Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Inciviltà linguistica

Post n°908 pubblicato il 09 Dicembre 2019 da gianor1

Il nostro venusto lessico sta attraversando una fase involutiva, ahimè!
I modi e i tempi verbali,
la sintassi di una frase complessa o semplice e l'analisi utilizzata nel contesto discorsivo, sono diventati esercizi superflui o peggio ignorati.
Sono inutilizzati non solo da coloro che sono appuntati da un analfabetismo di ritorno, ma  l'utilizzo corretto è desueto anche per i responsabili delle testate giornalistiche della stampa cartacea e della televisione.
In un  mondo globalizzato anche nella fruizione delle notizie e della comunicazione, è comprensibile che l' italiano si evolva pressochè quotidianamente; ma un errore improntato da un rilevante e pessimo gusto deve essere emendato, perdiana!
In questi convulsi giorni di crisi sociale più volte ho letto, ma soprattutto sentito che si stanno studiando gli interventi per migliorare l' occupabilità, capisco che è un neologismo utilizzato nelle strategie europee del lavoro, ma perchè non impiegare il giusto idioma di "occupazione"?
Nella descrizione del maltempo si sente dire o leggere: "ha piovuto" invece di "è piovuto".
Ancora,  nella cronaca nera dei quotidiani si scrive: "l'omicida ha sparato alla vittima sei colpi di pistola, per fortuna due sono andati a vuoto".  A volte la buona sorte accarezza anche i morti!
Inoltre che senso ha utilizzare gli anglicismi in un contesto esclusivo della nostra lingua?
Si utilizza missing come scopo o intento; part time per orario ridotto o meeting al posto di riunione; abstract invece di riassunto; brand piuttosto che marca di un prodotto, trendy anzichè tendenza...
Per amor di dio ripensiamo all'esperienza letterara dello "stil novo", simbolo del raffinamento linguistico, dove la nobiltà d'animo è identificata con la virtù, l'amore con la gentilezza, la poesia con l'ideale a cui aspirare, l'apprendimento culturale come esperienza vitale di maturità e dignità umana.

La scrittura sul pentagramma di questa settimana è un buon conforto. Pur non avendo la necessità di costruire parole accarezza i sentimenti e dona emozioni.

                                            
                                                    
Appendice editoriale

Personalmente per questo Natale regalo: "Rapsodia mediterranea" di Simone Perotti. Questa è un'anteprima.

Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 09/12/19 alle 02:53 via WEB
Personalmente leggo troppe parole straniere delle quali non conosco molte volte il significato.Non mi ritengo una cima nella lingua italiana anche per questo il mio scrivere è molto semplice e credo alla portata di tutti.Vado subito su wikipedia se non capisco un termine perchè l'italiano ne ha una marea .Ma più di tutti mi preoccupano gli analfabeti dell'animo umano perchè un termine puoi sbagliarlo ma se sei "povero"dentro non puoi sopperire in alcun modo.Notte mio caro Gian...Diana.
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:16 via WEB
E' normale non conoscere il lessico di una lingua non nostra se non l'abbiamo studiata. Capita a tutti. Quello che detesto è l'uso che si sta conformando, soprattutto nei social media di inframezzare i concetti della nostra lingua con termini soprattutto inglesi. Non è necessario perchè abbiamo gli stessi significati, se non più ricchi, nel nostro vocabolario. Ti saluto caramente. Gian
 
   
divinacreatura59
divinacreatura59 il 11/12/19 alle 20:21 via WEB
Resto del parere che deve restare in uso l'italiano perchè è una lingua bellissima della quale molti usiamo pochi vocaboli.Volevo aggiungere il dialetto delle nostre terre che non va dimenticato e rappresenta le nostre radici,la nostra identità.Nonostante mi trovi da 25 anni nelle Marche a casa continuo ad usare il mio dialetto e in pubblico l'italiano.Capisco il loro dialetto ma preferisco usare il mio quando posso.Buona serata mio caro Gian ed un abbraccio...Diana.
 
     
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:28 via WEB
I dialetti, che spesso sono delle vere lingue, sono il bagaglio culturale che ognuno di noi porta sulle spalle ed è l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo ad un certo luogo, ad un certo tempo e che ci identifica e ci colloca nel posto preciso della nostra storia personale. Anche Pasolini vedeva nel dialetto l’ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato. Come tale doveva e deve essere “protetto. Ore serene. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 09/12/19 alle 03:16 via WEB
"La notte è fatta di quiete, di nostalgie e di sogni. È il momento in cui tutto ritorna, e scrive ogni cosa nel cuore delle persone."
Buon inizio di settimana. Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:20 via WEB
A volte durante le ore notturne mi capita di non prendere sonno perchè mi sovviene un episodio del giorno non svolto e mi chiedo: "Dove ho sbagliato"? Poi la mia coscienza mi suggerisce che per conoscere la verità mi ci vorrà più di una notte insonne. Ciao. Gian
 
elyrav
elyrav il 09/12/19 alle 07:58 via WEB
Concordo con te. Decisamente ... l'inglese mi piace ma io parlo italiano. Se parlo col mio amico inglese ci parlo in inglese e secondo me è una bella lingua. Ma anche la nostra lo è e non vedo perchè devo usare parole inglesi per dire cose che posso benissimo dire in italiano. E cmq prefrisco dire occupazione, ha piovuto e via di seguito. Ma il mondo è bello perchè è vario, o avariato. Sereno inizio settimana
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:24 via WEB
Ecco il comportamento giusto! Anche a me capita, non inglese con cui ho una dimestichezza elementare, ma con colleghi di lingua francofona di utilizzare i loro idiomi e di conseguenza anche loro, per rispetto, si esprimomo in italiano. E' un giusto rispetto reciproco alle nostre culture. Ti saluto caramente. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 10/12/19 alle 08:19 via WEB
Concordo con te. E' così bello il nostro italiano :) con tutto il rispetto per le altre lingue :) serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:02 via WEB
Certo, perché al di là del cambiamento della lingua dell’uso, l’italiano è legato alla bellezza della nostra poesia, della nostra opera lirica, dell’arte, del paesaggio e in generale alla bellezza dell’Italia tutta. Sereno pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 11/12/19 alle 08:09 via WEB
Eh sì, il nostro Dante ha fatto proprio un bel lavoro ;) serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 13:57 via WEB
La speranza che gli "operai" che sono alle sue dipendenze, sappiano ben seguire la sua architettura...Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 12/12/19 alle 08:08 via WEB
Eh sì :) bell'immagine ...
 
     
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:32 via WEB
Anche se a volte rimane un'istantanea sfuocata...Ore liete. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 13/12/19 alle 08:09 via WEB
Speriamo di no. L'italiano è così una bella lingua ... poi ammetto che le lingue mi piacciono e mi piacerebbe imparne altre ma, ormai memorizzo talmente poco ... serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 13/12/19 alle 14:27 via WEB
Tutte le lingue sono belle soprattutto quando siamo in un contesto lavorativo o di puro svago. Perchè diviene utile conoscere usi e costumi di altri popoli. Importante non intercalare idiomi diversi per puro spirito caricatturale o di snobbismo. Buon pomeriggio. Gian
 
veramore
veramore il 09/12/19 alle 09:16 via WEB
Caro Prof,il vilipendio della nostra lingua non coinvolge solo gli adolescenti, ma anche persone mature, giornalisti, politici, pubblicitari, economisti, uomini di spettacolo. Buona giornata ma soprattutto buon lavoro. Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:26 via WEB
Infatti sempre meno netta è la separazione tra imparare e insegnare, dall’altro il congiuntivo, la Consecutio e la punteggiatura vagano come personaggi in cerca di autori. Buon pomeriggio. Gian
 
   
stranadiavoletta
stranadiavoletta il 12/12/19 alle 13:52 via WEB
Caro Gian E' un brusio la vita. P.P. Pasolini Sereno giorno,1 Abbraccio
 
     
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:45 via WEB
...Ma io col cuore cosciente
di chi soltanto nella storia ha vita,
potrò mai più operare con pura passione...
Ore liete. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 09/12/19 alle 10:32 via WEB
Si governa male la sintassi, si fanno errori marchiani di ortografia e tutto rimane nell'indifferenza. Ciao, Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:28 via WEB
Il mare chiaro della nostra ricca, duttile, stratificata, bellissima lingua, si dissecca spesso nelle strettoie di rigagnoli magri. Purtroppo! Ciao. Gian
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 09/12/19 alle 10:39 via WEB
egregio prof. gian, che venusto faccia il paio con vetusto? meglio non dire, non azzardare. questa velocità tanto ambita, auspicata, vagheggiata, pervade ogni ambito. l’epicità prodotta da uno “scendi un cane che lo piscio” capace di fare inorridire uno stato intero, ministri compresi, non produce sempre gli stessi effetti, dal momento che persiste ignaro o, forse meglio, oscuro, l’uso del congiuntivo. Le previsioni non paiono favorevoli ad un inserimento di – linguisti - tra i vari aggettivi che ci contraddistinguono, quali, i già assodati, navigatori, santi ed eroi…
(bell’apologia). cura, p
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 14:55 via WEB
Esimia P., entrambi i termini assumono il significato di bellezza e dimostrano quanto il nostro "idioma gentil sonante e puro" (Alfieri), sia ricco nelle sfumature anche fonetiche. Purtroppo oggi leggiamo poco e assai scriviamo in riferimento soprattutto ai mezzi di comunicazione sociale a cui tutti, più o meno, siamo sottoposti. Siamo ormai giunti ad un e-italiano. Comprendo che è un' estensione linguistica poca raffinata che mira alla subitaneità, pertanto i contenuti sono parcellizzati, incompleti, a volte superficiali. È una commistione di scritto e orale che mi auguro non diventi la lingua del futuro. Probabilmente è più opportuno, ma qui sono di parte, cercare un corretto e limitato numero di mezzi espressivi e con questi cercare di esprimere qualcosa di meno generico, più ricco e complesso. O come diceva Calvino: "...far passare il mare in un imbuto". Bonora. Gian
 
acquasalata111
acquasalata111 il 09/12/19 alle 11:33 via WEB
Non credo sia facile recuperare la nostra bella "lingua italiana" in un mondo che non fa altro che prospettarsi "globalista" un mondo che ha voluto la moneta "unica" ma mi chiedo non era bella la nostra "lira" le nostre centolire? eppure siamo nell'euro e cosi sembra quasi che ci si voglia avviare verso una unica lingua che diventa un miscuglio orribile di tante versioni messe insieme. Si sta lentamente perdendo l'identita' individuale e nazionale. Mi domando con grande dispiacere ma l'Italia e' stata mai una vera nazione?? Le risposte sono forse nel percorso storico e in quello stesso percorso storico c'e' la risposta al nostro "linguaggio" che sta lentamente sfumando via. Chi ci crede ancora cerca sempre di scrivere in un buon Italiano! Un caro sorriso e grazie per queste belle riflessioni.
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/19 alle 15:06 via WEB
Uno degli effetti negativi della globalizzazione si esplica con la sua esigenza di comunicare con rapidità, concisione ed efficacia le notizie, in spazi contenuti, modificando l’uso della lingua. Lo noto nell'influenza del linguaggio giornalistico sull’italiano. I giornalisti, dal punto di vista sintattico hanno snellito i periodi, limitando l’uso di subordinate; hanno esteso l’uso del punto fermo e arginato, via via eliminandolo, quello del punto e virgola, a volte, anche quello dei due punti. Per quanto riguarda il lessico hanno creato spazioì a neologismi e termini tecnici dei linguaggi settoriali: politica, commercio, finanza, pubblicità, sport ecc. Hanno intercaloto la nostra lingua a vocaboli stranieri, soprattutto inglesi, che a seguito della loro larga diffusione sono entrati a far parte della categoria dei forestierismi. Si ricorre all’uso di abbreviazioni come ad esempio moto, bici, auto. Queste variazioni inarrestabili negli anni hanno avuto delle ripercussioni sull’italiano, sia scritto sia parlato. Il futuro dipende dlla nostra cultura e volontà di conoscenza che, per fortuna, stanno rientrando nei canoni di scelta dei giovani studenti che stanno scegliendo gli istituti d'indirizzo classico. Ciao. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 09/12/19 alle 16:56 via WEB
Io noto che i modi congiuntivo e condizionale spesso sono sostituiti dall’indicativo. Per esempio: se lo sapevo lo compravo al posto di se l’avessi saputo l’avrei comprato. Buona serata prof. Simone
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:07 via WEB
Errori molto comuni che spesso non vengono corretti. Ciao. Gian
 
georgiasensi
georgiasensi il 09/12/19 alle 17:17 via WEB
L'utilizzo della lingua inglese frammista a quella nsotra è solo un fatto di snobismo. Molti anglicismi sono usati a sproposito e in un senso che neppure gli inglesi utilizzerebbero. Buona serata. Georgia
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:09 via WEB
Il nostro idioma è uno strumento di enorme potenzialità, dimostrandoci come l’italiano abbia lasciato il segno nel mondo della musica, delle arti e della scienza. Questo dovrebbe riempire tutti gli italiani di ammirazione e di orgoglio per la lingua più bella del mondo. Invece attingiamo insensatamente ad altre lingue pavoneggiandoci come grandi conoscitori. Ciao. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 09/12/19 alle 20:24 via WEB
Spesso ci dimentichiamo che la nostra lingua ha la sua radice nelle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio. Felice serata. Caterina :)
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:10 via WEB
A partire dal Settecento viaggiatori, poeti artisti e scrittori hanno attribuito all’italiano le caratteristiche della dolcezza, della musicalità, della varietà e della libertà. La lingua italiana «dice tutto ciò che vuole, mentre la lingua francese dice solo ciò che può» scriveva Voltaire in riferimento alla grande libertà sintattica della nostra lingua. Buon pomeriggio. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 09/12/19 alle 21:35 via WEB
Condivido il tuo sconcerto. La nostra bella lingua italiana ha un'infinità di vocaboli per servire tutte le parti del discorso con una vera dovizia di vatrianti e significati. Mi sono sempre resa conto come studiare la nostra lingua e usarla bene sia particolrmente difficoltoso per gli stranieri,non tanto per la pronunzia, quanto per i verbi e per la quantità di regole grammaticali e sintattiche. Non cercare di scrivere il più correttamente possibile non è ammesso ad Italiani che siano professionisti della parola, ma capita spesso di notare, in loro scritti, imperfezioni di forma anche gravi.Per quanto poi, concerne l'uso di termini stranieri, più che altro anglo-americani, ciò è diventato, sempre più, di uso comune anche negli scritti e, sia pure per affermare il nostro orgoglio nazionale,il vezzo dovrebbe essere evitato. Non mi è noto,infatti, che i popoli di quei Paesi sostituiscano frequentemente o abitualmente le parole della propria lingua con quelli della nostra.E'come se gli Italiani volessero sempre più abdigare alla lingua nazionale. Desiderio di emulazione per sentirsi "à la page" (e io stessa qui avrei dovuto dire "modernisti") o stupido complesso d'inferiorità? Coinvolgente la musica che sottolinea il tuo post. Buona serata, Gian. Ciao.
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:30 via WEB
Hai ben ragione, gentile Amica. Molti termini risultano imprecisi, o completamente fumosi e incomprensibili, ciò significa che, oltre a ignorare (o a non inventare) utililemmi italiani, scegliendo l'intercalare anglofono, ci perdiamo il vantaggio del capirci bene quando comunichiamo. E questo è grave. In questo modo la musicalità fonetica della nosra lingua diventa "rumore", un puro disturbo della comunicazione che, all’interno di un dialogo, i soggetti non sono in grado di decodificare in modo corretto. In definitiva preoccuparsi delle questioni della lingua con cui ci si parla non è un fatto di purismo, di estetica o di nostalgia del passato. È una questione cruciale. E non è un problema marginale, ma un tema che riguarda il presente e il futuro, a livello sia individuale sia collettivo. Dunque, quando si tratta di parlarci e capirci fra noi, che condividiamo l’italiano come lingua madre, la scelta dovrebbe essere ovvia: meglio in italiano. Buon pomeriggio. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 10/12/19 alle 00:58 via WEB
La Musica è la Lingua dello Spirito.La sua Segreta Corrente Vibra tra il Cuore di colui che suona e l'Anima di colui che Ascolta Sogni dorati e notte serena. Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:06 via WEB
Dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo. Ciao. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 10/12/19 alle 09:25 via WEB
La nostra bella lingua è un giardino che puoi custodire in tasca. Buona giornata, Giulia
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/19 alle 14:12 via WEB
Anche molti autori stranieri contemporanei mostrano di amare e ritenere unica la nostra lingua. Elizabeth Gilbert, autrice del romanzo Mangia, prega, ama, definisce l’italiano una lingua "più bella delle rose", «una delle più belle e affascinanti lingue del mondo. Ciao. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 10/12/19 alle 16:43 via WEB
Gli anglicismi vengono ripetuti ad oltranza da molte persone, alcune delle quali sono orgogliose di riempirsi la bocca con parole come, fra molte altre, raw, smoothie, blender, gluten free, e se chiedi cosa significa, per esempio smoothie, ti guardano come per dire: "Ma dove vivi"? Purtroppo è un periodo nero per il nostro bell'italiano, caro Prof. Buona serata. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 14:05 via WEB
Viviamo in un “sistema” controllato da oligarchie che sostengono che l’Umanità debba essere guidata (controllata) da loro con lo scopo apparente di impedire che si distrugga, mentre lo scopo perseguito è l’arricchimento dei membri di tali oligarchie. Non è necessario dilungarsi, c’è una quantità enorme di informazione su questo argomento e di sicuro avrai avuto modo di informarti. Buon pomeriggio. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 10/12/19 alle 20:27 via WEB
Se guardo o leggo un annuncio pubblicitario, se sento parlare un politico in TV o leggo un giornale non sono rare le volte che compaiono parole inglesi. Oramai è un inbastardimento negativo della nostra lingua. Spero con tutto il cuore e la mente che presto scompaia questa barbarie. Buona serata, Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 13:52 via WEB
Spetta soprattutto alla scuola e all'educazione in generale. La politica e gli intellettuali facciano la loro parte. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 11/12/19 alle 03:00 via WEB
Adoro la notte, perché i miei pensieri possono galleggiare nel silenzio e nel buio. Nella notte i miei sogni prendono forma !!! Buonanotte caro amico Gian /^_^/Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 13:56 via WEB
Io amo la notte perché di notte tutti i colori sono uguali e io sono uguale agli altri…Ciao. Gian *_*
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 11/12/19 alle 08:55 via WEB
Il valore di una lingua non è solo culturale, è anche un valore economico. Specie se si pensa che una lingua può servire, oltre che per la comunicazione personale e privata (le vacanze, le relazioni di amicizia, la lettura o la visione di un film), anche per proporsi sul mercato del lavoro. Buona giornata di lavoro,Serena
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 14:01 via WEB
Certe scelte tecnocratiche con una parvenza di modernità esterofila rivelano soltanto un atteggiamento provinciale di sottomissione psicologica. È un’inclinazione tipicamente italiana. Il che, oltre a relegare d’ufficio in serie B le pubblicazioni e gli editori italiani, sancisce la maggiore dignità scientifica della lingua inglese. Eppure non di rado siamo noi i migliori. Ciao. Gian
 
pokerinadepressa
pokerinadepressa il 11/12/19 alle 11:24 via WEB
La possibilità di realizzare un sogno rende la vita interessante,
Buon mercoledì Floriana
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/19 alle 14:03 via WEB
A volte siamo una realtà per il desiderio che possediamo che per il bisogno che abbiamo. Buon pomeriggio. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 11/12/19 alle 16:58 via WEB
E' bene ricordare che la storia della lingua italiana è singolare, ben diversa dalle altre lingue di cultura. Anzitutto, prima è venuta la lingua, solo molto dopo è venuta l’Italia. Questo denota la sua importanza. Buna serata,Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:49 via WEB
Siamo passati in quattro generazioni da De Gasperi e Togliatti, che con tutti i loro limiti erano degli intellettuali e degli scrittori, a Di Maio e Salvini è evidente che quel tipo di passaggio lingua-stato, in un mondo molto più visivo e disintermediato, ècompetenz meno importante. Non ci vedo nulla di male, salvo che io faccio il mestiere che più di ogni altro tende a difendere quelle competenze, perché suppone che quelle competenze siano sinonimo di qualcosa d’altro, di affidabilità, di intelligenza, di cultura, di onestà, anche se non sempre è vero. Ore liete. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 12/12/19 alle 05:34 via WEB
Non dobbiamo cercare gli altri per paura della solitudine,ma per scelta,affinità d’anima, amicizia, amore. Klikka ed ascolta,smack,Jolanda
 
 
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:31 via WEB
Cerco sempre emozioni di vita tra le luci del firmamento che agevolano il sentiero. Ore liete. Gian
 
cuoresereno
cuoresereno il 12/12/19 alle 09:17 via WEB
Bisogna dire che la nostra Terra, la nostra arte è visitata da milioni di turisti che calamita studenti, intellettuali, studiosi, ma anche persone semplici che visitano i musei, le città storiche, i piccoli borghi, le chiesette, i palazzi fuori mano. L’amore per l’Italia, e dunque per la sua cultura e la sua lingua, non è nato oggi: ha radici robuste. Buongiorno,Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 12/12/19 alle 14:41 via WEB
La facoltà di lettere non è più una facoltà vocazionale. Una volta in questa facoltà andavano gli aspiranti letterati; adesso vanno anche e soprattutto persone che hanno una vocazione molto debole, e vengono da scuole dove la letteratura, il latino, il greco, quasi non ci sono. Ecco uno dei motivi per cui la nostra bella lingua sta perdendo, proprio in patria, la sua collocazione internazionale. Ore liete. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 12/12/19 alle 21:31 via WEB
Parole come tutor, problem solving, full immersion ormai abbondano in tutti gli atti ufficiali del Ministero della Pubblica Istruzione, anche se questi ultimi conoscono bene la grave situazione in cui versa la scuola italiana relativamente alle competenze linguistiche degli studenti. Per di più il linguaggio utilizzato si conferma sempre più criptico e inficiato di burocratese dal momento che sovente utilizza tanti giri di parole nell’esplicitare concetti che potrebbero essere più chiari ai comuni mortali. Bel post Prof. Buona serata, Simone
 
 
gianor1
gianor1 il 13/12/19 alle 14:22 via WEB
Hai ragione, con l’anglofonia il Ministero cerca, sovente, di utilizzare un linguaggio dove la chiarezza, l’immediatezza del registro linguistico, la semplicità vanno a farsi benedire in virtù di un linguaggio contorto, burocratizzato e ricco di circonlocuzioni che non fanno altro che confondere le idee con il preciso obiettivo di non far capire alcunchè. Tutto ciò con la conseguenza che noi docenti ddobbiamo scervellarci per interpretare le norme ministeriali dando adito alle interpretazioni più disparate. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 13/12/19 alle 02:51 via WEB
La musica va al di là di ogni conoscenza, ci interpreta in modo continuo e solo grazie ad essa che riscopriamo la gioia di essere noi stessi! (Roser D'Onghia) Buongiorno di Santa Lucia,giornata che a Palermo è molto sentita. Con amicizia,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 13/12/19 alle 14:24 via WEB
Gentilissima Jole è proprio con la musica che si rigenera e si riannoda una consapevolezza, quella di essere al centro di un grande profilo umanitario in cui la cultura svolge il ruolo primario. Con affetto. Gian
 
starseablu
starseablu il 13/12/19 alle 11:03 via WEB
Trasorri un serene week end, nonstante gli anglicismi che deteriorano la notra bellissima lingua. Valentina ^_^
 
 
gianor1
gianor1 il 13/12/19 alle 14:27 via WEB
Buona fine di ebdomada anche a gentile Amica. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 14/12/19 alle 02:47 via WEB
Le persone sensibili e ottimiste sono contagiose. Riescono a trasmettere luce e positività a chiunque abbiano intorno.
Ti auguro di trascorrere un sereno sabato. Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 14/12/19 alle 09:19 via WEB
A scuola mi chiesero cosa volessi diventare da grande, risposi “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io dissi loro che non avevano capito la vita. (John Lennon)Buon sabato. Gian
 
   
neopensionata
neopensionata il 15/12/19 alle 03:24 via WEB
Esattamente Gian ^_^
 
     
gianor1
gianor1 il 15/12/19 alle 12:45 via WEB
Beh il merito va alle belle parole di Lennon! Ciao ^_^
 
guardianangel0
guardianangel0 il 14/12/19 alle 08:46 via WEB
Se non respiri attraverso la scrittura, se non piangi nello scrivere, o canti scrivendo, allora non scrivere, perché alla nostra cultura non serve. Buon fine di settimana.Greta
 
 
gianor1
gianor1 il 14/12/19 alle 09:20 via WEB
"Capii ben presto che i poeti componevano le loro opere non facendo uso del cervello ma per una certa disposizione naturale, per una sorta di ispirazione, come gli indovini e i profeti. Anche costoro, infatti, dicono molte e belle cose, ma senza rendersene conto".(Socrate). Buona fine di ebdomada. Gian
 
pokerinadepressa
pokerinadepressa il 14/12/19 alle 12:06 via WEB
Buon weekend caro Gian
Floriana
 
 
gianor1
gianor1 il 15/12/19 alle 12:41 via WEB
Tante ore serene anche a te. Con amicizia. Gian
 
foreverandever0
foreverandever0 il 14/12/19 alle 14:33 via WEB
sereno week-end, Simona
 
 
gianor1
gianor1 il 15/12/19 alle 12:42 via WEB
Serena fine di ebodmada anche a te. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 15/12/19 alle 03:21 via WEB
La musica porta luce là dove il buio opprime e imprigiona le persone nella solitudine dell'anima....Ascoltare musica è immergersi in un oceano di luce e di vita capace di estinguere l'angoscia che abita in noi. Una domenica colma di serenità nel cuore,con affetto,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 15/12/19 alle 12:44 via WEB
Sin da quando siamo piccoli, siamo cullati dalla musica per dormire, spesso la musica riesce a farci mandare giù bocconi amari (in senso figurato, ma a volte anche concretissimo), durante l’adolescenza e la giovinezza alcune musiche diventano quasi delle colonne sonore, per molti diventa l’hobby preferito e per qualcuno addirittura un lavoro. Serena Domenica. Gian
 
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

Armonia delle forme

 



 

 

Solidarietà


 
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