Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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Post N° 219

Post n°219 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da piccolacreaturadidio

Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto”. Zaccaria disse all’angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni”. L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo”.
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”.

Parola del Signore

 

Come vivere questa Parola?
Siamo sul crinale della storia: un'epoca sta per concludersi, mentre un'era nuova già si annuncia. Tutta l'attesa dell'Antico Testamento si concentra in Zaccaria ed Elisabetta, due persone definite "giuste" e "irreprensibili nell'osservanza", eppure "sterili". L'uomo, per quanto s'impegni non può darsi la salvezza, non può meritarsela, ma solo accoglierla con umile riconoscenza. E proprio là, dove ogni speranza sembra definitivamente spenta, ecco inserirsi l'azione fecondatrice di Dio. E la vita esplode, apportatrice di gioia. Giovanni annuncia il trionfo di Dio sull'impotenza umana. Fasci di luce che si proiettano anche sulla nostra storia, percorsa da tanti segnali di morte. L'uomo che vuole proclamare la sua indiscussa signoria su tutto e su tutti, dominando la stessa natura e cercando di allontanare lo spettro della morte, si trova a fare i conti con la sua invincibile sterilità. Ed ecco l'annuncio sempre attuale, rivolto all'umanità: "Tu concepirai". Sì, Dio può far nuovamente germogliare la vita in questa società pur-ché trovi un grembo disposto ad accoglierlo, fidandosi e affidandosi. Perché non il tuo? Si tratta di non opporre re-sistenza a un appello che forse da tempo avverti. Una vocazione particolare? Può darsi! Ma più facilmente la solle-citazione a prendere più sul serio la vocazione cristiana, divenendo quel "sale", quel "lievito" quella "luce" che siamo chiamati ad essere. Sono le nostre resistenze che ci rendono "muti", incapaci di annunciare la vita che pure palpita dentro la nostra storia, perché Dio non si rimangia la parola data. Se noi siamo infedeli, lui però resta fedele. Possa l'esperienza che ne facciamo ogni giorno schiuderci le labbra nell'annuncio e nella lode, come a Zaccaria al momento della nascita di Giovanni.

 Vinci, Signore, la sterilità del mio cuore, troppo ripiegato su se stesso e sulle proprie impotenze per accorgersi della novità che tu hai già seminato nella mia vita. Apri le mie labbra perché intonino la tua lode e annuncino il tuo amore.

La voce di un testimone dei nostri tempi
Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo.
Tonino Bello

 
 
 
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DIVINA MISERICORDIA

 

L'IMPOSSIBILE VIVERE

 

RICHIESTA DI PREGHIERE

Carissimi che visitate questo spazietto, se volete e ne avete bisogno, lasciate un messaggio con la vostra intenzione di preghiera; noi saremo felici di unirci a voi.


 
ringraziamo il Signore per il dono della vita


 

1O E LODE

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