Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Luglio 2021

Vacanze

Post n°990 pubblicato il 25 Luglio 2021 da gianor1
 

Sono di passaggio. Anche nella vita, certo, ma qui e ora intendo semplicemente avvisare che per un po' non sarò collegato nel blog. Tuttavia, occasionalmente, Vi assillerò in bacheca con un breve diario di bordo. Mi godo, insomma, i miei 34 giorni di ferie.
Ci si ritrova dopo le sospirate vacanze estive. Mi rimando, in pratica. Voi nel frattempo attraversate il mare, la montagna o il lago, tornerò dopo qualche itinerario in barca a vela.
A si biri cun saludi e felizzitade.

                                                  Appendice dolorosa
La mia Terra era verde, vergine e antica
nelle querce che accarezzano i nuraghi,
nel profumo del mirto e del corbezzolo,
nel fruscio delle api tra le foglie argentate.
Nei sentieri saltellavano allegri
agnelli e cavalli, insieme ai miei figli.
Ora vampate di papaveri rossi...
(illusione di un miraggio)
inganno per i miei occhi.
Aiutate il mio verde, Dio mio!
Le stoppie, il foraggio, la mia storia sono in fiamme
nello spasimo estremo di candide ceneri.
Lontano scende il sole, nascosto da nebule grigie.
Era verde la mia Terra, era verde la mia speranza...

 
 
 

Spazi sublimi

Post n°989 pubblicato il 19 Luglio 2021 da gianor1
 

Se la società contemporanea in tutte le sue sfaccetature economiche, sociali e culturali appare inadeguata ma anche ingiusta, la grandiosità sublime del creato che mi abbraccia suggerisce che non esiste realtà di cui non debba meravigliarmi, seppure è evidente che il mio esistere non è che un ninnolo nel dominio di forze che hanno generato il mare o scolpito le montagne. Questi superbi spazi spronano a riconoscere i limiti umani vissuti con difficoltà , magari con ansia o rabbia, Tuttavia l' esistenza umana è immensa e sconvolgente, e allo stesso tempo obbliga al ricordo, più  bello e rispettoso, di quello che mi supera in forza e grandezza, in vastità e in bellezza: la natura. Nel trascorrere del tempo, ho compreso che questi spazi agevolano il superamento degli eventi ponderosi e imperscrutabili con maggior serenità donando motivi di gioia e di consapevolezza.

La proposta melodica appartiene ad un compositore romantico e sregolato, soggiogato da una inquietudine esegetica incontrollata e infinita che aprì la scrittura musicale a nuovi e più larghe prospettive. Costruì per primo le basi del pianismo sciolto e libero dai contorni sfumati, soppesando, naturalmente, il suo rilevante contributo al superamento della tecnica compositiva precedente basata sulla speculazione del motivo conduttore e sulla energia comunicativa della melodia infinita.
Eccellente l' esecuzione che ben esprime il virtuosismo attraverso scale cromatiche con pirotecnici glissandi, ottenendo la precisione tecnica con vigorosi e agili arpeggi accentuando l' abilità pianistica con la sovrapposizione e gli incroci di mano.

 
 
 

Addio al mio segnalatore temporale

Post n°988 pubblicato il 11 Luglio 2021 da gianor1
 

Ieri ha esuarito la vitalità meccanica il mio segnalatore temporale e non solo le sue batterie. Insomma si è ridotto in frantumi l’orologio, per la gioia della tata e di mia figlia tra l’altro. Devo confessarlo sì, era un po’ rimbonbante e quando visionavamo la televisione il ticchettio sommergeva il sonoro e, a volte, io stesso non riuscivo a riposare durante la notte. Ma era il mio orologio fin da quando frequentavo il liceo. Personalmente ho sempre  difficoltà a trovare uno nuovo: non mi assomigliano mai, non mi dicono nulla. Poi, devo essere sincero, quando passiamo un po’ di anni assieme, sul polso destro, diventiamo amici. Come questo che avevo: dopo un inizio di odio, io e lui siamo scivolati da uno scoglio di fronte al mare. Lui si è rovinato ma ha resistito, come me. Io l’ho curato e poi, visto che l’aspetto da catorcio mi piaceva, ho accentuato l’effetto vissuto apportando piccole modifiche (lima, mazzuolo, tornio). Ora non ce la fa più, se n’è andato. terrò il cinturino ma dovrò cercare una nuova clessidra da polso che non mi faccia troppo vergognare e che magari sia un po’ più silenzioso!

La colonna sonora è tratta dall' atto III dell' opera "La Gioconda" (Danza delle ore) di Ponchielli. Intermezzo musicale che incornicia una breve coreografia. La propongo in un arrangiamento inconsueto ma assai originale.
                                                
                                               Appendice identitaria
Da anni la mia bandiera, quella dei quattro mori, la vedo sventolare per il mondo in tutte le occasioni e anche ieri sera a Londra, nella festa italiana, un mio corregionale se l'è avvolta sulle spalle. Riconoscibile e riconosciuta da tutti, fortemente identitaria di una regione e di un popolo. Nessun italiano, come noi sardi, si porta appresso la propria bandiera e la sventola orgogliosamente anche laddove potrebbe sembrare fuori contesto. Difficile vedere quella di altri corregionali.  Per una semplicissima ragione: la bandiera non ce l'hanno o meglio, in molti casi è quella concepita in fretta e furia nel 1995, quando la Presidenza della Repubblica decise che tutte le regioni dovessero avere il loro stemma e persino la Sardegna provò a proporne uno nuovo seppure coi 4 mori sullo sfondo. Quella sarda è dunque l'unica bandiera storica in Italia ed ha rappresentato anche l'immagine del Regno di Sardegna negli anni in cui il Piemonte cadde sotto il dominio francese. Io sardo mi sento e sono italiano. Ma lo sono da sardo, con la mia storia, la mia identità, la mia lingua e le mie tradizioni. E da sardo voglio crescere insieme all'Italia, nazione che ho contribuito a costituire ma che spesso si comporta da matrigna regalando migliori opportunità agli altri figli. Facendo venire la voglia di fuggire lontano.


                                               Appendice pacchiana
E' l' era della divulgazione estesa, rumorosa, impertinente, rozza, persino sacrilega. Sembra che per accreditare istanze anche sacrosante, sia necessario "bucare" lo schermo con qualsiasi mezzo. Sono perciò ammessi falli, perizomi, borchie, oscenità varie o, quanto meno, scelte di dubbio gusto. Una sorta di "il fine giustifica i mezzi", concetto che, tra l'altro, Machiavelli non ha mai espresso in questi termini. Ora pare che gli influencer e i rapper siano i portatori del verbo. Oddio, il livello del ragionamento è, a mio modestissimo parere, piuttosto elementare. Basta riempirsi la bocca con la difesa di un diritto inviolabile della persona e il più è fatto. Per condurre una battaglia basta tatuarsi dall'ombelico sino al collo, sconfinando nel viso e nella testa. Servono poi un po' di piercing qua e là, lo smalto per unghie di colore vivace (vale per noi maschietti) e qualche altra amenità. Qualche immagine televisiva mi riporta l' immagine di Enrico Berlinguer, mentre una folla imponente lo seguiva in difesa di diritti inviolabili: il lavoro, la sicurezza in fabbrica, la dignità delle retribuzioni, la libertà di espressione, di riunione. Cose non scontate in tante realtà lavorative. Lui, uomo giusto ma modesto, indossava giacca e cravatta.


 
 
 

Chissā come finirā

Post n°987 pubblicato il 04 Luglio 2021 da gianor1
 

Ho necessità di riprendere a veleggiare e perciò controllo  nella cambusa della barca e nel ripostiglio della coscienza che ci sia l' essenziale e niente più, e non è facile comprendere (anzi si, se anche voi siete dei naviganti) quanto sia complesso separarsi delle emozioni che si sono formate nel divenire, che sono state una pecularietà del tempo trascorso, sia esso quello degli umani o quello degli fantasmi e che si sono formate come una seconda pelle, tanto da aver preso quasi il posto del me effettivo. Credo sia impossibile rimuoverle senza affannarmi ma d'altra parte anche l' esclusione dalla mente rischierebbe di consegnare i pensieri all' incomunicabilità. L'unica alternativa è provare ad immergersi in un mare di luce, in una fresca brezza, densa di vita ed allora in alcune pagine del diario di bordo, tentare di cancellare le consuetudini. E' amaro ma è esistenza, è gravoso ma non posso farne a meno perchè le rotte da percorrere sono molte e devo essere pronto a dirigere il profilo della vela  ogni volta che il vento incombe o cambia direzione... Chissà come finirà.

La composizione che Vi propongoin questa settimana
presenta una cadenza pacata e ondeggiante come leggera onda che s'infrange sulla rena, un' armonia delicata e garbata che trova soluzione in arpeggi, in un accordo crepuscolare (ma anche una inaspettata svolta di due modulazioni da re bemolle a mi maggiore) che bastano al compositore per architettare una seducente nuance profonda e onirica. Il giovane esecutore dotato di una tecnica eccellente, alterna passaggi brevi, ma serrati e appassionati a un fluido transito notistico in sestine di semicrome, mentre in medium compositivo si distende in un'ampia parentesi illustrata da un tono calmo e disteso. In definitiva lo svolgimento appare un piacevole rondò.

 
 
 

Area personale

 







Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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