Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

« IroniaAlternativa incerta »

Insieme variopinto

Post n°846 pubblicato il 05 Novembre 2018 da gianor1
 

Chiunque, come me,  lavori insieme ad altri colleghi sa quanto la cosa più faticosa non sia il lavoro in sè, ma gestire i rapporti umani.
L'assortimento è notevole, spero che per voi sia differente, ma la mia esperienza nel mondo della scuola m'induce a pensare che vivo in un bioparco articolato e policromo.
Individualisti cioè i malati di "se stessi", sono quelli che pretendono di  comparire su tutti gli atti.
In che modo reagire? Facile! Non togliete mai il loro nome, anzi, possibilmente inseritelo furtivamente!
Difensivisti. Questi si arroccano dietro i loro documenti dolendosi dell'eccessivo fardello lavorativo, della ponderosità dell'esecuzione a cui si applicano ma che agli altri non è dato di sapere.
In che modo reagire? Evitate di porre domande o quesiti; saltuariamente rammaricatevi lievemente con il collega per l'impegno pesante a cui viene sottoposto dal dirigente scolastico e lodatelo per quanto d'importante esegue per il buon andamento della scuola!
Rilassati (la maggioranza dei colleghi). Sono considerevoli competenti nella selezione dei dispositivi per fare il caffè (alcuni sono preposti alla sola immissione delle cialde), molti di loro hanno esposto ponderose tesine di laurea sulle tipologie del caffè macchiato o corretto e sull'esegesi del cappuccino. L'angolo della sala professori adibita alla caffetteria  è la postazione lavorativa preferita o, quantomeno, quella per la quale dimostrano una vocazione quasi sacerdotale.
In che modo reagire? A) Quando passate per una veloce pausa entrate, salutate affettuosamente, fingetevi tremendamente presi da impegni, salutate e uscite. B) Frequentate la sala caffè solo in orari morti.
Intangibili. Si trovano nei rappresentanti sindacali, spronati da nobili intenti "altruisti": guai a provocarli o rambottarli. Come i marines con la baionetta  tra i denti proteggono i loro iscritti; ma solitamente, quando la situazione richiede un po' di audacia, loro,come tanti Re Riccardo, glissano sul loro nome, si proteggono dietro quello della sigla...
In che modo reagire? Evitate il tesseramento, non votateli, non dategli attenzione; fate finta di essere disinteressati alla politica, ai partiti, ai sindacati, all'universo intero. Svelate la loro ambiguità con  i colleghi dotati di integrità morale ed intellettuale!
Sono distinguibili ulteriori specie (i nevrotici, gli scomparsi, gli esausti, gli analisti critici a cui appartengo), ma sono sufficienti quelle su menzionate (o forse oggi sono quelle che mi stanno più sulle palle) per poter concordare che un periodo di riposo è necessario!

                                          
Appendice candeggiata

Perdonate, mi era passato dalla mente, ma devo linkare gli indumenti nello stendino. Soltanto quando il sole e il vento faranno il loro mestiere, ritornerò.

 
 
 
 
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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