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Come credere?

Post n°169 pubblicato il 13 Luglio 2016 da la.luna.piena1

Religiosità interiore o esteriore?

Ho letto il post della mia amica carissima Paola e adesso voglio dire la mia opinione.

Ma cos'è la religione?

Sappiamo che fino dalla notte dei tempi l'essere umano, non conoscendo la causa di certi fenomeni, aveva creato delle divinità che erano la causa di questi fenomeni e quindi bisognava stare sottomesse, accettando ciò che succedeva o fare sacrifici per mitigare la loro cattiveria.

Premesso che fra me e la religione non esiste un vero amore, ma rispetto colei/lui che hanno fede, proprio non capisco il motivo di dover chinare il capo perchè noi siamo persone piccole piccole.

Nel mondo esistono 3 grandi religioni monoteiste, ma siolamente una ha sentito il bisogno di elevare agli onori dell'altare persone che dovrebbero intercedere per noi all' Entità suprema che si chiama Dio.

Ma perchè tutto cio'?

Da parte mia posso dire che non credo all'esistenza di questa Entità perchè se c'è un'inizio e una fine anche lui deve essere stato originato da qualcuno, ma "credo" a una persona che si chiamava Rita ed era originaria di Cascia.

Il mio "credere" non è un atto di sottomissione, cioè quando la cerco non piego il capo, ma le parlo guardandola negli occhi. Infatti non la riesco a considerare una Santa, ma la considero una donna che durante la sua vita da madre, da moglie si è trovata ad amare Dio e a seguire i suoi dettami.

La considero quasi come una carissima amica a cui confidare le mie paure, le mie angosce e chiedere consigli e/o aiuto.

Capisco quella signora( le auguro di tutto cuore che i suoi esami abbiano avuto esito come desiderato) perchè in certi momenti si preferisce parlare a persone che non sono tra noi perchè inconsciamente ci si vergogna a parlare con persone esistenti. Tutto questo è dovuto al fatto che forse non si cerca la pietà altrui o forse si crede che la scienza abbia dei limiti.

Mia opinione è che preferisco una persona che abbia la sua religiosità interiore e che non la ostenti piuttosto di una persona che la faccia notare.

Convinta che la religione possa aiutare in certi momenti no, ma che mica risolva tutto.

Infatti basta pensare alle povere persone ammalate che ogni anno frequentano Lourdes, ma non vengono guarite dai loro mali.

Non sono una credente vera e propria, ma rispetto chi ha fede. Non mi va di sentire bestemmiare perchè se non credi non hai il bisogno di offendere una Entità che per te è inesistente. Queste persone sono ritenute da me delle grandissime maleducate e che forse farebbero meglio ad usare i loro neuroni in modo migliore e di tenere la bocca chiusa.

Per me le chiese sono dei bei monumenti antichi e stop. Rimango della mia idea che se io credente desidero parlare con Dio non ho bisogno di una chiesa, ma mi basta alzare il mio sguardo al cielo, magari stellato e iniziare a parlare con il cuore in mano. Se c'è credo che mi ascolterà lo stesso.

Mi scuso se ho urtato animi di persone credenti, non era mia intenzione.

 

 
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Commenti al Post:
eric65v
eric65v il 13/07/16 alle 22:47 via WEB
La religiosità influisce su di noi, molto più di quanto immaginiamo. Tutto è intriso di religione. Ieri, per esempio, mi trovavo a casa di un egiziano sunnita: sua moglie non si è nemmeno fatta vedere, io ero estraneo. Lui e i due bambini, costantemente con in mano il cellulare ad ascoltare le preghiere musulmane. Poi di sera ho partecipato ad un congresso filosofico e il relatore, Marco Vannini, parlava di filosofia e di cristianesimo, come se fossero una cosa sola. La società è permeata di religione. La religione è solo l'espressione di uomini di mille/due o addirittura, tremila e più anni fa che scrissero qualcosa riguardo ad una presunta divinità e che ancora miliardi di persone vi credono. Nessun Dio è sopravvissuto ai suoi adoratori. Chi adora ancora Zeus o Odino? Chi crede ancora in Orus o Moloch? Gli dei esistono fin quando alcuni vi credono... Enzo
(Rispondi)
 
desaix62
desaix62 il 14/07/16 alle 18:32 via WEB
E' in pratica la differenza tra religiosità e religionE1
(Rispondi)
 
 
la.luna.piena1
la.luna.piena1 il 17/07/16 alle 18:07 via WEB
ho letto i vostri commenti e vi ringrazio. vorrei dire un'ultima cosa: se una persona di qualsiasi cultura, che ammira stupita un cielo stellato o si domanda cosa ci possa essere dopo la morte, sa distinguere quello che è bene dal male, ma non segue i dettami della sua religione o ne segue alcuni è una persona non credente? da certi discorsi che ho sentito sembra di si perché non segue la bibbia e ciò che è scritto. a me tutto questo è un'assurdità perché il Cristo non ha detto di scrivere un"codice" di comportamento, ma solamente di seguire il bene che si sente partire dal cuore. è vero quelo che dice l'altra persona che mi ha lasciato il commento che con la scusa del volere di Dio fin dai tempi antichi si sono perpetrati massacri in nome di Esso, ma ora come ora sempre più convinta che altri interessi ci sono sotto e per avere persone da mandare al massacro ci vuole un bel lavaggio del cervello. ma perché certe persone massacrano altre persone che in pratica l'unica colpa che hanno è quella di avere una religione diversa? questo proselitismo nasce dalla difficoltà di vivere una vita dove ci si possa sentire bene e quindi con la scusa della religione si pensa che sto male io, ma starai male pure tu. non sarebbe ora che le varie persone si mettessero a parlare un po' di più? lo so benissimo che è una bella chimera la mia perché dietro alla guerra ci sono interessi politici ed economici immaginabili, ma veramente sono stanca di avere paura di camminare per le strade senza sapere se è arrivato il mio momento a causa di uno che mi vede una "nemica" e per me imparare il corano mica è facile non sapendo l'arabo!
(Rispondi)
 
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