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GIOVANNI E DORA ...
Post n°80 pubblicato il 16 Novembre 2012 da K.Vicky
Che brutta sensazione,passare la mano sul viso e sentire i peli ispidi della mia barba incolta. Cerco con lo sguardo il mio bastone, ormai, da un paio di mesi compagno dei miei passi . Lo vedo , caduto per terra … Deve essermi scivolato ieri sera, Dora mia,quando stanco dopo aver festeggiato il mio compleanno … mi sono seduto sulla poltrona, mi hai fatto ballare tutta la sera, e come ridevi per i miei passi goffi e doloranti … certo,non sono più il giovane ventenne baldanzoso ed aitante che hai conosciuto, e la gotta mi uccide .. sei stata tremenda a propormi quel twist … sappi che me la pagherai per questo … ahi ahi! Non mi posso muovere,ho dolori dappertutto!Facendo leva sui braccioli,provo ad alzarmi, dirigo i miei passi verso il bastone : Sarà, una bella impresa chinarmi per prenderlo , mi dico,mentre amaramente sorrido. Il dolore alle caviglie si fa forte e mi sento vacillare,non credo di potercela fare … Se tu fossi qui,Dora,te ne direi tante … farmi stancare e brindare così ai miei settant’anni … e tutta quella torta … ne avrò mangiate almeno tre fette!. Dovevano venire pure i ragazzi a festeggiare con noi … ma Dario, era fuori per una chiamata dell’ultimo momento, aveva detto, una signora si era sentita male e lo aveva chiamato d’urgenza …. già da un mese sta male d’urgenza quella signora! …. Vincenzo, aveva la partita di calcetto; come se il mio compleanno capitasse all’improvviso e non avrebbe potuto rimandare . Gianna,stavolta, aveva le amiche a casa, per un torneo di Bridge,che proprio non immaginava si protraesse così a lungo,”scusami papà, ti voglio bene auguri “ e anche lei è sparita lasciandomi solo …..per non parlare di Ida, con l’emicrania …..e poi a sua figlia le sfugge di dire che sarebbe dovuta andare al cinema. Dora mia, se non ci fossi tu … ma cosa sono diventati questi nostri figli … cosa ne è stato di tutto quel bene che abbiamo letto ieri sera,in tutti quei fogli pieni di pensieri e disegnini affettuosi e cari ..ricordi? Ieri abbiamo aperto la scatola della memoria …. Insieme ai bigliettini della loro nascita abbiamo conservato tutte quelle piccole cose … che ci parlavano della loro crescita, delle piccole e grandi scoperte …. Le loro incredibili risposte alle nostre solite domande … su cosa volevano far da grandi e le letterine,scritte per la festa del papà … con tutte quelle dolci e care parole che ci hanno riempito il cuore di gioia e tenerezza … parole semplici ,ricche di tanto amore ,” Papà sei unico! “ ; E poi in un altro foglio Gianna scriveva “ Al papà migliore del mondo,promettimi che non mi lascerai mai! “ ;”Al papà speciale “;” Papà grazie che mi aiuti sempre.”;” Papà sei il mio migliore amico “;…. “Papà voglio stare sempre con te,non ti lascerò mai solo “ … Papà,papà ….. quante parole Dora, ma dove sono,oggi i nostri figli,non li vediamo da due mesi … due mesi Dora, … e non hanno un minuto per passare a fare due miseri auguri al loro papà speciale? Non chiedevo un regalo Dora,e neppure un solo giorno della loro vita …. ma almeno una fetta di torta da mangiare insieme … era sempre piena di voci questa casa , ed ora il silenzio mi uccide il cervello e mi impedisce,pure di pensare. Perché Dora, perché sono andati via … li abbiamo amati così tanto … abbiamo rinunciato a tante cose,per poter offrire loro il meglio … per esaudire i loro mille desideri. Ed ora … neanche il tempo di una fetta di torta! Dora non hanno più per me, alcun pensiero e neanche alcuna pena … e anche tu Dora, ti parlo e ti guardo in questa foto … l’ultima che ci ritrae insieme ,prima che quel camion,ti travolgesse e ti portasse via da me … eri uscita a comprare le candeline per una torta , la mia torta di compleanno … una torta che non è stata mai più mangiata … Ancora, ti rivedo bella e dolce nel tuo sorriso di donna innamorata … mentre ,soffi come sempre, sul tuo ricciolo ribelle , ti scivolava sulla fronte e lo spostavi con le dita, quanto amavo quel tuo gesto e quanto mi manca! Perché Dora,perché hai permesso a quel camion di portarti via … perché non sei con me … mi manchi Dora … mi manca l’aria … e sono solo, in questa casa piena di malinconia ,dove i giorni sembrano insormontabili muri grigi di monotonia … solo in questa casa, dove il silenzio uccide anche il pensiero ! Di: Carla Davì |
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