Creato da giumor54 il 25/01/2009
 

LE MIE POESIE

EMOZIONI TRA LE RIGHE....giù

 

 

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L'INCONTRO E LO SGUARDO...giù

Post n°2092 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da giumor54


Anche se piove e il tempo non aiuta, può accadere di

tutto se lo desidero, lascio alla mente il desio e

all'emozione la voglia di prendere il volo,scrivendo

pagine di vita mai accadute,ma gia pronte nella mia

immaginazione..


"L'incontro e lo sguardo"

 

Pioveva,il tempo era tra i peggiori,vento, lampi e tuoni,

ma per me c'eri tu,la mia dolce primavera. Quel dì mi

trovai li per caso,ero nuovo di quel luogo e il tempo

scatenò il finimondo in pochi istanti,quel locale a due

passi,era l'ideale per attendere la fine di quel forte

nubifragio,una manna dal cielo,come un oasi apparsa in

pieno deserto, sotto un sole rovente,presi posto e un

giornale,i miei occhi si muovevano tra le righe sì veloci

alla ricerca di qualcosa che incuriosiva, la mia tenacia

del sapere di quel luogo sconosciuto, poco alla volta il

bar si riempì e il vocio s'alzo a tal punto, da non

sentire più il maltempo che imperversava fuori,nel

frastuono del locale,una voce timida ma sicura di se

stessa,mi chiese se quel posto,

l'unico rimasto, era occupato,abbassai la rivista,curioso

di sapere di più su quella voce

giunta da un paradiso a me sconosciuto,alzai la testa

fino ad allora,calata su quella pagina, gli occhi si

fusero in breve nei suoi,disciolti come zucchero,dal

calore del suo sguardo,rimasi incantato a guardare i suoi

occhi,era tutto pieno il locale,tutti di fretta li

dentro,bagnati e grondanti di pioggia, fuori era brutto e

scuro,sembrava calata la notte apposta per un incontro

insolito, l'unico posto libero a sedere, era li innanzi a

me,ed io assorto nella lettura, non me ne ero reso conto

prima,le sorrisi e lei capì rispondendo al mio sorriso

con il suo,

il giornale non aveva più interesse alcuno,le dita per

magia si aprirono e lo lasciai cadere sulle gambe,innanzi

avevo le più belle pagine di vita da sfogliare, mai

capitate prima, l'incontro divenne altro, lo sguardo

penetrò i suoi occhi e iniziai a leggere pagine di vita,

colorate di dolcezza, mai avevo pregato tanto il

cielo,che quel temporale non avesse più fine,sapevo che

con il sole sarebbe svanita quella nebbia che mi aveva

avvolto tra le sue braccia, non tralasciai nulla di quel

viso, di quelle labbra che si muovevano assaggiando il

cornetto e gustando il cappuccino tra un sorriso e

l'altro, scaturito da ciò che raccontavo. Ahimè il tempo

volò via in fretta e il sole

invase il locale attraverso le ampie vetrate,presi il

giornale, che nel frattempo era scivolato per terra,

senza che me ne accorgessi, sollevai gli occhi

sorridendo, rivolgendomi a lei per ciò che era accaduto,

improvvisamente il gelo mi attarversò da capo a piedi, il

silenzio calò in un istante, ero diventato un pezzo di

legno, non un muscolo si muoveva, ne aveva il coraggio di

muoversi, il posto era vuoto e sul tavolo, nessuna

traccia, mi parlava di lei, mi guardai intorno, come un

cucciolo perso per strada,senza possedere più il collare,

possibile che avevo sognato e la fantasia mi aveva donato

una forte emozione, al punto di viverla in quel modo?

restai li a ragionare e cercare d mettere ordine in

quella stanza, chiusa nel mio cuore dove era avvenuto un

doppio avvenimento,la scoperta di una storia e un

terremoto sì forte da capovolgere la vita, in pochi

istanti, raccolsi le mie cose dispiaciuto e ricolmo di

pensieri che traboccavano dalla mente, senza sapere quale

esaminare, prima che raggiungessero il pavimento, per poi

doverli raccogliere e confonderli tra loro,complicandomi

di più la mia vita,già misteriosa e affranta, mi alzai

lentamente osservando ogni angolo,speranzoso di

vederla,niente, andai ala cassa a pagare,mi girai per

dare un ultimo sguardo al locale, ormai quasi vuoto e

vidi il cameriere venirmi incontro gesticolando con

qualcosa in mano, " La sua amica mi ha detto di darle

questo tovagliolo, dopo che lei fosse andata via"

ringraziai con un sorriso smorzato dalla gioia misto alla

curiosità di saperne di più di quell'incontro,forse era

un angelo ? se fosse stato così, avrei cercato la

stazione più vicina per il paradiso, con le dita

trepidanti l'ho aperto lentamente, mentre il cameriere

incuriosito anche lui attendeva di sapere, è usato dissi,

sorrisi, dicendo tra me e me " buon segno" all'interno e

giusto al centro,ove le pieghe si incrociano,un bacio

stampato con le labbra dal colore rosso, con scritto " a

Presto Uomo dei miei Sogni ", un sogno nel sogno,dal

forte desio, che un emozione possa diventare una storia e

un libro da scrivere insieme a te.

Tratto da

" L'incontro e lo sguardo"

Di Giuseppe Morelli (siae)

Copyright registrato

(Tutti i diritti riservati ®©)

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