Non sono 1 scrittore - Narrazione di avvenimenti anche accaduti

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - NONO: "Sono cinquanta, amico"

Il ciccione del sedicesimo piano aveva chiamato la polizia. Ancora quel condominio? Che due coglioni Cristo Dio. Aveva pensato il ciccione che i poliziotti avessero pensato. Dopottuto: la tipa suicida, lo scrittore, l'attore pazzo che stermina la famiglia e ammazza, appunto, lo scrittore. Poi chi ancora.. ah giusto, quello che si era buttato dall'attico (che…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - OTTAVO: Quadrare i conti - ignorare è meglio che dissimulare.

Quella mezza bottiglia, differentemente dal solito, mi aveva steso. Uscii barcollando dall'appartemento, ne uscii in moto circolare come solo un cervello ebbro può farti credere. Il male che sentivo dentro non era dato tanto dall'alcool, anche se si deve ammettere che certamente esso giocava bene il suo ruolo. Ruolo che avrebbe giocato perfettamente se fossi un…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - SETTIMO: Un lungo mare di pontili in memorie circolari.

Passeggiavo sul lungo mare. Il profumo dell'acqua portato dal vento era quanto di meglio avessi bisogno in quel momento. E' rilassante e distoglie l'attenzione da se stessi. Incrocio un gruppetto di giovani adolescenti e dal mezzo qualcuno, sì è la voce di un ragazzo, sovrasta il chiacchiericcio della compagnia quel tanto che quanto sta dicendo mi…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - SESTO: Dissimulare

Alla fine mi aveva convinto a passare da lui per un bicchierino; dopo la multitudine di inghippi che mi ero inventato per evitarlo, lo incontro proprio sulla soglia, quel maledetto, stava per prendere l'ascensore prima del solito. Sarà il caso di puntualizzare il fatto che non sono uno stalker o un maniaco compulsivo o affetto…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - QUINTO: Non ero uno scrittore

Quella sera immaginai di scrivere. Immaginai perché non avevo la forza di alzarmi per raggiungere la scrivania. Immaginai e cercai con tutta la concentrazione possibile di ricordare ciò che la mia immaginazione suggeriva man mano. Il luogo, inteso come spazio dove scrivere, prese posto a lungo nei miei pensieri.voglio dire, ero là disteso con l'intento…
 

FATTI ATTORNO AD UNA ASCENSORE - QUARTO: SENZA ACQUA (Il commesso viaggiatore pt 2)

Quando c'è bisogno di acqua la gente va da Mr. Water, manco a dirlo.La gente si mette in viaggio: Mr. Water non è del posto, vive lontano, isolato, ma non solo; uno stuolo di guardie armate sorveglia il deposito continuamente, ogni giorno, ogni notte. Mr. Water non ha personale impiegato, gestisce tutto lui: accoglie, vende,…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - TERZO: IL COMMESSO VIAGGIATORE

Quando vado nelle grandi città, preferisco prendere una stanza di un bell'albergo; una stanza il più in alto possibile, Di quelle stanze così in alto che devi per forza prendere l'ascensore. Di quelle stanze che dìano vista sul vasto panorama urbano.Allora, mi siedo sul davanzale di una delle grandi finestre di quella stanza. Mi appoggio…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - SECONDO: STORIA SENZA MORALE

Il primo passo verso la mia riabilitazione psicofisica, avevo deciso, sarebbe stato quello di sostituire con un po' di attività motoria, alcune delle facili soluzioni che il progresso metteva a disposizione della collettività. Per esempio, l'usare le scale per salire al mio piano poteva essere un buon inizio.Il mio piano era il sedici. Sicché, raggiunto…
 

FATTI ATTORNO AD UN ASCENSORE - PRIMO: UNA DINAMICA RELAZIONALE

Certamente non era attraente. Sulla quarantina, si poneva sempre in modo trasandato; non per l'abbigliamento per il quale teneva, forse costretto dal lavoro, uno standard piuttosto elegante, bensì per il suo proprio aspetto.La capigliatura era spesso disarmonica,  impiastricciata da una evidente eccessiva secrezione sebacea e la forfora gli copriva le spalle, luccicando imbarazzante, sopra il…