Creato da Alessandra_Fontana il 10/03/2007

Alessandra Fontana

Vorrei parlare con voi di sentimenti, di politica, di esperienze, di vita. Vorrei volare tra le emozioni, quelli forti, che appassionano ...

 

 

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E COSI’ SI SCOPRE CHE A BARI …

Post n°270 pubblicato il 04 Luglio 2009 da Alessandra_Fontana
 

Ma guarda, allora lo scandalo barese non era in realtà la signora D’Addario che registrava anche gli aliti di vento e che preparava in modo maniacale i suoi album fotografici in casa del Premier colpevole di aver organizzato una cena senza perquisizioni e richiesta di casellario giudiziale …

Lo scandalo vero sono le liaisons dangereuses della sinistra nel mondo della sanità pugliese! Hai capito i furbacchioni? Cercavano di coprire miseramente le schifezze fatte, con fantasie pruriginose attribuite a Berlusconi.

Ma la magistratura ha già dovuto ammettere che quel filone d’inchiesta è inesistente. Come al solito, tanto rumore per nulla. Però non vedo in questi giorni titoli cubitali sui veri fatti pugliesi su Repubblica o il Corriere. Come mai?

Intanto però salta fuori la verità e si leggono stralci di intercettazioni telefoniche a dir poco imbarazzanti nelle quali importanti esponenti del Pd locale legati a filo doppio con i vertici romani, dicono frasi tipo “Diventeremo un armadio che contiene tutti gli scheletri, e avremo un grande potere” oppure “L’Asl deve fare quello che diciamo noi qui è Rana che comanda”. (Diego Rana, proprietario di un centro di riabilitazione) o ancora “è il referente che comanda qua, pertanto mettetevi dove vi dovete mettere, altrimenti cominciate a fare le valigie”

Tutto questo condito da nomine disinvolte di dirigenti nelle Asl, lavori senza gare d’appalto, promozioni di primari fatte “per meriti politici”, licenziamenti di dirigenti quando “non davano conto”, pagamenti di cene elettorali a noti esponenti e da appalti milionari (corretti con “appuntini”) in cambio di voti e piaceri … questi sì, piaceri carnali! Un giro vorticoso di soldi e sesso con conseguente condizionamento elettorale.

Ed ecco che il buon Nichi Vendola, scopre all’improvviso che i suoi uomini più fedeli sono degli eterosessuali assatanati e mariuoli e li caccia sconvolto dalle rivelazioni inattese. Non si sa se l’abbia dato più infastidito saperli correre dietro alle gonnelle oppure agli euro, ma li ha scacciati con sdegno!

Certo il presidente Vendola non avrà partecipato ai festini con le allegre signorine baresi, ma credo però che ora dovrà spiegare se davvero non fosse a conoscenza dei business dei suoi pupilli, perché per combinazione gli assessori alla sanità che si sono succeduti sulla poltrona della Regione Puglia erano sempre suoi uomini fedelissimi … almeno politicamente.

 

Commenti al Post:
Seventeent
Seventeent il 06/07/09 alle 10:36 via WEB
come sempre... una bella poesia imparata a memoria..!! io invece mi vergogno dei politici baresi.. come mi vergogno del nostro (vostro...) premier.. ! per fortuna ragiono ancora con la mia testa .. *__^
 
 
Vince198
Vince198 il 08/07/09 alle 15:36 via WEB
Son curioso di sapere come ragioni.. °_°
 
Vince198
Vince198 il 08/07/09 alle 15:45 via WEB
Intanto che mi si risponderà, spero, noto che.. «L'organizzazione del Democratic Party 2009 di Roma comunica che a causa di un "contrattempo" il presidente della Regione Puglia, Nicky Vendola, non ha potuto lasciare Bari. Per questo il dibattito previsto con il presidente della Provincia Nicola Zangaretti è annullato». È la prima volta che 5 ore di interrogatorio in Procura vengono definite un contrattempo. Questa sarebbe una delle tante novità della sinistra? Non commento poi il "peana" di Vendola che dice, al termine dell'interrogatorio, che lui è al di sopra di ogni sospetto. Vogliamo lasciar lavorare la magistratura invece di far proclami di autoassolvimento, comuni in situazioni del genere? E poi parlano di "scosse berlusconiane"! Questo cosa sarebbe un venticello o piuttosto uno tsunami nella sinistra italiana?
 
 
Seventeent
Seventeent il 17/07/09 alle 09:49 via WEB
ecco bravo.. evitati la fatica di commentare.. risparmia fiato ed energie..! Tanto ci pensano Capezzoni, Bondi e Bonaiuti.. tutte le sere a recitare a memoria le vostre poesie..! frasi fatte stantie e stucchevoli! la sinistra fa pena.. ma voi siete un regime di scarsa fantasia.. solo burattini in mano al vostro duce.. che tristezza.. ma quando vi sveglierete ?
 
   
Vince198
Vince198 il 17/08/09 alle 08:38 via WEB
Discorso di altissimo profilo il tuo, quasi da ionosfera.. E da chi dovremmo prendere esempio, compagno? Da Vendola, da Ferrero - quello delle stanze del buco e dell'autosponsorizzazione degli extra-comunitari etc. etc., forse? Da quelli che dissero "Anche i ricchi devono piangere!" (salvo poi ridere a crepapelle)? Da quelli che chiamarono i brigatisti "compagni che sbagliarono" e ancor oggi qualcosa - in pectore - lo ha fatto e lo fa tuttora? A tal proposito scrisse il segretario nazionale Luigi Longo su Rinascita del 3 maggio 1968: "Io non considero affatto come un arbitrio, come un qualche cosa che non spetta agli studenti in quanto tali, passare dalle considerazioni dei loro problemi più specifici a quelli più generali della rivoluzione italiana: al contrario questa estensione del proprio campo d'indagine e di lotta è del tutto naturale, da salutare ed incoraggiare". Fu questa folle analisi una specie di viatico per le sprangate, per il lancio di bottiglie molotov contro carabinieri e poliziotti, per l'occupazione e la distruzione delle scuole e per tutte le distruzioni, in ogni campo e settore, che ritroviamo in quei cosiddetti "anni formidabili". La lotta contro l'opportunismo socialdemocratico è efficace se essa viene accompagnata da un'azione coerente contro il settarismo, lo schematismo e l'estremismo. Insomma il Pci non li scusò di certo, ma, sotto sotto c'è stato del tenero.. Vero, compagno? Per non parlare di questi chiari esempi di lotta eversiva che fecero riferimento proprio al comunismo più becero.. Facciamo qualche nome: Maurizio Jannelli: condannato per via Fani, collaborava con Raitre. Silvia Baraldini - Fu condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, uscì per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione per svolgere alcune “consulenze” per la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l’assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L’associazione delle vittime presentò denuncia in procura. Anna Cotone - Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell’ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavorava dal 2002 nella segreteria politica dell’europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini. Susanna Ronconi - Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette «Unità di strada». Nel 1987 guadagna il primo permesso-premio per la sua dissociazione. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia, collabora alla pubblicazione del «Rapporto sui diritti globali» a cura dell’associazione. Informazione & Società per la Cgil Nazionale. Un’interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la segnalarono come beneficiaria di una consulenza da parte dell’allora ministro Livia Turco. Alessandra De Luca - Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. Fu candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non fu eletta. Roberto Del Bello - Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavorava al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista. Roberto Ognibene. Gode dei benefici dovuti alla legge sui dissociati e lavora come impiegato al Comune di Bologna. Ave Maria Petricola - La Provincia di Roma (centro-sinistra) assunse quest’ex pentita brigatista, nome ricorrente al processo Moro, come responsabile del centro di Torre Angela, VII municipio della Capitale, che trova lavoro ai disoccupati. Amnistiata nel 1987, nel 2004 la ritroviamo nella lista degli assistenti sociali regionali. Giovanni Senzani - Il «criminologo» delle Br-Partito Guerriglia, irriducibile fino al midollo, già sospettato di essere il Grande Vecchio del sequestro Moro, ergastolano per l’omicidio del fratello del pentito Patrizio Peci, esce nel 1999 in semilibertà ma un anno dopo è dietro la scrivania di un centro di documentazione della Regione Toscana denominato «Cultura della legalità democratica» e inserito nel progetto Informacarcere. Nel 2001 si è scoperto che il centro poteva clonare tutti gli atti, anche quelli segreti, della commissione parlamentare sulle stragi. È coordinatore della casa editrice di sinistra Edizioni Battaglia. Nicola Solimano-Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole. È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i coordinatori di un campus internazionale nell’ambito dell’iniziativa regionale Porto Franco, per conto dell’Assessorato alla cultura della Regione. Geraldina Colotti - Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia, ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è impiegata al quotidiano Il Manifesto dove lavora anche l’ex bierre Francesco Piccioni, semilibertà dal 1999. Vittorio «Alvaro» Antonini - Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, era in semilibertà dal 2000 ed ogni giorno entrava ed usciva di prigione per lavorare all’esterno. Ha avuto l’onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere. Smentì di esser stato perquisito in cella dopo l’omicidio D’Antona. Corrado «Federico» Alunni - Fondatore Br, 58 anni, arrestato nel 1978 dopo esser passato nelle Formazioni comuniste combattenti. Nel 1980 tentò la fuga da San Vittore insieme a Vallanzasca, nel 2003 scrive un libro con altri autori («La rapina in banca, storia, teoria, pratica»), lavora in una coop informatica. Barbara Balzerani - Svariati ergastoli, ai vertici delle prime Br-Pcc, autrice del libro «Compagna Luna» per Feltrinelli, ha lavorato con la coop Blow Up di Trastevere specializzata nell’informatica musicale. Arrestata nel 1985 ottiene i primi permessi agli inizi degli anni Novanta. Vittorio Bolognese - Colonnello delle Br-Partito Guerriglia, è in semilibertà dal settembre 2000. Ha lavorato come operatore informatico alla coop romana Parsec dove ha trovato Pancelli, Piccinino e altri ex irriducibili. Franco Bonisoli - Brigatista del commando di via Fani, ergastolano, 13 anni di carcere, dissociato, è libero. Ha fatto il grafico in una Coop di Sesto San Giovanni, lavora in una società di servizi ambientali. Paola Besuschio - Il suo nome venne fatto dalle Br durante il sequestro Moro, era detenuta, ne volevano la liberazione in cambio del leader dc. Lavora in una cooperativa statistica. Paolo Cassetta - Esponente tra i più duri del partito armato, raffica di condanne alle spalle, è semilibero da un bel pezzo. Lavora stabilmente alla coop 32 dicembre, collegata al Centro Polivalente circoscrizionale intorno a cui gravitano vecchie conoscenze degli anni di piombo, come Bruno Seghetti e Cecilia Massara. Diego Fornasieri - Insieme ad altri ex detenuti è attivo nel non-profit attraverso la cooperativa sociale di prodotti biologici «Arete». Guerrigliero di Prima linea, incassa una condanna a 30 anni nel 1983. Libero. Maurizio Jannelli - Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di vivere», «Diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva «Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale. Remo Pancelli - Killer dell’ala militarista delle Br «Colonna 28 marzo», l’ex dipendente delle Poste del sequestro D’Urso, viene bloccato dai carabinieri il 7 giugno del 1982. Pluricondannato, è inserito in una coop sociale (che ha ospitato altri ex terroristi rossi). Marco Pinna - Soldato della colonna sarda delle Br, è vicepresidente della coop ambientale «Ecotopia». Marco Solimano - Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come responsabile Arci. In definitiva io ho scelto e, come me, oltre 18milioni di italiani hanno deciso di mandare al potere il Pdl con la lega e all'opposizione Pd, Idv, e Udc. Il resto dell'arco politico NON ESISTE in parlamento proprio perchè gli italiani non li hanno votati. Stai sereno e non rosicare troppo, la tua salute - forse - potrebbe risentirne, compagno molto nostalgico e sfigato.. Continua a sognare, non svegliarti, la realtà per te sarebbe tragica senza i tuoi tovarish oramai caduti nell'oblìo, morti e sepolti con le loro idee bislacche, quantomeno.. *_*
 
Antares_89
Antares_89 il 21/07/09 alle 10:25 via WEB
Non trovo di che stupirsi di fronte a questa nuova débacle della sinistra italiana. Attirare l'attenzione sulla Puglia non sembra stata un scelta felice da parte dei vertici del PD, che si sono ritrovati implicati in una vicenda ben più vergognosa di quella presunta riguardante il Premier. Pazienza, tanto pare che più in basso di così non possano scendere. Ormai anche fatti del genere non stupiscono più, ed è al pari normale che le testate giornalistiche che si definiscono 'indipendenti' cerchino in ogni modo di nascondere i fattacci della sinistra, salvo poi enfatizzare al massimo ogni indiscrezione su Berlusconi. Ma si sa, chi semina vento raccoglie tempesta. A presto, Emanuele.
 
Vince198
Vince198 il 25/07/09 alle 21:32 via WEB
Il "ragionatore" ancora latita.. E allora, poichè ho la sensazione che trattasi di un accanito lettore di Repubblica, sottopongo alla sua cortese attenzione quanto di seguito: "Il Procuratore Capo di Bari, Emilio Marciano ha diramato alla stampa il seguente comunicato ufficiale: "In relazione alle notizie apparse sugli organi di informazione circa il contenuto delle conversazioni che Patrizia D'Addario avrebbe registrato nel corso di colloqui diretti o telefonici, con persone dalla stessa contattate o che l'hanno contattata, occorre precisare che la D'Addario a seguito delle dichiarazioni rese al Pm e al Pg, ritenne di consegnare agli uffici inquirenti materiale informatico, ritualmente acquisito e adeguatamente custodito in plichi sigillati collocati in una cassaforte blindata di questo ufficio”. Ne consegue che “la pubblicazione di conversazioni asseritamente registrate non e' riferibile in modo alcuno agli Uffici di Procura, che non hanno ancora proceduto all'apertura dei plichi sigillati, all'ascolto ed alla riproduzione del contenuto del suddetto materiale". La domanda, anzi le domande per Repubblica, sono semplici. Chi ha fornito i nastri che nemmeno la procura ha ascoltato? Li ha avuti gratis o li ha pagati? Li ha avuti dalla Daddario? Adesso o li aveva da prima dell’inizio della campagna di stampa? Badi bene che non si tratta di una di quelle curiosità pruriginose che tanto piacciono a Repubblica. Si tratta di consentire a tutti di saggiare il livello attendibilità delle notizie che i giornali del gruppo diffondono. Non vorrà mica il giornale alfiere della trasparenza più assoluta, quando si tratta di privacy altrui, rimanere nell’ombra del sospetto? Il dubbio è sempre lecito. Dovrebbe non esserlo quando si tratta di una signorina, bella ma un pò passatella, che offre prestazioni a pagamento e che, grazie all’acquisita notorietà, commercializza le proprie foto osè a decine di migliaia di euro?" In attesa di "ragionamenti" ad hoc.. cara Ale ti saluto caramente, ti abbraccio e ti auguro un sereno week end..
 
Antares_89
Antares_89 il 29/07/09 alle 09:11 via WEB
Non è una novità che il PD subisca queste figuracce, e che il suo organo principe, Repubblica, non sia da meno. A parte la vicenda vergognosa di Ignazio Marino con l'Università di Pittsburg, si è appreso che le registrazioni della signorina D'Addario non erano state concesse come prove neanche alla Procura. E se la Procura stessa non poteva visionarle, come faceva Repubblica ad averle? Sono forse in contatto con i Servizi Segreti? E adesso quest'assurdità pugliese. Ormai non vedo chi possa avere il coraggio di confermare il suo appoggio al PD, e il fatto che il secondo partito italiano sia caduto così in basso, da italiano, mi dispiace. Anche se, da elettore di centrodestra, non posso che esserne felice. A presto, Emanuele.
 
Antares_89
Antares_89 il 03/08/09 alle 09:44 via WEB
Di cosa possiamo stupirci, ormai? E' evidente che la signora D'Addario è stata pagata dalla sinistra per sollevare un polverone che oscurasse le vicende in cui la stessa sinistra era implicata. E così le testate di sinistra hanno avuto un nuovo motivo per attaccare il Premier e sorvolare sugli scheletri negli armadi rossi. E' talmente ridicolo che ormai provo solo pena per loro: una classe politica tanto a corto di idee da provarle tutte, finendo immancabilmente nel fango da loro stessi lanciato. Che tristezza (per loro). A presto, Emanuele.
 
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Il filmato è volutamente riprodotto in bianco e nero.  

 

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