scendendo lungo la West Coast

Post n°24 pubblicato il 09 Agosto 2010 da marci1987
 
Tag: wa
Foto di marci1987

Con il lunghissimo viaggio in pullman di 17 ore da Broome a Coral Bay mi sembrava di essere nel secchio dell’umido per tutti gli odori che si respiravano: chi si sbucciava una mela, l’arancia, la banana, chi sgranocchiava patatine alla cipolla e formaggio, chi beveva birra, per non parlare poi degli odori che arrivavano dal bagno in fondo al pullman. Arrivata a Coral Bay in piena notte, ho aspettato 7 ore davanti all’ostello per poter fare il check-in alle 8 di mattina; abituata ai 30-35 gradi di Broome, qui tremavo di freddo per i “soli” 12° e quella notte mi sono perfino dovuta vestire a cipolla con felpe, maglioncini, jeans e tuta.

Coral Baytramonto Coral Bay

Coral bay è piccolissima, un’unica via con 2 casnorkelling !!!!!mpeggi, un ostello, un resort e un mini centro  commerciale, tutto nel raggio di 100 metri quadrati. Non c’è assolutamente niente da fare almeno che non si vogliano spendere minimo 100euro partecipando ad uno dei tour giornalieri per fare immersioni o snorkelling nell’acqua gelida (ma pulitissima) e avvistare mante, squali e tartarughe. La località di Exmouth è invece un po’ più grandina, ben 5 vie, qualche ostello, qualche campeggio, il supermercato, il campo di bocce e il minigolf. La cosa negativa è che la  barriera corallina è completamente sul lato opposto alla cittadina quindi chi non ha un mezzo proprio è costretto a noleggiare un’auto oppure, ancora una volta, prenotare uno dei tanti tour in giornata per fare qualche attività nelle acque meravigliose dell’oceano Indiano. Io ho noleggiato un’auto insieme a Matteo, simpatico ragazzo torinese e abbiamo passato l’intera giornata a fare snorkelling ad Oyster Stacks e a rilassarci nelle acque turchesi di Turquoise Bay godendoci infine il panorama di tutta l’area dal faro sovrastante la baia.

baia di ExmouthExmouth, il nulla

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easyrider tourNei giorni successivi ho preso parte ad un tour di 5 giorni per scendere lungo la costa occidentale fermandoci in varie località per visitarle e divertirci con varie attività. Primo giorno partenza da Coral Bay e arrivo dopo 5 ore nella penisola di Shark Bay, dove abbiamo visitato il fenomeno geologico degli Stromatoliti, rocce che a quanto pare respirano, e la famosa Shelly Beach, spiaggia di 4 km ricoperta di piccole conchiglie bianche, era quasi un peccato camminarci sopra senza romperle! Shark bay comprende le piccole località di Denham, l’estremo punto ovest del continente, e Monkey Mia (monkey= cosi venivano chiamati i raccoglitori di perle, Mia che si legge Maia è un termine aborigeno che indica un luogo di riposo). La sera, affrontando il vento gelido di Denham abbiamo partecipato ad un mini tour in spiaggia tenuto da un aborigeno che si fa pagare esageratamente per raccontarci, davanti ad un falò e 4 pesci in cottura, le varie leggi, usanze e linguaggi della sua cultura.

stromatolitesShelly Beach, conchiglie non sabbia!4 pesci in cotturacome attirare lo squalo

Secondo giorno visita dell’Ocean Park Acquarium, nient’altro Francois Peron National Parkche 7 vasche con pesci tropicali, tartarughe e qualche piccolo squalo che veniva attirato in superficie con un pesce morto attaccato ad una canna (come per la crociera alla ricerca di coccodrilli che avevo fatto a Darwin). Lasciati gli squali, con un tortuoso percorso di un’ora su un fuoristrada tra dune di sabbia e bush, abbiamo attraversato il Francois Peron National Park arrivando all’estremità per goderci da vari punti panoramici..il panorama appunto! Spettacolare il contrasto del mare blu, la sabbia bianca, la scogliera rossa e il cielo azzurro. Terzo giorno, sveglia presto per vedere i delfini di Monkey Mia mentre gli viene dato da mangiare: tra una cinquantina di spettatori alcuni vengono scelti per dare il pesce al delfino, io sinceramente mi sono nascosta per evitare di venire scelta visto che alle 7 di mattina c’era un freddo cane e l’acqua era gelida, non volevo entrare in acqua a congelare, mi sono comunque goduta lo show dalla spiaggia. dolphinFinito di vedere i delfini, di nuovo in marcia per raggiungere Kalbarri, 5 ore più a sud dove dopo aver dato un’occhiata al il National Park da un punto panoramico eravamo poi liberi di goderci quanto la cittadina aveva da offrirci: la solita via solitaria con un supermercato, qualche campeggio, un ostello, qualche bar, il fiume e il mare poco più in là. Quarto giorno, ci siamo abbuffati all’inverosimile con una gustosa e abbondante colazione a base di uova-pancetta-pesce fritto e fagioli, per smaltirla poi (fortunatamente!) risalendo 10 km del fiume pagaiando, faticando e divertendoci sulle canoe!

pellicano e delfinoKalbarri National parkKalbarri tarmontocanoeing

canoeing

Quinto ed ultimo giorno (domani) partenza prevista intorno alle 7 per arrivare a destinazione, Perth; in realtà io mi fermerò prima nella cittadina di Greenough, dove farò WWOOFing per 1-2 settimane, nell’attesa che la temperatura a Perth si riscaldi leggermente.

Kalbarri - _nde altissime

 
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Go West !

Post n°23 pubblicato il 28 Luglio 2010 da marci1987
 

Go West, Sun in wintertime
Go West, We will feel just fine
Go West, Where the skies are blue
Go West, This is what we're gonna do

(Village People)

 

 

Innanzitutto propongo una raccolta fondi per far sistemare l’aria condizionata dei Pullman Greyhound, ogni volta congeliamo lì dentro e ogni volta dicono che hanno problemi e non possono farci niente.

Katherine Tent VillageLasciata Darwin e la sua vivace vita notturna, ho raggiunto Katherine dove ho passato la notte in una tenda in un campeggio all’interno del parco nazionale e finalmente l’ambiente è cambiato: intorno a me non più foresta tropicale tipica della costa orientale bensì puro deserto di polvere rossa e arbusti rinsecchiti. Dopo 7 ore di noiosissimo viaggio in bus con bambini che urlavano o piangevano in continuazione, Kununurraho lasciato alle spalle anche Katherine e attraversato il confine tra Northen Territory e Western Australia per arrivare a Kununurra (che si legge Kananarra) e spostare indietro l’ora di 90 minuti. Qui niente di speciale, solo rocce e siccità, quindi il giorno successivo ho preso nuovamente il bus per farmi altre 13 ore di pullman, ancora più noioso perché ho viaggiato di notte e non potevo nemmeno passare il tempo guardando il panorama fuori dal finestrino perché non si vedeva proprio niente.

CamelsÈ ormai una settimana che sono a Broome, una lingua di terra bagnata dalle acque azzurrissime dell’Oceano, con il forte contrasto della sabbia rossa dell’outback da un lato e la sabbia bianchissima di Cable Beach dall’altro! Qui vengono anche organizzate le suggestive passeggiate a dorso di cammello al tramonto per godersi i bellissimi colori e sensazioni uniche. Sono arrivata a Broome proprio nel periodo giusto per assistere al fenomeno “Staircase to the moon” cioè “scala per la luna” , 3-4 giorni in cui la luna piena sembra sorgere dal mare e salendo poi in cielo si riflette in modo particolare sull’acqua creando come una scala che porta appunto dal mare alla luna. In queste sere si raggruppano centinaia di persone sulla spiaggia, sulle rocce, sui tetti delle auto, con macchina fotografica pronta e tutti in silenzio ad aspettare che la luna compaia all’orizzonte. Dopo averle scattato centinaia di foto, tutti al mercato notturno a comprare dipinti che ripropongono la scala per la luna o semplicemente per mangiare qualcosa ai vari banchetti di cucina australiana o asiatica. Io ho mangiato pane e coccodrillo (cucinata a mò di hot dog), così finalmente ho assaggiato anche questa pregiata carne dal gusto particolare.

Cable Beachoutback and ocean

Staircase to the moon... si vede la scala??Visto che qui mi riesce difficile trovare lavoro (nessuno ha bisogno di me, oppure i posti vacanti sono solo per residenti o ragazzini per il doposcuola) mi preparo a scendere lungo la costa ovest dell’Australia per arrivare a Perth dove prevedo uno stop di qualche settimana. A quanto pare l’unico modo per percorrere la costa occidentale, in mancanza di un’auto propria, è partecipare a uno dei tanti tours organizzati dalla Easyridertours perché Greyhound ha misteriosamente interrotto il servizio  sulle località turistiche costiere e va diritta a Perth passando per le vie interne. Io quindi mi accontenterò del tour di 5 giorni che fa tappa nelle principali località di Coral Bay, Monkey Mia e Kalbarri per raggiungere infine Perth; escursioni, attività e alloggio tutto compreso. Non vedo l’ora!!!

Non volendo arrivarci però troppo presto perché c’è ancora “freddo”laggiù (ci sono solo 12-17gradi) credo che cercherò anche di fermarmi lungo il percorso a lavorare in una di quelle fattorie che danno in cambio di vitto e alloggio (famosa WWOOFing experience) nell’attesa che il clima si riscaldi.

Staremo a vedere.

 

amazing sunset

 
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Darwin e l'evoluzione....del mio viaggio

Post n°22 pubblicato il 17 Luglio 2010 da marci1987
 
Tag: nt
Foto di marci1987

 

 

 

 

 

 

 

 

tramonto al porto di DarwinGli ultimi giorni a Cairns, a parte a prendere multe per eccesso di velocità o a fondere il motore delle auto, li ho passati a scervellarmi e decidere la meta successiva. Ero convintissima che sarei andata ad Alice Springs infatti mi ero già studiata le cose da vedere, tra cui il famoso Ayers Rock e stavo per prenotare il biglietto del pullman ma all’improvviso ho cambiato completamente idea e ho invece prenotato il volo per Darwin, nel Northern Territory dove ho dovuto tirare indietro le lancette dell’orologio di…mezz’ora…fuso orario bizzarro.

Wave Lagoon - piscina con le _ndeDarwin è una penisola e il centro città è arroccato sul mare, l’unica spiaggia dista una decina di minuti ma non è balneabile perché infestata da alghe misteriose, quindi per ripararsi dal caldo e dall’afa perenne non ci resta che tuffarci nella laguna artificiale e per chi non può fare a meno delle onde paga 5 dollari e se le può godere nella piscina apposita.

Ci sono un sacco di attività, il cinema all’aperto al calar del sole, la possibilità di dar da mangiare ai pesci alla mattina all’Acquascene pagando l’entrata 11 dollari, visita ai Giardini Botanici o al Charles Darwin National Park, la visita ai canali sotterranei di petrolio usati nella seconda guerra mondiale, ristoranti e pub uno dopo l’altro e poi le escursioni di 1-2-3 giorni ai parchi nazionali Kakadu e Lichfield.

outback australianowildlife

Adelaide River e aquileIo, essendo un po’ al risparmio in quest’ultimo periodo specialmente, ho scelto la gita giornaliera al parco Lichtfield e sono rimsta proprio soddisfatta. La giornata è iniziata con la Jumping Crocodiles Cruise, una crociera sull’Adelaide River abitato da coccodrilli  che venivano attirati vicino alla barca con un pezzo di carne attaccato ad una canna e prima che il coccodrillo potesse azzannare la carne, questa veniva sollevata in modo che l’animale in qualche modo saltasse dall'acqua per avere il suo pasto e noi turisti lo immortalassimo. jumping crocodileDopo un’ora a far saltare sti poveri coccodrilli siamo saltati sul pullmino che ci ha portato al centro vero e proprio del parco nazionale mostrandoci un assaggio del vero outback australiano: quella lunga strada dritta che attraversa campi sconfinati di terra rossa, resti di alberi bruciati da incendi passati, il nulla. Abbiamo visto gli enormi tumuli alti 3-4 metri creati dalle termiti, due tipi di tumulo, il Cathedral, perchè ricorda la forma di una cattedrale e il Magnetic, perchè costruito con un lato rivolto verso il sole cosi durante il giorno stanno sul lato opposto al riparo dal caldo e la notte si riparano dal freddo spostandosi sul lato scaldato dal sole nelle ore precedenti! Infine abbiamo visto varie cascate con la possibilità rilassarsi e fare il bagno.

Termit MoundWangi FallsBuley Rockhole

Dopo nuove incertezze sulle mie prossime tappe da fare mi sono finalmente decisa: passerò una notte in tenda in un campeggio nel Parco Nazionale di Katherine, 4 ore più a sud per poi lasciare, con un viaggio in bus di 10 ore, il Territorio del Nord ed entrare nel Western Australia dove dovrò spostare nuovamente le lancette indietro di...un'ora e mezza.. ma non sono sicura, appena attraverserò il confine chiederò l'ora a qualcuno del posto per avere la certezza.

...un viaggio in divenire, so dove comincio ma non dove vado a finire!

incantatrice di serpentitramonto spettacolare!!!

 
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20 giorni a Cairns: tra barriera corallina e foresta, tra relax e tensione

Post n°21 pubblicato il 12 Luglio 2010 da marci1987
 
Tag: qld
Foto di marci1987

spiaggia schifo CairnsPalm Cove

La prima settimana qui a Cairns, l’ho passata bella carica e pimpante girando tutti i negozi, ristoranti e bar per consegnare il mio curriculum nella speranza che qualcuno mi prendesse alle sue dipendenze. Nell’attesa che arrivasse qualche telefonata mi sono proprio rilassata: la mattina se non avevo voglia di alzarmi restavo a letto, bagno di sole durante il giorno o nei centri commerciali e cena gratuita al ristorante convenzionato con l’ostello. Dico bagno di sole perché il bagno in mare a Cairns City è impossibile farlo, non c’è una spiaggia vera e propria e l’acqua è ricoperta di alghe e schifo vario. Le vere spiagge da cartolina sono a mezz’ora di distanza col bus, le migliori in assoluto poi  sono quelle delle isolette raggiungibili con tour in catamarano o barca a vela.

velaNon potevo non visitare la barriera corallina e ho optato per il tour in barca a vela perché la trovo più emozionante e più insolita rispetto al catamarano. Eravamo circa una trentina sulla barca, accolti a bordo con te e muffin di benvenuto abbiamo poi preso posto, chi a prua chi a poppa. Dopo un’ora circa di navigazione abbiamo raggiunto la zona vera e propria della barriera corallina quindi, lanciata l’ancora, abbiamo indossato pinne mascherina e boccaglio e siamo scesi nelle calde acque dell’oceano ad ammirare il mondo marino. CHE MERAVIGLIA!! Per l’occasione avevo comprato una macchina fotografica apposita per scattare foto sott’acqua, avevo solo 27 scatti ma se avessi potuto avrei fatto centinaia di foto a quei coralli di varie forme, ai pesci coloratissimi ed enormi! Dopo il pranzo a bordo, chi voleva poteva tornare sott’acqua , altrimenti poteva essere trasportato con un gommone sull’isola poco oltre la barriera: Green Island, con le sue spiagge bianche e quell’acqua pulitissima. Giusto il tempo di fare un giro dell’isola e di nuovo a bordo per ritornare sulla terra ferma a vele spiegate e vento in poppa ..e sviluppare immediatamente le foto scattate!

Green IslandGreen Islandmeravigliabarriera corallina

il vanL’ultima settimana a Cairns e dintorni è stata invece un po’ travagliata. Iniziavo a sentire la mancanza di guidare un’auto, quindi ho deciso di noleggiare un mini van per girare tutta la zona intorno a Cairns in 5 giorni e dormire dove volevo. Mi ero studiata per bene cosa vedere creandomi un bel tour con il percorso da fare, le città da non perdere e dove fermarmi per la notte.

Primo giorno, tour a sud-ovest di Cairns, la zona chiamata Atherton Tablelands, verdi colline, campi sconfinati di canna da zucchero e di banane, cascate e parchi. La giornata inizia alla grande, il sole inizia a scaldare e prendo subito confidenza con la guida al contrario (corsia sinistra e volante a destra). Che bello tornare a guidare dopo 3 mesi e mezzo!! Nel pomeriggio però iniziano i problemi, sento odore di benzina e mi viene in mente che quando mi ero fermata al distributore un’ora prima a decine di km di distanza, avevo dimenticato di rimettere il tappo al serbatoio… Abbastanza scocciata torno indietro per recuperarlo e fortunatamente era ancora li dove l’avevo lasciato. Avendo perso tempo con questo imprevisto ho dovuto riportare modifiche al mio programma sacrificando alcuni posti da vedere. Gli imprevisti non finiscono qui perché sulla via del ritorno vengo fermata dalla polizia che mi da una multa di 330euro per eccesso di velocità. Stanca e avvilita non vedo l’ora di trovare un posto dove parcheggiare e dormire per non pensarci più.

Paronella Park a InnisfailParonella Park a Innisfail

stradaSecondo giorno, prima di partire controllo il livello dell’olio e dell’acqua nel motore, come mi ha detto di fare l’agenzia del noleggio, poi parto in direzione di Mareeba per vedere la produzione di caffè con vari assaggi. La strada per arrivarci è molto suggestiva, lunga e isolata, si arrampica su per il monte offrendo panorami bellissimi del mare dall’alto. Ad un certo punto sento odore di bruciato nell’abitacolo e accosto subito per vedere cosa succede: fumo dal motore! Tranquilla marcy, chiama con il cellulare il numero dell’assistenza stradale che ti è stato dato quando hai noleggiato il van….NON C’E’ CAMPO!! Quindi aspetto che passi qualche auto per chiedere aiuto, c’è chi se ne frega di quella ragazza che sbraccia come una pazza davanti a quel camper in fumo, c’è invece chi è più sensibile e si ferma a darmi una mano! Una gentilissima signora mi porta qualche km più a valle dove c’è ricezione per il cellulare, chiamiamo l’assistenza spiegando l’accaduto e in mezz’ora circa arriva ilcarroattrezzi carro attrezzi che porta me e il van rotto al deposito più vicino. Dopo ore di attesa, mi dicono che devo pagare circa 170euro e poi possono riportarci di nuovo a Cairns dove l’ho noleggiato e me ne avrebbero dato un altro. Tra la multa salata del giorno prima e il costo dell’assistenza stradale ero tristissima,i miei programmi stavano andando..in fumo! Stavo anche decidendo di interrompere il noleggio perché ne avevo già abbastanza di guidare, però non mi avrebbero restituito i soldi quindi, ho deciso di tenere il van sostituto e proseguire il mio tour cambiando di nuovo le tappe programmate, sacrificandone altre ancora.

Capitan Cook Hwy Percorrendo la bellissima Capitan Cook Hwy che costeggia l’oceano ho raggiunto Port Douglas e la sua 4 miles beach, spiaggia bianca circondata di palme. La giornata seguente ho raggiunto Cape Tribulation, considerata patrimonio dell’umanità con quella foresta che si infila diretta in mare, il percorso per arrivarci è stato impressionante, la strada attraversava proprio la foresta, su e giù per tornanti con viste mozzafiato di tutta la zona a valle. Ultimo giorno visita veloce del villaggio di Kuranda in mezzo alla foresta, famoso il treno panoramico e la cabinovia che partono da Cairns e arrivano a Kuranda attraversando o sorvolando la foresta.  Infine riconsegna del camper all’agenzia che per concludere in bellezza mi ha detto che dovrò pagare anche i danni al motore di quello che ho fuso.

il sostitutotramonto a Port Douglas - Four Miles BeachCape TribulationMossman Gorge

colazione a letto!!L’esperienza del van è stata comunque diversa, visitare luoghi al di fuori del solito itinerario dell’autobus, girare la città per cercare la doccia pubblica e la toilette, svegliarsi all’alba sul lungomare, non riuscire a dormire perché la pioggia batte incessante contro la carrozzeria. Ho visto paesaggi bellissimi ma purtroppo non sono riuscita a godermi al massimo questo viaggio, i primi due giorni disastrosi mi hanno messo di malumore e alla guida ero sempre in tensione e con l’ansia che il motore avesse di nuovo problemi o che la polizia mi fermasse ancora per chissà quale altro reato.

prima e dopocanna da zuccherola vallata

 
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TRE MESI

Post n°20 pubblicato il 24 Giugno 2010 da marci1987

in occasione del mio terzo complemese in Terra Australis Incognita, ho creato una cartina con il percorso che ho fatto fino ad oggi (cartina grossolana lo so ma non ho programmi decenti sul mio portatile per fare di meglio!)

2.500 km circa , centinaia di persone incontrate, qualche nuovo amico, dozzine di ostelli, migliaia di foto, innumerevoli panorami mozzafiato

..e un solo dubbio : fermarmi qui a cercare lavoro o proseguire il viaggio??

..MA ho ancora 9 mesi a disposizione!!

east coast

 
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