Viola Arcobaleno

Un Ponte fra me e il Cielo

 

LETTERA D'AMORE

 

AREA PERSONALE

 
  IL MAESTRO E' CON TE
 
Quando senti che tutti sono contro di te
Quando ti senti rompere dentro
Quando senti che la vita ti sta ferendo a morte
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando pensi che tutto il mondo ti sia nemico
Quando pensi che la tua anima non abbia più luce
Quando pensi che la paura sia tua compagna
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando deciderai di finirla con questa vita
Quando camminando per la strada,
non vedrai il volto della gente
Quando camminando nella natura non troverai la luce
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando diventerai cieco, sordo e muto
Quando il tuo corpo non avrà
più vita
Ricorda, il Maestro è con te.
 

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Citazioni nei Blog Amici: 30
 

 

PER ANGELA

Post n°351 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da unpontetrameeilcielo

Cara Angela, vedi ti ho accontentata. Ho postato  qualche riga dopo molto tempo e lo devo a te che mi hai spronata. Cose da dire e da condividere ce ne sono moltissime e comunque non bisognerebbe scrivere per gli altri ma per noi stessi ma anche io sono fallibile. Mi piace sapere che a qualcuno interessa quanto appare nel blog, perchè in caso contrario  ciò che viene postato sarebbe gettare sementi sull'asfalto e tutto andrebbe perduto.

Ciao amica cara. un abbraccio infinito dal "profondo Nord al profondo Sud".

 
 
 

IL TALISMANO PIU' POTENTE

Post n°350 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da unpontetrameeilcielo

Il rito più grande che si possa eseguire, il talismano più potente che si possa creare, la magia più grande che si possa fare è quella di vivere il presente.

Vivi ogni istante come se fosse unico e prezioso, come se fosse un tesoro, come se la tua vita  fosse tutta lì, in quella virgola di spazio e tempo tra passato e futuro. Se imparerai  a vivere nel presente, imparerai a creare un futuro meraviglioso, colmo di ogni benedizione e di ogni felicità. l'Universo ci ha dato il presente perchè dobbiamo essere felici qui ed ora, non per continuare a rivangare il passato o a  immaginarci  nel futuro, per imparare a vivere nel presente, concentrati su ciò che stai facendo che sia lavare i piatti  o preparare un caffè o organizzare una conferenza, una riunione .

Troverai un universo di bellezza, semplicità e luminosità senza fine. Scoprirai  di possedere talenti, energie e poteri fino ad ora sconosciuti.

E' questo il mio augurio  per tutti, il mio abbraccio e la mia speranza per poter essere felici qui e ora.

 
 
 

I livelli di Coscienza - Jodorowsky

Post n°349 pubblicato il 28 Agosto 2011 da unpontetrameeilcielo

Esistono diversi livelli di coscienza in cui le persone vivono la propria vita. Sono processi naturali che si attraversano e nessuno di essi è negativo se vissuto nel giusto momento.

  • ANIMALE

E' il più basso, siamo così alla nascita, serve a sopravvivere soddisfacendo i nostri bisogni primari. Diviene negativo se persiste nella crescita. E' il livello di chi vive solo per mangiare e dormire, di chi si occupa solo delle proprie necessità primarie. E' il livello di chi ruba, di chi uccide, degli alcolisti, di molti soldati. Amano molto lo sport e hanno un modo di essere molto primitivo. Sono persone che non creano un Anima e muoiono come animali. E' un aspetto in cui si può ricadere anche quando si è a un livello più alto, sopratutto nei momenti di forte bisogno. E' molto pericolosa per la vita degli altri la persona che possiede solo questo livello.

  • INFANTILE

Perfetta condizione di felicità precedente l'adolescenza, è bene esserlo da bambini, ma non da adulti. Purtroppo è molto diffuso in quanto la società attuale ci vuole così: perfetti "consumatori". Questo momento storico è così (Feste, Mac Donald, Cinema "americano", Tv). E' il mondo dei collezionisti, di chi vive il gioco non profondo. Ad essere più tossici per le anime sono i genitori infantili, rubano l'infanzia ai loro figli. E' un livello sostenuto anche da molte religioni.

  • ROMANTICO

Condizione armonica adolescenziale. Anche questo uno stato molto diffuso tra gli adulti, grazie a cinema, Tv, riviste, favole e racconti che si danno un gran da fare per inculcare l'ideale romantico. Nasce così l'idea distorta della Vergine Maria. I romatici cercano il principe azzurro, la bella addormentata, il compagno ideale, la persona "giusta", la mezza mela... La coppia vista come fine...mentre essa può essere solo un inizio.Il romanticismo da adulti è un idea folle destinata a rompersi, credere all'amore per tutta la vita causa il fatto che quando finisce per queste persone finisce un mondo e per chi è debole emozionalmente è uno stato molto pericoloso. L'amore è altra cosa. "il principe azzurro ha tutt'altro che un cavallo bianco in mezzo alle gambe..."

  • ADULTO

E' il primo livello non pericoloso. persone che si preoccupano di se e della propria realizzazione oggettiva, di avere successo, "Sistemarsi" Si crea la propria autostima. si ci solidifica, si ci struttura. Se fanno qualcosa si aspettano qualcos'altro in cambio. Diventa negativo quando si persiste in questo livello rischiando di diventare profittatori ed egoisti, fino a sfuttare ed abusare del potere.

  • SOCIALE

Appare "l'altro", si appartiene all'umanità e tutto diventa importante: L'aria, la salute, l'equilibrio economico, la natura. Ciò che accade agli altri accade anche a noi. Si scopre la "responsabilità sociale", si diventa utili per gli altri, si trasmette ciò che si impara, nessun "segreto per iniziati", si passano tutte le verità agli altri. le verità nascoste danno Potere (Guru), ma il poter lo si deve donare. "Non esistono poteri buoni". La coppia diviene principio di forza per unire e distribuire. Per poter esercitare la Psicomagia occorrono una lunga e dolorosa esperienza artistica e umana e come minimo un livello di coscienza sociale.

  • COSMICA

E' un livello meraviglioso, "si esiste", si tiene conto dell'eternità e dell'infinito, delle forze enormi che ci indirizzano nell'universo. I problemi diventano più profondi, intensi, ma risolvibili, affrontabili e riducibili. Si affronta il dolore a cuore aperto. Si accettano e ammirano i valori degli altri, non si entra più in competizione, si impara dagli altri e dai propri errori e dolori. Non ci si sente più sminuiti dalle critiche, appare "l'amore cosmico". Si ci alimenta e si cresce a livello non più materiale.Questo livello è raro, suscita la rabbia di chi è nel livello animale,  timore e diffidenza in chi è a livello infantile, paura in chi è a un livello romantico, sfida e rivalsa in chi è a un livello adulto.

  • DIVINA

E' il massimo, si percepisce dentro di se la forza divina che ci sostiene, non occorre più un "Dio" particolare. Si ha la coscienza del proprio Dio Interiore che diventa il proprio alleato. Questa forza può essere usata male e si diventa demoniaci, ma usata bene è meravigliosa. Si ottiene con il lavoro su se stessi di tutta una vita, il proprio inconscio diviene libero di parlare da solo al di là della parte razionale (es:maestri Zen).

 
 
 

HO DIPINTO LA PACE

Post n°348 pubblicato il 21 Aprile 2011 da unpontetrameeilcielo
Foto di unpontetrameeilcielo

Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi,
altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti,
non avevo il nero
per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco
per le mani e il volto dei morti,
non avevo il giallo
per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancione
per la gioia della vita
e il verde
per i germogli e i nidi
e il celeste dei
chiari cieli splendenti
e il rosa per i sogni
e il riposo.
Mi sono seduta
e ho dipinto la pace.

 
 
 

PENSIERO DEL GIORNO

Post n°347 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da unpontetrameeilcielo

"Se mettete un secchio sotto una grondaia, potete aspettarvi che
si riempia d’acqua non appena  pioverà; ma se non mettete nessun
secchio, non aspettatevi che questo si riempia! Se mettete un
seme in terra, c’è speranza di veder crescere una pianta, ma se
non seminate nulla, non attendetevi nulla.
Direte: «Ma tutto ciò è infantile: queste cose le sappiamo!» Ne
siete sicuri? Voi non aprite il vostro cuore all’acqua che scende
dalla Sorgente divina, eppure vi aspettate che esso sia riempito.
Non seminate pensieri e sentimenti d’amore e di generosità, e vi
aspettate di vivere nella pace e nella gioia. Vi chiederete: «Ma
come seminare pensieri e sentimenti?» Un esempio: quando dovete
prendere un oggetto per darlo a qualcuno, mettete forse la vostra
attenzione, la vostra coscienza in quel gesto?... No, lo fate
meccanicamente. Ebbene, d’ora in poi, siate attenti a donare
qualcos’altro oltre all’oggetto in sé: aggiungete un pensiero
buono, un sentimento buono, un buon augurio per quella persona."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
 
 

ASPETTANDO IL 2011

Post n°346 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da unpontetrameeilcielo

"Domani comincia un anno nuovo, e questa sera, con i nostri canti,
abbiamo accompagnato l'anno che se ne va: è molto felice perché
lo lasciamo con tanto amore. Quanto all'anno nuovo, già da
stasera potete iniziare a prepararlo coscientemente, fissandovi
un obiettivo: una qualità da sviluppare, una cattiva abitudine da
perdere, un progetto da realizzare per la gloria di Dio. Tramite
quel pensiero, quel desiderio, è come se posaste una prima
pietra, e allora tutti gli spiriti luminosi della Natura vi
porteranno il loro aiuto, affinché possiate realizzare il vostro
progetto divino. Ecco quali devono essere le vostre
preoccupazioni nell'ultimo giorno dell'anno.
Purtroppo, non si vedono molte persone preoccuparsi di questo. I
più si preparano a vivere eccessi di ogni genere. Come stupirsi
in seguito se per loro l'anno si svolgerà male? Perciò, almeno
voi, che siete i discepoli della Scuola divina, sforzatevi di
ricevere l'anno nuovo mettendovi sotto il segno della luce."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
 
 

verso il nuovo anno

Post n°345 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da unpontetrameeilcielo

Amici miei  mancano ancora poche ore alla conclusione di questo 2010 facciamo un bel esercizio alchemico:

1) Scrivi su dei piccoli foglietti i progetti o quanto avresti voluto realizzare in questo anno e che non sei riuscito a portare a termine.

2) Accendi una candela rossa

3) brucia i bigliettini sulla fiamma della candela e mentre lo fai  affidati al tuo angelo.

4)  la cenere dei bigliettini affidala all'acqua  se non hai un fiume che scorre vicino a casa tua buttala nello scarico facendo correre l'acqua.

 

poi prepara un foglio ed elenca tutti i desideri che vuoi realizzare il prossimo anno  e aspetta che arrivi l'anno nuovo e ti dirò cosa fare.

 

intanto ricevi il mio abbraccio di luce che ti accompagna fino a Capodanno. Viola

 

 
 
 

E' Natale

Post n°344 pubblicato il 24 Dicembre 2010 da unpontetrameeilcielo

*

***

E' NATALE

 

E' Natale ogni volta

che sorridi a un fratello *
e gli tendi la mano.

E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta
*
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
*
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
* i tuoi limiti e la tua debolezza.

E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

***

***

E  con un sorriso, un abbraccio, sommessamente, in punta di cuore ti benedico e ti auguro un Natale di armonia e pace

 viola

 

 
 
 

PIOGGIA

Post n°343 pubblicato il 26 Novembre 2010 da unpontetrameeilcielo

Che brutta giornata, oggi piove!

Quante volte abbiamo detto o ascoltato una frase simile. Effettivamente uscire di casa in una di quelle giornate grigie, quando l’acqua sembra cadere senza sosta, è decisamente poco entusiasmante.

E che dire quando la pioggia capita proprio nel weekend tanto atteso? È normale che la reazione immediata che abbiamo in occasioni come questa è di delusione o perfino di rabbia. Come se lo stress accumulato non fosse già abbastanza…

E’ secondo te possibile provare gratitudine in queste circostanze? Lo ammetto, per me non sarebbe assolutamente facile. Eppure…

Se provassimo a pensare all’importanza che quella pioggia può avere per la terra, per un contadino, per la nostra vita…

Ci sono zone sul nostro pianeta dove l’acqua è decisamente il bene più prezioso. Dove la possibilità di nuotare in una piscina fresca e limpida, farsi un bell’idromassaggio, o anche semplicemente rinfrescarsi un po’ il viso, provvedere alla più basilari esigenze igieniche o addirittura dissetarsi, è del tutto inimmaginabile. E noi stiamo lì a lamentarci quando piove…

Uso spesso questo esempio, perché, come dicevo, è normale che sia poco piacevole dover rinunciare ad una bella gita fuori porta a causa della pioggia…E quante persone conosciamo che in casi come questo,  vivono nervosamente tutto il weekend, quasi aspettandosi che più sia forte la loro rabbia e più rapidamente possa cambiare il tempo…

Quanto siamo stupidi a volte! Reagiamo automaticamente agli eventi, ci lasciamo influenzare da ciò che ci accade e permettiamo che un contrattempo possa rovinare la giornata a noi ed alle persone che abbiamo intorno.

Punti di vista. Ogni cosa che ci accade può essere analizzata da più punti di vista. Prospettive nuove che ci possono aprire strade inimmaginabili e permetterci di migliorare la qualità della nostra vita.

Di fronte a qualsiasi “problema”, prova a cambiare qualcosa. La flessibilità mentale è una delle risorse più importanti da sviluppare. Occorre imparare a dare il giusto peso alle cose, analizzarle a fondo, cercarne gli aspetti positivi.

Ovviamente non si tratta, di fronte ad un problema o un imprevisto, di far finta di niente; ma semplicemente di un modo diverso, e forse più utile, di affrontare le cose.

E’ difficile? Sicuramente si. Come tutto ciò che non siamo abituati a fare.

Conosco molte persone che vivono costantemente in balia di ciò che gli accade. Sono spesso irritabili, un giorno per la pioggia, un altro per il traffico e così via. Quando gli faccio notare che non ha senso rovinarsi la giornata (o la vita) per queste cose, spesso mi rispondono che sono fatti così…,  che hanno un brutto carattere…

Cambiare abitudini è possibile. Cambiare il modo di reagire, di pensare, di vivere. Occorre soltanto impegnarsi, con determinazione ed autodisciplina.

Per recuperare un po’ di serenità mentale e capacità di analisi e di giudizio, può essere utile praticare con regolarità una qualsiasi tecnica di rilassamento. Ogni giorno. 5-10 minuti di introspezione, di respirazione, di meditazione o di visualizzazione possono davvero fare la differenza. I risultati ti stupiranno. Noterai che giorno dopo giorno il tuo modo di reagire alle difficoltà, di vivere i problemi e gestire gli imprevisti sarà sempre più efficace e funzionale.

Provare per credere!

 
 
 

Aura

Post n°342 pubblicato il 16 Settembre 2010 da unpontetrameeilcielo

"Per sviluppare la vostra aura, potete lavorare in due modi. Col
pensiero, con l'immaginazione, cercate di attirare a voi i colori
più puri, più belli, e vi circondate di quei colori. In realtà,
però, si tratta di uno sforzo un po' fittizio, i cui risultati
non dureranno a lungo, se non cercate al contempo di praticare le
virtù alle quali quei colori corrispondono.
Per sviluppare l'aura, in effetti, l'essenziale non è
l'esercizio del pensiero, ma l'apprendimento delle virtù. Anche
se non fate esercizi di concentrazione per formare i colori della
vostra aura, lavorando soltanto a nutrire in voi le virtù divine,
che ci pensiate o meno, attirerete tutti i colori magnifici ad
esse corrispondenti. Finché praticherete quelle virtù, i colori
si manifesteranno sempre più belli e sempre più intensi."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
 
 

diapason

Post n°341 pubblicato il 24 Agosto 2010 da unpontetrameeilcielo
Foto di unpontetrameeilcielo

"I musicisti conoscono bene questo fenomeno. Ecco due diapason
assolutamente identici: quando si tocca uno dei due, questo
vibra, e l'altro, pur non essendo stato toccato, entra anch'esso
in vibrazione. Si dice che vi è risonanza. Ebbene, un fenomeno
analogo si verifica con l'essere umano: se egli riesce ad
accordare il proprio essere, fisico e psichico, con le vibrazioni
più sottili dell'Universo, può raggiungere le potenze celesti per
fare uno scambio con esse e ricevere così aiuto e conforto. Sì, è
un modo di comunicare: voi parlate e venite uditi; potete anche
toccare certe correnti di forze nello spazio, per farle giungere
sino a voi.
Ora che conoscete questa legge, potete comprendere quanto sia
importante andare oltre voi stessi, superarvi per toccare le
corde più sottili del vostro essere e farle vibrare, perché ci
saranno necessariamente delle forze, delle entità, delle regioni
che risponderanno facendovi beneficiare delle loro ricchezze."

(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

--

 
 
 

per riflettere

Post n°340 pubblicato il 17 Maggio 2010 da unpontetrameeilcielo

LA PREGHIERA DI UN BAMBINO

“Signore, questa notte ti chiedo un regalo speciale. Trasformami in una televisione, affinché io possa occupare il suo posto. Mi piacerebbe vivere come la televisione in casa mia.

In altre parole vorrei avere una stanza speciale in cui poter riunire tutti i membri  della mia famiglia attorno a me,

Voglio essere  preso sul serio anch’io  quando parlo, Fa’ che io sia al centro dell’attenzione  affinché  tutti mi prestino ascolto senza interrompermi o discutere di altre cose, Mi piacerebbe provare  tutta l’attenzione particolare che riceve la televisione quando in casa qualche cosa  non funziona.

Voglio tener compagnia  al mio papà quando torna a casa anche se è stanco per il lavoro,

Fa che mia mamma invece  di ignorarmi  mi cerchi un po’  quando si sente sola e annoiata,

E che i miei fratelli e sorelle litighino  un po’ per poter stare con me. E che possa far divertire tutta la famiglia anche se a volte non racconto niente di speciale,

Mi piacerebbe vivere la sensazione di chi lascia perdere tutto per passare alcuni momenti al mio fianco,

 

Signore, dopotutto non ti chiedo  molto, vorrei vivere come vive qualsiasi televisione!”

 
 
 

ILLUSIONE

Post n°339 pubblicato il 12 Maggio 2010 da unpontetrameeilcielo

Ogni più piccolo accadimento non è altro che finalizzato all’autorealizzazione.
I lustrini sono ovunque; le speranze di riappacificazione in ogni dove.
A volte ci si ritrova  ad essere bimbi davanti ad una vetrina piena di balocchi; a volte ci si perde, in quei giochi; a volte pare di scorgere una scorciatoia; a volte si vede un’erta salita. Tutto in funzione della propria autorealizzazione. Ad un certo punto si comprende che è sufficiente spostarsi di 10 centimetri rispetto a se stessi per accorgersi del film che si sta girando e, a quel punto, si vedono chiaramente i vari ruoli dei vari attori e si realizza che tutto è in funzione “di” e non si può fare altro che sorridere di se stessi, bimbi dagli occhioni sgranati, e ridere del grande gioco, Lila.
In tutto questo bailamme di luci e colori, peraltro molto accattivanti, e, a volte, quasi irresistibili, per non perdersi, non si può fare altro che essere protagonisti assoluti di se stessi. E allora è d’obbligo caricarsi il sacco sulla spalla e assumersi la responsabilità della propria strada, senza farne carico ad altri, e, questo, non per mancanza di fiducia o di riconoscimento nei confronti di chi ci accompagna; semplicemente, è indispensabile non delegare ad altri noi stessi.
Spesso capita di inciampare, di sbucciarsi le ginocchia; a volte si ha bisogno di ristoro, di conforto; a volte si ha una folgorazione, nuovo ossigeno che dà nuova forza…
La via facile porta ad apparenti risultati nel breve termine;
la via difficile, porta alla stabilità nel lungo termine.
E, allora, l’unico modo per riconoscere se si è di fronte ad una qualche forma di lusinga, ad un ennesimo abbaglio, è farsi “attraversare” dalla vita, accogliere, lasciarsi “risuonare” come una campana. A volte le risposte agli input ricevuti saranno immediate, a volte sarà necessario un tempo di decantazione, ma, prima o poi, si sarà in grado di “riconoscere” la Verità, perché essa già ci appartiene e, per il resto, avverrà un aborto spontaneo.
In tutto questo, è importante la condivisione, la comunione, come foriera di sempre nuovi stimoli ma, nel tempo, anche questi stimoli vengono abbandonati; la ricerca abbandonata; l’asservimento ad un’idea del divino lasciato. E non si ha più nulla da chiedere perché si comprende che si E’ quel “Sono la Via, la Verità, la Vita”  .
Il Maestro è la vita stessa; il Maestro, in quanto identificazione, è colui che ti rende indipendente; il Maestro è colui che ti porta a riconoscere che sei Tu il Maestro di te stesso.

 
 
 

I COLORI dell'AMICIZIA

Post n°338 pubblicato il 22 Febbraio 2010 da unpontetrameeilcielo

I COLORI dell'AMICIZIA

Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda. Tutti si proclamavano il migliore in assoluto, il più importante, il più utile, il favorito.

Il VERDE disse: " Chiaramente sono io il più importante. Io sono il segno della vita e della speranza. Io sono stato scelto dall´erba, dagli alberi, dalle piante, senza di me tutti gli animali morirebbero. Guardatevi intorno nella campagna e vedrete che io sono in maggioranza..."

Il BLU lo interruppe: "Tu pensi solo alla terra, ma non consideri il cielo ed il mare ? E´ l´acqua la base della vita che viene giù dalle nuvole nel profondo del mare. Il cielo dà spazio, pace e serenità, senza di me voi non sareste niente..."

Il GIALLO rilanciò: "Voi siete tutti così seri. Io porto sorriso, gioia e caldo nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Quando fioriscono i girasoli, il mondo intero sembra sorridere. Senza di me non ci sarebbe allegria..."

L´ARANCIONE si fece largo: " Io sono il colore della salute e della forza. Posso essere scarso , ma prezioso perché io servo per il bisogno della vita umana. Io porto con me le più importanti vitamine. Pensate alle carote, zucche, arance, mango e papaya. Io non sono presente tutto il tempo, ma quando riempio il cielo nell´alba e nel tramonto, la mia bellezza è così impressionante che nessuno pensa più ad uno solo di voi..."

Il ROSSO poco distante urlò: "Io sono il re di tutti voi. Io sono il colore del sangue ed il sangue è vita, il colore del pericolo e del coraggio. Io sono pronto a combattere per una causa, io metto il fuoco nel sangue, senza di me la terra sarebbe vuota come la luna. Io sono il colore della passione, dell´amore, la rosa rossa, il papavero.."

Il PORPORA si alzò in tutta la sua altezza: Era molto alto e parlò con voce in pompa magna: " io sono il colore dei regnanti e del potere. Re , capi e prelati hanno sempre scelto me perché sono il segno dell´autorità e della sapienza. Le persone non domandano...a me essi ascoltano ed obbediscono!..."

In finale L´INDACO parlò molto più serenamente degli altri , ma con determinazione: " Pensate a me, io sono il colore del silenzio, voi difficilmente mi notate, ma senza di me diventate tutti superficiali. Io rappresento il pensiero e la riflessione , il crepuscolo e le acque profonde.. Voi tutti avete bisogno di me per bilanciare e contrastare , per pregare ed inneggiare alla pace..."

E così i colori continuarono a discutere ognuno convinto di essere superiore agli altri. Litigarono sempre più violentemente senza sentire ragioni.

Improvvisamente un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia che seguì violenta li impaurì a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi....

Nel mezzo del clamore la PIOGGIA iniziò a parlare: " Voi, sciocchi colori, litigate tra di voi e ognuno cerca di dominare gli altri... Non sapete che ognuno di voi è stato fatto per un preciso scopo unico e differente? Tenetevi per mano e venite con me"

Dopo che ebbero fatto pace, essi si presero tutti per mano.

La PIOGGIA continuò: "D´ora in poi, quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace.

L´ARCOBALENO è un segno di speranza e di pace per il domani.....

E così quando una buona pioggia lava il mondo, e l´arcobaleno appare nel cielo ricordiamoci di apprezzarci l´uno con l´altro.

un insegnamento di Kahlil Gibran

 
 
 

mi è piaciuto questo articolo

Post n°337 pubblicato il 08 Febbraio 2010 da unpontetrameeilcielo

 

seminare-PER RACCOGLIEREIL SEGRETO: COME SEMINARE PER RACCOGLIERE

Chi semina raccoglie davvero. Ciò che semini è ciò raccoglierai, chi semina vento raccoglie tempesta al contrario chi semina prosperità raccoglie ricchezza. Eccovi semi di riflessione, da coltivare, far crescere e mettere in pratica.

Semina un pensiero e raccoglierai un’azione, semina un’azione e raccoglierai un’abitudine, semina un’abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino.

Il segreto dell’amore è seminare la cortesia, atto di premura e di sensibilità tra due persone che si amano, la cortesia è come una delicata cascata, che rinnova con acque sempre fresche il laghetto montano del loro amore.

Il segreto dell’amore è seminare il rispetto, i sentimenti fluttuano, ma il rispetto può rimanere costante. Ascolta con rispetto le opinioni degli altri, anche quando differiscono dalle tue. Mantieni una certa dignità nei rapporti umani: quella dignità che dà a ognuno la libertà di essere se stesso.
Il segreto dell’amicizia è non pretendere niente l’uno dall’altro: il bene che non è dato liberamente diventa schiavitù.

Il segreto del desiderio è fare quotidianamente qualche piccola azione per fare felice le persone che ti circondano: un’azione servizievole o un piccolo regalo, una parola di apprezzamento o un affettuoso, inaspettato, sorriso. I sorrisi sono gratis! Mostriamoli ai nostri sostenitori. Sorridiamo anche attraverso la voce, i nostri fautori lo percepiranno. Il consiglio è di mantenere la calma e di sorridere, nel cuore e con gli occhi.

Il segreto dell’amorevolezza è seminare la creatività. Cura amorevolmente il vostro rapporto come un giardino, con idee e interessi nuovi. Sradica le erbacce, affinché le aiuole non siano invase dalla malerba delle abitudini inconsce, rendi il tuo amore creativo come un’arte.

Il segreto dell’affetto è condividere l’uno con l’altro le vostre convinzioni più profonde, i vostri ideali, le vostre aspirazioni.
Il segreto del desiderio è cercare delle opportunità per rilassarvi, condividendo i vostri interessi e le vostre idee. Dipendete meno dagli stimoli esterni per svagarvi, ma più dagli stimoli interni. Fate in modo di stare insieme agli altri, semplicemente per essere voi stessi.
Sapere che abbastanza è abbastanza vuol dire di avere sempre a sufficienza.

Evidenzia sempre le qualità positive quando parli di qualcuno.
Ogni giorno puoi scegliere se essere felice e in pace oppure triste e arrabbiato.

 
 
 

meditazione

Post n°336 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da unpontetrameeilcielo

 

BERE LA LUCE DEL SOLE

 

La luce è nutrimento la puoi assorbire e assimilare ogni giorno affinchè divenga per te  sentimento,  pensiero, ispirazione.

Prendi l’abitudine di fare questo esercizio:

 

Sei in attesa  del sorgere del sole e aspetti il primo raggio…

Sei vigile, attento e quando il primo raggio appare, cerca di berlo di aspirarlo… e così incominci a  bere il sole.

Invece di  guardarlo e di respirarlo, lo aspiri,lo bevi, lo mangi, pensando che quella luce, che è viva si propaghi in tutte le cellule  dei vostri organi, rinforzandoli, vivificandoli e purificandoli.

 

Questo esercizio ti aiuta a concentrarti a mantenere sveglia la tua coscienza.

E’ quel  bisogno di continuare a bere che ti mantiene sveglio ed è proprio allora che  la tua anima cambia, si  apre e diventa una sorgente e tu ti impregni  dello splendore dell’alba e quella luce pura a poco a poco entra dentro di te.

 

Dirai che non si può vedere Dio. Si invece. Lo puoi vedere nel Sole! Il sole  esprime al meglio la perfezione divina, continuando  a donare luce, calore e vita, senza preoccuparsi di sapere chi è ortodosso, cattolico, protestante, ebreo, musulmano o buddista.

Per il sole , tutti sono figli di Dio. Il Cristo è lo spirito del sole, senti che  dietro a quel simbolo è presente pieno d’amore il Signore.

 
 
 

una storia vera

Post n°335 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da unpontetrameeilcielo

LO SMERALDO E L’AMORE

 

E la fanciulla andò a trovare la vecchia fata dei boschi…

 

Centenaria, piccola, arzilla, con delle lunghe gonne scure  e uno scialle sulle spalle.. Il viso scavato, rotondo, con una raggiera di rughe, gli occhi furbi, lo sguardo dolce,  il naso importante , i capelli candidi ad incorniciare il viso, raccoglieva le erbe e curava gli animali. era la fata, più dolce del bosco.

Veronica la vedeva bellissima  con gli occhi dell’amore.

… e così  quel giorno andò a farle visita.

“Zia ho incontrato un giovane,  mi sono sposata…”

“… Mi fai felice, avrai un bambino tutto d’oro con gli occhi color del lago.”

“io sono vecchia ormai  e voglio che tu abbia  questo dono. E’  un vecchio anello, di poco conto ma vedi questo smeraldo, è il colore del cuore, dell’amore, proprio un pezzetto di lago di montagna. Il colore verde  è il colore dell’amore  è il colore che apre alla compassione, alla tenerezza è un abbraccio infinito. Ogni volta che  vedrai questo cristallo,  penserai a me, un pezzetto del mio cuore tra le tue mani”

E così  la giovane  ebbe il suo anellino con il cristallo del cuore.

 

Nacque il bambino tutto d’oro e i suoi occhi erano davvero color del lago, color smeraldo come il pezzetto di cuore.

 

Con il tempo però, l’anellino  perse di importanza  agli occhi di Vera, presa dalla vertigine della vita e venne riposto e dimenticato insieme agli altri oggetti, anche preziosi , in un cassettino. Qui vi rimase fino a che  un ladro non si intrufolò nella casa  facendo razzia di tutto quanto trovò.

 

Veronica  ogni volta che trovava una scheggia  di vetro color verde ricordava la fata, il cuore… e raccontava al suo bambino d’oro, di quel pezzetto di lago e come per incanto il loro cuore diventava sempre più grande e l’amore e la compassione  si aprivano alla luce come la corolla di un fiore  che sboccia.

Il bambino ascoltava attentamente, e incominciò a  mettere da parte i  frammenti di vetro come se fossero state davvero delle vere pietre preziose.

 

Veronica un giorno fece una bella  azione e come ricompensa  le venne dato un  dono e guarda un po’, era un miniscolo smeraldo, questa volta senza il cerchietto d’oro.

Veronica lo guardava incantata e lo mostrava  come fosse la cosa più preziosa del mondo, le ricordava un altro pezzetto di cuore, poi lo riponeva dentro la vetrina,  senza pensare che chiunque avrebbe potuto prenderlo.

Ma poiché se non si imparano le lezioni le cose accadono nuovamente, anche questo pezzetto di lago venne rubato e Veronica incolpò il suo bambino di averlo preso e magari barattato con qualche pezzetto di coccio.

Il bambino  pianse  dicendo che non era stato lui  e negli anni che venirono continuò  a ripetere che non era stato lui a prendere il piccolo smeraldo

 

Succede che a vita  spazza  gli animi e a volte spazza  anche l’esistenza delle persone  e il bambino dorato  tornò al Sole da dove era venuto senza che la sua mamma avesse potuto dirgli che si, gli credeva, che lo amava che importante era proprio questo.

La tristezza e il rimpianto rimasero nel suo cuore.

 

Ma il mondo di Veronica  era sempre costellato di fate, un bel giorno una  meravigliosa  fata  bionda apparve davanti a lei, le aprì la mano e le  mise una scatolina sul palmo dicendo: “Non  ha importanza il suo valore, questo è il pezzettino di cuore che ti manda il tuo figliolo”.

Dentro quella scatolina, c’era  un piccolo pezzetto di lago, uno piccolo smeraldo verde. La pietra meravigliosa che porta armonia e apre  il centro  del  cuore.

Veronica non aveva parole  per ringraziare e preferì tacere ma scrisse questa favola perché anche gli altri possano capire che non bisogna mai lasciare i pezzetti di cuore incustoditi, che non bisogna aspettare domani per trasmettere i nostri sentimenti, potrebbe essere troppo tardi e che le fate  possono apparire in ogni attimo della nostra vita.

 

                                                                                                               Viola

 

 
 
 

buon compleanno Italo!

Post n°334 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo

Caro Italo,

oggi è la tua festa, il tuo compleanno. Sono qui per  farti gli auguri,

Di doni bellissimi ne avrai ricevuti e magari cose che ti servivano o di tuo gusto.

Siamo lontani e anche volendo oggi non potrei darti il mio presente. Allora ho pensato di farti un dono diverso,  due righe  scritte con il cuore, il mio grazie, la mia testimonianza.

Ecco Amico mio, voglio ringraziarti per esserci. Tu sei un grande amico, un Amico con la A maiuscola, quello  che tutti vorrebbero avere.

In questi anni mi sei stato vicino quando il sole era spento e hai condiviso la mia gioia quando il sole tornava a splendere. Hai accettato i miei rimproveri, hai ascoltato le mie confidenze,  sei stato consapevolmente il mio banco di prova,  nelle mie terapie a distanza, hai sempre avuto  cieca fiducia in me, mi hai incitato a studiare e poi ad operare sulle persone. Mi hai affidato i tuoi famigliari,  le pietre d’angolo della tua famiglia, mi hai aperto la porta della tua casa.

Mi hai aiutato e non solo  astrattamente.

Mi  doni le musiche più belle  e  forse io non ti ringrazio abbastanza.

Mi hai fatto conoscere creature speciali e sei stato l’artefice di una rete di conoscenze che poi si sono trasformate in amicizie  così speciali e importanti, che mentre lo scrivo tendo anche a commuovermi. Grazie!

Tu sei un’anima bella, il tuo stare bene è far star bene gli altri e a volte, proprio  per questo  ricevi ingratitudine: Le persone non sempre capiscono, ma non ti preoccupare amico mio  il Signore premia, magari in un modo che non ci si aspetta, ma trova sempre il modo di  ricompensarci.

Non ci credi?  Guarda me,  ti ha messo sul mio cammino! Buon compleanno Italino.

 

Ti abbraccio insieme a Carlo e  alla tua Rossella, e Vi auguro un Bellissimo Capodanno.

 
 
 

Impara ad accettarti

Post n°333 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo

Crediamo che la felicità sia qualcosa da ottenere, in realtà la felicità è qualcosa che succede in ogni momento  della giornata. La felicità è accettarsi, essere soddisfatti di se stessi, soddisfatti di essere bambini, quando si è bambni, se si è adulti comprendere  la meraviglia di essere quel che si è, senza voler diventare qualcun altro, Questo è un punto molto importante, Secondo gli insegnamenti orientali, non porta felicità volere cambiare se stessi, il luogo dove si vive, la situazione, voler diventare qualcos'altro. Dobbiamo accettare noi stessi, imparare a gioire della pace e delle cose che abbiamo, Gioire dello scrivere, se siamo scrittori, di fare abiti se siamo sarti, di fare gli operai se lo siamo,  di badare all'ufficio se siamo impiegati, gioire di bere un caffè se stiamo bevendo un caffè, gioire se stiamo parlando con un amico, se stiamo lavando il pavimento, se siamo sotto un cielo di stelle o se la pioggia ci bagna.

 
 
 

il foglio e la matita -il mio dono per il Natale

Post n°332 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo

 

IL FOGLIO E LA MATITA

 

 

Era tutto silenzio nella casa. Le luci dell’albero di natale illuminavano le palline  e cullavano il gatto che dormiva pacifico,  lì al lato del piccolo presepe.

 

Tutti erano nelle loro stanze a dormire.

 

Per tutto il giorno  avevano scritto nomi sui  bigliettini natalizi, bigliettini belli di tutti i colori, con immagini  bellissime  di paesaggi innevati, di fiocchi  lussureggianti, di alberi deliziosi.

 

Ora in questa notte  magica dove tutto era pace, dove tutto sembrava compiuto,  sopra il tavoloera rimasto un foglio bianco, tutto bianco come la neve e una piccola matita temperata tante volte, piccola piccola, lì vicino.

 

Ad un certo punto nella notte fonda, dove tutto era immobile, si sentì un singhiozzo e poi un altro e un altro ancora…

 

La matita che dormiva anch’essa saporitamente , stanca per aver scritto tanto, aprì un occhio e restò in ascolto.

 

Un altro singhiozzo…

“Chi piange ?” chiese la piccola matita tutta temperata.

“ Sono io, il foglio bianco.”

“Ma perché sei tanto triste?”   chiese ancora la matita

 

“In questa notte dove tutta sembra essere già accaduto io sono rimasto solo, nessuno si è curato di me e sono rimasto tutto da scrivere,  tu hai scritto tutto il giorno biglietti e bigliettini, sei stata accarezzata , amata e anche consumata mentre io sono qui, dimenticato  e magari domani quando faranno ordine  mi butteranno nel cestino senza curarsi di me.”

 

La matita rimase a pensare….

 

“E’ vero  tutti si sono scordati di te  ma questa è una notte magica, è una notte piena d’amore, Gesù non può dimenticare nessuno e tanto meno  la notte  di Natale il suo amore scende e abbraccia  tutti come un mantello,  non possono esserci creature tristi.” E la piccola matita stanca per aver scritto tanto e tutta temperata,  si rizzò in piedi, si scosse un pochino e  incominciò ad accarezzare il foglio bianco, ad asciugare le sue lacrime e  a stringerlo a se… fino a che  tutti e due gioiosi e lieti si addormentarono.

 

Spuntò il sole . I raggi entrando dalle tapparelle illuminarono il foglio e la matitina ancora abbracciati.

 

La casa incominciò a svegliarsi  e Davide  che aveva dormito tutta la notte e voleva vedere il presepe con  il bambino Gesù  e i doni che gli aveva portato, corse giù dalle scale entrò nella stanza e vide che tutto era ancora buio  solo le luci dell’albero facevano si e no ma un raggio di sole illuminava il foglio la matita , allora attratto andò  a vedere … si stropicciò gli occhi perché ricordava di aver lasciato il foglio bianco  e di essere andato a nanna.

 

“Mamma, mamma  vieni a vedere…” a gran voce chiamò e così scoprirono  che la matitina  cullando e accarezzando il foglio tutta la notte,lo aveva riempito di lettere e poi le lacrime nell’asciugarsi avevano composto delle parole e delle frasi:

 

 

E’ Natale

E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

 

La mamma prese il foglio  e lo arrotolò ci mise un nastrino colorato e lo appese  alla punta del l’albero di Natale. Perché fosse la stella più bella!.

                                                                                     Violetta di Dio

 

 
 
 
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Un blog di: unpontetrameeilcielo
Data di creazione: 31/08/2007
 

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