Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Marzo 2021

Il mio mare non č malvagio

Post n°972 pubblicato il 29 Marzo 2021 da gianor1
 

E' una narrazione leggendaria che i marinai esternano nei porti dove sostano, o degli impresari di circhi dell'acqua. Raccontano di mattanze di pesci spada e di grigi cetacei che aggrediscono con impeto piccole imbarcazioni, o di velieri sommersi e di frangenti anomali che rapiscono bimbi, di sirene seduttrici con i capelli contornati da fulgidi smeraldi che cantano sugli scogli per ammaliare e distrarre i naviganti. Tutte menzogne.
Il mio adorato mare preferisce, lo so, ignorare tali fole; mescida le acque terse e lascia affiorare in superficie altre fiabe e le regala durante le albe e i tramonti.
Il mare  è dappertutto qui nella mia Cagliari. Notoriamente è salifero, e nello stesso tempo colmo di dolcezze: alcuni asseriscono che sia la stessa cosa e che il sapore in fondo non è uno strumento adeguato per conoscerlo. Sbaglia.
Ad ogni modo il mio mare va oltre le bislacche invenzioni di arroganti rodomonti e sorridendo a fior di labbra lascia dirigere le maree con un solo alito del suo amico vento. Ha intese misteriose con la luna, che è un altra distesa di latte rappresa nel vuoto, scintillante di conchiglie luminose che la circondano. Eppure resta arcano il suo legame con la terraferma: c'è un orizzonte in cui si sfiorano nelle tenebre più oscure condividendo la natura in modo assolutamente fantastico. Ogni giorno ne bevo, respiro, assorbo un poco perchè il mare che porto nelle arterie, cremisi intenso, blu violetto, indaco, albicocco, è donna. Il mare donna difende nel suo involucro le maternità, intona melodie sulle onde spumeggianti, custodisce le creature indifese e vivacizza il suo moto costante. Chiunque può vederlo, nella luce dei crepuscoli, seduto sulla roccia per riposare mentre risponde alle domande eccentriche dei bimbi.

Il tema musicale di questa ebdomada è una
completa letizia notistica realizzata con un limpido e pastorale fa maggiore. L'incipit del tema si avverte  fino alla mirabolante prosecuzione del movimento, in cui la parentesi iniziale rieccheggia nel registro grave del pianoforte e, dopo una suggestiva modulazione in re minore, conduce alla luminosa e trionfale esecuzione. Il pianoforte propone la melodia, subito imitato dal violino. Successivamente il pentagramma si limita a consegne vicendevole del tema con qualche richiamo decorativo. Nell'espansivo, personale dialogo il violino porta una sua nota di patetica mestizia, soprattutto nella seconda metà della composizione.

                                             
Appendice Pasquale
Questi giorni sono l' occasione perfetta per recuperare il tempo perso con le nostre famiglie, per scambiarci sorrisi ed attenzioni con le persone a cui vogliamo bene. So che molti di noi dovranno farlo a distanza, ma la condivisione e la ricchezza d' amore custodiamola nel cuore. Auguri speciali di un sereno e amorevole giorno della Resurrezione.

 
 
 

La giusta rotta

Post n°971 pubblicato il 22 Marzo 2021 da gianor1
 

Oggi mi sono sorpreso ad osservare il mondo attorno a me con l'impressione di farlo per la prima volta, come quando ero bimbo e volevo scoprire ogni cosa, avere le risposte ai miei tanti interrogativi. Ecco perchè capisco il senso del viaggio (anche  metaforico) e di sentirmi vivo quando spiego le vele della mia barca al vento favorevole. Perchè il mare, il mio adorato mare suggerisce cose che normalmente tralascio perchè i recettori sono tutti indirizzati alla futilità del superfluo; invece mentre seguo la rotta prevista  sono inondato dai profumi, dai suoni e sento anche il calore del sole e la carezza del vento. Accidenti, ecco dove è celato il mistero. L'ho davanti agli occhi: un guscio di legno dove diventare esploratore per migliaia di miglia, ma è anche quando vado al bar di fronte alla scuola a prendere un caffè, fare qualche set a tennis con gli amici oppure ascoltare della buona musica con mia figlia. In fondo quel che rende la dignità sono lo sguardo che ho sul mondo. Oggi ho compreso che quello sguardo ha necessità del sorriso per sentire la vita, forse con  un po' di stanchezza, anche se nell'anima sanguina ancora un ricordo. Sono un esploratore dei sentimenti, un viandante in cerca di sensazioni nascoste. Forse non esiste un giusto cammino, ma credo fermamente che per me, come per ciascuno di noi, esista un sentiero da percorrere e nel quale sia preminente l'accettazione delle sue incognite, mettendosi in gioco.

La colonna sonora di questa settimana è determinata da un brano, arcano e, a tratti angoscioso, in cui richiama mere percezioni di afflizione, di dolore in un'atmosfera armonica così ambigua e irrequieta che appare un inganno continuo di sonorità. Contemporaneamente sussiste una ripresa del melodico con notevoli peculiarietà che ondulano la tersa espressione in cui si riflette la coscienza cogitabonda e oscura preminente nella cultura di quel momento storico. In questo modo l' Autore, uomo di quel periodo, riduceva le consuetudini alle sue necessità introspettive.


 
 
 

Soffermarsi

Post n°970 pubblicato il 15 Marzo 2021 da gianor1
 

Nell' andare quotidiano per le strade della vostra città avete mai sostato ad osservare con attenzione i volti dei concittadini?
Avete presupposto o immaginato quale esistenza trascorrono?
Riuscite a scorgere negli occhi di sconosciuti che camminano affianco a voi un' umanità serena o difficile?  Avete notato come sia facile al primo impatto avere quasi paura delle maschere che incontriamo? Personalmente alcune volte ho l'impressione di vivere in mezzo ad una fiaba i cui protagonisti sono dei "demoni" come quelli che Miyazaki
disegna nella città incantata. Ogni essere umano muta  il viso e il corpo, ognuno esprime chiaramente il disagio di essere intrappolato nei propri pensieri o forse farei meglio a dire, nei pensieri che qualcun altro ci ha fatto credere fossero nostri.
Ho la sensazione strana di avere caratteristiche simili ad animali braccati, intenti solo a fiutare la migliore via di fuga o la preda più debole.
Sempre più mostri deformati e sempre più corpi  che mortificano, fino ad annichilirla, quell'ultima parvenza di coscienza che possediamo.
Amiche ed amici, di tanto in tanto alziamo lo sguardo verso il cielo e facciamo un bel respiro profondo, appoggiamo di nuovo le mani a cucchiaio sotto l'acqua gelida di una fontana, ricordiamo di guardare negli occhi gli esseri umani che incrociamo.
Riconquistiamo la nostra umanità, impossessiamoci del  nostro tempo prezioso, recuperiamo questo pianeta che le nostre finte coscienze impiantate stanno distruggendo facendoci credere importanti e necessarie cose che, forse, neppure esistono.

Lo straordinario lirismo musicale che guida i lemmi denota un' attrazione espressiva assai vicino alla leziosità caratteriale dell'autore. La trascrizione del pentagramma risulta ordinata su un movimento ritmico in semicrome ribattute, come nei preludi per clavicembalo del Settecento. L' assunto primario, esposto dal pianoforte, è una delicata melodia discendente che sembra venire da uno spazio remoto. Dopo un episodio con uno sviluppo vigoroso e determinato l'autore apporta una nuova tematica, come fosse una metamorfosi di quella principale, esposta dall'esecutore con il tocco vigoroso sopra i tasti dello strumento. Il ritorno della movenza ritmica iniziale prepara la ripetizione del tema principale e la frequenza conclusiva.

 
 
 

Il mio 8 marzo

Post n°969 pubblicato il 08 Marzo 2021 da gianor1
 

Figlia cara, è un gesto che offre amore e dona sicurezza: la Tua mano di Piccola Donna che stringe dolcemente la mia.
È il primo segno di un percorso esistenziale dipinto in una cornice relazionale fatta di attimi contrastanti, ma sempre di rispetto e comprensione.
Dobbiamo scrivere una commedia dove i dialoghi saranno tante incognite da interpretare e risolvere.
Comporre gli atti e recitarli sarà affascinante quanto complesso e nel teatro della vita, ogni giorno, dovremmo aprire e chiudere il sipario, con il proscenio del presente che si affaccia sulla ribalta del futuro sempre imprevedibile.
Ma quando le nostre mani congiunte sul petto ascolteranno i nostri cuori e capiremmo che, insieme, è realtà veramente, allora seguiremmo il palpito della vita come la nascita di una farfalla che illumina lo sguardo di straordinari colori.
In realtà, la Tua mano nella mia è un gesto che può apparire semplice ma concede quei brividi d'amore che superano travolgendoli tutti gli ostacoli, e costruiscono quella incredibile intensità dove la mia anima è nella Tua, il tuo essere Donna
è nel mio vagito di uomo.

                                  
Appendice ingannevole
Oh Dio
non prenderti ancora i miei giorni,
lasciami sognare ancora
un' altra volta,
e se vuoi,
regalami,
l' amore dell' illuso.

 
 
 

Sogno o realtā

Post n°968 pubblicato il 01 Marzo 2021 da gianor1
 

Ti ho vista camminare lentamente lungo il nostro mare. Non so se è stata la mia fantasia o se veramente il tuo sguardo ha incrociato il mio, ma un brivido ha attraversato l'anima e le stille calde della commozione hanno iniziato a bruciare gli occhi tanto che ho dovuto sostare sulla battigia  per stropicciarli. Per un momento il tuo osservare intensamente l'empireo è divenuto mio, e mi chiedevo  in che luoghi e tempi diversi tu potessi navigare ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della tua nuova esistenza, consapevole che non avrei ottenuto una risposta.Ti ho osservato mentre correvi, o durante le ore di studio del pianoforte o quando ti recavi verso la fine della strada per entrare dal fornaio a prendere il pane.Ti ho visto nuotare , ti ho visto sorridere in spiaggia dopo un bagno notturno, ti ho visto felice davanti a un tramonto e dentro l'anima si è spalancato uno sprofondo di trepidazioni. Ho pulito gli occhi e voltandomi ho seguito la tua figura che si allontanava verso quello che, ho pensato, dovesse essere il tuo fato e mi è sembrato che il tuo viso si volgesse di nuovo verso di me e ancora donasse un sorriso. Intanto il primo raggio di luce del giorno riscaldava il cuscino accanto a me.

Le vibrazioni sonore di questa intervento manifestano una libertà e un'originalità di soluzioni formali molto vicine allo stile italiano del '700 soprattutto quello scarlattiano. La composizione è aperta da un conciso esordio di venticinque battute in cui un mero assunto, scemato ad otto battute, anticipa due coppie di variazioni simmetriche che impegnano prevalentemente prima la mano destra poi la quella sinistra di semicrome in successione, fino a giungere all' estrema intensità del cangiamento finale, valicato dai fulminei svolazzi di cumuli di otto biscrome. 

 
 
 

Area personale

 







Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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