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Un blog creato da Jamila_86 il 11/07/2005

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LEGGETE!!!!

Post n°113 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da Jamila_86

On. Titti De Simone - Signor Presidente, era ancora estate a Ferrara il 25 settembre. Un'alba d'estate quando un ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi, muore dopo essere stato fermato dalla polizia. I giornali locali scrivono di un malore fatale, dovuto - sembrano alludere - all'uso di qualche sostanza, ma subito saltano fuori contraddizioni e particolari inquietanti. La perizia tossicologica smentisce la polizia. La versione suggerita dalla questura di Ferrara, infatti, contrasta con la relazione della squadra mobile, e chiunque vedrà il corpo di Federico non riuscirà a credere alla versione ufficiale. Lo dimostrano i vestiti imbevuti di sangue, lo scroto schiacciato, le ferite alla testa e alla nuca ed i segni neri delle manette ai polsi. La mamma di Federico ha denunciato: «Mio figlio è rimasto sulla strada dalle 6 alle 11 e non mi hanno chiamata. Era mio figlio!». Considerata la gravità dei fatti e le contraddizioni gravissime emerse dalla versione della polizia, chiediamo che sia effettuata un'indagine nella questura di Ferrara, ai fini di ricostruire la vicenda nei minimi particolari e di arrivare alla verità.

Presidente - Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

Ministro Giovanardi - Signor Presidente, la morte di un giovane è un fatto molto doloroso e, naturalmente, presento le condoglianze, anche da parte del Governo, alla famiglia del giovane. Dovrò dire cose forse non piacevoli, ma giustamente si chiede la verità. Dunque, ecco come sono stati ricostruiti i fatti: alle 5.45 del 25 settembre 2005 una cittadina, che è stata successivamente identificata, chiamava il 112, i carabinieri di Ferrara, riferendo testuale: «C'è uno che sta andando in escandescenze, sta urlando come un matto e sbatte dappertutto...». A seguito di tale telefonata, la Polizia di Stato, con una pattuglia, raggiungeva via ippodromo e gli agenti notavano subito un giovane che urlava frasi scommesse, sbattendo anche con il capo contro alcuni pali della luce. All'arrivo della volante, il giovane saliva sul cofano della vettura stessa e tentava di colpire con un calcio il capo equipaggio, che stava in piedi accanto alla portiera aperta. Nel fare tale movimento, scivolava sulla portiera stessa e, quindi, cadeva a terra. Alcune delle lesioni riscontrate sul corpo si sarebbero prodotte in tale frangente. Sono stati rilevati danni sul cofano e sulla portiera della vettura. L'impossibilità di controllare il giovane, tra l'altro di corporatura robusta, ha reso necessario l'intervento di una seconda volante e, quindi, di una pattuglia dei carabinieri. Solo intervento dei rinforzi ha consentito l'immobilizzazione del giovane, al quale venivano applicate le manette. Durante la colluttazione gli agenti hanno dovuto usare gli sfollagente, sia per parare i calci che il giovane continuava a tirare, sia per sbilanciarlo. Due sfollagente si sono rotti in corrispondenza dell'impugnatura. Il giovane veniva, infine, bloccato a terra ed il personale sanitario, nel frattempo sopraggiunto, preferiva, in un primo momento, mantenere le manette, perché era ancora in vita. La morte del giovane è stata constatata alle 6.35. Poiché il giovane, Federico Aldrovandi, era privo di documenti, un'identificazione provvisoria è stata possibile solo dopo le 8, a seguito di una telefonata giunta sul suo telefono cellulare, rinvenuto a circa quaranta metri di distanza dal luogo del decesso. La famiglia è stata informata alle 10.30, una volta conclusi i prescritti rilievi dalla polizia scientifica e dal medico legale ed il riconoscimento ufficiale è stato eseguito alle 11.35 presso l’istituto di medicina legale, da parte di un familiare. La procura della Repubblica ha disposto l'autopsia ed una consulenza tossicologica, che ha già accertato la presenza nel sangue di sostanze stupefacenti di diversa natura. Il procuratore della Repubblica ha ritenuto opportuno, anche per la richiesta di verità avanzata sulla stampa dai familiari, di riferire le anticipazioni fornitegli dai consulenti, che avevano escluso alcun rapporto di causalità tra i traumi subiti dal giovane e la sua morte. Tuttavia, giustamente, il 23 dicembre scorso, i consulenti medico-legali hanno chiesto una proroga di sessanta giorni per l'approfondimento degli esami istologici. Questa è la cronistoria dei fatti. Poi, naturalmente, spetterà all'autorità giudiziaria, alla procura della Repubblica competente, con l'approfondimento di tali esami istologici, ricostruire le cause esatte della morte, anche se il procuratore della Repubblica, sulla base dei primi accertamenti compiuti dai consulenti, ha rilasciato tale dichiarazione di mancanza di nesso di causalità tra le lesioni che sono state riscontrate e la morte. Noi, come Governo, naturalmente siamo interessati, al pari di qualsiasi cittadino, a fare piena luce sull'episodio ed a ricostruirlo esattamente così come è avvenuto.

Presidente - L’onorevole Titti De Simone ha facoltà di replicare.

On. Titti De Simone - Signor Presidente, trovo grave questa risposta da parte del Governo. Se siete davvero interessati a fare luce sull'avvenuto, come dite, allora perché non avviate un'indagine amministrativa sulla questura? Infatti, signor ministro, in quest'aula ci avete raccontato una versione che è stata contraddetta e smentita dall'esame tossicologico e dalla relazione della squadra mobile. Quindi, perché tutte queste reticenze? Perché queste resistenze? Cosa si vuole nascondere? Riteniamo che si debbano immediatamente rimuovere tutte le cortine fumogene, le possibili omissioni, i ritardi che vi sono stati e le nebbie che coprono questa vicenda. Sono trascorsi quattro mesi, signor ministro, cento giorni di silenzio, avvolti da troppe contraddizioni. Il risultato dell'autopsia arriverà solo il 23 febbraio, dopo cinque mesi! Perché? La famiglia, ieri, ha depositato un esposto. Chiede un'inchiesta seria sulle cause di morte di Federico, sulla natura delle lesioni trovate sul corpo di Federico. Non si tratta di un incidente. La chiedono i genitori, la città di Ferrara, le sue istituzioni e noi con loro, tutte le persone che hanno una coscienza democratica.

inserisco anche il link del blog della madre di federico; non si ha ancora la certezza di cosa sia successo, ma voglio lo stesso diffondere la notizia. grazie Baudelaire

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/

Commenti al Post:
newromanticvisage
newromanticvisage il 21/01/06 alle 15:11 via WEB
mi capitò già una sera a tarda notte di visitare il blog della madre di federico; mi riproposi di linkarlo sul mio il giorno dopo, ma poi non riuscii più a ritrovarlo. Tuttavia trovo ripugnante che anche un fatto così grave e triste possa essere motivo per attacchi ad una coalizione politica; le indagini sono in corso e il primo tassello che faccia sì che altre tragedie del genere non avvengano in futuro è il credere fermamente nella giustizia italiana. E per quanto in certi casi, come ora, sia difficile, anche nelle forze dell'ordine.
 
BAUDELAIRE_09
BAUDELAIRE_09 il 22/01/06 alle 21:39 via WEB
E NOI PAGHIAMO... un abbraccio forte, un fiore :-)
 
ciombotto
ciombotto il 24/01/06 alle 21:56 via WEB
Incredibile come questo possa essere accaduto e che non ci sia stato il benchè minimo rispetto nei confronti della famiglia della vittima...
 
kaput
kaput il 25/01/06 alle 11:03 via WEB
ho letto tutto. non sono in grado di trarre una conclusione autonoma e sensata, e quindi non commento. ciao.
 
kaput
kaput il 26/01/06 alle 09:31 via WEB
visto che scrivi poco sul tuo...AVVISO 3x3, vieni a trovarmi sul mio blog, presto!!!
 
rigitans
rigitans il 31/01/06 alle 16:57 via WEB
portero per intero il tuo post nel mio blog...è vergognoso, l'ipocrisia regna, al punto che non si rendono nemmeno conto delle continue figure di merda che fanno...e scusate il francesismo :)
 
dongi88
dongi88 il 07/02/06 alle 22:27 via WEB
oddio... nn commento...
 
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