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Post n°20 pubblicato il 28 Marzo 2008 da angiolettopm
A volte cerco di guardarmi intorno con occhi di bambino, anzi cerco di immedesimarmi nei miei bambini che guardano il mondo, curiosi e ottimisti, cercando di carpire solo il bello in qualunque evento. La cosa importante è che quel pezzo di spiaggia non sarebbe tale senza tutto questo. Quasi tutti sono pescatori non professionisti, lo fanno solo per passione, e mi piace guardarli proprio per questo. |
Post n°15 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da angiolettopm
Spesso accade che abbiamo bisogno di qualcuno. Non una persona qualunque, bensì qualcuno che in qualche modo consideriamo speciale: un amico, un caro, un tipo carismatico. Non uno qualunque. Per questo dovremmo agire diversamente. In fondo, quello che cerchiamo è solo forza, forza per affrontare il futuro, forza per decidere qualcosa, forza per riprendere il controllo di noi stessi. Spesso le nostre riserve di forza interiore si abbassano, fino ad esaurirsi, ma mai del tutto, altrimenti sarebbe davvero la fine. Questa forza interiore è in noi, e sta solo a noi farla rinascere, alimentarla, renderla disponibile nella nostra vita. Dovremmo imparare a leggere il nostro cuore, il nostro animo, la nostra mente, dovremmo spogliarci di tutti gli abiti che rappresentano una persona non reale, non vera, plasmata da e per gli altri. Dovremmo imparare a capire che il senso di difficoltà nel vivere, la visione nera del futuro, è spesso dettata dallo sforzo di portare abiti che non ci appartengono. Nessuno può insegnarci come ascoltare il nostro animo, il nostro cuore, i nostri desideri reconditi. Possono indicarci percorsi, tecniche, e quant'altro di carattere strumentale. Dovremmo imparare a parlare con il cuore, anche se i nostri interlocutori non potrebbero capire, ma è giusto correre il rischio. Siamo noi stessi i responsabili e gli artefici del nostro essere. Siamo noi che decidiamo di rimanere infelici aggrappandoci a speranze vane, per paura di reagire. Siamo noi che deponiamo la nostra felicità in mani sbagliate. E siamo sempre noi che, dalla mente offuscata, in quel momento non ce ne rendiamo conto. Siamo noi che dovremmo fermarci un attimo, per capire, per capirci. E' in noi che dobbiamo cercare qualla forza, non negli altri. |
Post n°13 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da angiolettopm
Essere solo è facile, facilissimo: per esempio, in questo momento sono solo! Stare da soli con se stessi: a volte non è poi così semplice. Anzi, cercare di esserlo potrebbe diventare un problema! Vi racconto cosa mi è successo ieri. Giornata fredda e ventosa, anche qui dalle mie parti del Sud. Una giornata tipicamente invernale, ma nello stesso tempo limpida e soleggiata, sembrava un contrasto surreale di tonalità. Avevo voglia di starmene in pace, volevo semplicemente attraversare la domenica pomeriggio eludendo ogni cosa, e mi riferisco alle "cose-che-si-fanno-di-domenica". Dopo quei brevi passi, pochi a dir la verità, a causa di un mio recente malanno, sono rientrato in auto e sono rimasto a pensare le mie cose, leggendo qualcosa e ascoltando al minimo un pò di musica. Dopo cena esco a fare un giro, mi viene l'irrefrenabile necessità di fermarmi con l'auto lungo una via panoramica e alberata. Paesaggio bellissimo, osservando il vento tra gli alberi, con qualche malcapitato che si affrettava a salire in auto e andare per la propria strada. Ero rimasto solo con me stesso, finalmente. |
Post n°12 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da angiolettopm
Che il bello e l'incantevole E ciò che dura e resta fisso No, il bello più profondo e degno dell'amore Così il nostro cuore è consacrato Presto ci stanca ciò che permane, Amiamo ciò che ci somiglia, |
Post n°11 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da angiolettopm
Non odio il lunedi, purtoppo! Odiare il lunedì vuol dire passare un weekend da favola, ore piccole: una faticaccia per levarsi dal letto, magari distruggere la sveglia, stare mezz'ora sotto la doccia con la mente confusa, stare rincoglioniti per tutta la mattina.... Adesso il lunedi è benvenuto: il mio lavoro, la routine quotidiana, a volte tanto odiata, in questo momento mi è preziosa, anzi indispensabile. La domenica pomeriggio: il vero odio, profondo, inestinguibile. Le ore non passano mai, le passeggiate forzate, il tristissimo sport in tv, le insopportabili televisioni sintonizzate sulle partite; mi ricordano le strillanti radioline con le telecronache delle partite, ascoltate da chi si affrettava ad appuntarne i risultati del totocalcio, con la speranza di un tredici mai azzeccato! Le passeggiate pomeridiane sul viale. Il viale sembra ormai quello del tramonto. A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo spenti, di quanto la nostra vita sia permeata sul lavoro e sulla routine. In questo periodo molto riflessivo della mia vita, riesco a leggere ogni segno dalle persone che mi circondano: vedo molti occhi che non brillano. Talvolta, nonostante tutto, lungo il viale riesco a scorgere qualche persona felice, e me ne compiaccio. Per esempio provo una benevola ammirazione nel vedere una famiglia per mano, mamma e papà per mano con i rispettivi bambini, che passeggiano non allegramente, ma normalmente. Tenersi per mano, semplicemente con amore. |
Inviato da: to_revive
il 09/04/2010 alle 15:17
Inviato da: angiolettopm
il 19/03/2010 alle 17:31
Inviato da: gardiniablue
il 18/03/2010 alle 19:08
Inviato da: angiolettopm
il 12/03/2010 alle 15:41
Inviato da: lafatadelmare
il 09/03/2010 alle 19:53