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I sogni attraversano il mare

Post n°49 pubblicato il 09 Febbraio 2014 da elmax12

 

Lilla abitava in casa non distante dal mare. Ogni mattina si recava  sulla scogliera insieme al nonno a cui piaceva trascorrere il suo tempo pescando. Il nonno non pescava quasi mai nulla e si accontentava di stare seduto a guardare il mare, ad ascoltare i suoni della risacca e a prendersi cura della sua nipotina seguendone i suoi giochi.


Lilla si sedeva sull’unico scoglio piatto con i piedi a penzoloni che sfioravano il mare. Le onde si arrampicavano sugli scogli e Lilla ritirava le gambe per non bagnarsi. Quando un’onda più grande la raggiungeva e le bagnava i sandali e i piedini, Lilla rideva. Il nonno si divertiva ad assistere a quei giochi e ad ascoltare le risate della sua piccola nipote, incurante che i pesci abboccassero; il suo vero divertimento era stare vicino al mare con la sua  nipotina.


Un giorno il nonno si accorse che Lilla parlava con qualcuno guardando verso l’orizzonte.

“Con chi parli?” chiese

“Con Miriam”

“Chi è Miriam? Non vedo nessuno”

“E’ la mia nuova amica. E' seduta sull’altra sponda del mare. Non la vedi? Hai visto come è bella? Hai visto che capelli lunghi e neri ha?”

“Quanti anni ha?”

“Ha la mia stessa età, credo. Salutala anche tu”

“Ciao Miriam” urlò il nonno un po’ perplesso osservando l'orizzonte senza terra e lasciò continuare la chiacchierata della nipotina con la sua nuova amica immaginaria. Il nonno assistette anche nelle mattine successive a quella magia che il mare replicava. Montava sempre la canna e lanciava la lenza in acqua senza mai pescare nulla e si metteva ad ascoltare la conversazione tra la nipote e la voce di Miriam che il mare portava tra le onde.


Una mattina …

“Hai il fidanzato?” chiese Lilla a Miriam.

“Certo che ce l’ho. E’ un principe e ha un cavallo con due grandi ali che vola tra le stelle. Tu hai il fidanzato?”

“No, non ho un fidanzato ma aspetto che venga a prendermi”

“Lo conosci?”

“Si, viene a trovarmi ogni sera nei sogni. Ha i capelli neri coperti da un cappello. Porta i baffi e una barba incolta. Ha una camicia gialla con un gilet di pelle. Un cinturone per i pantaloni e gli stivali. Viene a trovarmi col suo violino che suona per augurarmi la sua buona notte. Mi ha detto che un mattina verrà a trovarmi all’alba, mi sveglierà e mi porterà in via con sé in giro per il mondo”

“Fantastico! Come ha fatto a trovarti nei tuoi sogni?”

“E’ lui che viene a trovarmi. Mi ha detto che sta cercando una formula magica per dissolvere l’incantesimo che una strega cattiva gli ha fatto rinchiudendolo nei sogni delle bambine”

“Va a trovare anche le altre bambine?” chiese Miriam interessata e la cosa non sfuggì a Lilla.


“Va nei sogni delle altre bambine per scoprire la formula magica per cancellare l’incantesimo. Mi ha promesso che quando la troverà verrà da me e mi porterà via” volle ribadire la piccola Lilla.

Il nonno rimase affascinato ed esterrefatto per quella conversazione che la nipotina e il mare avevano fatto e pensò che avrebbe dovuto proteggere la bimba dagli zingari, non comprendendo che il gitano rappresentava per Lilla il primo desiderio di libertà.

Quelle chiacchierate continuarono per tantissime mattine ancora, sino a quando il nonno improvvisamente morì. I genitori vollero cambiare casa e Lilla perse il suo scoglio e la sua amica, ma porto sempre con sé il ricordo di Miriam e il sogno del gitano.

Lilla divenne grande, si sposò ed ebbe una figlia, una bella bambina che chiamò Noemi.

Il matrimonio non fu felice e ben presto Lilla si trovò sola con la figlia con la quale riuscì ad intessere un amore intenso senza mai trasformarlo in un legame morboso.

Noemi era già adolescente quando Lilla conobbe un uomo che sapeva trasmetterle serenità e dolcezza, emozioni e passioni. Lilla credette di innamorarsi subito di lui ma il suo cuore lottava contro  un ostacolo che lei riteneva insormontabile. Il suo nuovo compagno era un portatore di handicap. Lilla sapeva che se avesse accettato il suo amore avrebbe dovuto probabilmente cambiare la sua vita. Tante cose che le piaceva fare non sarebbero state più possibili come viaggiare, andare al cinema o magari semplicemente passeggiare, senza dover creare disagi ad altre persone e a sé stessa. Lilla non riusciva a stare lontano da quell’uomo ma aveva paura di stargli accanto. Non sapeva proprio cosa fare.

Un dì, sfogliando delle vecchie fotografie ritrovò quelle del nonno, della vecchia casa e di lei seduta sullo scoglio. Fu rapita dal desiderio di tornare su quella scogliera. Ne parlò alla figlia e le raccontò i ricordi più belli della sua infanzia e della sua amica immaginaria. Decisero di tornare su quello scoglio e di provare a cercare ancora Miriam.


Si sedettero entrambe sullo scoglio e Lilla ad alta voce chiamò la sua amica immaginaria:

“Miriam”

Anche Noemi la chiamò insieme alla mamma “Miriam, ci sei?”

E dal mare “Certo che ci sono, ti aspetto ogni mattina da tantissimo tempo. E’ venuto il tuo gitano a portarti via?”

Una lacrima sgorgò dagli occhi di Lilla e Noemi rimase stupita nel vedere la mamma piangere ma tacque.


Lilla rispose che il gitano veniva ancora a trovarla nei suoi sogni e che aveva conosciuto un uomo che credeva di amare tantissimo ma che aveva paura di vivergli accanto per via del suo handicap. Concluse il suo racconto con:

“Non so che fare, ti prego aiutami”

Per un po’ non giunsero voci dal mare, tutte le domande difficili hanno bisogno di tempo per trovare una risposta. Dopo un po’ Miriam disse:

“Facciamo un gioco, io ti faccio delle domande e tu mi rispondi immediatamente con sincerità”

“Va bene, inizia” rispose Lilla mentre Noemi guardava sempre più stupita la sua mamma.

“Immagina che non esista il passato ed il futuro e che il presente sia per sempre. Immagina che Noemi, i tuoi genitori e i tuoi amici non esistano e tu sei sola al mondo: accetteresti l’amore del tuo uomo?”

“Senza dubbio sì” rispose prontamente Lilla.

“Ora immagina ancora che il presente sia per sempre e aggiungi nel tuo mondo tua figlia, i tuoi parenti e i tuoi amici. Accetteresti l’amore del tuo uomo?”

La risposta giunse un paio di secondi dopo, ma fu abbastanza celere:

“Si, lo accetterei ancora. Forse mio padre non capirebbe perché vedrebbe per me dei problemi ma io potrei anche non ascoltarlo. Sì lo amerei e vivrei con lui”

“Bene – continuò Miriam - ora aggiungi il passato e il futuro. Immagina di vederti accanto a quest’uomo per sempre insieme a tutti. Lo accetteresti ancora?”

La risposta non giunse neanche dopo un minuto.

 Miriam: “Le vere risposte del cuore hanno spesso bisogno di tempo. La risposta è dentro di te ma non riesci a trovarla. Permetti al tempo di far emergere la tua risposta. Stagli accanto e scopri com’è e se è bello vivere con lui”

Lilla salutò Miriam promettendole che sarebbe tornata mentre Noemi guardava perplessa ma taciturna la sua mamma. Noemi non aveva ascoltato nulla. Le magie accadono solo se si ha voglia di credere che sono possibili.

Trascorsero gli anni. Noemi si sposò e Lilla divenne nonna. Si ricordarono di Miriam e vollero farle conoscere la nipotina. Lo scoglio era sempre lì e anche Miriam che non era mai cresciuta e la sua immagine si confondeva tra le nubi all’orizzonte.

La storia non racconta se Lilla scelse di vivere con quel uomo. Lilla però trovò la sua risposta ed insieme ad essa la sua serenità.

I beleave in Angels

Questa storia è tratta da un fatto vero di una carissima amica di nome Angela, gitana nell'animo. Posi io le tre domade e lei dette le tre risposte. Seguì il mio consiglio e l'esito della sua vita è stato più bello del racconto. Hanno annunciato per fine 2014 il loro matrimonio. Non possiamo dire che ...vissero felici e contenti, ma vi assicuro che ci proveranno.

Max

 
 
 

Per il vostro fine settimana ...

Post n°48 pubblicato il 08 Febbraio 2014 da elmax12

Che abbiate tempo

e che sia un bel tempo

sopprattutto quello che è dentro di voi.

La canzone che ho scelto per questo video racconta la storia di una donna indiana che desiderava avere una figlia e chiese aiuto alla luna.

La canzone mi era stata dedicata dalla mia amica Angela  la cui storia ha ispirato la favola che pubblicherò lunedì.

Mi ha detto che la mia favola ha contribuito alla sua difficile scelta di vita e me ne grata.

Max

 
 
 

Due domande difficili...

Post n°47 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da elmax12

Domanda 1)

Se conoscessi una donna incinta che ha già otto figli di cui tre sordi, due ciechi, uno ritardato mentale e lei avesse la sifililide, le consiglieresti di abortire?

Domanda 2)

Dobbiamo eleggere il nuovo leader mondiale e il nostro voto è decisivo.

Candidato A: 

E' in combutta con politici corrotti, consulta gli astrologi. Ha due amanti. Fuma come un turco e si beve dagli 8 ai 10 martini al giorno. (Non è Berlusconi, ha molte più amanti e non beve)

Candidato B:

 E'stato rimosso dal suo incarico due volte, dorme fino a mezzogiorno, all'università si faceva di oppio ogni sera beve un litro di whisky.

Candidato C:

  E'un eroe di guerra decorato.  E‘ vegetariano, non fuma, beve una birra una volta ogni tanto e non ha mai avuto  relazioni extraconiugali (o è stato bravo a nascondersi o ...).


Quale dei tre candidati sceglieresti?




Il candidato A è Franklin Delano Roosvelt

Il candidato B è Wiston Churchill

Il candidato C è






Adolf Hitler.


A proposito della domanda sull'aborto, se avete risposto SI', avete appena ucciso...






Ludwig Van Beethoven


Come è difficile trovare le risposte giuste alle domande importanti della vita.

Max


 
 
 

Desiderio

Post n°46 pubblicato il 05 Febbraio 2014 da elmax12

Io sono il tuo amante, vieni al mio fianco,

io aprirò la porta del tuo amore.

Viene e staremo insieme

per essere più vicini alle stelle.

Tu sei stata nascosta così a lungo senza guida

alla deriva del mio amore.

Anche così

sei stata sempre insieme a me.

Nascosta,

occulta,

rimasta nel buio,

senza manifestare niente.

Vieni,

io aprirò la porta del tuo amore.

Ti desidero più dell'alimentarmi e del bere,

ho fame per assaggiarti,

sento la tua presenza nel mio cuore.

Aspetterò in silenzio

la tua passione

un tuo gesto

un tuo sguardo.

Te.

Max

 

 
 
 

Ancora sull'amore finito ...una storia

Post n°44 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da elmax12

Orami è noto, il tempo dell’innamoramento dura dai sei a dodici mesi, dopodiché si inizia a razionalizzare, per chi ne ha voglia e ne è capace, ovviamente. Quanto dura il periodo di disinnamoramento?

Conosco il caso di una coppia che viveva un amore davvero grande. Lei aveva saputo entrare nella vita di lui senza invadenza. Riuscivano  a parlare di tutto, si affidavano l’uno l’altra, erano sempre presenti nei momenti di gioia e di dolore. I loro momenti di passione erano speciali. Insomma, sembrava che fosse un amore felice e duraturo, infatti durava da tantissimo tempo ed era impossibile intravederne la fine. Poi lui, un giorno, si lasciò rapire da una donna più bella, che aveva due occhi penetranti, un seno fiorente e un corpo mozzafiato. La voce di lei poi, aveva una tonalità suadente, sensuale e accattivante. Il nostro amico non seppe resistere alla tentazione e la seguì come uno sciocco incurante dell’amore che uccideva e  che perdeva. La donna che aveva lasciato lo cercò più volte calpestando anche la sua dignità sino a che dovette rinunciare. Poi trovò un appoggio in un’altra persona, si consolò grazie a lui e nacque per lei un nuovo legame. Non saprei dire se era o diventò amore, certo è che la loro storia continua ancora.

Trascorsero sette mesi e finalmente l’emisfero sinistro del cervello del nostro amico prese il controllo con la sua razionalità e gli fece rendere conto che aveva fatto l’errore più grande della sua vita, almeno in fatto di amore. Il nostro amico non volle ammetterlo, soprattutto a sé stesso. Piuttosto che provare a recuperare il suo amore vero, si incaponì nel cercare l’amore nella donna che lo aveva fatto sbagliare, solo per dimostrare a sé stesso e a chi lo aveva criticato che la sua scelta era stata giusta.  Continuò a insistere con la sua bella …senza anima e iniziò con lei un’alternanza di abbandoni e di ritrovamenti sino a che la storia si esaurì completamente. Poi si persero di vista e tuttora serbano una buona dose di antipatia reciproca. C’è da dire che se fosse tornato subito a mani giunte dal suo primo amore, probabilmente sarebbe stato cacciato in malo modo, ma forse valeva almeno la pena di provare, avrebbe se non altro scaricato un po’ la sua coscienza. Poi mettete che lei lo avesse perdonato, non è da escludere.

Il nostro amico non ha mai dimenticato la donna che ha lasciato, la rimpiange tutte le volte che la vita non gli gira bene e porta il rimorso per averle dato un grande e ingiustificato dolore, pentito del fatto che forse sarebbe bastato sufficiente chiederle aiuto per scacciare la sua attrazione fatale. Sicuramente lei lo avrebbe aiutato e non si sarebbe tirata indietro.

Quanto dura la fase di disinnamoramento?

Sempre per fonte psichiatrica e psicologa, un lutto viene elaborato in tre mesi circa, se si eccede nel tempo si rischia di cadere in depressione che deve essere curata. Se la perdita di un amore non è peggiore del lutto di una persona cara, in massimo tre mesi il mal d’amore dovrebbe attenuarsi e trasformarsi in nostalgia.

L’esperienza di guarigione dal mal d’amore della nostra amica fu raccontata così:

“E’ stato come avessi preso una violenta influenza, come se avessi avuto una febbre altissima che mi ha fatto delirare. Avevo minacciato vendette, trovato epiteti peggiori possibili per lui, speravo in rivalse e auguravo infelicità al suo nuovo amore. Poi, come accade per l’influenza, mi sono svegliata una mattina sfebbrata. Il delirio era passato e ho riso sulle cattiverie che avevo pensato. Per fortuna so distinguere tra il bene e il male e non ho fatto del male anche ne avevo ricevuto tanto e ingiustificato. Mi è rimasta per un po’ la tosse e il raffreddore, poi sono passate anche loro insieme al ricordo spiacevole della malattia.”

La sua guarigione effettivamente avvenne più o meno nel terzo mese. Grazie al suo modo di essere e alla sua intelligenza non le fu difficile andare avanti con una nuova esperienza.

Aveva detto che la cura per dell’influenza era iniziata liberandosi di tutte le reliquie che la portavano a ricordare, Buttò i suoi regali, il portachiavi, la borsa, il suo profumo che si spargeva sulla pelle prima di incontrarlo.

Non deve esserci nulla intorno che in qualche modo riporti all’altro. Ciò che non si può gettare deve essere rivissuto con altre esperienze.

Tre mesi dovrebbero essere sufficienti per cancellare il dolore, ma occorre soprattutto riaprire il cuore per far uscire i cattivi ricordi e magari far entrare nuove emozioni e un nuovo amore.

Una canzone semiseria per concludere un post troppo serio.

Le imamgini del video sono del famosissimo:

"Ultimo tango a Parigi"

Beh, in qualche modo si lega a ciò che ho scritto.

Beh, ora basta a parlare di amori finiti, è giunto il momento di cambiare argomento.

Max

 
 
 
 
 

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