Digitale, si rafforza la crescita dell’Ict: nel 2017 previsto +2,3% | Walter Iasiello

Sembrano ricordi lontani il -4,4% del 2013 e il -1,4% del 2014. Per il mercato digitale italiano (informatica, telecomunicazioni e contenuti), dopo il +1% del 2015, il 2016 è andato addirittura meglio del previsto: +1,8% per oltre 66,1 miliardi di euro.

Quelli presentati ieri da Assinform (l’associazione di Confindustria che riunisce le aziende dell’Ict) sono dati, elaborati in collaborazione con NetConsulting Cube, che certificano segnali positivi sul fronte della digitalizzazione del Paese. Buoni per il segno più, ma che fanno sperare anche e soprattutto per il fatto che quel che era stato scritto nelle previsioni è stato poi sorpassato positivamente dai fatti.

A essere messo nero su bianco era stato infatti un +1,3%. Con i dati di ieri c’è un mezzo punto percentuale in più. E anche a guardare al 2017 le proiezioni lasciano intravedere un ulteriore miglioramento con un +2,3% spinto dalle componenti più legate all’innovazione. «I progressi rilevati vanno oltre i timidi segnali di un anno fa – spiega il presidente di Assinform, Agostino Santoni – confermando in modo netto la ripresa degli investimenti nell’innovazione tecnologica del nostro Paese». Certo, quando si parla di digitale la situazione va analizzata nella sua complessità. Un segno più, seppur migliore delle aspettative, da solo non giustifica toni entusiastici da “fuori dal guado” che, in realtà, non sono contenuti né nei dati né nell’esposizione dei dati che ne è stata fatta ieri in Assinform. Del resto alcuni ritardi sul versante della digitalizzazione per il Sistema Italia sono ancora evidenti.

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E anche dall’Europa con la pubblicazione dell’ultimo Digital scoreboard (il Desi) relativo al 2017 sono stati messi in luce miglioramenti (anche sulle reti e sulla connettività), ma anche affanni da sottolineare con matita blu (per esempio su skills e utilizzo dei servizi evoluti). In questo contesto il +2,3% potrebbe apparire un dato anche deludente pensando al dibattito dell’ultimo anno sul digitale e sulle misure messe in campo. «Non c’è dubbio che servirebbe ancora più spinta, soprattutto sul fronte della domanda. Va anche detto – aggiunge Santoni – che alcune misure, come il superammortamento per i macchinari, hanno trovato il proprio sviluppo a partire dallo scorso mese di maggio. Da allora in poi si sono visti gli effetti».

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Digitale, si rafforza la crescita dell’Ict: nel 2017 previsto +2,3% | Walter Iasielloultima modifica: 2017-03-10T13:04:00+01:00da walteriasiello1