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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 08 Aprile 2007 da ventitreezerosette

Non è mica vero che l'amore sia la cosa più bella, ed elevata, che esista.
Anzi, in sé è la peggior fonte di abbruttimento personale possibile.
Questo perché amare è mettere a contatto due mondi, che per quanto si pretenda collimino tra loro, in realtà collidono in numerosi aspetti, molti dei quali rilevanti.

Così, il tentativo di farli coesistere - pretendendo addirittura di farli diventare uno - dà luogo a conflitti, a rinunce personali, a compromessi, che hanno sempre il sapore della sconfitta. Ci si deve piegare, abbassare, per amare, e questo suona tanto più intollerabile quanto più ci si aspetta invece di venire elevati.

Nell'amore non si viene capiti, compresi: al più si è tollerati e si tollera, nell'attesa fideistica che questo produca un futuro puro e bello.
Ma questo non accade mai, perché gli abbruttimenti si sommano, in modo sempre peggiore, sinché l'amore finisce. E ciò che rimane, sempre, è un cumulo di rivendicazioni, di ricordi sgradevoli di umiliazioni subite: un abbruttimento che ci rende peggiori, e ci fa vergognare di noi stessi, per ciò che abbiamo subìto e accettato, in nome di una illusione, la cui sola memoria fa impallidire la nostra autostima.

Mai più: questo è quel che resta dell'amore, ciò a cui ci conduce; ed è ciò che accade sempre.

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Commenti al Post:
ricomincio.da.zero
ricomincio.da.zero il 09/04/07 alle 11:12 via WEB
Condivido parzialmente questo tuo pensiero. L'amore è fatto di rinunce, di sacrifici, di compromessi e di tolleranza. L'amore è pura illusione. Però io ci credo ancora.....sarò ingenua/stupida/incosciente/echipiùnehapiùnemetta....ma ci voglio credere ancora. L'amore impone un certo tipo di impegno...come canta Venuti...è come il pane...lo si deve fare tutti i giorni. Con reciprocità...è un dare e un avere continuo...così deve essere.
 
 
ventitreezerosette
ventitreezerosette il 09/04/07 alle 11:21 via WEB
L'amore è costruire, il cui fine non è la costruzione ma l'atto stesso. E costruire è fatica, sofferenza, è impegno continuo. E' sacrificio - si SACRIFICA una parte di sé, rinunciandovi, e si DONA l'altra parte all'amato, ricevendo in cambio una parte di esso, ciò che implica però l'obbligo, l'impegno dell'accoglienza. Certo, l'amore dona momenti unici e irripetibili, e soprattutto mostra un orizzonte, segna una via, dà una speranza, un senso, alimenta un desiderio. Ma tutto questo costa, non è pura estasi. E spesso, molto spesso, la costruzione crolla prima, e le rovine, cadendo, ci trascinano con loro.
 
   
ricomincio.da.zero
ricomincio.da.zero il 09/04/07 alle 13:59 via WEB
Si, ma poi si ricostruisce...si riparte da zero...come sto facendo io :))))....L'amore è esperienza, nulla è permanente. Preso atto di ciò...il crollo di quanto costruito, non ci creerà più incolmabili lacune, ma sarà un passaggio ad una nuova fase del nostro percorso.
 
     
ventitreezerosette
ventitreezerosette il 09/04/07 alle 14:08 via WEB
Beh sì, 'siamo nati per soffrire, e ci riusciamo benissimo'... Io, da parte mia, spero di aver già dato: mi sono abbruttito abbastanza, non ho molta voglia di rifare l'esperienza, ecco.
 
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