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Volo di farfalla

blog di Rita Coruzzi

 
 

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PUBBLICITA' IN CRESCITA PER INTERNET

Post n°35 pubblicato il 13 Giugno 2011 da bludreams2
 

Pubblicità/ Investimenti in lieve calo nei primi quattro mesi dell'anno, ma è boom di internet: +17%. Ripartono auto e farmaceutici

Lunedí 13.06.2011 16:02

Anche il secondo trimestre del 2011 si apre con una lieve flessione degli investimenti pubblicitari: nel mese di aprile la contrazione rispetto al 2010 è dell'1,4%. Nei primi quattro mesi dell’anno il valore complessivo dell’advertising rilevato da Nielsen è stato di poco superiore ai 2,9 miliardi di euro con una variazione del -2,6% rispetto all’anno precedente. A livello di mezzi internet è ancora l’unico a crescere nel primo quadrimestre, mentre nel singolo mese di aprile si registra una leggera ripresa per tv, periodici e cinema. Tra i settori merceologici pesa molto il calo delle aziende del comparto alimentari e telecomunicazioni. Le Automobili sono l’unico settore in crescita tra quelli più importanti nel mercato pubblicitario. Nel corso dell’anno la situazione del mercato migliorerà progressivamente, ma la chiusura rispetto al 2010 sarà comunque negativa.

Mezzi e settori
La televisione, considerando anche i marchi Sky e Fox, le emittenti trasmesse in digitale terrestre e i canali terzi gestiti da Sky, chiude il primo quadrimestre in calo dell'1,8%. Nella carta stampata si confermano in leggera ripresa i periodici (+1,0% nel singolo mese di aprile), mentre arretrano i quotidiani a pagamento. Nel complesso la stampa perde il 5,3% rispetto ai primi quattro mesi del 2010. Segnali confortanti invece per il cinema (+21,8% ad aprile) ma il dato cumulato è ancora negativo (-15,4%). Internet chiude il quadrimestre con il +17,6%, in calo gli altri mezzi rilevati da Nielsen.

 
 
 

REFERENDUM: QUORUM RAGGIUNTO, DAI PRIMI RISULTATI VINCONO I SI

Post n°34 pubblicato il 13 Giugno 2011 da bludreams2
 

Referendum/ La diretta di Affaritaliani.itCome anticipato da Affaritaliani.it, il quorum è stato superato. La partecipazione alle urne si attesta sopra il 57 per cento e, come ampiamente previsto, la stragrande maggioranza degli italiani ha votato 'Sì' a tutti e quattro i questi referendari. Bersani: "Berlusconi vada al Colle e si dimetta". La Russa: "Il fatto che il quorum sia stato raggiunto non cambia nulla per il governo". Vendola: "Siamo al capolinea del berlusconismo". Di Pietro: "Un risultato straordinario. Questo è un Paese vivo, che crede nella Costituzione" . Bocchino (Fli): "Una ulteriore e sonora bocciatura di Berlusconi". Intanto i vertici della Lega si sono ritrovati in via Bellerio per discutere di come affrontare la situazione

Lunedí 13.06.2011 14:46




 Questi i primi risultati, e subito iniziano i commenti. Il voto sui problemi specifici diventa un voto politico, un sì o un no a Berlusconi e al suo governo. Questi alcuni tra i primi commenti:

BERSANI, DIVORZIO DAL PAESE - Ora il governo ha un'unica strada: "Si dimettano e vadano al Quirinale", ha invitato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo l'esito del referendum. "E' stato un referendum sul divorzio. E cioè tra il governo e il Paese", ha detto Bersani. "Non ho bisogno di sottolineare l'enormità del dato, dopo 16 anni che il quorum non veniva raggiunto. Tutte le regioni italiane hanno superato il quorum". Per poi aggiungere "questo referendum dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge". E' un risultato "pieno di speranza e fiducia per un cambiamento possibile", ha detto Bersani prima di attaccare il premier e chiederne le dimissioni. "A questo punto si dimettano e aprano una situazione nuova, passando la mano al Quirinale", ha incalzato il segretario del Pd. "Quella che era una crisi politica conclamata ora prenda la forma di un distacco profondo dai cittadini. E' da irresponsabili non riflettere su questo e sul fatto che le tecniche di sopravvivenza possano solo allargare il baratro tra governo e l'opinione pubblica". Silvio Berlusconi "sta diventando irrilevante". Cosi' Pier Luigi Bersani ha risposto ai giornalisti che, nella conferenza stampa di commento ai risultati del referendum, gli chiedevano se abbia avuto un impatto che il premier abbia dichiarato che non sarebbe andato a votare. "Credo che ormai non sia neanche piu' corretta la discussione tra cio' che e' produttivo e controproducente, la situazione e' piu' grave: sta diventando irrilevante", ha detto il segretario del Pd. "Chi e' al governo dovrebbe accorgersi che quando dice una cosa agli italiani entra da un orecchio ed esce dall'altro", ha insistito, "E' un segnale piu' profondo della crisi. Dunque quello che ha detto Berlusconi non ha significato nulla".

CICCHITTO (PDL), NESSUNA RICADUTA SUL GOVERNO - "L'esito del referendum non ha ricadute sul quadro politico generale e sul governo perche' non esso non e' stato impostato lungo discriminanti politiche. Il PDL aveva lasciato piena liberta' ai suoi dirigenti e militanti di partecipare o non partecipare al voto e, in caso di partecipazione se votare si' o no. In coerenza con tutto cio' alcuni presidenti di regione, sindaci, parlamentari appartenenti al centro-destra hanno partecipato al referendum sostenendo varie posizioni, molti altri appartenenti al Pdl non hanno votato". Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "Perdipiu' alcuni dei temi in discussione, come il nucleare e il legittimo impedimento, erano stati anticipati nella sostanza da nuove leggi o da delibere della consulta. Di conseguenza Bersani esercita una inaccettabile strumentalizzazione quando chiama in causa il governo e addirittura chiede le dimissioni di Berlusconi. D'altra parte, la cosa non e' sorprendente perche' da alcuni mesi a questa parte egli avanza queste richieste almeno 5 volte al giorno. Diciamo che fra i suoi difetti l'on.Bersani ha anche quello di essere ripetitivo".

FINOCCHIARO (PD), ITALIANI HANNO LICENZIATO IL GOVERNO - "Al di la' di ogni altra possibile considerazione, i referendum ci consegnano un segnale molto chiaro: i cittadini italiani hanno licenziato il governo Berlusconi". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. "I risultati di questi referendum - sottolinea Anna Finocchiaro - si devono innanzitutto all'impegno dei comitati promotori, ai quali va il nostro ringraziamento, alla passione dei tanti giovani che si sono mobilitati e alle forze politiche del centrosinistra. Detto questo, sento di poter fare due riflessioni. La prima riguarda il merito dei quesiti. Anche se Berlusconi in persona ha cercato di minimizzare, l'oggetto del contendere ha riguardato questioni rilevanti come le politiche ambientali, energetiche e della giustizia del governo della Destra. Mi sembra evidente che l'operato dell'Esecutivo su queste importanti materie e' stato bocciato. La seconda riflessione e' piu' politica. I numeri ci dicono che a votare sono andati anche molti elettori del centrodestra. E il risultato dei referendum, con una mobilitazione popolare che ha superato anche l'ostacolo del mancato election day e la bella stagione con i relativi inviti ad andare al mare, ci dice che la maggioranza degli italiani e' ormai lontana da questo governo. Vedremo se Berlusconi in Parlamento avra' ancora i numeri. Quello che e' certo e' che non li ha nel Paese. Oggi gli italiani hanno licenziato il governo di Berlusconi e Bossi. Penso che il Premier farebbe bene a presentarsi in Parlamento dimissionario. E' ora - conclude Anna Finocchiaro - di rimettere la scelta del futuro nelle mani degli italiani".

 BINDI, GOVERNO SI DIMETTA; NOI PRONTI AL VOTO - "Piu' della maggioranza degli italiani e' andata ai seggi: ha votato contro quattro brutte leggi e contro il governo che ora dovrebbe dimettersi". Lo ha detto il presidente dell'assemblea del Pd, Rosy Bindi, commentando i dati del referendum dallo studio del Tg3. "Il 22 giugno c'e' una verifica in Parlamento, saggiamente chiesta dal presidente della Repubblica", ha ricordato Bindi per poi aggiungere: "Dopo quella richiesta sono arrivati i risultati delle amministrative e del referendum. Noi siamo pronti ad andare alle elezioni e gli italiani che hanno deciso oggi e alle amministrative sapranno scegliere chi ha il leader e il programma migliore per l'Italia".

VENDOLA, VINCE ITALIA BENI COMUNI SU QUELLA LOBBY - "Oggi vince l'Italia dei beni comuni, perde l'Italia delle lobby". Lo ha affermato il leader di Sinistra Ecologia e Liberta' (Sel) e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando i primi risultati sul quorum dei referendum. "Perde una lunga storia di ossessione privatrizzatrice, perde - ha sottolineato ancora Vendola - un pezzo abbastanza pregiato dell'ideologia liberista che ha governato le sorti del mondo. Credo che di qui l'Italia possa ritrovare ossigeno e coraggio per andare verso giorni migliori". Vendola ha cosi' evidenziato "la straordinaria partecipazione che indica la vitalita' democratica di un Paese che sta cercando con grande nitidezza e determinazione di uscire da un'epoca buia. E' un'Italia - ha concluso Vendola - che sta provando a rifondare il proprio spazio pubblico, le proprie virtu' civiche".

 



RIUNIONE VERTICI LEGA NELLA SEDE DI VIA BELLERIO - Riunione dei vertici della Lega Nord nella sede della Lega di via Bellerio a Milano. Ultimo ad arrivare e' stato il ministro dell'interno Roberto Maroni dopo che erano giunti Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Federico Bricolo, capogruppo della Lega in Senato e Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte. Al centro dell'incontro dovrebbe esserci fra i temi sul tavolo anche il risultato referendario.

DI PIETRO, RISULTATO STRAORDINARIO. PAESE VIVO - Un "risultato straordinario". Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, definisce i primi risultati sui referendum. Risultati che dimostrano "un Paese vivo, che crede nella Costituzione e che nei passaggi importanti sa far sentire la sua voce". Il leader dell'IdV, che si appresta a raggiungere a piede il raduno dei comitati referendari in corso a Roma alla Bocca della Verita', in conferenza stampa commenta: "voglio fare una notazione di particolare emozione. Personalmente, anche con i miei limiti e i mieri errori, sono orgoglioso di aver fatto qualcosa per il mio Paese" escludendo "l'energia nucleare" e affermando "che la legge e' uguale per tutti". Era "necessario che gli italiani lo ribadissero perche' da tropop tempo ci si era dimenticati di questo". Ha detto ancora Di Pietro ringraziando i cittadini che hanno condiviso la raccolta delle firme "a volte subendo anche degli sberleffi sulla possibilita' che il quorum venisse raggiunto". Prima della conferenza stampa Di Pietro e' sceso dalla sede del partito a salutare un gruppo di manifestanti che lo hanno accolto. Qualcuno anche scherzando con un: "facce il quorum a Silvio. Facce il quorum". Il risultato dei referendum "e' una vittoria degli italiani che ci fa capire che i cittadini sui temi concreti comprendono e rispondono". Lo dice Antonio Di Pietro, commentando i risultati della consultazione referendaria. Si tratta "di un risultato straordinario. I cittadini sono andati a votare su temi concreti - sottolinea ancora - se lo hanno fatto in tanti vuol dire che sono andati a votare elettori di centro, di destra e di sinistra". Ma questo referendum, dice ancora, "non e' un referendum se deve servire a dare una spallata. La spallata - aggiunge il leader dell'Italia dei Valori - si da' spiegando non cio' che non fa
il Governo, ma avendo un programma migliore" dice Di Pietro e prosegue: "Voglio chiedere il voto ai cittadini per quel che di
piu' e di meglio so fare io, non in odio al Governo Berlusconi".

 

BOCCHINO (FLI), BOCCIATO BERLUSCONI, ORA DIMISSIONI - "Il risultato dei referendum parla chiaro e rappresenta una ulteriore e sonora bocciatura di Berlusconi. Ha vinto la partecipazione libera dei cittadini contro l'arroganza di un governo che vuol tirare a campare grazie agli Scilipoti di turno. Gli italiani non hanno gradito l'autoribaltone messo in campo da Berlusconi e stanno dimostrando che ormai l'asse Pdl-Lega e' minoritario nel Paese. La strada maestra sarebbe l'abbandono dell'accanimento terapeutico da parte del governo con dimissioni utili a chiarire il quadro politico.Va infine notato che si e' tenuta la seconda consultazione dalla rottura di Berlusconi con Fini e si e' sempre trattato di sconfitte, a riprova della nostra tesi che vede Berlusconi senza Fini impossibilitato a vincere in futuro". Lo dichiara in una nota il vicepresidente di Futuro e Liberta', Italo Bocchino.



VENDOLA, NON SU BERLUSCONI MA SU BERLUSCONISMO - "Ovviamente non era un referendum immediatamente legato alle vicende dei partiti. Non e' un referendum su Berlusconi, ma e' certamente un referendum sul berlusconismo". Il leader di Sinistra Ecologia e Liberta', Nichi Vendola, lo ha detto commentando i primi risultati sull'affluenza al voto sui referendum, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse corretto legare questi risultati all'esito delle ultime amministrative. "Non sembri un gioco di parole ma il berlusconismo - ha detto Vendola - inteso come stagione complessiva di sradicamento della cultura dei beni comuni oggi giunge al suo punto di compimento, al suo capolinea. Da oggi siamo fuori da quella stagione e questa e' una lezione per tutti, a destra, al centro, a sinistra". Secondo Vendola, "e' difficile non cogliere un legame oggettivo che e' nella mobilitazione democratica, nell'effervescenza che finalmente ha colto questo Paese, lo ha rimesso in piedi, gli ha ridato il gusto della politica, gli ha fatto riscoprire una passione politica grande".

TERZO POLO,E' NO GRANDE COME CASA AL GOVERNO. VERTICE TRA FINI,CASINI E RUTELLI; BERLUSCONI NE PRENDA ATTO "La grande partecipazione popolare ai Referendum dimostra la volontà degli italiani di tornare ad essere protagonisti: è ormai chiaro che la maggioranza e il governo sono totalmente sordi, incapaci di capire ció che vogliono gli italiani'. Lo scrivono in una dichiarazione comune Fini, Casini e Rutelli, al termine di un vertice del Terzo Polo. 'Nel raggiungimento del quorum - sottolineano - e' stato determinante il Terzo Polo, con la decisione di invitare tutti al voto al di là delle scelte di merito che consapevolmente rivendichiamo. Il S ai referendum è un NO grande come una casa a questo governo. E' tempo che Berlusconi ne prenda atto. Minimizzare, come ha fatto dopo le amministrative, sarebbe irresponsabile e dannoso per gli interessi nazionali".

LA RUSSA, NON CAMBIA NULLA PER IL GOVERNO - "Se non si fosse raggiunto il quorum sarebbe stato un grande boomerang per la sinistra che ha politicizzato l'appuntamento elettorale. Ma il fatto che il quorum sia stato raggiunto non cambia nulla per il governo". Lo ha detto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, commentando i dati sul referendum al Tg3. 

REFERENDUM: BERLUSCONI, DOVREMO DIRE ADDIO A NUCLEARE - "A seguito di una decisione che il popolo italiano sta prendendo in queste ore, dovremo dire addio all'opzione delle centrali nucleari e impegnarci sul fronte delle energie rinnovabili". Lo ha detto Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa congiunta con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu.

MARONI: C'E' Il QUORUM - "Io ho solo il dato di ieri sera, non ci saranno altre rilevazioni della partecipazione fino alle 15, quando si chiudono i seggi. Però la proiezione fatta dagli esperti del ministero dell'Interno rispetto al dato di ieri fa pensare che si raggiungerà il quorum per tutti e quattro i referendum, anche senza considerare il voto degli italiani all'estero". Con queste parole il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si sbilancia sull'esito del referendum che orma è riconosciuto da tutti come un giudizio globale sull'operato del governo.

 

 
 
 

STEVE JOBS FA MODA ANCHE NELL'ABBIGLIAMENTO

Post n°33 pubblicato il 13 Giugno 2011 da bludreams2
 

Non solo hi-tech/ L'ultimo trend lanciato da Steve Jobs?
Il girocollo nero made in Germany

Ha lanciato alcuni dei prodotti più cool degli ultimi anni, dall'iMac all'iPod, dall'iPhone all'iPad. Ma Steve Jobs, cofondatore e CEO di Apple, ha anche imposto uno stile: quel look "minimal" che ripropone puntualmente sul palco ogni volta che presenta un nuovo (e attesissimo) prodotto della sua azienda. Jeans, scarpe nere e l'immancabile maglioncino girocollo, sempre nero.

steve jobs lapresse1
Steve Jobs durante la presentazione di lunedì 6 giugno a San Francisco
Un look imitato da molti. Ora però tutti gli aspiranti emuli di Jobs possono acquistare proprio lo stesso maglioncino indossato dal loro idolo in occasione della recente presentazione di iOS 5 e iCloud, a San Francisco, dal momento che la casa tedesca di alta moda Vonrosen ha fatto sapere che, nel corso dell'evento, il numero uno di Apple sfoggiava uno dei suoi maglioni di cachemere.

Certo, bisogna essere pronti a sborsare la non idifferente cifra di 500 euro. Ma dopotutto non si tratta nemmeno di una follia, se si è disposti a pagare ancora di più per uno smartphone con il logo della mela o per un trendyssimo Macbook.
Se volete saperne di più, potete navigare il sito di Vonrosen, preso di mira da tantissimi "applemaniaci" all'indomani della presentazione di San Francisco. Perché, anche se si tratta di abbigliamento, tutto ciò che tocca Steve Jobs diventa moda...

 

 
 
 

COMPUTEX 11, LE ULTIME NOVITA' IN VETRINA A TAIPEI

Post n°32 pubblicato il 12 Giugno 2011 da bludreams2
 
Foto di bludreams2

Il Computex 2011 è un'importante manifestazione che si svolge ogni anno a Taipei Si tratta ormai di un appuntamento fisso per gli amanti della tecnologia, che possono trovare tutte le novità del mondo digitale.

 

Conferenza TAITRA 2011

 

Come di consueto, prima dell’evento, i responsabili del TAITRA (Taiwan External Trade Development Council),  hanno fatto una presentazione molto formale per aggiornare sui numeri di questa edizione: la seconda fiera mondiale relativa alla tecnologia, in ordine di grandezza, si appresta a ospitare più di 1800 espositori, per un totale di 5300 stand, segnando una crescita del 8% rispetto all’anno scorso. Più di 120mila ospiti invaderanno i padiglioni del Computex nei prossimi cinque giorni.

 

I temi principali del Computex 2011 saranno cinque: Tablet PC, eBook, Smartphone, tecnologia 3D e Cloud Service. Se queste promesse saranno mantenute, quest’anno il Computex si trasformerà in un evento dedicato ai dispositivi mobile

Taitra - Computex 2011
Immagini 12 -  12
 
Taitra - Computex 2011 1 Taitra - Computex 2011 2 Taitra - Computex 2011 3 Taitra - Computex 2011 4 Taitra - Computex 2011 5 Taitra - Computex 2011 6 Taitra - Computex 2011 7 Taitra - Computex 2011 8 Taitra - Computex 2011 9 Taitra - Computex 2011 10
Taitra - Computex 2011 11 Taitra - Computex 2011 12
 

Per il quarto anno consecutivo, Taipei ha fatto da palcoscenico al d&i, il Design & Innovation Awards, in cui sono stati premiati 42 prodotti. Tra i vincitori c’è un po’ di tutto, con una dominanza di dispositivi e accessori del mondo mobile. Si va dall’Acer Iconia, che abbiamo già recensito (Acer Iconia Tab W500, un po' Tablet, un po' Netbook), all’Icona Smart o il Revo 100 fino all’Ethos 8951G di cui vi proporremo la recensione a breve. Sono inoltre stati premiati molti accessori per Tablet, come l’AluPen iPad Stylus, una penna che funziona con il touchscreen capacitivo o il Duo Stand, un semplice supporto iPad, assieme al YAMADSA A004 Tie & Rod al Luxa2 H4. Tra i componenti hardware spiccano una scheda grafica XFX Radeon HD5970 Black Edition Limited e la scheda madre Gigabyte G1 Assassin.

Tra questi, cinque hanno ricevuto il Gold Award:

 

  • Slide iPad Stand: un semplicissimo supporto in alluminio per iPad, dotato di un cilindro in gomma in grado di mantenerlo ben fermo sia in posizione orizzontale che verticale.
  • LM4-55A – Wow MOUNT: due piccoli e discreti supporti a muro per TV, dal peso di solo 400 grammi l’uno, in grado di supportare fino a 40 chilogrammi di peso
  • Caparo Flat Panel: un supporto snodabile per monitor che può essere espanso per una configurazione dual monitor
  • ViMO 1801: una sorta di memo elettronico da attaccare al frigoriferi che permette di registrare un messaggio video.
  • New AverPen: una penna digitale per interagire in modalità wireless con lavagne interattive, monitor, etc.

Un prodotto interessante presentato alla fiera di Taipei è stato l'Asus PadFone, un nuovo dispositivo che si pone a metà strada tra la categoria degli smartphone e quella dei tablet. Definirlo solo smartphone è riduttivo, puntare sul tablet non è propriamente corretto, il perché è presto detto: nell’alloggiamento sul retro è possibile agganciare la parte telefonica, cuore del sistema, per sfruttare il grande schermo del maxi-jacket. Una soluzione di certo già vista, ma inedita per il settore dei tablet.
Asus PadFone è un’unione più profonda come già specificato nel nome che fonde l’anima telefonica con quella del pad. Lo smartphone ha dimensioni di 4.3 pollici, il tablet da 10.1 pollici.
 
Il primo si innesta nel secondo sfruttando la risoluzione massima supportata di 1280×800 pixel, con la possibilità anche di ricaricarsi la batteria, di navigare, giocare, lavorare, ecc… Il telefono è il vero fulcro del sistema modulare visto che condivide la connessione 3G e i componenti hardware “fondamenta” della struttura.
 

 
Il telefono condivide anche la fotocamera da 5 megapixel sul retro, altrimenti entrambi i device sfruttano la videocamera frontale per videochiamate. L’aggancio/sgancio è definito come immediato e confortevole. Non si hanno ancora notizie su prezzo e uscita di questa nuova perla di Asus che già ci aveva stupito con tablet come Transformer e Slider

 
 
 

ANCORA VITTIME DELLA BOCCIATURA SCOLASTICA

Post n°31 pubblicato il 12 Giugno 2011 da bludreams2
 

Sassari/ Bocciato a scuola, 16enne si impicca

Domenica 12.06.2011 15:21


Ragazzi che si tolgono la vita perché bocciati a scuola. Di chi è la colpa?
Un'altra tragedia tra i giovani. Un altro suicidio. Questa volta in Sardegna. Dopo aver appreso che sarebbe stato bocciato, un ragazzo di 16 anni, che frequentava il secondo anno di un istituto tecnico professionale, si è impiccato a Sorso (in provincia di Sassari) con la cinghia di una tapparella in un locale adiacente la sua abitazione. Il corpo è stato trovato dalla nonna che ha chiesto aiuto, ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile.

Il ragazzo ha lasciato quattro lettere, tre indirizzate ad amiche e una ai genitori. Nelle missive avrebbe motivato la decisione di uccidersi con l'annuncio della perdita dell'anno scolastico, esperienza che non aveva mai sperimentato prima.

Il 16enne di Sassari purtroppo non è un caso isolato. Qualche giorno fa, infatti, qualcosa di simile era accaduto anche nella ricca Valle d'Aosta. Bocciato all'esame di terza superiore all'Isitip di Verres. Un verdetto troppo difficile da accettare per David Bilardi, diciassettenne di Hone. Per questo motivo il giovane aveva deciso di compiere il gesto più estremo e di suicidarsi gettandosi sotto il treno regionale Aosta-Ivrea, nella stazione ferroviaria di Hone-Bard. Il treno lo ha trascinato per una decina di metri. Ma per lui non c'è stato più nulla da fare.

L'ADDIO SU FACEBOOK- La vittima ha dato l'addio agli amici con due lettere, in particolare ringraziando "chi gli ha voluto bene". Inoltre ha lasciato ieri sera uno straziante messaggio su facebook in cui chiede scusa alle persone "che ha fatto soffrire".  Una lettera all’amica Elisa, un’altra ad un amico e un commento su Facebook: “Forse questo è il mio ultimo mese“. Proprio in questi scritti  è racchiuso il disagio di David. Sul profilo Facebook il 17enne, dopo aver chiesto scusa a tutti quelli che “ha fatto soffrire”, chiede a un’amica che la sua pagina resti aperta. Così virtualmente David continuerà a vivere. Il ragazzo, anche se non aveva ancora compiuto i 18 anni, aveva già partecipato alla festa dei coscritti, fra i quali aveva molti amici, inoltre giocava a calcio nella squadra del paese.

Questa notizia, trovata per caso mentre cercavo dati sulle votazioni per i referendum, mi lascia molto amareggiata. Occorrono davvero gravissimi motivi per togliersi la vita, e sicuramente fra questi non c'è la bocciatura a scuola. Ma per molti giovani studenti purtroppo non è così. Cosa può spingerli ad un gesto estremo? Il senso di colpa, la paura della reazione dei genitori, la vergogna, il senso di inadeguatezza, la ferita del proprio limite? Ogni anno a fine scuola purtroppo queste notizie tornano sui giornali, forse sarebbe bene cercare di fare qualcosa per evitare che i ragazzi troppo sensibili o troppo fragili cadano nel baratro della disperazione e cedano alla tentazione di farla finita. Non possiamo più fare finta di niente e dimenticarcene al primo sole d'estate. Loro meritano il nostro aiuto, la scuola forse potrebbe fare qualcosa per prevenire questi tremendi gesti che forse le famiglie non riescono a prevedere.

 
 
 
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