Trondheim

Post n°27 pubblicato il 13 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Trondheim è la terza città Norvegese, ma diversamente da Bergen non assomiglia ad una città come la intendiamo noi. Costruita su un sistema di canali alla foce del fiume Nydelva, ha una densità bassissima e si estende su un sistema di colline piuttosto ampio; al contrario ha un centro storico molto europeo, con più edifici medievali in pietra e poche casette di legno.

Molto importante già in epoca antica, è detta la capitale dei vichinghi; la cattedrale, Nidarhos, costruita nell’anno 1000 sulla tomba di re Olav Haraldson (il cristianizzatore della Norvegia), è la più antica chiesa scandinava, anche perché è una delle poche costruite interamente in pietra e quindi sopravvissuta ai vari incendi che sistematicamente distruggevano le città. Nidarhos è una cattedrale come le intendiamo noi, con torri, guglie e una facciata imponente ricoperta di statue a grandezza naturale che rappresentano personaggi biblici, santi, ma anche notabili cittadini dell’epoca. Per visitarla tutta ci vuole una mezza giornata, ma ne vale la pena. Ad accompagnare i visitatori delle specialissime guide in costume purpureo, stile adepti di una setta segreta, ma bionde e bellissime.

A fianco della cattedrale si estende il medievale complesso arcivescovile, oggi museo secondo me poco interessante (ornamenti religiosi, tesori dei vescovi, ecc.); il complesso è però molto suggestivo.

Bellissime le case in legno a più piani lungo i canali, un tempo magazzini mercantili direttamente accessibili dall’acqua, oggi recuperati come eleganti uffici, attività creative varie, pizzerie e locali trendy. Bello il sistema di ponti levatoi, uno dei quali ferroviario, che consentono ancora oggi alle imbarcazioni più grandi di attraversare la città.

Da non perdere il tipicissimo mercato delle fragole, che si tiene ogni mattina nella piazza centrale; un cestino di fragole costa pochissimo ed è un comune passatempo trondheimese passeggiare mangiandole.

Per chi è interessato c’è anche un bel museo sotterraneo nella stessa piazza centrale che descrive le vicende storico-urbanistiche della città.

Salendo alla seicentesca fortezza di Christiansten, che domina da un colle di ben 70 metri la città, si gode di una bella vista e si può capire la struttura di Trondheim, metà sull’acqua e metà sulla collina; è raggiungibile in pochi minuti dal centro cittadino passando attraverso il Bybrua, un ottocentesco ponte levatoio in legno conservato come un gioiellino. Oltre il Bybrua comincia una ripida salita servita dall’unica “biciclettovia” del mondo (ovviamente se ne vantano), un sistema meccanizzato che consente ai ciclisti di farsi spingere su per l’erta da una specie di sky-lift dove devono incastrare un pedale.

Christiansten ospita un piccolo museo dedicato alle battaglie che hanno visto la fortezza come protagonista e tutt’intorno ci sono garitte, cannoni, mortai e bombarde che ricordano gli stessi avvenimenti.

Sempre dal centro, parte un tram che in meno di un’ora conduce a Lian, località di villeggiatura di inizio ‘900, incantevole luogo per scampagnate e passeggiate, immersa in foreste di abeti e costellata di laghetti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Secundærvej

Post n°26 pubblicato il 13 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Da Ålesund si può proseguire verso nord attraverso Molde e Christiansund, cittadine che hanno costruito la propria importanza sul mare e sul suo sfruttamento attraverso la pesca.

Un particolare sistema di strade secondarie, le Secundærvej 661, 668, 664, 663, coprono la distanza tra da Ålesund, Molde e Christiansund passando su una serie di arditi ponti e strette gallerie e componendo la cosiddetta “rotta atlantica”. Percorrere questo tratta è tanto affascinante quanto difficile, un po’ per i numerosi traghetti, un po’ perché le strade hanno geometria da… strade secondarie e non consentono grandi velocità. In compenso il traffico è nullo.

I paesini che si incontrano sono talmente piccoli da sembrare presepi marini ed il paesaggio è assolutamente selvaggio.

A Molde, oltre all’immancabile museo della pesca, si possono ricercare alcuni percorsi Ibseniani; il drammaturgo norvegese ambientò presso il Moldegarden una delle sue pìù importanti opere, Rosmersholm, e ovviamente c’è un museo specificamente dedicato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Bergen l'anseatica

Post n°25 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
 
Foto di mfelix68

Bergen è la seconda città della Norvegia e diversamente da tante altre ha veramente le sembianze di una grande città.

Da sempre ha avuto un ruolo importante nell’economia norvegese e porta gli evidenti segni di un passato di potenza marittima e commerciale.

Bryggen è il quartiere portuale costruito a più riprese secoli fa dagli armatori tedeschi della Lega anseatica, che si insediarono a Bergen sul finire del 1200; rappresentava per l’epoca un importante avamposto commerciale sulle rotte del mare del Nord dove la Lega aveva instaurato una sorta di monopolio commerciale. La zona, distrutta più volte da incendi ma sempre fedelmente ricostruita, si affaccia ancora oggi sul mare e le facciate delle case a più piani rigorosamente in legno mostrano i simboli delle potenti famiglie dei commercianti, mentre nelle strette viuzze sui retri delle case resistono vecchi verricelli usati per issare carichi nei magazzini per le merci preziose e deperibili, situati ai piani superiori.

Tutto è visitabile, ovviamente, il Museo Anseatico offre uno spaccato interessantissimo su quella che era la vita della gente di mare, armatori e camalli, tra medioevo e rinascimento.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Bergen: pesci per tutti

Post n°24 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

A pochi passi da Bryggen, sul lungomare, si tiene quotidianamente uno dei più bei mercati della Norvegia, con una zona per la vendita dei pesci ed una per i fiori. I banchetti del pesce sono eccezionali, vendono tutto e preparano piatti e panini eccezionali a prezzi bassissimi; volendo si possono comprare anche panini con tranci di balena, un po’ cari. Il salmone invece, per noi ricercatissimo, è per i Norvegesi un pesce di media qualità ed al mercato di Bergen si possono comprare panini col salmone a prezzi veramente ridicoli.

Alcuni banchi, pochi in realtà, hanno anche tavoli e sedie dove accomodarsi; l’usanza vuole che si scelga al banco la pietanza che si desidera e, dopo averla pagata si riceve uno strano portachiavi che il cuoco farà suonare quando i piatti saranno pronti. È un’esperienza da provare.

Alle spalle del mercato si stende, fino alla stazione ferroviaria, il grande “centro storico” di Bergen, un agglomerato disordinato e variopinto di casupole a due piani tutte di legno, vecchie di centinaia d’anni (ricostruite dopo le distruzioni belliche) addossate le une alle altre lungo ripide stradine pedonali o semplicemente non percorse da auto.

Domina la parte vecchia della città la collina di Fløyen che si può risalire in funicolare fino ad un eccezionale belvedere; attenzione però, a Bergen il tempo è quasi sempre brutto ed il viaggio sulla costosa Fløybanan può semplicemente offrirvi un nebbioso panorama di nubi cariche di pioggia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Montana Youth Hostel

Post n°23 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Altro eccezionale punto di osservazione è il Montana Youth Hostel, distante dal centro (bus dalla stazione) e arroccato sulla montagna che domina la città; anche qui il meteo può giocare brutti scherzi e non consentire di vedere alcunché. In compenso la colazione buffet compresa nel prezzo merita da sola la “divagazione” a Bergen!

Bergen è anche sede di importanti università e perciò è una città vivissima e giovanissima; la zona moderna, a sud est della stazione è architettonicamente molto interessante, ricca di parchi ed acqua. C’è anche un bellissimo zoo con rarissime specie tropicali, anche se non credo sia interessante vedere camaleonti e serpenti boa in Norvegia…

La vita in città, soprattutto quella notturna, è eccezionale, i locali sono tanti, per tutti i gusti e solitamente affollati; i prezzi sono molto... norvegesi.

Un ultima nota merita il clima che a Bergen è veramente particolare; è vero che a Bergen piove 300 giorni all’anno o quasi, tanto che un aneddoto norvegese racconta: un turista chiede ad un bimbo di Bergen <scusa bimbo, ma quì non smette mai di piovere?> ed il bimbo risponde <non so, ho solo otto anni>. Non dimenticate il K-way anche se splende il sole!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Divagando

Post n°22 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Sempre “divagando”, per salire a nord oltre Bergen è possibile proseguire per la E39, strada dei fiordi che attraversa tutta la regione del Sogn og Fjordane fino a Ålesund, la regina dei fiordi.

Non ho mai percorso questa strada ma me ne hanno parlato assai bene. Da un’occhiata alla carta si capisce come la E39 tagliando tutti i fiordi offra un eccezionale spaccato di questa particolarità norvegese; la moltitudine di traghetti che attraversano i vari tratti di mare probabilmente rallenteranno parecchio i ritmi di marcia e peseranno sui costi del viaggio.

È anche possibile arrivare direttamente a Ålesund dalla E6, deviando a Dombås per la Romsdalen e passando per Åndalsnes, secondo il percorso che si può fare anche in treno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Ålesund

Post n°21 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Ålesund è una città davvero unica, chiamata la Venezia norvegese ha in comune con la nostra città lagunare i canali, le barche ormeggiate ai portoni, la suntuosità delle dimore ed i prezzi di bar e ristoranti.

Storicamente è sempre stata una delle città più ricche della Norvegia, patria di armatori di pescherecci che gareggiavano nel costruire case eleganti e giardini sfarzosi; nei primi anni del ‘900 fu completamente distrutta da un incendio che causò solo un decesso (una vecchietta morta di paura) ma che rase al suolo gran parte delle abitazioni. Fu l’occasione per ricominciare da capo e siccome era il periodo del liberty, Ålesund fu ricostruita secondo la moda del momento; i borghesotti locali continuarono a gareggiare nel costruire case bellissime, moltiplicando torrette, guglie, bovindi, ecc. Le facciate che guardano il canale principale sono un eccezionale variopinto catalogo del liberty nordico, molto più pesante di quello continentale ma altrettanto elegante.

Non c’è molto da vedere, a parte il museo di storia locale, quello parrocchiale e quello della pesca (bello); due volte al giorno arriva l’Hurtigruten, il traghetto postale dei fiordi che si trasforma in estate in vera e propria nave da crociera, con tanto di bus panoramico che porta i passeggeri a visitare la città.

Passeggiare per le erte stradine della città è esperienza rilassante ed affascinante, con la ricchezza delle dimore, i giardini nascosti e i mille e più negozietti molto trendy e molto cari. C’è anche un itinerario segnalato, lo jugendstil senteret, che parte dalla piazza della farmacia e che tocca le più belle case liberty.

Ad Ålesund costa tutto tantissimo, anche le bisteccherie e le pizzerie delle catene (Peppe’s Pizza) hanno prezzi maggiorati; proibitivi i pub soprattutto quelli con balconi sui canali, anche se val la pena concedersi almeno una birretta davanti alle stupende facciate liberty.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Ålesund dall'alto

Post n°20 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Un eccezionale punto panoramico è accessibile tramite una lunga scalinata dal parco che copre la collina sopra la città; da lì si riesce a cogliere d’insieme tutto l’arcipelago su cui Ålesund è costruita, si scoprono giardini e parchi, si vedono molte delle isole più lontane. Eccezionale la vista al tramonto e di notte.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Giske, Godøya e Alnes

Post n°19 pubblicato il 12 Luglio 2006 da mfelix68
 
Foto di mfelix68

A poca distanza da Ålesund le isole di Vigra, Giske e Godøya sono veri e propri paradisi naturalistici, poco conosciuti e ancor meno esplorati. Da Ålesund comodi bus di linea, sempre mezzi vuoti, percorrono arditi ponti o paurose gallerie sottomarine conducendo al solo prezzo del biglietto ordinario, alla “dimensione parallela” costituita dalle incantate isolette; è molto meglio che pagare i prezzi salatissimi delle crociere in battello che offrono simili itinerari.

Su queste isole la presenza dell’uomo è talmente limitata da creare imbarazzo anche ai rari visitatori; da Godøya, Ålesund appare come una macchia grigia all’orizzonte che lascia solo immaginare i rumori dei bar e dei locali all’aperto. Gli odori ed i rumori che dominano sulle isolette sono quelli del mare, degli scogli, degli uccelli marini.

Alnes, raggiungibile in un’ora e due cambi di bus dal centro di Ålesund, non è altro che una fila di casette rosse (rorbu) lungo una scogliera; ogni casetta ha un pontile, una barca, un cumulo di nasse per crostacei; un nugolo di gabbiani che si contendono gli avanzi della pesca. Alcune rorbu vengono affittate ai turisti, barchetta compresa. C’è un solo negozio che vende di tutto, comprese le salsicce (korv), fortunatamente a prezzi ragionevoli.

Alla fine della strada un vecchio faro completamente in legno segna la punta più occidentale dell’arcipelago; la luce del faro serve probabilmente più per rassicurare gli abitanti di Alnes durante le mareggiate, che non a segnalare gli scogli agli attrezzatissimi naviganti di passaggio.

È possibile visitare il faro, salire la stretta scaletta di legno, godere del vento sul balconcino della lanterna; nella casa del fanalista (il faro è automatizzato) è organizzato un minuscolo museo con foto sbiadite della guerra, ritagli di giornali che ritraggono un gigantesco cetaceo spiaggiato sulle scogliere, la foto della visita di un pastore, quella della regina e l’elenco degli ultimi fanalisti con ritratto di famiglia.

Un piccolo banchetto funge da bookshop; ovviamente c’è un libro sulla storia del faro, alcuni testi sulla storia dell’isola ed altri di ornitologia e flora/fauna locale anche in inglese. Si vendono anche souvenir e cartoline, c’è una cuccuma di caffè caldo ed una torta di mirtilli fatta in casa. Su ogni oggetto c’è il prezzo e in un angolo una cassetta con scritto semplicemente . Nemmeno il più incallito scroccone italiano, di fronte a tale semplice disponibilità, avrebbe il coraggio di bere una tazza di caffè senza inbucare le 20 corone nella cassetta!

Vicino all’ingresso c’è il libro degli ospiti, dove è raro trovare più di una firma al giorno ed assolutamente inutile cercare tracce del passaggio di connazionali.

Mentre si aspetta il bus di ritorno è possibile fare passeggiate sui sentieri a sud del faro e se si è un minimo attenti si riconoscerà che quegli strani uccelli che volteggiano sulle scogliere sono gabbiani, cormorani, sule ed anche pulcinelle di mare.

L’accesso alle isole con mezzi propri è penalizzato dai pedaggi richiesti per le gallerie sottomarine. Per i camper la tariffa è più alta e se nel programma di viaggio sono comprese le isole Lofoten o la Rv17, si può evitare Godøya e tenere gli “spiccioli” per altri balzelli.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Flåmbanan

Post n°18 pubblicato il 11 Luglio 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

La Flåmbanan, breve tratta Myrdal-Flåm, è un capolavoro di ingegneria ferroviaria, con pendenze vertiginose (70 per mille), tornanti, gallerie elicoidali ed arditi ponti. Recentemente è stata protagonista di una massiccia e riuscita campagna di promozione turistica che ne ha rivitalizzato il traffico stravolgendone però alcune caratteristiche. I treni rossi sono stati sostituiti da altri, verdi e variopinti, affidati a potenti locomotive in doppia trazione simmetrica anch’esse verdi e variopinte; le corse sono assai frequenti, i treni affollatissimi; si paga un biglietto speciale, ed anche gli interrailers devono scucire un supplemento. Il personale di bordo è stato sostituito da hostess in costume ed anche la fermata presso la spettacolare cascata Kiossfossen è allietata da uno spettacolino in costume di dubbio gusto. La stazione di Flåm è un baraccone per la vendita di souvenir e solo in un angolo una vecchia El9, locomotiva progettata appositamente per questa linea e conservata come monumento, ricorda che siamo in ferrovia e non a Gardaland.

Ma rimpianti da appassionato di treni a parte, la macchina organizzativa funzione a meraviglia e si possono comprare pacchetti molto interessanti che comprendono itinerari circolari Bergen-Myrdal (treno ordinario) – Flåmbanan – battello sul Sognefjorden con tappa nel Nærøyfjorden e ritorno a Bergen via mare. Solitamente costoso, ma fantastico; è una rotta frequentatissima ma veramente bella.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

susi1962arch.matteomanciniAeropointgabro9mfelix68pippo581mirkorutiglianitrigunziocarampanamarizeteanna.fontana1alethes7ciardinonorby46mircocars
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963