Creato da Alessandra_Fontana il 10/03/2007

Alessandra Fontana

Vorrei parlare con voi di sentimenti, di politica, di esperienze, di vita. Vorrei volare tra le emozioni, quelli forti, che appassionano ...

 

 

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ORA MARRAZZO AMMETTE E FORSE SI DIMETTE ...

Post n°287 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da Alessandra_Fontana
 

Ha ritrovato la memoria il presidente della regione Lazio!!! Evviva!!

Ieri sosteneva di essere vittima di una congiura, definiva i fatti "una bufala", dichiarava di avere a cuore solo la sua famiglia e poco fa invece ha detto di essere vittima delle sue debolezze...

E' sempre vittima di qualcosa il povero Marrazzo! O delle congiure o delle debolezze...
D'altronde il brasiliano transessuale Natalì dice: "Glielo dicevo, io: Piero, stai attento a con chi esci. Lasciala perdere, la Brendona, quella è drogata ti fa finire nei guai. (...) "Piero lo conosco da sette anni e non mi ha mai fatto niente di male, quindi non gliene voglio fare nemmeno io. L'ho sentito anche oggi, mi ha chiamata tre volte. Mi ha detto: "Stai tranquilla, Natalì, che non c'è nessun video. Ti voglio bene, non parlarne con nessuno". (...) E poi c'è Luana anche lei/lui transessuale brasiliana della Cassia che dice: "Marrazzo lo conosciamo tutte benissimo da anni. Quando lo vedono passare, i trans si tirano su le tette per essere scelte: lui paga molto, molto bene. Ci sono 'ragazze' come Natalì che ci hanno fatto una fortuna, decine di migliaia di euro. Natalì è la sua preferita, ma stava spesso anche con Brenda, una tipa grande e grossa che chiamiamo la Brendona e che da un pezzo andava in giro a dire che cercava di vendere un video compromettente ma non trovava nessuno che lo comprasse. Una vera stronza: questa è estorsione, mi sa che con questo caos è scappata".

Brendona?? ;)) ...

Certo che il presidente della regione Lazio era molto preso dai suoi impegni... azzz... Forse ora dimettendosi, avrà più tempo libero, ma meno disponibilità economica.

 
Rispondi al commento:
Vince198
Vince198 il 01/11/09 alle 09:25 via WEB
Va bene, Ale, ammettiamo che Berlusconi (periodo ipotetico del terzo tipo, in latino.. alias irrealtà) sia arrogante, pretenzioso etc., adesso ti faccio un quadretto - che però potrei ampliare a dismisura, di un noto personaggio, traendo notizie più precise di quelle che sono in mio possesso da un libro che sto "divorando" in questo periodo.. Una specie di impunito che predica bene ma altrettanto bene razzola malissimo.. "Di Pietro è nei particolari. Nell'ottobre 2002 aveva scritto un articolo sul quotidiano «Rinascita della sinistra», organo dei Comunisti italiani, e non ne aveva azzeccata una: aveva qualificato il giudice Filippo Verde come un imputato nel processo per il Lodo Mondadori - dipingendolo oltretutto come uno dei giudici che avevano influenzato l'annullamento di una sentenza favorevole a Carlo De Benedetti - e nello specifico aveva messo nero su bianco che «per l'insieme di queste vicende, la pubblica accusa rappresentata dalla tenace Ilda Boccassini ha chiesto pene di tutto rispetto, tra cui 10 anni per il giudice Filippo Verde». Ma Filippo Verde non era mai stato coinvolto in quel processo: era stato imputato in un altro, il cosiddetto Imi-Sir, e peraltro ne era uscito assolto in primo e secondo grado. Di Pietro della castroneria non solo non si accorse, ma nel febbraio 2003 la ripubblicò tale e quale sul sito internet dell'Italia dei Valori. E a quel punto partì una causa per diffamazione con richiesta di risarcimento danni, visto che Tonino non aveva mai smentito né rettificato ma addirittura reiterato, per usare il suo linguaggio. I legali di Filippo Verde gli chiesero 210.000 euro di risarcimento. Del suo errore, Di Pietro darà colpa ancora una volta ai giornali. Di Pietro scrisse quell'articolo nel 2002 e cioè quando era eurodeputato. Perciò, un anno e mezzo più tardi, dopo che la pratica si era congelata nella cancelleria del Tribunale di Roma, presentava richiesta di immunità europarlamentare e incaricava della pratica l'avvocato Sergio Scicchitano, deputato dell'Italia dei Valori e già autore di varie querele dipietresche ai danni di giornalisti che facevano errori come il suo o più lievi del suo. La richiesta fu inoltrata a Bruxelles all'inizio del 2007: «L'articolo deve intendersi quale espressione di critica politica e dunque si richiede che nel caso di specie venga applicato l'articolo 68 della Costituzione». Critica politica. Uno scrive che un giudice ha influenzato illecitamente una sentenza - la peggiore delle accuse, per un giudice - e dice pure che per questo volevano condannarlo a 10 anni: una classica critica politica. I giudici romani spedirono le carte all'apposita commissione di Bruxelles perché l'Europarlamento valutasse. Era da una vita che Di Pietro per qualsiasi sciocchezza invitava la classe politica a farsi giudicare come cittadini qualsiasi. Così pure fece nel 2007 e nel 2008: L'articolo 68 della Costituzione [l'immunità parlamentare] va cancellato perché aveva senso quando fu scritto, dopo la fine del fascismo. Ho sempre detto che andrebbe abrogato. L'aveva ripetuto di recente: Se Berlusconi vuole querelarmi, rinunci all'impunità. Quando Di Pietro querelava un altro politico, poi, non mancava mai di scrivere: Mi auguro che, come me, Ella rinunci all'immunità e accetti il giudizio del giudice terzo. Quelli poi non erano giorni qualsiasi: era il febbraio 2009 e c'era Di Pietro per strada che raccoglieva firme contro il Lodo Alfano. La notiziola che Di Pietro aveva chiesto l'immunità la diede per primo e praticamente per ultimo Paolo Bracaloni, cronista del «Giornale». Di Pietro rispose il 6 febbraio, come infastidito: "Con riferimento alle notizie di stampa che ipotizzano ciò che io andrei a sostenere al Parlamento europeo la prossima settimana, specifico che non chiederò l'immunità, ma che il procedimento civile prosegua ... Tale rinuncia all'immunità verrà da me formulata in un atto scritto che pubblicherò sul mio blog, in modo da evitare qualsiasi strumentalizzazione. Non chiederò l'immunità, voglio che mi processino, vi terrò informati." Di Pietro ogni tanto dismetteva improvvisamente la sua chiarezza popolana, ma aveva scritto questo. Ed eccoci al 22 aprile 2009: Approvando con 654 voti favorevoli, 11 contrari e 13 astensioni la relazione di Aloyzas Salakas (Pse), il Parlamento ha deciso di non revocare l'immunità di Antonio Di Pietro a seguito dell'ordinanza del Tribunale Civile di Roma rivolta al deputato nella causa civile intentata da Filippo Verde. In tale ordinanza il Tribunale italiano, esaminando l'argomento difensivo sollevato da Di Pietro «sotto forma di eccezione di insindacabilità», ha chiesto al Parlamento europeo di decidere sulla sua immunità, dal momento che all'epoca dei fatti egli era parlamentare europeo ... egli stava esercitando le sue funzioni di parlamentare, esprimendo la sua opinione su un tema d'interesse pubblico per i suoi elettori. Cercare di imbavagliare i parlamentari, avviando procedimenti giudiziari nei loro confronti, per impedire loro di esprimere le proprie opinioni su questioni che suscitano un legittimo interesse e preoccupazione nell'opinione pubblica, è inaccettabile in una società democratica. Il quello stesso giorno, il giorno in cui l'immunità da lui richiesta lo aveva salvato per coprire la notizia Di Pietro dichiarò: Silvio Berlusconi si avvale del Lodo Aliano anche per sfuggire alla mia querela ... È vergognoso usare il Lodo Alfano anche per difendersi dall'accusa di diffamazione. A dire quel che si pensa, l'immunità tornerebbe utile. (Facci - Di Pietro, La storia vera - ppgg 455-457) Allora mi viene da dire: oltre che leggere "Papi", peraltyro scritto da un come Travaglio già conmdannato per diffamazione - http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Travaglio - per chi vuole domcumentarsi, leggesse anche quest'altro libro che riporta episodi veri, non pensieri ad alta voce in cui non esiste NULLA di illecito, come fa la solita claque tanto "affezionata" al premier.. Io ho messo tutt'e due le cose sulla bilancia e, diamine come va a fondo scala quella di totonno. Della serie il bue dice cornuto all'asino.. E posso continuare, volendo.. Ciao Ale, buona domenica.. Bacio ^_^
 
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