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Post n°231 pubblicato il 28 Marzo 2014 da Bacio.Notturno
La Marvel vuole sorprenderci. Dopo essersi rinnovata negli anni scorsi con la linea Ultimate, ecco a voi la linea NOIR , ovvero la rivisitazione in chiave anni '30 dei principali eroi della Casa delle Idee. Seguendo in qualche modo la linea degli Elseworld DC, la Marvel reinventa personaggi storici e costruisce un universo a sé stante dove incontriamo versioni distorte di personaggi a noi cari. L’esordio non poteva che avvenire con Spiderman, portabandiera Marvel, catapultato negli Usa post crisi del 1933, pronto a confrontarsi con un Goblin boss della mala, coadiuvato da sgherri del calibro di Kraven, dell’Avvoltoio e del Camaleonte, tutti elementi classici dell'uomo ragno, qui riveduti e corretti. Le origini dell’uomo Ragno sono diverse, e tutti i personaggi sono sensibilmente più adulti, maturi e, nel caso dell’Avvoltoio, gotici. La Panini raccoglie in un primo volume la miniserie d’esordio di Spiderman Noir, con le origini e lo scontro con Goblin, mentre nel secondo “Occhi senza un volto” è narrato il confronto con un originalissimo Dottor Octopus. Il ritmo della narrazione delle storie del primo volume è però molto lento, avviluppato in numerose didascalie a volte un pò pesanti, che faticano a coinvolgere il lettore, malgrado il fascino delle nuove ambientazioni e dei nuovi ruoli di personaggi ampiamente conosciuti. Interessante comunque la scelta di Ben Urich come iniziale protagonista, il quale cederà il passo solo in secondo tempo a Peter Parker. Il secondo volume invece ha dei ritmi molto più piacevoli, meno affollato di protagonisti, ha una narrazione più lineare ed introduce un sottile gusto horror. Il dottor Otto Ottavius degli anni '30 ha connivenze naziste ed è molto più spaventoso della sua controparte classica: sottile, geniale, macabro e angelicamente bello. Colmo di sadici demoni interiori. Il disegno è dell’italianissimo Carmine Di Giandomenico, già autore di Daredevil: Battlin Jack Murdock; sul disegno nulla da dire: elegante, ma poco dinamico, meno adatto ad una storia classica di supereroi ma perfetto per le atmosfere Noir richieste dalla sceneggiatura. In più di un’occasione il segno ricorda nei volti e nelle espressioni Nicola Mari, che a sua volta citava Mike Mignola nei primi albi di Nathan Never, personaggio al quale sembra ispirato la caratterizzazione del giornalista Ben Urich del primo volume. La linea Noir della Marvel si completa con altre rivisitazioni di personaggi classici, tra cui XMEN, WOLVERINE. DAREDEVIL e IL PUNITORE. Da vedere. |
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