Quando all’improvviso incontrai il pericolo, la parola del Signore rafforzò il mio cuore

Quando all’improvviso incontrai il pericolo, la parola del Signore rafforzò il mio cuore

Quando all’improvviso incontrai il pericolo, la parola del Signore rafforzò il mio cuore

“Sorella Wei, è accaduto qualcosa! Poco dopo che sei andata via la polizia ha circondato il nostro punto di incontro e tutti i fratelli e le sorelle sono stati arrestati ad eccezione di noi tre. Cosa dobbiamo fare?” A questa notizia, e vedendo le espressioni di panico e paura sui volti delle sorelle, il mio cuore aveva iniziato a martellare e la preoccupazione e la paura pervasero la mia mente. Non sapendo come la polizia del PCC avrebbe tormentato e vessato i fratelli e le sorelle arrestati, iniziai rapidamente a pregare il Signore con le sorelle, chiedendoGli di guidarli, proteggerli e rafforzare il loro cuore. Dovevamo confidare in nostro Signore durante le persecuzioni e nelle tribolazioni per essere i Suoi testimoni.

Dopo la preghiera mi ricordai queste parole di nostro Signore Gesù Cristo: “Beati i perseguitati per cagion di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. Beati voi, quando v’oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne’ cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi” (Matteo 5:10 -12)

La Parola del Signore mi diede fiducia e forza. Il fatto che oggi noi siamo perseguitati e arrestati dal governo comunista a causa della nostra fede nel Signore, è una cosa benedetta e approvata da Dio. Pensiamo a quei discepoli che seguirono Gesù: anche loro erano perseguitati dai Romani, e alcuni di loro furono anche martirizzati nel nome del Signore, le loro azioni sono commemorate dal Signore. Oggi in un ambiente come questo, noi non dovremmo essere timorosi e spaventati, ma dovremmo avere la risolutezza di ergerci testimoni di nostro Signore. Incoraggiata e confortata dalla Sua parola, non c’era più paura nel mio cuore. Pensando che gli oggetti e i libri della chiesa fossero ancora nel punto di incontro, decidemmo di andare lì.

Una volta arrivati, vedemmo che non c’era più nessuno nella stanza e che questa era stata messa completamente a soqquadro, con tavoli e sgabelli ribaltati. Mentre ci accingevamo a cercare i libri e gli altri oggetti entrarono quattro poliziotti corpulenti, che urlarono: “Chi vi ha dato il permesso di riunirvi qui? Venite con noi alla centrale di polizia!” Scioccata dall’evento improvviso, pensai: “Non erano andati via? Perché sono tornati indietro? Sono venuti qui per arrestarci”. Avvertii un profondo panico nel mio cuore perciò rivolsi una rapida e silenziosa preghiera al Signore: “Signore, possa Tu proteggere i nostri cuori e donarci saggezza affinché noi possiamo avere fiducia ed essere Tuoi testimoni”. Dopo la preghiera il mio cuore si calmò. Una sorella disse: “Noi crediamo in Dio per essere delle buone persone e seguire la retta via. Non infrangiamo la legge, perché ci arrestate?” “Questa è una chiesa in un’abitazione. Non è permesso dal governo. Il fatto che vi raduniate dentro questa chiesa infrange la legge e disturba l’ordine sociale”, disse un poliziotto ferocemente. Ciò che diceva era davvero ridicolo e loro lanciavano delle accuse false contro noi fedeli del Signore, così lo smentii con rabbia: “L’Art. 36 della Costituzione Cinese stipula chiaramente che i cittadini della Repubblica Popolare Cinese godono della libertà di credo religioso. È legale che noi crediamo nel Signore e Lo adoriamo. Perché arresti noi fedeli?” L’altra sorella aggiunse: “Ci sono talmente tante persone coinvolte in frodi, truffe, droga, prostituzione e gioco d’azzardo all’interno della società, e voi non arrestate loro ma noi cristiani. Come fa tutto ciò ad essere legale?” Di fronte alle nostre domande loro non avevano alcuna risposta.

Vidi che un poliziotto aveva staccato dal muro le immagini di Gesù, la croce e i fogli con gli inni scritte a mano. Li portò fuori e li bruciò, mentre un altro poliziotto aveva frugato nei cassetti e sequestrato tutte le copie della Bibbia e dei libri degli inni che aveva trovato. Una sorella disse: “Se ciascuno seguisse la via del signore e agisse come un cittadino rispettoso della legge come noi cristiani, allora la società sarebbe molto più stabile”. Prima che la sorella potesse finire di parlare, due poliziotti ruggirono con rabbia: “Come osi rispondere?” – “Andrai a discutere alla centrale di polizia!” Mentre dicevano ciò, condussero le tre sorelle alla porta.

Ad un certo punto, un poliziotto voltò la testa improvvisamente, mi fissò indicandomi col dito e mi chiese: “Tu! Tu credi in Dio?” Vedendo il suo sguardo malvagio provai un po’ di paura e invocai incessantemente il Signore per darmi coraggio e saggezza. in quel momento pensai che Gesù disse: “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; temete piuttosto colui che può far perire e l’anima e il corpo nella geenna” (Matteo 10:28). “Chiunque dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è ne’ cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli” (Matteo 10:32-33).

La parola del Signore mi diede forza e pensai: “Non importa quanto sono malvagi, senza il permesso di nostro Signore loro non hanno potere su di me”. In ogni caso, non potevo tradire Dio, né negare il Suo Nome, quindi replicai con calma e senza paura: “Si, io credo! Credere in Dio è cosa buona, è la legge dei Cieli e della Terra, perché non dovrei credere?” “Vedo che hai una fede molto forte, vieni! Vieni con noi alla stazione di polizia!” Vedendo la sua faccia maligna, lo ignorai e me ne andai in cucina, poi loro portarono via le tre sorelle.

Dopo che i fratelli e le sorelle furono arrestati continuai a pregare per loro, sperando che il Signore proteggesse i fratelli arrestati e che loro potessero affidarsi al grande potere di Dio per sconfiggere le ostili forze dell’oscurità ed ergersi Suoi testimoni. Alle 3:00 del pomeriggio circa, scoprii che i fratelli e le sorelle arrestati erano stati tutti rilasciati, la polizia li aveva tutti fotografati, aveva registrato i dati personali, aveva preso le bibbie e i soldi, e infine aveva intimato loro di non credere più in Dio.

Anche dopo questa esperienza, io, i fratelli e le sorelle non avevamo paura delle persecuzioni del PCC, ma invece vedemmo con chiarezza il volto ipocrita del partito. Davanti a tutti professa la libertà di credo religioso, ma in segreto arresta e perseguita i cristiani ovunque. Nella loro essenza vi sono i demoni che odiano la verità e si oppongono a Dio. Durante l’arresto ho sperimentato davvero che nostro Signore era al nostro fianco in ogni momento e che era stata la parola del Signore che aveva dato forza alla nostra fede. Il Signore Gesù Cristo è nostro rifugio, nostro scudo e nostro aiuto onnipresente, proprio come recita la preghiera: “il Signore è la mia forza”: “Il Signore è la mia forza, la mia forza. Il Signore è la mia forza nelle difficoltà. Il Signore è il mio aiuto, il mio aiuto. Solo il Signore è il mio aiuto. Il Signore è il mio rifugio, il mio rifugio. Il Signore è il mio rifugio saldo. Il Signore è la mia forza e il mio aiuto. Solo il Signore è il mio rifugio. Anche se la terra sparirà, le montagne tremeranno, gli oceani ruggiranno e le onde si ingrosseranno, noi non avremo paura. Il Signore è la mia forza, il Signore è il mio aiuto. Il Signore è la mia forza”.

 

Quando all’improvviso incontrai il pericolo, la parola del Signore rafforzò il mio cuoreultima modifica: 2019-07-10T09:36:57+02:00da liyue123