L'isolaCheNonC'è.*
Seconda stella a destra, questo è il cammino.. E poi dritto! Fino al mattino..*
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Post n°5 pubblicato il 02 Giugno 2008 da rossoblu18
A chi sta il compito di decidere ciò che è giusto o è sbagliato? |
Post n°4 pubblicato il 31 Maggio 2008 da rossoblu18
Le persone non se ne vanno veramente.. Siamo noi che non le vediamo.. |
Post n°3 pubblicato il 29 Maggio 2008 da rossoblu18
Realizzare i propri sogni non è altro che riuscire a toccare l'impossibile, il difficile diventa poi mantenere stabili le situazioni. L'impossibile è tale solamente per definizione, è relativo. L'impossibile è per molti, ma non tutti. E così mi diverto a superare i quei limiti, che per altri è l'impossibile. Sono i limiti di me stessa, quelle soglie che, se varcate, portano dentro di me. Quelle che gli altri non conoscono, perchè non appartenenti a loro. E scoprire un mondo di giochi, di ambizioni, di speranze, dentro me, e contemplare ciò che nemmeno io conoscevo di me stessa. E scoprire che ancora qualcosa mi può far male, che le ferite non portano la cicatrice.. E' tutta un'illusione.. Solo per oggi, lascio l'impossibile del mio mondo agli altri, perchè è divertente guardarli dannarsi, 'che tanto ognuno è unico per se stesso, 'che tanto ognuno ha i suoi limiti impossibili, irraggiungibili per tutti gli altri. Un grande bacio a un caro amico della chat. |
Post n°2 pubblicato il 28 Maggio 2008 da rossoblu18
Quando penso a te è come pensare al mare d'estate, in una giornata limpida, quando il sole fa luccicare il mare, pieno di vele, e quel profumo di sale sulla pelle, che annoda tutti i capelli. Le corde spesse che tengono ormeggiati gli yacht, e il ciondolare dei pescherecci al porto, ed il sole che brucia e fa bruciare, Quando ti guardo è come guardare l'arcobaleno dopo la pioggia, perchè è questo che sei, sei un sorriso in mezzo alla tempesta. E i fulmini, i tuoni, prima o poi spariranno, e le nuvole lasceranno posto al sereno, alla quiete. All'arcobaleno. Con i suoi colori, la sua allegria, la sua spensieratezza, laggiù.. iRRAGGiUNGiBiLE. Quando ti sento il mio cuore è come se fosse sospeso a mezz'aria, come se la tua sola voce avesse la forza di trasportarmi in un mondo che lo so, non esiste, ma è piacevole poter provare emozioni appartenenti a vite parallele. Quando batti le mani, mi fai emozionare. Semplicemente. Emozionare. Mi hai fatto da culla, e ora sei la mia casa. Sei bella che fai male. Ti riconosco in mezzo a mille altre perchè sei mia. E quando allungo la mano verso di te, sembra quasi di sfiorarti, farti il solletico. E tu sorridente lì che mi guardi, tu che li hai visti prorpio tutti, e vedi anche me. Torna ad essere grande, come una volta. Riprenditi i tamburi, e le storiche coreografie. Alza lo sguardo, sei la Gradinata Nord.. |
Post n°1 pubblicato il 27 Maggio 2008 da rossoblu18
Hai rallentato, non è vero?! Le curve strette per macchine come la tua, non sono mai il massimo. Eppure quelle curve sono casa mia. La roccia che arriva a strapiombo sul mare, Piazza Lunga, dove quando ancora avevo la testa da un altra parte, lì si facevano andare al massimo i motorini, Capo Nord, il mare color smeraldo, che da piccola non capivo fossero gli alberi intorno a dare quella colorazione. E poi la carega, e quante volte avrei potuto lasciarci la pelle, invece raccoglievo il mio coraggio e la mia spensieratezza, e sull'asfalto rovente tornavo indietro, guardando superarmi la macchina di Gheddafi, e come lui tanti altri diretti nel paese dei ricchi. Hai rallentato, e poi hai intravisto il faro, le casette genovesi, quelle piccole, strette, e appicicate.. Quelle che un giorno hanno visto nascere pescatori, artigiani, ma mai quello che sei tu. Hanno visto nascere scorbutici genovesi dal carattere chiuso, perchè in realtà è così che siamo. Chiusi. Dentro noi stessi. E odiamo quelli che ingombrano quelle strettissime curve con macchine giganti, come la tua. Avrai visto una chiesetta, e poi solo una discesa.. Poi avrai speso una fortuna per parcheggiare, ma non è un problema per te. Hai passeggiato con la tua bella fortunata per una viottola che a me sa di familiare, hai guardato le vetrine di Gucci, Armani, Dolce&Gabbana.. Hai attraversato la piazzetta, e ti sei seduto al tavolo del ristorante più caro che ci sia a Portofino. Molo sinistro, in fondo. Conosco quel posto come le mie tasche, perchè a quelli che non hanno la tua stessa fortuna, a volte capita di sognare.. Sognare qualcosa di diverso, magari migliore, anche se non so fino a che punto. Perchè non esistono i perchè.. Il destino punta il suo dito verso di te, e poi è inutile farsi domande.. Cammina verso la meta, se possibile a testa alta, e accetta tutto quello che incontri nel migliore dei modi, non hai scampo d'altronde. Quante volte ho passeggiato su quel molo, ascoltando il rumore del mare gelido di Dicembre. Quante volte ho sognato dietro a quei negozi, quella vita, quel silenzio. Perchè a Dicembre c'è solo silenzio a Portofino, di notte, e tutto è talmente lontano dal vostro pianeta, che sembrate irraggiungibili.. E' buffo, sei buffo... Quella faccia che se non fosse perchè ti odio, potrebbe sembrare ancora la faccia divertita di un bambino di 7 anni che gioca a pallone nel campetto dietro casa. Quel tuo modo di fare che se non avessi la tua età, sarebbe infantile, mentre invece adesso è ignoranza. Era già buio quando hai ripreso a guidare per le curve strette tra Paraggi e Portofino. Il tuo conto in banca ha fatto un tuffo verso il basso. Ma che.. Tu sei Antonio della Bari vecchia, il tuo conto in banca non si muove mai nemmeno di un millimetro. |
Inviato da: CUORDIROCCIA
il 07/11/2008 alle 17:40
Inviato da: rossoblu18
il 05/11/2008 alle 18:02
Inviato da: CUORDIROCCIA
il 04/11/2008 alle 00:35
Inviato da: realgar0
il 02/11/2008 alle 14:34
Inviato da: realgar0
il 15/06/2008 alle 16:09