Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Gennaio 2021

Sensazioni

Post n°963 pubblicato il 25 Gennaio 2021 da gianor1
 

Come zefiro tepido e lieve che il mare accoglie, così ascolto i sussulti d'amore che dimorano nella mente per restare memoria perenne di un attimo che ancora trepida nell' intimità dell'anima.
Melodia di pianoforte che ora trattiene o spinge la malinconia e sconcerta sensazioni e impressioni oniriche.
La sera fuggevole scende e dona un inaspettato e straordinario contrasto di un improvviso baleno tra gli astri e il fragore greve del tuono.
Ora tra me e il cielo si posa un organdi fantamasgorico per celare il giorno dalla notte, per sottolineare il silenzio più reale.  E' tempo che Morfeo accolga nel sonno i miei desideri.
Lentamente l'alba risveglia l'orizzonte, preparando la culla del sole.
Le vele della ragione cercano un vento favorevole, ma 
non avverto neppure una leggera brezza e le rotte delle idee sono indistinte nelle acque del mondo.
Poi la tastiera accentua le note con più dolcezza e obbliga lo sguardo ad ammirare l'empireo cilestrino che dischiude l'assoluto senza fine. Intensità impenetrabile che non mi spaventa.
D'improvviso gli inganni della mente scompaiono e il cuore dipinge la tela dell'esistenza con tinte immense, sature di luci e dall'anima in fuori le lascio navigare.


In sottofondo la lieve e struggente melodia decora le sensazioni dell'intervento di questa settimana. La struttura compositiva incide un incantevole assunto dal respiro lezioso: semplice brano ma dall'ampio respiro. Le note sono tratteggiate dall'avvicendamento tra le ricorrenti presentazioni del tema principale nel profilo di cangiamenti e le locuzioni pentagrammatiche di metamorfosi che fanno da ingrediente di connessione. Nel finale, reminescenze del tema principale e della frase di transizione riemergono ancora con delicatezza mentre una cangiante cadenza pianistica, eseguita a quattro mani, si spegne infine su di un tenero arpeggio conclusivo.

 
 
 

Sfinimento (temporaneo, forse)

Post n°962 pubblicato il 18 Gennaio 2021 da gianor1
 

In un periodo negativo come questo mi domando perchè sto ancora qui a tenzonare per una organizzazione sociale e politica che non approvo. Perchè sto ancora qui in questo luogo in cui vivo solo di ruoli preconfezionati e riconoscimenti non di merito ma di appartenenza. E me lo chiedo ancor più oggi che dei ruoli veramente non so che farmene. La tentazione non è quella di andarmene e abbandonare tutto alle spalle  con le lacrime che premono e la rabbia tra i denti. No. La propensione è veleggiare verso un porto dove si sente un cuore e qui intorno di cuore non ce n'è. Come posso rispondere ogni volta che qualcuno mi chiede come va.. "Sono stanco..." Ma stanco di cosa, mi sono chiesto in questi giorni, stanco perchè? Stanco di non sentire amore. forse sono diventato sordo io, oppure realmente intorno vedo solo scoraggiamento, paura e diffidenza che si trasformano in aggressività. Mancano i sorrisi e qualunque sia il motivo. Il fatto rimane che manca soprattutto dentro al mio cuore. Non lo so. Realmente mi sembra che, tutto quello che mi avevano insegnato dovesse essere giusto e dovesse bastarmi per rendermi felice, non solo non ci riesce, ma nemmeno in modo vago mi dona un po' di serenità e pace. Ho bisogno di vivere, di respirare cazzo, mi sento in apnea e circondato da mani che tirano giù, anche quelle che mi accarezzano  le sento serrarsi ossute intorno alle braccia e portarmi giù, tenermi fermo. Sento crescere dentro un urlo che dalla gola  sale e fa vibrare le corde vocali fino a rimbalzare sul palato ed uscire in un "basta" senza sosta.

La dentellatura musicaleche orla l'intervento settimanale
è riprodotta in forma-sonata con i due contenuti melodici in tonalità minore, ma le note antagoniste e aggressive sono ora svanite mentre emerge piuttosto un senso d'inquietudine ansante, portato all'eccesso in un movimento inflessibile, ossessivo e senza respiro fino al termine, che giunge semplicissimo, spoglio, imperito e insospettato, senza alcuna enfasi. ll pentagramma appare completamente stravolto nelle balenanti onde delle fluttuanti semicrome che percorrono il brano dall'inizio alla fine, ma effettivamente ho l'impressione che una fragile bruma occulti il profilo di questa musica, che solo a tratti appare nettamente filtrato.

 
 
 

Rosa intenso

Post n°961 pubblicato il 11 Gennaio 2021 da gianor1
 

La frase idiomatica "pink share" fu coniata negli Anni sessanta del secolo scorso negli Stati Uniti e subito dilagò nel lessico di ogni lingua. Da noi fu tradotto in "quota rosa".  Il rosa, colore della grazia femminile, era la contrapposizione al blu pigliatutto maschile. Il potere politico, giudiziario, accademico, amministrativo era, e ahimè ancora lo è, appannaggio di noi maschietti; poco o nulla restava al fragile contropotere delle donne. C'era da superare una sopraffazione millenaria e un pregiudizio che affondava radici negli abissi della storia. Per dire della discriminazione basta ricordare che 6.000 anni fa i Sumeri rappresentavano graficamente la donna con il triangolo pubico, simbolo dell'istinto sessuale, e l'uomo con il profilo della testa, simbolo dell'intelligenza. Il sopruso fisico e morale ha attraversato i millenni. Fino a sessant'anni fa quando il rosa rivendicò gli stessi diritti del blu. E pari opportunità. Ora è il tempo della vendetta. In questi giorni ho letto nel settimanale "Le nouvel observateur" che a  Parigi la sindaca Anne Hidalgo ha nominato dirigenti comunali 11 donne e 5 maschi. Ha violato la legge della parità tra i generi e  probabilmente pagherà una multa salata. La bussola del potere indica ormai un altro nord. Il rosa è sempre più rosa intenso. Violentemente intenso soprattutto per noi maschietti, ovviamente. Ai quali, di blu, è rimasta soltanto la famosa pillola, illusione dell'antica potenza. Con le sue stravaganze ce la siamo cercata. E ben ci sta.

Il pentagramma musicale che contorna lo scritto di questa settimana è una composizione determinata da tre pulsazioni ovvero in un tempo 
ternario. Fu la prima del repertorio ad essere divulgata e si adattava assolutamente alle attese del pubblico di allora sia in termini di atteggiamento che di stile. Il brano è ben tratteggiato da momenti musicali eterogenei che prima emergono in descrizione e di seguito sunti in una intensa conclusione esuberante . Le prime note creano una situazione coinvolgente e alma di ricercatezza e la rilevante durata del pezzo passa quasi inosservata, tali sono la grazia compositiva e la varietà delle idee tematiche dell' Autore.


                                          
Appendice incredibile
Dal nostro padre Dante a Pinocchio. Tutto deve passare nel tritacarne del politicamente corretto. La Storia va riscritta secondo nuovi canoni interpretativi, la cultura revisionata, le opere di fantasia vanno riproposte in chiave moralistica. E attenti al linguaggio: che sia unico e universale. Dagli Stati Uniti all'Europa è una gara a chi è più puro e “correct”. Una corsa alla quale ora partecipa anche la nostra Rai giallorossa, che ha già conquistato posizioni di prima linea. Alcuni giorni fa, in fascia protetta pomeridiana, ci ha presentato una favolistica aggiornata. La Bella addormentata nel bosco si risveglia non al bacio del principe azzurro, ma a quello saffico di una principessa. E Pinocchio, lo scavezzacollo di legno figlio di Collodi e Geppetto, va ri-declinato nel genere: non più burattino maschio ma ermafrodito. E guai a dire che stiamo precipitando nel baratro dell'idiozia. La sinistra mondiale insorgerebbe. Mao Tse Tung, uno dei suoi padri, sosteneva che bisogna ridurre il passato a una pagina bianca. Ci stanno riuscendo. Questi agitatori di coscienze sono una minoranza, organizzata e molto attiva, che gode del consenso ideologico e parolaio dei radical chic, rivoluzionari da salotto. Come avverte Flaiano: attenti, "in ogni minoranza intelligente c'è una maggioranza di imbecilli."

 
 
 

Ricominciare per cambiare

Post n°960 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da gianor1
 

La luna, rammenta la luna, stasera. Rilucente, piena e blu. E poi tutto il resto, insieme alle aspettative da rivedere o sistemare, prima che inizi un nuovo cammino. Tutto quanto, pronti a partire o ripartire, disponibili a ricominciare o cominciare, ma in realtà, e lo sai, a proseguire nel rinnovamento. Modificare. Agire. Sostare. Ascoltare. Però solerti a intraprendere un nuovo viaggio s'ha da essere, prepàrati dunque a portare con te, attraverso una strettoia fittizia, quanto più puoi di te, ma ridotto come un buon intingolo. Guazza, galoppa, sobbalza, sdrucciola o semplicemente cammina, o ancora: dormici su. Vivi come davvero ti senti e se devi cogliere qualcosa di simbolico, fa' che ti serva a stare meglio. Buona vita e mi raccomando, impegnati e fai del bene.

                                                Appendice epifanica
La pandemia del covid19 è davvero democratica: non fa sconti. Tutti uguali, ricchi e poveri, santi e diavoli. Persino i tre Magi rinunceranno al viaggio, bloccati dal rosso coprifuoco di "Giuseppi". Gaspare, Baldassarre e Melchiorre non faranno comunque mancare i doni. Ma prima di affidare le consegne ad Amazon, eBay o Alibaba vorrebbero conoscere la destinazione visto che in un Paese assuefatto al gioco delle tre campanelle, l'oro può finire non nelle povere grotte delle nostre periferie ma nelle casseforti di chi è già forte di cassa (pur essendo parecchio debole di meriti) e dove anche nell'uso dell'incenso si fa largo e inopportuno consumo. La mirra, un prodotto di cui solo chi va in internet forse capisce l'uso e il pregio, è sparita dal catalogo. L'oro non dovrebbe andare a "loro" ma agli "altri”"e, visti i tempi, alla Sanità nonostante (stando ai dati tratti dal bilancio nazionale) il settore di soldi ne macini parecchi: 121 miliardi oggi, 66 vent'anni fa. I numeri confermano che il difetto non sta nella quantità ma nella scarsa efficienza della spesa affidata a persone scelte non per merito e competenza ma per appartenenza politica. Non basta andare in bici la domenica con la maglia giusta per poter recitare la parte del campione di turno o che il chirurgo non svenga alla vista del sangue. La mangiatoia di Betlemme parla di noi, quella capitolina (nel senso di Parlamento) degli affari loro.


                                              Appendice politica
Il  2021, che ho appena assaporato, ha ancora il retrogusto acidulo del 2020. Ha bisogno, come i buoni vini, di una decantazione. Soltanto dopo affermerò che gli chef della "Trattoria Italia" hanno affermato chiaramente che il menù per ora non cambia: scuola in libera uscita con rientro instabile e insicuro, libertà vigilata, economia in apnea, cineserie, governo giallorosso con zona arancione. In più, vaccino anticovid per tutti. Distribuito, spero non alla vaccinara, ossia in modo scriteriato come quello antinfluenzale, ma secondo le urgenti necessità di salute pubblica. Considerata la nostra posizione di alta classifica nella graduatoria mondiale del disastro pandemico, il governo attuale non è una garanzia. Qualcuno ne vorrebbe un altro e minaccia di togliere a questo le viti che lo inchiavardano e che lui stesso gli ha venduto. Nulla è gratis nel mercato della politica. Il prestigiatore della città gigliata è tornato al centro della scena con il suo solito mazzo di carte truccate e di pistole a salve. Ha gettato il guanto di sfida per un duello all'O.K. Corral in parlamento. Sguardi torvi, i tamburi rullano. L'attesa è spasmodica come nel finale di un western. I protagonisti, però, non sono John Wayne e Henry Fonda: dopo il rullo di tamburi mi attendo una sviolinata.

 
 
 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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