Creato da cajen.1972 il 23/09/2011

Informarsi meglio...

... per evitare le cavolate e correggere le bufale che si leggono in giro

 

 

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Debiti pubblici a confronto

Post n°67 pubblicato il 17 Maggio 2012 da cajen.1972

 

"ECONOMISTI DE NOANTRI"

 

 

Questi economisti de noantri ci vogliono svelare i misteri del debito pubblico. Il Giappone, seppur con un debito pubblico doppio del nostro, non è "sorvegliato speciale", l'Italia invece sì, e  qualcuno scrive nel suo compitino da prima media (inferiore):

La Spagna nel 2011 aveva un debito del 66% del Pil, la Francia 85% e la Germania 83% … l’Italia viaggia da sempre oltre il 100% e nel 2011 ha raggiunto il 120% … il Giappone ha un debito del 240%.

Logica vorrebbe che “sic stantibus rebus” la Spagna dovrebbe essere “affidabilissima” e via, via, Germania, Francia e Italia sempre meno “affidabili” … fino al Giappone che dovrebbe essere ormai fallito!

NON E’ COSI’ !!!

Orco Can e com'è? Questo se la canta e se la suona!

Misteri della finanza, Italia e Spagna sono “sorvegliate speciali”, la Germania è la prima della classe e il Giappone finanzia il proprio debito all’interesse ridicolo dello 0,5%.

Ciumbia, anche per questi economisti de noantri rimane un mistero e allora si ritorna per la trecentocinquantaduesima volta alla solfa - la stessa solfa - che ormai tutti conosciamo:

nessuna misura contro la  spesa corrente, nessuna misura contro la casta politica e bancaria e i poteri cosiddetti forti, nessuna riforma strutturale, solo qualche balletto sulle privatizzazioni, bolle di sapone, bufale mediatiche  … e una montagna di tasse!

Che due palle. Ma a parte le tasse - che con Monti sono raddoppiate grazie anche ai disegni di legge del governo precedente - vi pare che un tal Berlusconi abbia mai preso delle misure contro la casta politica? E' notizia di questi giorni che il PDL sta facendo perdere tempo sulla legge che vede l'inasprimento delle pene per il falso in bilancio grazie ad innumerevoli emendamenti e quì si parla ancora di  deboli misure contro la casta arrivando da chissà quale pianeta... E le privatizzazioni di Berlusconi dove sono? Le riforme? Aria fritta! Bufale mediatiche? Se parliamo di bufale ne abbiamo appena lasciato un repertorio. Insomma, un po' di onestà intellettuale. Ma veniamo al dunque, io non sono economista, non leggo Adam Smith, non scrivo in latino ma faccio una cosa che certi economisti all'arrembaggio non fanno, informarsi.

 

~~~~

 

Perchè il Giappone ha una moneta forte… con un debito pubblico quasi del 250%, mentre noi con “solo” il 120% di debito pubblico e i tassi di interesse sui nostri Buoni del Tesoro ci stanno mandando in crisi?

Semplice, perchè i giapponesi (cittadini privati, aziende, istituzioni pubbliche, banche nazionali) possiedono oltre il 90% di tutto il debito “pubblico” nazionale, mentre noi italiani, (che siamo più furbi), il nostro debito pubblico lo abbiamo ceduto volentieri agli stranieri, per circa il 35%, mentre un altro 45%, circa, è posseduto da banche, assicurazioni, fondi comuni.

Pertanto, mentre in Giappone i detentori del debito pubblico sono molto patriottici e si accontentano di avere dall’1% al 1,5% di interesse, qui da noi i detentori pensano solo al proprio tornaconto e chiedono interessi sempre più alti, minacciando di non acquistare i titoli di stato. E noi cittadini italiani, ne paghiamo le conseguenze in termini di aumento del costo del denaro.

Ah, tra coloro che non vogliono più acquistare i nostri titoli c’è anche la Deutsche Bank, che ha messo sul mercato in agosto 2011 oltre 7 miliardi di titoli italiani, dando il “via” all’attuale crisi degli “spread”.

 

VOGLIO ANTICIPARE I RIVALi, E' TUTTO MATERIALE TROVATO SUL WEB, NON SOLO,  CONSIGLIO AI RIVALI DI COPIARSI LE FRASI CHE MI APPARTENGONO, NON QUELLE CHE NON MI APPARTENGONO PERCHE' NELL'ULTIMO POST SPAZZATURA DI LORO PUBBLICAZIONE  A ME DEDICATO, IL SECONDO COMMENTO NON E' MIO!!! :-)

 

 

Commenti al Post:
Quintana5
Quintana5 il 18/05/12 alle 14:48 via WEB
Diversi argomenti e partiamo da quello "casta". La cosa è semplicissima, nessuno dei politici, ribadisco nessuno, sembra disposto a rinunciare ai suoi privilegi, per cui puntare il dito su Berlusconi & co. significa fornire una visione inaccettabilmente parziale della realtà, la crisi è sistemica, l'Italia, come ho già ripetutamente scritto, ha fatto poco, ma addossare a Berlusconi le responsabilità della stessa è un falso storico. Passiamo al Giappone: pur avendo avuto un abbassamento del rating è ancora considerato affidabile per l'enorme liquidità che ha a disposizione il sistema economico giapponese, privati ed aziende. Ci si può porre la domanda sul perché i giapponesi si accontentino di tassi tanto bassi (siamo intorno all'1%) e cercare una risposta. Normalmente in un portafoglio i titoli di Stato rappresent(av)ano la parte dello stesso con rischio più basso, in genere si comprano titoli di stato per coprirsi dall'inflazione e salvaguardare il capitale, evitando qualsiasi pericolo di perdite in conto capitale e mi si perdoni la lunghezza, ma devo spiegare: se io compro un titolo in una valuta che non è la mia al 3% perché voglio guadagnare più che con quello che mi offrono i miei titoli, ma poi quella valuta si svaluta del 5% sulla mia ottengo: 100+3%=103; però: 103-5%=97.85 come risultato; come si vede anche una piccola oscillazione del cambio può causare perdite in conto capitale, cosa in contrasto con la specifica destinazione di quel segmento di portafoglio. In Giappone l'inflazione per i loro parametri al momento è alta, siamo allo 0,5% e questo è proprio il rendimento medio dei titoli di Stato, ma nel tempo il Giappone ha conosciuto lunghi anni di deflazione, per cui per loro un rendimento simile è ben più che accettabile, anzi c'è un guadagno netto rispetto all'inflazione di almeno mezzo punto, non male decisamente. Quindi la risposta al perché dei bassi livelli di remunerazione dei titoli di Stato non può essere il patriottismo, semmai al riguardo, paradossalmente, sono molto più patriottici i tedeschi, che accettano rendimenti effettivi negativi! Infine argomento spread: i nostri titoli di Stato hanno sempre ottimo mercato, durante le aste la richiesta è praticamente sempre più alta dell'offerta e quanto alla Deutsche Bank, non so dove hai trovato la notizia che il 7 agosto avrebbe dato origine alla crisi dello spread vendendo i titoli di Stato italani; la notizia mi pare infondata per due ragioni: la prima è che il 7 agosto 2011 era domenica, quindi i mercati erano chiusi; la seconda è che la crisi è iniziata ben prima: il primo luglio lo spread era di 132 punti, il 18 luglio di 332, quindi quasi il triplo, il 4 agosto del 374 e l'8 di 303, per cui stando alle tue notizie la vendita della DB avrebbe fatto bene allo spread!
 
 
cajen.1972
cajen.1972 il 20/05/12 alle 17:17 via WEB
Scusa ma non capisco cosa intendi quando accosti una crisi sistematica ai privilegi. Parli di crisi della legalità o dell'economia? Se parliamo di crisi della legalità non sarò così cieco da non vedere cosa è successo a sinistra ma guardiamo anche l'attività parlamentare di questi ultimi anni. Non che prima non ci fossero leggi ad personam ma in questi ultimi anni qualcuno ha schiacciato più di ogni altro il piede sull'acceleratore, questo grazie anche a un elettorato che ha visto con un occhio soltanto. Non è bastato e non basterà a debellare la casta. Io non ho mai difeso l'illegalità, non ho mai cercato di convincere che i conflitti di interessi di berlusconi fossero più piccoli di quelli della sinistra e nemmeno che la sinistra fosse legittimata ad avere i suoi conflitti di interessi solo perché c'erano anche a destra. A destra succede che pur sapendo degli atti di corruzione di un presidente del consiglio, si voti comunque per quel candidato presidente del consiglio, mi sembra una anomalia tutta italiana o forse di qualche staterello del sud america. Abbiamo avuto troppi avvocati del diavolo in questo paese e questa è stata la vera rovina dell'Italia, altro che crisi sistematica. Questo paese si è diviso in avvocati del diavolo e forcaioli, chi condannava e chi difendeva, divisi su questi principi minimi di legalità, non possiamo chiedere nessun cambiamento alla casta. Forse il commentatore ha enfatizzato sul patriottismo dei giapponesi ma comunque un po' di patriottismo c'è. Secondo me i giapponesi non hanno interesse a mandare in malora il proprio paese chiedendo dei tassi che potrebbero frenare la crescita. Renumerano poco ma sempre e comunque in positivo. Propbabilmente i tedeschi hanno più spirito di sacrificio. La data del 7 agosto non esiste sul commento, hai letto male. Sette sono i miliardi e agosto il periodo. Ho trovato qualcosa di interessante su Panorama e non sull'Unità. Una notizia propagata da diverse fonti.

I gestori degli hedge fund, sempre i primi ad annusare l’aria, hanno dato il via alle danze iniziando, da un lato, a liberarsi dei titoli di stato italiani (facendo salire così il differenziale con i bund tedeschi e spingendo anche gli investitori istituzionali a fare lo stesso) e, dall’altro, a scaricare sul mercato i titoli delle società quotate più direttamente interessate dall’effetto «bund» (le banche), determinandone ingenti cali. In quest’ottica va letta anche la mossa difensiva della Deutsche Bank che ha venduto 7 miliardi di titoli italiani sugli 8 complessivi detenuti all’interno del proprio portafoglio. Manovre che hanno alimentato ulteriori spinte ribassiste dando vita al cosiddetto «panic selling», il processo che porta gli azionisti a vendere a raffica titoli quando il prezzo di questi inizia a virare verso il basso (e soprattutto quando a guidare il ribasso sono le vendite degli investitori istituzionali).

http://blog.panorama.it/economia/2011/08/22/chi-si-nasconde-dietro-la-speculazione-che-colpisce-litalia/

 
   
Quintana5
Quintana5 il 22/05/12 alle 08:17 via WEB
Accostare i privilegi dei politici con una crisi sistematica significa che costoro stanno ponendo grosse resistenze ai cambiamenti necessari: voler mantenere dei privilegi non significa soltanto non fare una legge sul conflitto di interesse (ad esempio e potrei citare anche la legge sulla liberalizzazione delle tariffe degli avvocati, impedita a viva forza), sull'abolizione delle province o sul numero dei deputati, ma anche non voler procedere a riforme utili per non scontentare il proprio elettorato e qui penso al famoso art. 18 di cui tutto il mondo ci chiede la revisione mentre noi continuiamo a dar retta alla Camusso...Quanto alla spiegazione antropologica dell'elettore di destra, consiglio un saggio di Luca Ricolfi, uomo di sinistra e ti ricordo che per decenni chi era di sinistra ha votato per un partito che sosteneva un paese chiamato Unione Sovietica, per cui credo che non esistano elettori buoni ed elettori cattivi, ma sono elettori che votano con lo stesso spirito con il quale andrebbero allo stadio e lasciamo dire che secondo me sono la maggioranza. Quanto al lato economico ci sono un paio di aspetti da esplicitare. I giapponesi non sono affatto "molto patriottici", badano solo al loro portafoglio: il rendimento netto che ottengono dai titoli di Stato è positivo tra il mezzo punto ed il punto, senza correre rischi di cambio, per cui possono essere più che soddisfatti. I tedeschi, al contrario, hanno un rendimento netto negativo, per cui potremmo dire che sono più patriottici dei giapponesi! Il patriottismo non c'entra nulla. Quanto alla crisi dello spread ed agli attacchi speculativi vorrei rimandarti ad un mio post, in cui avevo notato uno strano coincidere tra aumento degli spread ed aste dei titoli di Stato, per cui certamente l'Italia ha subito attacchi speculativi. La fonte che sostiene che la "Deutsche Bank, che ha messo sul mercato in agosto 2011 oltre 7 miliardi di titoli italiani, dando il “via” all’attuale crisi degli “spread”" ha scritto una sciocchezza: come evidenziato la crisi dello spread è iniziata ben prima, i titoli di Stato italiani sono sempre ben appetiti (la domanda è sempre superiore all'offerta) e, come poi hai trovato sul blog di "Panorama" la mossa della DB fu "difensiva", volle evitare un ulteriore deprezzamento dei titoli in portafoglio, con conseguenti perdite.
 
     
cajen.1972
cajen.1972 il 22/05/12 alle 21:33 via WEB
Sempre con questo benedetto articolo 18... E vabbè, ognuno ringhia contro dove meglio crede. Se per te l'articolo 18 è la rovina di questo paese, per me invece sono stati i vent'anni di berlusconismo. Se parliamo di legalità non spostiamoci in Unione Sovietica, non produce nulla. Discutiamo invece della legalità andata a quel paese e non per colpa dei russi. Ho solo ribadito che il commentatore deve aver enfatizzato troppo sul patriottismo dei giapponesi ma queste piccole precisazioni non stravolgono i fatti, il debito pubblico dei giapponesi non è in mano agli stranieri, c'è molta più liquidità ed entrambi siamo d'accordo sul fatto che loro non corrono rischi. Una domanda? Se i titoli italiani sono sempre ben appetiti perché poi si svendono? Non sarà per caso che manca quella fiducia che gli altri non hanno di noi se non possiamo risanare i debiti?
 
     
Quintana5
Quintana5 il 23/05/12 alle 22:41 via WEB
Ecco...per te Berlusconi è colui che ha rovinato l'Italia, per me è uno che non ne ha risolto i problemi, anche riformando l'art. 18. In genere ringhiano i cani, io potrei rispondere che ognuno raglia come crede visto che siamo in tema di quadrupedi :-) In ogni caso siamo in parecchi a chiederne la riforma: hai presente i vari giornali che sostenevano che Berlusconi avesse preso in giro l'Italia, parlo di quelli stranieri, spesso citati? E le istituzioni, FMI, OCSE, agenzie di rating etc... forse qualche domanda occorre porsela, se ha ragione la Camusso o le varie istituzioni internazionali. Più che enfatizzato il commentatore ha proprio detto una stupidaggine e (ri)cerco conforto nei numeri. Il rendimento attuale (che è cosa diversa da "tasso") di un titolo di Stato giapponese è di 1-1,5%, per cui con l'inflazione allo 0,5 ha una resa del suo denaro tra lo 0,5% e l'1%; un investitore tedesco, o comunque europeo che investisse in titoli di Stato tedeschi avrebbe attualmente un rendimento sotto l'uno, nel migliore dei casi, proprio ieri siamo andati allo 0,07, ma rimaniamo allo 0.8%. Alla fine dell'anno il suo denaro, con una inflazione al 2,5%, ha avuto un decremento netto dell'1,7%. Chi è più patriottico? Risposta: nessuno dei due; il giapponese ha un ritorno DAL suo denaro e di questo è soddisfatto; l'investitore europeo ha un rientro DEL suo denaro, che è quello che in questo momento cerca. I titoli italiani sono ben appetiti perché, se osservi il risultato delle aste, a fronte di una domanda base 100, la rischiesta è almeno il 120%. Il differenziale di rendimento rispetto ai titoli tedeschi esiste in quanto la situazione dei due paesi è molto differente e non solo dal punto di vista finanziario: ti invito sempre a leggere i rapporti delle agenzie di rating, sono un utilissimo specchio della nostra situazione, nonostante i loro errori io credo che siano affidabili sia per i giudizi che per la visione. Il differenziale si chiama quindi "rischio paese" ed esprime il costo richiesto dagli investitori per prestare il loro denaro, in altre parole il debitore è reputato affidabile, in grado di onorare il debito, ma si chiede un sovrapprezzo rispetto ad un offerente reputato più affidabile. Mi sono spiegato? Buona serata!
 
     
cajen.1972
cajen.1972 il 24/05/12 alle 20:42 via WEB
Non volevo darti del cane, era un modo di dire per enfatizzare certe discussioni. Mi dispiace per te ma non mi sento un quadrupede, sono un uomo libero :-) Non fare niente non porta forse al disastro o fallimento? Eppure qualcosa è stato fatto ma nulla per cui ne valga la pena di ricordare, berlusconi sarà ricordato come l'uomo del consenso e non del fare. Di patriottismo ne hai parlato solo tu e il commentatore, io mi riservo e sostengo la sostanza del post, il debito pubblico del giappone è in mano ai giapponesi, quello italiano agli stranieri, questo è il concetto. Ho capito il tuo discorso su investimenti e inflazione, molto chiaro. Parli anche indirettamente di eurobond se non sbaglio, titoli europei per onorare i debiti, ma allora perché il genio di Tremonti non se l'è caccato nessuno? Troppo prematura la propoista? I soliti slogan del governo del fare? Della serie "Lo dico ma non lo faccio?" I Tremonti Bond... una parte infinitesimale del fallimento del PDL. Buona serata.
 
     
Quintana5
Quintana5 il 25/05/12 alle 08:30 via WEB
Hai inteso subito quando ho parlato di ragliare, allo stesso modo ho fatto io quando hai parlato di ringhiare! Questo vuol dire che se si parla di versi di quadrupedi la comprensione è immediata! Comunque va bene, nessun problema. Venendo a noi: di patriottismo io ne ho parlato soltanto per confutare una tua fonte, come avrai letto al patriottismo credo poco quando si tratta di denaro. Del Governo a marca PdL sarebbe lungo parlare ora, personalmente qualcosa ho scritto, tuttavia credo che il discorso sia ancora troppo giovane per poter essere equilibrato, pensa che non ci si riesce ancora con il fascismo, eppure sono passati 60 anni! Quanto agli eurobond la proposta di Tremonti era valida e lo è tutt'ora a mio parere, e non passò per la contrarietà decisa della Germania e della Francia. Gli eurobond, proposti si da Tremonti, ma anche da Juncker, ad esempio e, sotto forma differente da Prodi, sono uno strumento atto a garantire i debiti dei singoli paesi europei di fronte al mercato, con la conseguenza che si dovrebbero evitare crisi del debito sovrano. Non hanno mai preso vita per la totale avversione della Germania, timorosa del fatto che la garanzia dagli eurobond incentivi a politiche fiscali e di bilancio "allegre", con la conseguenza di veder poi innescati aumenti di tassi e dinamiche inflazionistiche viste sempre come il fumo agli occhi. La Germania ha le sue ragioni, indubbie, tuttavia la domanda base è sempre la stessa: siamo o no comunità di Stati? Qui il PdL c'entra poco, la proposta, come evidenziato fu fatta anche da Prodi, piuttosto la questione è che in Europa non si può imporre alcunché, il bastone del comando delle finanza è saldamente in mano alla Germania. Buona giornata.
 
     
cajen.1972
cajen.1972 il 25/05/12 alle 17:03 via WEB
Ma sei tu che hai inteso male, mica io :-) La Merkel ha ragione temere i tassi e l'inflazione, il pericolo esiste però la cancelliera deve comunque valutare l'emergenza euro. E' sempre difficile collocare il discorso dalla parte dei giusti per questo evito di criticare e chiamare culone o pagliacci gli altri. Secondo me, se il problema sono i tassi e l'inflazione, servono misure di controllo ma dico così senza alcuna pretesa. Ancora una cosa ma la paura dei tassi è solo della Merkel in questo caso? Buona giornata.
 
     
Quintana5
Quintana5 il 25/05/12 alle 18:41 via WEB
Pe dipanare la diatriba quadrupedica: un cane ce l'ho in casa ed è meglio di tanti umani; i somari pare che non siano poi così scemi, tutt'altro, quindi...:-) A me piacciono poco i cori da stadio, se non allo stadio, quindi cerco di capire: la Merkel da un lato credo abbia le sue ragioni, in fondo i tedeschi hanno fatto dei sacrifici nel passato per essere dove sono; dall'altro oggi siamo, o meglio dovremmo essere, una comunità di Stati e questo imperversare teutonico rischia di rendere l'Europa germanocentrica, facendo venir meno di fatto i patti. I tassi sono sotto il controllo della BCE, che ben si è guardata dal seguire l'esempio degli FED, che li ha portati praticamente a zero, pur se una misura simile sarebbe stata probabilmente utile. L'inflazione può essere controllata solo per quanto riguarda i prezzi interni, quella "importata" è incontrollabile (es.: prezzo del petrolio). D'altro canto quando si hanno molti debiti una giusta dose di inflazione non è così negativa, aiuta a risanare il tutto senza troppi drammi, questa è stata la strada degli USa, ad esempio. In questo momento tassi ed inflazione, per rispondere alla tua domanda, sembrano essere solo della Merkel. Buona serata
 
bavzlo
bavzlo il 18/05/12 alle 17:10 via WEB
Ma si può sapere in mezzo a che razza di diatriba mi trovo? Guardate che io non c'entro niente! Un saluto a tutti,bavzlo
 
 
cajen.1972
cajen.1972 il 20/05/12 alle 17:17 via WEB
E' successo che qualcuno è finito in preda agli incubi di notte e alle allucinazioni di giorno. Lo sventurato riposa poco ed è molto stanco, ormai vede cloni comunisti dappertutto. Lui ti ha scambiato per il sottoscritto. Un saluto.
 
   
bavzlo
bavzlo il 21/05/12 alle 17:19 via WEB
Finalmente! Spero ora abbia capito tutto e che continuare a tenermi in lista nera è davvero un'assurdità.Grazie per il chiarimento e buona serata a tutti,bavzlo
 
     
cajen.1972
cajen.1972 il 22/05/12 alle 20:14 via WEB
No, non capirà....
 
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