INTRO
Dopo aver terminato con entusiasmo il suo primo ciclo di apprendimento il piccolo AL era pronto per la sua prima missione interstellare... doveva solo attendere l'arrivo della chiamata con il luogo di destinazione... Questa non tardò ad arrivare.
Nel pianeta terra un uomo e una donna hanno deciso di far nascere un nuovo essere umano.
L'uomo e la donna, pur non sapendo niente di astrologia e di meccanica celeste, programmarono il concepimento così che la nuova nascita avvenisse sotto il segno del toro, istintivamente sentivano che maggio era il mese giusto perchè il loro bambino vedesse per la prima volta la luce.
Non potevano sapere che tutto era già deciso e che niente sarebbe successo per caso.
Al era pronto in trepida attesa quando gli arrivò il messaggio dal centro di smistamento: destinazione pianeta terra.
Ecco che subito dopo che l'ovulo venne fecondato Al era già a destinazione. Si trovava all'interno di un essere umano e più precisamente nella prima cellula formatasi dopo il concepimento.
Come mai era stato mandato proprio lì e quale era la missione che avrebbe dovuto compiere? Al non si poneva nessuna di queste domande, lui sapeva che avrebbe fatto la cosa giusta al momento giusto, così gli era stato insegnato, per questo anche io non avanzerò per ora nessuna ipotesi ma rivivrò con lui e con voi questa avventura...
Con dei piccoli racconti attraverserò il percorso compiuto da Al e dall'umano che lo accompagna, dall'inizio sino al loro stato attuale. Cercando di descrivere metaforicamente quelli che sono stati i momenti cruciali da loro vissuti e in che modo gli hanno superati.
Ad ogni racconto seguirà una descrizione con il punto di vista da parte della scienza della mente e da parte della scienza dello spirito.
... solo alla fine...
scopriremo che Al è ancora dentro di me e dentro ognuno di voi.
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Le stelle hanno paura dei buchi neri
Post n°7 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da al.K5
Le stelle hanno paura dei buchi neri. Questa è l'ultima straordinaria scoperta fatta dall' astrofisico Constantine Pellegrini che con la sua equipe ha condotto per diversi anni studi e osservazioni in merito al progetto denominato See deep black hole. Pellegrini con il potente telescopio See Far a emissione di raggi gamma, ha osservato le galassie partendo dalla nostra e spingendosi sino ai confini dell'ignoto Grazie a See Far è riuscito a vedere come le stelle temono i buchi neri e percepiscano quello che noi chiamiamo il sentimento della paura, ciò avviene come se sapessero che i buchi neri sono il “cimitero delle stelle”. Ancora più sconcertante è quanto emerso conseguenzialmente a questa scoperta e cioè che le stelle più grandi con il passare del tempo dimenticano il pericolo buchi neri e si lasciano attrarre da loro, facendo di tutto per agevolare la loro fine a scapito del UNIVERSO LUMINOSO. Attraverso alcuni semplici esperimenti e con alcuni esempi è possibile riprodurre in scala minore la stupefacente scoperta fatta da Pellegrini: Per dimostrare la paura innata ovvero istintiva delle stelle nei confronti dei buchi neri, bisogna prendere una piccola stella (un bimbo) che abbia massimo un anno di vita, e avvicinarla al buco nero che potremmo simulare con una qualsiasi cosa di colore nero, noi prenderemo un palloncino nero che ci è avanzato dai festeggiamenti di Halloween, avvicinandosi sempre più al palloncino il bimbo percepisce il pericolo e piangerà dalla paura. Per quanto riguarda la seconda scoperta e cioè che le stelle più grandi tendono ad agevolare la loro fine, è facilmente riscontrabile osservando la crescita dell'essere umano e la sua predilezione verso il colore nero. Questo lo possiamo notare in particolare nell'abbigliamento o ancora più esemplificativo nel colore delle automobili dove il nero e le sfumature di grigio vanno per la maggiore. Quindi al contrario di come si pensava esistono delle paure come quella per i buchi neri che è importante restino sempre attive (coscienti), pronte ad essere manifestate nella vita comune affinchè si vada sempre verso la luce e non si finisca attratti da un buco nero. Nota dell'autore: L'attività di ricerca del noto astrofisico è ancora in piena attività quindi non è da escludere che quanto emerso oggi venga domani contraddetto da nuove scoperte. AL |
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