e ricchezza generalizzata.

BOH , AUGURI DI BUON ANNO A TUTTI


 
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AUGURI DI BUON NATALE

Post n°6 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da tiaulicchiu

il Natale è ormai passato ed io l'ho trascorso in un letto con 39,5 di febbre.

Comunque, teneramente abbracciato al mio brodino natalizio,

porgo a tutti voi i più fervidi auguri di

BUONE FESTE

kISS KISS!!

 
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non denunciare il male ci pone allo stesso livello di chi lo commette

Post n°5 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

il secondo lo ha scritto Angelo Nardo, del quale pubblico una foto:

"""I progetti non si misurano dalla valenza ma da quanto denaro riescono a "estorcere" al pubblico. Chiaramente ci vuole una associazione "a delinquere" di progettisti, costruttori, politici e perchè no, appoggi oscuri, per riuscire a fare promuore un tale progetto, per pochi romantici come noi, distruttivo, ma per molti, costruttivo. Se l'associazione di cui sopra riesce ad avere i finanziamenti non li ferma più nessuno e quel che peggio è che la maggioranza della gente sarà con loro. Perchè, ancora oggi, alla gente piace riempirsi la bocca della parola Natura ma di fatto vede: siepi, erbacee, paludi, serpi, roditori e certe specie di uccelli come di qualcosa che sa di "sporco" e che quindi va bonificato magari con bei giardini con parcheggi etc etc. Una realtà dura da digerire. Vedi Valle Vecchia a proposito. Alla massa piace il parcheggio e la spiaggia e si lamentano pure che mancano i servizi. Solo pochissimi si aggirano invece armati di binocolo e macchina fotografica per ammirare un po di natura. Tanto che ci conosciamo tutti.
Forse, quando le coscienze della maggior parte della gente si risveglierà ci sarà rimasto ben poco da salvare.
Dobbiamo essere coscienti che oggi, scendere in campo per salvare Valle Vecchia, non vorrà dire più combattiamo una politica di gestione sbagliata ma combattare una "nuova mafia" ancora più pericolosa di Cosa Nostra. Mentre la prima alleata di questa è l'omertà la migliore alleata della "nuova mafia" è l'ignoranza che a mio avviso fa più danni dell'omertà."""

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

tra i vari commenti che mi sono giunti ne ho scelto due. ve li propongo per la loro semplicità e forza:

il primo lo ha scritto Silvio Sorcini, ingegnere, autore della bellissima foto a margine:

""Il parco ingessa?
Certo 30 milioni di euro non ingessano di sicuro, ci si guadagna in tanti, se poi si distrugge un ambiente delicato ma chi se ne frega, hai mai visto tu un ambiente delicato che sgangia tangenti e che fa guadagnare i costruttori?
Li conosco bene questi progetti di rinaturalizzazione, mazza che parolaccia, ci si guadagna in tanti e voi a rompere e ad impedire che si spertiscano i 30 milioni di euro in profumate consulenze, costosi progetti e poche ma dannose realizzazioni che poi nessuno si curerà di gestire.
Speravo che questo "modello di sviluppo" che tanti danni ha arrecato al nostro bel paese fosse morto e sepolto, ma in Veneto avete specialisti in resurrezioni.
Spero solo che vi siano ancora dei margini e che la tua bella foto non diventi un ricordino funebre di un luogo splendido."""

 
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informazioni per le email

Post n°3 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

per coloro che intendono aiutarmi contattando le varie associazioni, partiti attenti alle tematiche ambientali ( c'è chi vorrebbe contattare anche Striscia) dò le seguenti informazioni:
- CACCIATORI VENETI è l'associazione che ha spinto per ottenere la liberazione su VV
- ELENA DONAZZAN è l'assessore alla caccia della regione veneto
- DGR 2653 dell'11 set 07 (data veramente nefasta a questo punto) è lo strumento di legge attraverso il quale hanno permesso tutto questo. un grazie anticipato a chi mi aiuterà a far sentire la protesta su VV .

siate fermi, ma cortesi. l'offesa gratuita aiuta loro.

 
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GLI ULTIMI SETTE CHILOMETRI

Post n°2 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

“ “ Finchè ci sarò io non si farà il parco. Il parco è uno strumento che ingessa, è ciò che vogliono i fanatici, gli estremisti dell’ambiente ” ”

Leggendo le parole pronunciate a Caorle dal presidente della regione Veneto, durante la firma del protocollo d’intesa fra le regione e il comune, nascono in me molteplici domande:
E’ davvero questo l’unico tipo d’economia in cui c’è prosperità?
E’ davvero solo questa la direzione in cui può procedere lo sviluppo?
Questa creazione di ricchezza è generalizzata da comprendere tutte le parti sociali?

 Se analizziamo alcune precedenti situazioni che sono già state vissute nel territorio di Caorle, si veda a titolo d’esempio l’eclatante storia, pregna anche di risvolti giudiziari, di Duna Azzurra, ci si accorge subito che chi ha guadagnato dall’immensa area costruita sono pochissimi noti imprenditori. Essi rispondono a nomi che circolano viziosamente da anni nel locale sistema economico. Ma chi sono costoro? Chi ha avuto benefici dall’abbattimento di una bellissima pineta, dall’improvvisa cementificazione di un’area così vasta?

Sicuramente gli imprenditori edili e le ditte commissionatrici. Va da sé che anche l’indotto ha avuto un effimero guadagno e se escludiamo qualche imprenditore che vende generi al minuto, costretto a pagare affitti salatissimi, questa ricchezza non ha toccato nessuno. Nella zona non c’è stato un reale miglioramento delle condizioni di vita. Chi doveva alzarsi la mattina alle sei per andare a lavorare, deve farlo ancora, con l’aggiunta, negativa, che oggi vive in mezzo al traffico, al caos, ad un aumento dei prezzi dato dal carattere turistico che ha assunto la zona.

Oggi queste persone si chiedono dove sia finito quel diritto ad  una qualità di vita propria e dei propri figli che, impropriamente, hanno ceduto ad altri nella certezza di vedersene ritornare una migliore ed accresciuta. Che fine ha fatto questa migliorata qualità? Per cosa è stata ceduta? PER NULLA!!! IN TASCA NON GLI E’ ENTRATO NULLA ED HANNOPERSO QUANTO DI BELLO AVEVANO.

Questa è l’economia di questi anni e la politica ne è lo sponsor principale. Ti fanno credere che solo con loro c’è ricchezza e che c’è un’unica, sola, via per ottenerla.

La democrazia, potere della maggioranza del popolo, con il voto pone loro il potere nelle mani, ma proprio la maggioranza che affida loro la propria crescita non vede tutelato il proprio interesse. Proprio questa maggioranza non verrà rappresentata da questa politica in quanto la ricchezza verrà spartita fra chi avrà soldi, potere, collusioni, amicizie.

Dove sono finiti i nostri diritti? Dov’è finita la rappresentanza di un territorio, la sua valorizzazione? NON C’E’! NON ESISTE! E’ uno sviluppo economico distruttivo che ha bisogno continuamente d’espandersi perché possa apportare ricchezza a chi lo gestisce. Vallevecchia è un simbolo che dà un enorme fastidio. Sono gli ultimi sette chilometri di costa libera . Davvero sono così importanti? CERTO! LO VUOLE LA VORACITA’ DI QUESTI POLITICI CHE NON RAPPRESENTANO PIU’ IL POPOLO MA GLI INTERESSI DELL’ATTUALE POTENTATO ECONOMICO!!!

Non potrebbero voltarsi altrove per i propri interessi? Sicuramente. In un paese nettamente turistico come quello di Caorle si potrebbe implementare una zona industriale che permetta un generale arricchimento. Si veda a titolo d’esempio Rimini! Ma questi politici non rispecchiano più un’imprenditoria sana che cresce e si sviluppa, ma rappresentano solo chi ha bisogno di fare soldi e alla svelta. Il mercato immobiliare e finanziario sono lo specchio di questi anni.

Chi chiama “ingessatore” le PERSONE che desiderano uno sviluppo armonioso, che valorizzi il loro territorio, che arricchisca le realtà locali in via  continuativa, mente spudoratamente sapendo di mentire, ma lo fa perché deve proteggere il proprio potentato economico.

In Brussa, con i milioni di euro (dodici!) che sono stati investiti, si sono sviluppate realtà economiche che sono in via d’espansione. La valorizzazione del territorio per il turista è una calamita potentissima. Solo chi non viaggia all’estero non può avvedersi di quello che succede negli altri Stati. Questi non hanno assolutamente più di noi, ma ciò che posseggono lo valorizzano. Facendosi pagare, ti mostrano la piantina che da noi cresce rigogliosa, ti fanno vedere l’uccello che passa sopra la loro testa oggi e che, guarda caso, passerà sopra la nostra domattina. Il turismo si pone nuove mete e queste portano prosperità, in armonia con il territorio e creando ricchezza generalizzata.

Le PERSONE, non viste come pedine, possono lavorare insieme, creare una società in cui ognuno fa la propria parte per accrescere il sistema. Diversamente dall’attuale sviluppo economico, vorace, che consuma e non valorizza, che è all’opposto di un sistema di valori.

Questi ultimi sette chilometri sono un simbolo.

Mario “Tiaulicchiu” Gallù
ingessatore

 
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POLITICA PAZZA IN CAORLE VALLEVECCHIA

Post n°1 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
Foto di tiaulicchiu

Questa fotografia rappresenta l’assoluta pazzia in cui versa la politica in questi anni.

 

Siamo a Vallevecchia nell’ambito della circoscrizione di Caorle (Venezia). Qui negli ultimi anni è stato implementato un progetto di ripopolamento faunistico che non ha avuto eguali. Unitamente  al ripopolamento si è pensato bene di creare percorsi didattici e osservatori,  il tutto corredato da cartelloni didattici volti ad insegnare alle famiglie che passeggiano indisturbate nella natura quanto di bello questa possa offrire. Non solo, è nata anche una cooperativa che svolge servizi didattici a favore delle scolaresche e dei turisti in ogni stagione, con tanto di campagna promozionale di stampo ecologista ed aziende che hanno investito per trarre benefici da tutto questo. Ovviamente per poter realizzare un simile progetto bisogna investire soldi e la regione veneto ha stanziato ad oggi circa dodici milioni di euro.

 

Di bellezze quest’angolo di paradiso ne ha da offrire tante. Dai meravigliosi scorci che solo una laguna con alle spalle le montagne possono offrire alle ben oltre 250 specie di uccelli censite. Un paradiso in terra.

 

Un paradiso che fa però anche gola a molti. Il territorio di Vallevecchia rappresenta l’ultimo baluardo per gli edificatori: gli ultimi sette chilometri di vegetazione da cementificare. Da Chioggia a Grado è tutto edificato. Non c’è un metro che non sia ricoperto di bitume. Come riuscire ad entrare in questo posto? Semplice:  togliendo i vincoli alla zona. Quali? Bè, il primo è sicuramente quello venatorio. Con la caccia le centinaia di specie che migrano sulla zona saranno ben attente a farsi rivedere. Quando non ci sarà più nulla da proteggere, perché mantenere i vincoli?

 

I cacciatori sono diventati quindi, loro malgrado, uno strumento in mano ai politici.

 

La colpa non è assolutamente dei cacciatori, loro fanno ciò che gli compete. Sparano. Vivono nell’assoluta ignoranza che un animale di 5-6 grammi compia migliaia di chilometri partendo da oltre il deserto del Sahara per arrivare fino a noi e proseguire fino al nord Europa. Non lo sanno altrimenti se capissero resterebbero affascinati da un tale prodigio della natura. Se amassero e capissero tutto ciò non lo farebbero. Chi ama rispetta, protegge, non uccide. Ma lo fanno, e se un politico glielo permette  chi può dargli torto? Sono dalla parte della legge. Quella umana, ovvio.

 

Quella che vi invio è la fotografia di una situazione assurda che politici non aggettivabili, se non in via dispregiativa, hanno permesso. E’ stata scattata domenica scorsa. La finestra che vedete è quella di una garitta posta sui percorsi dove famiglie e scolaresche vanno a vedere gli animali. Di fronte ad essa si trovano i cacciatori. Inconsapevoli strumento di una politica impazzita volta solo al mero guadagno.

 

Cosa succede? Succede che un assessore regionale preposto alla caccia, ha aperto le porte in Vallevecchia. Cacciatori, famiglie e scolaresche tutte assieme. Si è venuta a creare una situazione assurdamente pericolosa in cui i cacciatori sparano in mezzo alla gente! Sono stati buttati letteralmente nel cesso milioni di euro. Perché se si permette di sparare dove si dovrebbe ripopolare, che senso ha?

 

Fate girare questo messaggio ed esprimete il vostro sdegno in ogni sede. Non siate offensivi ma fate capire, con fermezza, il vostro assoluto amore.

 

Mario “Tiaulicchiu” Gallù

 
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