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Tentativi di risalita dopo innumerevoli cadute

 

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AL MIO ANGELO CUSTODE

Veglierò su di te
con i raggi della luna
e ti bacerò al risveglio
con un raggio di sole,
illuminandoti la strada del domani...


Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te: una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te, è gioia pura e senza tramonto. Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!
Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!

 
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E' GIA' PASSATO UN ANNO

Post n°152 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da unaemailperte

Ci sono dolori che non passano,

vuoti che non si colmano,

persone che non si dimenticano:

al mio angelo custode,

ad un anno dalla sua scomparsa...

 
 
 

SONO COSI' SFORTUNATA CHE...

Post n°151 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da unaemailperte

... SE CADESSI SU UN PAGLIAIO, MI PUNGEREI CON L'AGO!

E' una frase che ho trovato questa mattina su facebook e che mi rispecchia in pieno. Questo per dire come la fortuna, quando mi avverte nei suoi paraggi, cambia direzione. Credevo che, tra quello che mi davano i nonnetti, quello che da metà ottobre avrei preso da due bambini a cui faccio doposcuola e quello che sarebbe arrivato da altri due bambini per il doposcuola, non avrei avuto di che lamentarmi. Invece... Tanto per cominciare, la nonnetta alla quale vado a preparare pranzo e cena, lo scorso giovedì ha subito un intervento all'occhio, è venuta l'altra figlia da Bologna e resta qui fino a data da destinarsi. Quindi diciamo pure che in questi giorni sono in ferie? O in cassa integrazione? O in aspettativa? Diciamo pure che me ne resto a casa!

Ma non è tutto, altrimenti dove sarebbe l'ago nel pagliaio? I bambini del doposcuola: la mamma della picccola G mi aveva assicurato che avrebbe cercato per me altri bambini tra i compagni della figlia a cui fare doposcuola. Adesso non sto a raccontarvi come sono andate le cose nell'ultima settimana, ma la conclusione è che la signora in questione è rimasta senza lavoro, per cui addio doposcuola a G; lei farà doposcuola a due compagni di classe della figlia e il piccolo D, l'altro bambino che avevo, nonchè suo nipote, se ne va pure lui dalla zia.

Eccomi quindi al punto di partenza.

Intanto vi ho postato una foto di Ale, fatta giovedì ad un matrimonio. Non mi resta che augurare buon fine settimana a tutti.

 
 
 

OLTRE AL DANNO, LA BEFFA.

Post n°150 pubblicato il 30 Settembre 2010 da unaemailperte

Vi ho lasciati ieri, poco dopo le ore 11, che dovevo tornare a casa del nonnetto pervertito. Come previsto, quando sono arrivata, moglie e figlia non erano ancora tornate per cui io, come se nulla fosse accaduto la mattina, ho detto al nonnetto che ero lì per cucinare. "Pranzi con me?", mi chiede. Gli rispondo con un secco NO. Aggiunge: "Se devo mangiar da solo, preferisco di no, aspetto che torni mia moglie". "Guarda che possono far tardi,  meglio che mangi", insisto. Ma lui, testardo come un mulo, non ha voluto ed io ho colto la palla al balzo e sono tornata a casa in fretta. Aggiungo che la conversazione, quel poco che c' è stata, si è svolta girovagando intorno al tavolo da cucina, io avanti e lui dietro: lui che mi diceva che gli sarebbe piaciuto che mi fossi trasferita a casa da loro (delirio allo stato puro); io che ripetevo di avere già una casa mia dove stavo benissimo. Insomma, una scena da film comico (mica tanto comico, almeno per me).

In serata, sono arrivata che la signora era al telefono con la figlia, la quale ultima ha chiesto di parlare con me e mi ha detto: "Oggi mio padre non ha mangiato, come mai?". Ho risposto che non aveva voluto e lei: "mi ha chiamata mia sorella da Bologna, ha detto che ha sentito papà in pomeriggio, il quale in lacrime le ha riferito che nessuno si è preoccupato di preparargli il pranzo". Inutile è stato cercare di spiegare come si sono effettivamente svolte le cose, alla fine il succo è stato il seguente: lui è un povero anziano ed io me ne sarei dovuta occupare. Ah, dimenticavo: intanto il tipetto aveva mangiato un piatto di spaghetti al pomodoro avanzati il giorno prima.

Insomma, come dicono dalle mie parti: CORNUTA E MAZZIATA.

 
 
 

PROPOSTA INDECENTE

Post n°149 pubblicato il 29 Settembre 2010 da unaemailperte

Diceva la mia insegnante di italiano e latino del liceo che essere maligni è un peccato, ma non si sbaglia quasi mai. Oggi ne ho avuto l'ennesima conferma... mi imbarazza alquanto parlarne, ma dopotutto mi son fatta una gran risata per cui, eccomi qua.

Come ho già detto, da circa 3 settimane mi occupo di preparare da mangiare per una coppia di anziani, lui 91 anni, lei 84; lui con una vista da lince e semisordo, lei semicieca ma con un udito perfetto. Lui ha combattuto in guerra, ha lavorato all'estero per tanti anni, si è sempre vantato del suo passato da latin lover. Lei è piena di acciacchi, ha passato la vita a lavorare, si è sempre lamentata dell'infedeltà di suo marito, tanto da costringerla a trasferirsi in Francia per tenerlo a bada. Vado da loro per la colazione, a pranzo e a cena, preoccupandomi che assumano correttamente i farmaci.

Parliamo di lui, che quando giro per casa, mi segue ovunque: in terrazzo se mi capita di stendere il bucato o in camera da letto se devo andare a prendere qualcosa. Inizialmente pensavo che fosse mancanza di fiducia, dopotutto sono un'estranea piombata in casa sua dall'oggi al domani, ma... una volta ha "commentato" il mio fondoschiena, un'altra volta ha "notato" la scritta sul taschino della mia maglietta (altezza seno); un'altra ancora mi ha messo le mani addosso quando mi sono piegata per riporre i piatti in lavastoviglie... e altro ancora. Ma lui è un vecchietto, mi dicevo, è un caso, mi ripetevo, sono proprio maligna, mi rimproveravo.

Sta di fatto che, questa mattina, approfittando del fatto che eravamo soli in casa perchè sua figlia ha accompagnato la moglie ad una visita oculistica, il nonnetto mi ha detto senza giri di parole: "senti, devo dirti una cosa, voglio fare l'amore con te". Gli ho risposto: "Ma che dici? Pensa a fare colazione, che devo andare via!". Ha ripreso: "Non sto scherzando, ti pago bene - ed ha uscito dal portafogli 50 euro - ... Nessuna mai mi ha rifiutato in passato... hai ragione, io sono vecchio per te, ma nessuna è mai rimasta insoddisfatta... con mia moglie non si fa più niente da tanto, mi è solo di compagnia, lei non ha voglia... hai visto quant'è grassa? tu mi fai venire l'acquolina in bocca..."

Ho cercato, con gentilezza, di fargli capire che stava delirando, ma lui ha incalzato: "siamo grandi, sappiamo entrambi che vuol dire essere uomini e donne... non ci capiteranno più occasioni come questa... non dirmi che tu, da quando ti sei separata da tuo marito, non hai fatto più niente... con me puoi stare tranquilla, da questa bocca non uscirà niente...".

Ho cercato di scherzarci sopra, dicendogli che stavo bene proprio perchè separata, ma l'unica cosa che volevo, era che smettesse di parlare e che terminasse di fare colazione, così potevo dargli le pillole e andare via.

Non so se ho fatto bene o male a parlarne, questa storia ha dell'incredibile e magari ci sarà qualcuno che penserà che me la sia inventata, ma purtroppo... devo tornare da lui alle 11,30: spero che sua moglie sia già a casa...

 
 
 

DAL DOTTORE

Post n°148 pubblicato il 17 Settembre 2010 da unaemailperte

Questa mattina mi è toccato di andare dal medico dei nonnetti, per prescrivere loro dei medicinali. Ho colto l'occasione per chiedere spiegazioni sulla posologia dei medicinali che somministro, poichè lei dice una cosa, lui dice un'altra ed io non voglio correre il rischio  che venga loro un accidente ed io ne sia responsabile. A quel punto il dottore mi ha fatta accomodare e mi ha detto: "... non insista più di tanto, non l'ascolteranno mai... lei può fare per loro questo mondo e l'altro, ma non si sentirà mai dire GRAZIE...". Ho risposto: "Mi creda, non mi serve il GRAZIE. Sono disoccupata da quasi due anni, mi basta lavorare, ma con i medicinali non si scherza mica". Ha ripreso: "...non ha idea di quante persone ci sono state prima di lei... tutte andate via... sono loro che abbandonano, per sfinimento...".

Mi sono cadute le braccia!

 
 
 
 
 

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Un blog di: unaemailperte
Data di creazione: 24/01/2009
 

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AL MIO ANGELO CUSTODE

Gli angeli vengono se tu li preghi

e quando arrivano ti guardano,

ti sorridono e se ne vanno

per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte,

ma che vale una vita.

Vivilo in fondo perchè lui non torna più...

(Tiziano Ferro)

 

BUONA FORTUNA A ME

 

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