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cun sa limba e sa cultura sarda - de Frantziscu Casula.

 

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Moratti estorce e devasta il territorio sardo

Post n°674 pubblicato il 20 Marzo 2013 da asu1000

GIU’ LE MANI

DALLA TERRA

DI’ELEONORA

di Francesco Casula

Il furto delle risorse e del territorio, da parte degli occupanti e dominatori, è stata una costante nella storia della Sardegna. Iniziarono i Cartaginesi e i Romani: segnatamente questi ultimi furono particolarmente voraci nel depredare il grano: serviva per sfamare gli eserciti e la “plebaglia” dell’Urbe. E con il grano minerali pelli formaggi carne e lana. Pare persino che abbiano fuso i bronzetti, le preziose statuine, per modellare pugnali e corazze, per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi, per corazzare i rostri delle navi da guerra.

Continuarono a depredare e fare bardana i successivi dominatori: in particolare i Piemontesi, famelici e spietati nel disboscamento. Fin dal 1740 – ci ricorda Giuseppe Dessì –quando concedono al nobile svedese Carlo Gustavo Mandel non solo il diritto di sfruttare tutte le miniere di Parte d’Ispi (Villacidro) ma di prelevare nelle circostanti foreste il carbone e la legna per le fonderie, costringendo i comuni a delle vere e proprie corvées e distruggendo così il patrimonio forestale sardo.

Sempre i Piemontesi continuarono con l’abbattimento delle foreste con Cavour: i cui amici e parenti – come quel tale conte Beltrami – mandarono in fumo il patrimonio silvano di Fluminimaggiore e dell’Iglesiente. E dopo i Piemontesi gli Italiani, i Francesi e i Belgi che trasformarono intere distese di alberi secolari in traversine per le ferrovie e travature per le miniere. Tanto che lo stato italiano fra il 1863 e il 1910 promosse e autorizzò la distruzione di ben 586.000 ettari di foreste: un quarto dell’intera superficie della Sardegna, città comprese.

E poi insieme all’Italia venne l’America a sequestrarci il territorio: con le basi militari e i poligoni. E gli arabi: ieri con l’Aga Kan ed oggi con gli emiri arabi. Con una classe politica che li accoglie e si genuflette, parlando senza pudore di “valorizzazione dell’Isola”.

Ed oggi Moratti, dopo aver inquinato una delle zone più belle dell’Isola, vorrebbe, nella ricerca del gas, trivellare nell’Oristanese, ad Arborea, dove è presente una delle eccellenze agro-alimentari: assolutamente incompatibili con idrocarburi, per l’impatto ambientale devastante. Le comunità locali hanno capito: di qui l’opposizione e la protesta contro il “ Progetto Eleonora”. Di qui la mobilitazione degli Indipendentisti: con ProgRes in prima fila. Perché questa volta, estorsori e predatori non prevalebunt!

Pubblicato su Sardegna Quotidiano del 20-3-2013

 

 

 

 

 
 
 
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Un blog di: asu1000
Data di creazione: 12/06/2007
 

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Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.

Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).

Frantziscu Casula

 

 

 
 

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