AMARE DAVVEROsono una donna che ama troppo |
![](http://www.arteosma.com/estall/n061.jpg)
VOGLIA DI STUPIRE...D'AMARE...UN FANTASMA...
CREDO IN TE....................COME IL SOLE CREDE ALL'ALBA CHE VERRA'......
COME UNA RONDINE SE NE ANDRA'..............
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CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
Post n°116 pubblicato il 12 Novembre 2006 da Amaredavvero
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Post n°115 pubblicato il 10 Novembre 2006 da Amaredavvero
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Post n°114 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da Amaredavvero
AMORE VIRTUALE
Non conosco il tuo mondo, Anna Luna |
Post n°113 pubblicato il 29 Ottobre 2006 da Amaredavvero
Prima di dare aiuto bisogna compredere i propri bisogni |
Post n°112 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da Amaredavvero
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Post n°111 pubblicato il 29 Agosto 2006 da Amaredavvero
A volte non bastava il tempo.. piccola lanterna di sole in un silenzio d’anima. A volte mancavi.. e labbra d’argento fuori ..Ma tutte queste mattine Di perderti ora detesto il suono che se io dovrò un giorno distruggermi il cuore graffiare il tuo nome in un tramonto lontano.. non siamo.. |
Post n°110 pubblicato il 07 Agosto 2006 da Amaredavvero
Ricordami Se il cielo si è oscurato |
Post n°109 pubblicato il 07 Agosto 2006 da Amaredavvero
Solo giustificazioni Corri a nasconderti nella tua fantasia Sono solo scuse Striscia a nasconderti dietro l'albero |
Post n°108 pubblicato il 23 Luglio 2006 da Amaredavvero
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Post n°107 pubblicato il 21 Luglio 2006 da Amaredavvero
visitatelo spesso!!! BLOG DI AIUTO, SUPPORTO PER RIUSCIRE A LIBERARSI DA: SOLITUDINE, DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, OSSESSIONI, ATTACCHI COMPULSIVI,DIPENDENZE RELAZIONALI E NON SOLO..... http://blog.libero.it/AIRONEAZZURRO/view.php?reset=1 |
Post n°106 pubblicato il 20 Luglio 2006 da Amaredavvero
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Post n°105 pubblicato il 18 Luglio 2006 da Amaredavvero
A.I.L.D.A.R. (Associazione Italiana Lotta alle Dipendenze Affettive e Relazionali) E' nata l'associazione senza fini di lucro A.I.L.D.A.R. (Associazione Italiana Lotta alle Dipendenze Affettive e Relazionali). |
Post n°104 pubblicato il 18 Luglio 2006 da Amaredavvero
Autore I cosidetti sani Erich Fromm Recensione Ho scelto questo libro perchè il titolo mi sembrava particolarmente interessante, e infatti non mi ha deluso. Chi è normale e chi no, pensate sia così semplice stabilirlo? Erich Fromm è un docente universitario, e in questo libro sono riportate le sue lezioni, che sembrano Consigliato a: Consiglio questo libro a chi ama la psicologia in generale, e vuole saperne di più sui meccanismi della società, in continua evoluzione, di cui facciamo parte. Per dare uno sguardo sulle malattie dell'uomo moderno, si può riferirsi anche al libro di Melody Beattie "E liberati dagli altri". Per approfondire invece la conoscenza di Fromm, consiglio di leggere due delle sue più famose opere: "Avere o Essere?" e "L'arte di amare". |
Post n°103 pubblicato il 16 Luglio 2006 da Amaredavvero
Tre donne stasera sono sotto all'asfalto. Mio padre è sempre lui. Mio padre è sempre qui. Mio padre è ovunque. Guardi giù. Vuol dire che sei più su. Sostienimi. Adesso. Ci sono due donne che svoltano a destra. C'è il cartello di divieto. L'hai messo tu pochi giorni fa. Non portarmi via. Sono solo due donne. Chi ami, papà? Le donne si stringono. Insegnano. Conservano. Stasera sono salva insieme a loro. Non ho bisogno di correre. Non ho voglia di sbavare. Non credo nella corsa. Sarei più al sicuro dietro all'angolo che qua sopra. Potresti piangere. O urlare. O credere. Ecco che il punto di vista conta. Conta in coppie di 7. Sembra la scala mobile che sale e va giù in profondità. La coppia di scale mobili parallele che arrivano ad un incontro e si arrestano, maliziose. Sembra la precisione di Elena e di quell'uomo che sale sulla scala mobile numero 3, che va ancora più su. Sembra quella fila. Sembra quella scalinata di pietra, buia. E quella donna, vecchia. E quel mantello, nero, che la ricopre, che la protegge, che la incoraggia. E quel bastone, nella mano sinistra. Ma non è nulla di tutto ciò. Tre donne stasera sono sotto all'asfalto. Ne trovi un'altra se guardi bene. Stanotte è tutto diverso. Stiamo tutti bene. Tranne mio padre. Ma starà bene anche lui. Domani, forse. O dopo. O mai. Mi sento al sicuro. |
Post n°102 pubblicato il 16 Luglio 2006 da Amaredavvero
Se tuo padre è talmente depresso da vivere ancora in questo buco che chiama casa |
Post n°101 pubblicato il 09 Luglio 2006 da Amaredavvero
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Post n°100 pubblicato il 09 Luglio 2006 da Amaredavvero
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Post n°99 pubblicato il 09 Luglio 2006 da Amaredavvero
Dipendenza Affettiva Sulla base di questi dati e della raccolta minuziosa degli aspetti relazionali disfunzionali è stato possibile ricostruire un quadro organico di quell’insieme di sintomi, comportamenti e vissuti cui era stato dato provvisoriamente l’appellativo di dipendenza affettiva: E’ a questo punto possibile parlare di un disturbo autonomo analogo o identico a quello che gli autori anglosassoni chiamano relationship addiction (Black, 1990)? E se è possibile, è esso un disturbo di personalità o un disturbo di asse I secondo DSM-IV? Nel primo caso bisogna considerare i confini nosografici e verificare che la dipendenza affettiva non si venga a sovrapporre con altri disordini della personalità, proposti o già contemplati dal sistema di classificazione: ad esempio che essa non sia una replica o una variante o una forma vista da altra angolazione della co-dipendenza o del Disturbo Dipendente di Personalità. La questione può essere risolta entrando nel merito delle definizioni e del core del problema psicopatologico: mentre la co-dipendenza necessita di un partner disfunzionale, la dipendenza affettiva si può sviluppare, come dimostra il nostro studio, anche all’interno di un rapporto con un soggetto apparentemente non problematico; inoltre la personalità dipendente permette passivamente che altri s’impossessino di aree della sua vita e le gestiscano al suo posto, laddove ciò nella relationship addiction avviene di rado, come ancora il nostro studio documenta. Ancora, in essa sembra che le caratteristiche sopra menzionate della dipendenza strutturale si rendano manifeste soltanto in occasione di particolari relazioni (e quindi neanche in tutte), in cui per motivi reali o simbolici il paziente perde il controllo nei confronti del partner. Cermak T.L.: Diagnosing and Treating Co-dependence: A Guide for Professionals. Minneapolis, MN, Johnson Institute Books, 1986 Friel J.C., Friel L.D.: Adult Children: the Secrets of Dysfunctional Families. Deerfield Beach, FL, Health Communications, 1988 Janiri L.: Il concetto di dipendenza alcolica: origini nosografiche e struttura del costrutto sindromico. In: L Janiri, S De Risio, F Calvosa, E Caroppo (eds), Alcolismo come modello di dipendenza e come struttura psicopatologica. Roma, S.E.U., 2000, pp. 81-105 Johnson V.E.: I’ll quit tomorrow. San Francisco, Harper & Row, 1973 Skodol A.E., Oldham J.M.: Phenomenology, differential diagnosis, and comorbidity of the impulsive-compulsive spectrum of disorders. In: JM Oldham, E Hollander, AE Skodol (eds), Impulsivity and Compulsivity. Washington, DC, American Psychiatric Press, 1996, pp. 1-36 Subby R.: Lost in the Shuffle: the Co-dependent Reality. Deerfield Beach, FL, Health Communications, 1987 Troncon R., Pulito M.L., Falcone M., Janiri L.: Caratteristiche di personalità e co-dipendenza nella coppia alcolista--partner: un’indagine psicometria. Arch Psichiatria Gen 2: 85-89, 1992 Vaillant G.E.: Adaptation to Life. Boston, Little Brown, 1977 Whitfield C.L.: Co-dependence, addictions, and related disorders. In: JH Lowinson, P Ruiz, RB Millman, JG Langrod (eds), Substance Abuse - A Comprehensive Textbook, 3rd ed. Baltimore, Williams & Wilkins, 1997, pp. 672-683 Wright P.H., Wright K.D.: Measuring codependents’ close relationships: a preliminary study. J Subst Abuse 2: 335-344, 1990 |
Post n°98 pubblicato il 09 Luglio 2006 da Amaredavvero
Dipendenza affettiva e spettro impulsivo-compulsivodi Luigi Janiri e Sergio de Risio Istituto di Psichiatria e Psicologia, Università Cattolica del S. Cuore, Roma Il tema della dipendenza affettiva o relazionale è quanto mai attuale per motivi sia psicopatologici che culturali, prima di tutto perché la dipendenza è una condizione mentale tipica del nostro tempo, in cui rappresenta una importante fonte di sicurezza sostitutiva rispetto alle certezze dei valori in crisi, e poi perché l’instabilità o la precarietà delle istituzioni relazionali tradizionali (coppia, famiglia) tende a selezionare stili di attaccamento ambivalenti o conflittuali, e a favorire la formazione di legami affettivi incostanti o deboli. Ne deriva, a livello intrapsichico profondo nei partner di coppie cosiddette “disfunzionali”, una labilità dell’oggetto d’amore che entra in risonanza con fattori della personalità e con elementi di vulnerabilità spesso dovuti a traumi pregressi. Inoltre, dato che la dipendenza è un tratto strutturale, le diverse forme che essa può assumere in uno stesso soggetto sono a stento contemplate dai sistemi nosografici, come il DSM-IV, e variamente rubricate in esso, e possono pertanto condurre a registrare più disturbi mentali forse solo apparentemente comorbili, quando invece una dimensione di spettro psicopatologico sarebbe più appropriata per inquadrare e descrivere la continuità e la contiguità di dette forme di dipendenza. Lo spettro impulsivo-compulsivo (Skodol e Oldham, 1996) si conferma come il più adeguato per accogliere la problematica dei disturbi correlati alla dipendenza in generale, e a quella affettiva in particolare. Sintomatica della considerevole estensione di quest’area di disagio è la costituzione di sempre più numerosi gruppi di auto-aiuto che, partendo dalla consolidata esperienza di Alcolisti Anonimi (AA), hanno in seguito allargato il repertorio dei target di loro competenza: Narcotici, Overeaters, Gamblers e, buoni ultimi in Italia, i gruppi Sex and Love. Co-Dipendenza Proprio in ambiente AA (Johnson, 1973) prende origine e si sviluppa un concetto che si situa preliminarmente a quello di dipendenza affettiva: la co-dipendenza, definita essenzialmente come una condizione multidimensionale manifestata da ogni disfunzione o sofferenza, associata con o dovuta a una focalizzazione su bisogni o comportamenti altrui. L’osservazione che nelle coppie formate da un alcolista e dal suo partner, quest’ultimo spesso presenta inconsciamente aspetti di morboso accentramento intorno alle problematiche dell’altro, risultando ciò nell’alimentazione di dinamiche interpersonali anomale e quindi nel mantenimento dello stato patologico del paziente “designato”, ha stimolato i ricercatori a generalizzare il costrutto di co-dipendenza e a tentare di reperirne i fondamenti psicodinamici (Vaillant, 1977). A. Continuo investimento dell’autostima nella capacità di controllare sé e gli altri nonostante l’evenienza di serie conseguenze negative; Definiti questi come criteri maggiori, l’autore ne aggiunge altri in funzione di criteri minori, che come tali implicano una loro presenza “a scelta”, cioè secondo il principio della loro equivalenza in ordine al raggiungimento di una soglia diagnostica: E. Tre o più dei seguenti: Questo set di criteri fa evidentemente riferimento all’origine della co-dipendenza dall’alcolismo e alla sua iniziale limitata generalizzazione ai disturbi da uso di sostanze, ma essa verrà applicata successivamente anche ad altre tipologie di partner problematici (caratteriali, multi-impulsivi, borderline, schizofrenici, depressi, etc.) |
Post n°97 pubblicato il 01 Luglio 2006 da Aletheia63
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Inviato da: sweetkiss6
il 28/08/2010 alle 17:23
Inviato da: amin_dzz
il 04/10/2009 alle 13:46
Inviato da: aironeazzurrochevola
il 20/04/2009 alle 12:35
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 05:17
Inviato da: maresogno67
il 13/10/2008 alle 23:03