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Post n°32 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da gleopardi
Come il crepuscolo. Come Foscolo. Come l’epicentro. Come esserci dentro. Come il Carnevale di Venezia. Come la mia zia. Come l’inizio della partita. Come il primo bacio della mia vita. Come il più bel colore. Come la gioia dopo il dolore. Come il trapezio. Come il silenzio. Come la Ferrari. Come partire tutti alla pari. Come il carcerato che torna fuori. Come il concerto di De Gregori. Come il tuo sguardo da timida. Come la luna piena in una notte limpida. Come un autentico entusiasmo. Come il momento dell’orgasmo. Come un panino col tonno. Come il mitico nonno. Come il sangue nella vena. Come il rito della cena. Come il vino dentro la botte. Come Parigi di notte. Come andare al cinema. Come il santo diadema. Come il nero. Come tutto ciò che è vero. Come il legno antico. Come il migliore amico. Come l’immortale speme. Come noi due insieme. |
Post n°31 pubblicato il 19 Luglio 2008 da gleopardi
Recidere pensieri per assaporare istanti senza escogitare inganni. Vivere liberamente costeggiando i confini dell'altrimenti. Vorrei ingoiare la tua immensità e plasmarne infinitesimali parti per averti ininterrottamente con me empiricamente presente intrappolata in un granello nel persempre della mia anima. Dipendo, senza controllo, dalla melodia della tua voce, dalla rugiada delle tue labbra, dalla profondità dei tuoi occhi, dal tuo snello corpo felino, dai fiori del tuo cervello. Mi possiedi e, per una volta, sono fiero di abbandonarmi ad un equilibrio che mi ha abbandonato. |
Post n°30 pubblicato il 13 Giugno 2008 da gleopardi
magia di un’incomprensione, antologia del pensiero distorto. Il Medioevo vive permeato di religiosità, insignito di mitiche corone, ingrandito d’impensabili ritualità. Il Medioevo è la voglia del nuovo, nel rispetto dell’antico,
con il culto del presente. Il Medioevo è incognita e certezza, calderone di idee e fucina di cultura. |
Post n°29 pubblicato il 16 Maggio 2008 da gleopardi
Ho creduto d’incontrarti mentre vagavo nell’oltretomba dei sogni, mi dicesti: “libertà vai cercando, ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta”. Non mi ucciderò perché ho pensato che esisto, non avevi tutti i torti con il tuo cogito, ergo sum... ...la sera fu più vicina di quanto si potesse sospettare, quando sussurrasti: “vagar mi fai co’miei pensieri sull’orme che vanno al nulla eterno”... “non devi avere paura della morte, perché l’anima è mortale con il corpo, me l’ha detto Epicuro”, gridava Lucrezio dall’alto di una cima. Non mi ucciderò come Pavese o Primo Levi; Jacopo Ortis è soltanto un’invenzione, non mi ucciderò. La vita mi assomiglia, ti assomiglia. Il suicidio di Antigone non fu per amore ma per viltà, come tutti gli altri. Non accetto che ti ammazzi, morirai quando così sarà. Malgrado l’eterno fascino dei ponti, non mi ucciderò. Non perché amo la vita, ma perché voglio vivere finché vivo. Sono con te, sei con me. Ci vediamo domani, se Dio vuole. |
Post n°28 pubblicato il 13 Aprile 2008 da gleopardi
Non rispondo a queste liti ognun la pensi come vuole non è ciò che più mi duole quando perdono i partiti. Che sia destra o sia sinistra che sia centro o qualcos’altro non m’importa veramente ciò che conta è che chi entra non sia proprio così scaltro da impegnarsi saldamente sol per ingannar la gente. Ma in Italia il malgoverno c’è da sempre e in eterno. Oggi vota, senza grinta né furore, rassegnato l’elettore. |