Vita...

Post n°22 pubblicato il 05 Aprile 2007 da elisabetta_magna
 
Tag: FIORI

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Bello, no ?

Post n°20 pubblicato il 05 Aprile 2007 da elisabetta_magna
 
Tag: DI ME

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Ascolto

Post n°19 pubblicato il 05 Aprile 2007 da elisabetta_magna
 
Tag: DI ME

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Conoscete Franco CERRI ?

Post n°17 pubblicato il 06 Gennaio 2007 da elisabetta_magna
Foto di elisabetta_magna

"Un linguaggio espressivo, immediatamente riconoscibile, l'entusiasmo rimasto intatto negli anni, la voglia di inseguire sempre nuovi progetti caratterizzano la personalità di Franco Cerri, non soltanto il chitarrista italiano più popolare (e autorevole), ma anche uno degli stilisti più importanti del mondo jazzistico europeo, nel quale i grandi chitarristi non sono certo mancati.
Cerri, di formazione totalmente autodidatta, è il classico esempio di artista che si costruisce la propria tecnica non " in astratto" ma sulla base delle proprie necessità espressive, come del resto è sempre avvenuto nel jazz tra gli artisti più creativi (il caso di Thelonious Monk è in tal senso eclatante).
Nato a Milano il 29 gennaio 1926, si è formato jazzisticamente con il be-bop, la cui frenesia angosciosa è stata temperata nel tempo dalla ricerca di armonie morbide e suadenti.
Ne deriva un fraseggiare costruito sui contrasti, sulla successione di segmenti melodici anche eterogenei e frutto di un'ispirazione feconda, basata sul feeling del momento, mai precostituita o infarcita di cliché.
Un senso del colore che si applica anche al parametro armonico, da lui padroneggiato con naturalezza, elaborato con accostamenti inusuali ma sempre compatibili con la tonalità del pezzo che sta suonando, dove si evidenzia il suo gusto melodico nella rara capacità di "far cantare" le progressioni di accordi.
Sia negli assolo, sia nel lavoro di accompagnamento, svolto con gusto sopraffino, emerge quella che forse è la sua qualità più preziosa: una formidabile natura ritmica, spontaneamente portata verso lo swing più esplicito e coinvolgente, che si estende anche alla pronuncia delle frasi, al loro respiro interno, al modo stesso in cui vengono attaccate le note.
Cominciata la sua lunga e feconda carriera nel 1945, al fianco di Gorni Kramer, Cerri si è trovato nel 1949 ad accompagnare Django Reinhardt, la sua prima, vera influenza chitarristica alla quale seguirono quelle di Jimmy Raney e di Barney Kessel (fondamentale), forse all'origine del sound secco, tagliente degli anni '50, sino ad arrivare a Wes Montgomery e Jim Hall, che sono forse all'origine della scoperta di sonorità più morbide e pastose.
Negli anni'50 si è poi trovato al fianco di grandi maestri del jazz: da Chet Baker a Gerry Mulligan, da Billie Holiday a Lee Konitz, ai musicisti del Modern Jazz Quartet e tanti altri, diventano un personaggio di punta del mondo jazzistico italiano ed europeo.
I decenni succe3ssivi saranno caratterizzati da una intensa attività concertistica e dall'inizio della collaborazione con la televisione, che lo renderà artista popolare anche presso il grande pubblico, grazie a programmi divulgativi ai quali hanno preso parte famosi jazzman nazionali e internazionali.
Alla testa di quartetti e quintetti propri, nei quali figurano anche nuovi talenti della scena italiana quali Gianluigi Trovesi e Tullio De Piscopo, dagli anni'70 ha cominciato a sviluppare il lavoro di arrangiamento, riflettendo sulla partitura, le peculiarità del suo stile.
Nel 1980 inaugura il sodalizio con uno dei principali artefici del jazz italiano, il pianista e compositore Enrico Intra, formando un quartetto tuttora attivo e che si può ascoltare nell'album: Pregiata ditta dal 1990 per la Ariston.
Nell'ultimo decennio si è proposto come organizzatore e ha intensificato l'attività didattica in seno all'Associazione Culturale Musica Oggi (di cui con Intra è uno dei fondatori), che dirige i Civici Corsi di Jazz di Milano e ha organizzato molteplici rassegne concertistiche. Costituita da album pressochè irreperibili, la discografia di Franco Cerri è invece piuttosto scarna.
Si segnala però l'imprendibile antologia Di Jazz in Jazz (Dire), che contiene brani significativi, e con numerose formazioni, ordinati cronologicamente dagli anni'50 ad oggi.
E, poi, i recenti Cerri & Cerri (Dire), con il figlio Stefano, e il progettuale "A Django". En Souvenir De Milan (CDPM Lion), che propone approfondite e complesse rielaborazioni di brani del repertorio di Reinhardt e in cui figura il Franco Cerri Guitar Quartet, pregevole risultato di un quinquennio di lavoro didattico."


Buona giornata a tutti!! Elisabetta.

 
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