Come spesso mi accade, dalla lettura mattutina
della posta di Libero finisco poi, senza accorgermene,
a Girovagare tra i Blog miei ed altrui...
Generalmente, quando me ne accorgo in tempo...
me ne scappo subito perché so che poi finisco con
l'arrabbiarmi un po' con me stessa per aver
"perso tempo"
quando in effetti il tempo è sempre troppo poco!!
OGGI, invece, eccomi a godere di questa
"Non Perdita di Tempo"
perchè, controllando i passaggi di altre persone nei
miei Blog... ho incontrato una
VERA BELLA PERSONA ... il suo Nick è Guk_Gi
... ho letto i suo "post" odierno, mi sono commossa... ne ho letto qualche altro...
e poi... ho deciso:
IL MIO TEMPO SAREBBE STATO BEN SPESO
SE AVESSI PUBBLICATO IL SUO POST
e TUTTI I RIFERIMENTI AL SUO BLOG
SU CIASCUNO DEI MIEI VARI BLOG ...
ED ECCOLO QUA:
Shay A una cena di raccolta fondi per una scuola che serve i disabili mentali,
il padre di uno degli studenti fece un discorso che nessuno di coloro che
partecipavano avrebbe mai dimenticato.
Dopo aver lodato la scuola e il personale dedito, fece una domanda:
" Quando influenze esterne non interferiscono dall'esterno, la natura di tutti è perfetta.
Mio figlio Shay, tuttavia, non può imparare le cose che imparano gli altri.
Non può capire le cose come gli altri.
Dov'è l'ordine naturale delle cose,
in mio figlio? "
Il pubblico fu zittito dalla domanda.
Il padre continuò.
" Io ritengo che, quando un bambino
come Shay, fisicamente
e mentalmente handicappato viene
al mondo, si presenta un'opportunità
di realizzare la vera natura umana,
ed essa si presenta nel modo in cui le
altre persone trattano quel bambino ".
Poi raccontò la storia che segue:
- Shay e suo padre stavano camminando vicino
a un parco, dove c'erano alcuni ragazzi che Shay conosceva che giocavano a
baseball. Shay chiese: "Credi che mi lascerebbero giocare?"
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte dei ragazzi non volevano un
ragazzo come lui nella squadra, ma comprendeva anche che se al figlio fosse
stato permesso giocare, la cosa gli avrebbe dato un senso di appartenenza
di cui aveva molto bisogno, e un po' di fiducia nell'essere accettato dagli altri, nonostante i suoi handicap.
Il padre di Shay si avvicinò a uno dei ragazzi sul campo e chiese se Shay
poteva giocare, non aspettandosi un granché in riposta.
Il ragazzo si guardò attorno, in cerca di consiglio e disse:
"Siamo sotto di sei e il gioco è all'ottavo inning.
Immagino che possa stare con noi e noi cercheremo di farlo battere
all'ultimo inning".
Shay si avvicinò faticosamente alla panchina della squadra, indossò una
maglietta della squadra con un ampio sorriso e suo padre si sentì le
lacrime negli occhi e una sensazione di tepore al cuore.
Il ragazzo vide la gioia di suo padre per essere stato accettato.
In fondo all'ottavo inning, la squadra di Shay ottenne un paio di basi, ma
era ancora indietro di tre.
Al culmine del nono e ultimo inning, Shay si mise il guantone e giocò nel
campo giusto.
Anche se dalla sua parte non arrivarono dei lanci, era ovviamente in estasi
solo per essere nel gioco e in campo, con un sorriso che gli arrivava da un
orecchio all'altro, mentre suo padre lo salutava dalle gradinate.
Alla fine del nono inning, la squadra di Shay segnò ancora.
Ora, con due fuori e le basi occupate, avevano l'opportunità di segnare la
battuta vincente e Shay era il prossimo, al turno di battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay e perso l'opportunità di
far vincere la squadra? Sorprendentemente, a Shay fu assegnato il turno
di battuta.
Tutti sapevano che gli era impossibile colpire la palla, perché Shay non
sapeva neppure tenere bene la mazza, per non dire coglierela palla.
Comunque, mentre Shay andava alla battuta, il lanciatore, capendo che
l'altra squadra stava mettendo da parte la vincita per far sì che Shay
avesse questo momento, nella sua vita, si spostò di alcuni passi per
lanciare la palla morbidamente, così che Shay potesse almeno riuscire a
toccarla con la mazza.
Arrivò il primo lancio e Shay girò la mazza a vuoto.
Il lanciatore fece ancora un paio di passi avanti e gettò di nuovo
lentamente la palla verso Shay.
Mentre la palla era in arrivo, Shay girò goffamente la mazza, la colpì e la
spedì lentamente sul terreno, dritta verso il lanciatore.
Il gioco avrebbe dovuto finire, a quel punto, ma il lanciatore raccolse la
palla e avrebbe potuto facilmente lanciarla al primo che copriva la base e
squalificare il battitore.
Shay sarebbe stato fuori e questo avrebbe segnato la fine della partita.
Invece, il lanciatore raccolse la palla e la lanciò proprio al di là della
testa del primo in base, fuori dalla portata dei compagni di squadra.
Tutti quelli che si trovavano sugli spalti e i giocatori cominciarono a
gridare: "Shay, corri in prima base! Corri in prima!"
Shay non aveva mai corso in vita sua così lontano, ma riuscì ad arrivare in
prima base.
Corse lungo la linea, con gli occhi spalancati e pieno di meraviglia.
Tutti gli gridarono: "Corri alla seconda, alla seconda, ora!"
Trattenendo il fiato, Shay corse ancor più goffamente verso la seconda,
ansimando e sforzandosi di raggiungerla.
Quando Shay curvò verso la seconda base, la palla era fra le mani del
giocatore giusto, un piccoletto, che ora aveva la possibilità per la prima
volta di essere lui l'eroe della propria squadra.
Avrebbe potuto lanciarla alla seconda base per squalificare il battitore, ma
comprese le intenzioni del lanciatore e anche lui gettò intenzionalmente la
palla in alto, ben oltre la portata della terza base.
Shay corse verso la terza base in delirio, mentre gli altri si spostavano
per andare alla casa base.
Tutti gridavano: "Shay, Shay, Shay, vai Shay".
Shay raggiunse la terza base, quello opposto a lui corse per aiutarlo e
voltarlo nella direzione giusta, e gridò:
"Shay, corri in terza! Corri in terza!"
Mentre Shy girava per la terza base, i ragazzi di entrambe
le squadre e quelli che guardavano erano tutti in piedi e strillavano:
"Shay, corri alla base! Corri alla base, sali sul piatto!"
Shay corse, salì sul piatto e fu acclamato come l'eroe che aveva
segnato un 'grand slam' e fatto vincere la sua squadra.
Quel giorno, disse il padre a bassa voce e con le lacrime che ora gli
rigavano la faccia,
i ragazzi di entrambe le squadre aiutarono a portare in
questo mondo un pezzo di vero amore e umanità.
Shay non superò l'estate e morì in inverno, senza mai scordare di essere
stato l'eroe e di aver reso suo padre così felice, e di essere tornato a
casa fra il tenero abbraccio di sua madre per il piccolo eroe del giorno!
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E ora, una piccola nota alla storia: Noi tutti spediamo migliaia di
barzellette per email senza pensarci due volte, ma quando si tratta di
inviare un messaggio sulle scelte di vita, la gente ci pensa due volte
prima di condividerlo.
Nel cyberspazio circolano liberamente le oscenità, le volgarità e le scene
crude, ma le discussioni pubbliche sulla decenza vengono troppo spesso
soppresse nelle scuole e sui posti di lavoro.
Se state pensando di inoltrare questo messaggio, con ogni probabilità
state filtrando le persone sulla vostra lista dei contatti, distinguendo fra
quelle 'appropriate' e quelle che no.
Bene, la persona che ve l'ha inviato ritiene che
tutti possano fare la differenza.
Noi tutti abbiamo ogni giorno mille opportunità di aiutare a realizzare
"l'ordine naturale delle cose".
Tutte le interazioni apparentemente futili fra due persone ci presentano
un'opportunità: passeremo questa piccola scintilla d'amore e umanità o
perderemo l'opportunità di illuminare la giornata di coloro che sono meno
abili di noi, e lasciare il mondo più freddo, nel farlo?
Un saggio una volta disse che
ogni società viene giudicata da come tratta
i propri meno fortunati.
Cari saluti davvero commossi. (by Guk_Gi )
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Un Sorriso ed un Abbraccio Commosso
( by RosyTrilly)