Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Messaggi di Gennaio 2021
Come zefiro tepido e lieve che il mare accoglie, così ascolto i sussulti d'amore che dimorano nella mente per restare memoria perenne di un attimo che ancora trepida nell' intimità dell'anima. |
In un periodo negativo come questo mi domando perchè sto ancora qui a tenzonare per una organizzazione sociale e politica che non approvo. Perchè sto ancora qui in questo luogo in cui vivo solo di ruoli preconfezionati e riconoscimenti non di merito ma di appartenenza. E me lo chiedo ancor più oggi che dei ruoli veramente non so che farmene. La tentazione non è quella di andarmene e abbandonare tutto alle spalle con le lacrime che premono e la rabbia tra i denti. No. La propensione è veleggiare verso un porto dove si sente un cuore e qui intorno di cuore non ce n'è. Come posso rispondere ogni volta che qualcuno mi chiede come va.. "Sono stanco..." Ma stanco di cosa, mi sono chiesto in questi giorni, stanco perchè? Stanco di non sentire amore. forse sono diventato sordo io, oppure realmente intorno vedo solo scoraggiamento, paura e diffidenza che si trasformano in aggressività. Mancano i sorrisi e qualunque sia il motivo. Il fatto rimane che manca soprattutto dentro al mio cuore. Non lo so. Realmente mi sembra che, tutto quello che mi avevano insegnato dovesse essere giusto e dovesse bastarmi per rendermi felice, non solo non ci riesce, ma nemmeno in modo vago mi dona un po' di serenità e pace. Ho bisogno di vivere, di respirare cazzo, mi sento in apnea e circondato da mani che tirano giù, anche quelle che mi accarezzano le sento serrarsi ossute intorno alle braccia e portarmi giù, tenermi fermo. Sento crescere dentro un urlo che dalla gola sale e fa vibrare le corde vocali fino a rimbalzare sul palato ed uscire in un "basta" senza sosta. |
La frase idiomatica "pink share" fu coniata negli Anni sessanta del secolo scorso negli Stati Uniti e subito dilagò nel lessico di ogni lingua. Da noi fu tradotto in "quota rosa". Il rosa, colore della grazia femminile, era la contrapposizione al blu pigliatutto maschile. Il potere politico, giudiziario, accademico, amministrativo era, e ahimè ancora lo è, appannaggio di noi maschietti; poco o nulla restava al fragile contropotere delle donne. C'era da superare una sopraffazione millenaria e un pregiudizio che affondava radici negli abissi della storia. Per dire della discriminazione basta ricordare che 6.000 anni fa i Sumeri rappresentavano graficamente la donna con il triangolo pubico, simbolo dell'istinto sessuale, e l'uomo con il profilo della testa, simbolo dell'intelligenza. Il sopruso fisico e morale ha attraversato i millenni. Fino a sessant'anni fa quando il rosa rivendicò gli stessi diritti del blu. E pari opportunità. Ora è il tempo della vendetta. In questi giorni ho letto nel settimanale "Le nouvel observateur" che a Parigi la sindaca Anne Hidalgo ha nominato dirigenti comunali 11 donne e 5 maschi. Ha violato la legge della parità tra i generi e probabilmente pagherà una multa salata. La bussola del potere indica ormai un altro nord. Il rosa è sempre più rosa intenso. Violentemente intenso soprattutto per noi maschietti, ovviamente. Ai quali, di blu, è rimasta soltanto la famosa pillola, illusione dell'antica potenza. Con le sue stravaganze ce la siamo cercata. E ben ci sta. |
La luna, rammenta la luna, stasera. Rilucente, piena e blu. E poi tutto il resto, insieme alle aspettative da rivedere o sistemare, prima che inizi un nuovo cammino. Tutto quanto, pronti a partire o ripartire, disponibili a ricominciare o cominciare, ma in realtà, e lo sai, a proseguire nel rinnovamento. Modificare. Agire. Sostare. Ascoltare. Però solerti a intraprendere un nuovo viaggio s'ha da essere, prepàrati dunque a portare con te, attraverso una strettoia fittizia, quanto più puoi di te, ma ridotto come un buon intingolo. Guazza, galoppa, sobbalza, sdrucciola o semplicemente cammina, o ancora: dormici su. Vivi come davvero ti senti e se devi cogliere qualcosa di simbolico, fa' che ti serva a stare meglio. Buona vita e mi raccomando, impegnati e fai del bene. |
Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Inviato da: DeSantisichiara
il 02/08/2024 alle 18:48
Inviato da: espositolaila0
il 02/08/2024 alle 17:33
Inviato da: dilettadolce
il 02/08/2024 alle 17:32
Inviato da: SavageChic
il 02/08/2024 alle 15:53
Inviato da: SemeraroAgnese
il 02/08/2024 alle 15:52