Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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Post n°310 pubblicato il 24 Marzo 2009 da piccolacreaturadidio

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù partì dalla Samaria per andare in Galilea. Ma egli stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. Gesù gli disse: “Se non vedete segni e prodigi, voi non credete”. Ma il funzionario del re insistette: “Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli risponde: “Va’, tuo figlio vive”. Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: “Tuo figlio vive!”. S’informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: “Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato”. Il padre riconobbe che proprio in quell’ora Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive”, e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.
Parola del Signore

 

Come vivere questa Parola?
Gesù è accolto festosamente in Galilea, "perché avevano visto tutto quello che Egli aveva fatto".
In questa frase si respira il gusto dello spettacolare che, anche oggi, muove le folle incuriosite ed entusiaste. Ma Gesù non è un giocoliere. I 'segni' che pone vogliono essere una sollecitazione ad andare oltre, per aprirsi alla fede con umile e confidente abbandono. La risposta che dà al funzionario regio, lascia trapelare l'amarezza per l'ottusità con cui i suoi interventi miracolosi vengono accolti: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete!".
Ed ecco, non un rifiuto, ma una sfida che vuole scuotere da quell'insana pretesa di verificare prima di dar credito a Dio: non scende presso il piccolo morente, ma chiede di affidarsi alla sua parola. E il padre vi si afferra e obbedisce al comando: "Va'", senza nessuna evidenza, sostenuto unicamente dalla Parola.
È il cammino della fede che ognuno di noi è chiamato ad intraprendere. Un cammino che può imbattersi nel dubbio, che può conoscere ore in cui affiora prepotente al labbro il grido angosciato di quel padre: "Signore, affrettati a scendere, prima che sia troppo tardi!".
Un grido umanissimo, che nulla toglie alla limpidezza di una fede provata, ma pur sempre ancorata alla Parola. È il cammino che ha percorso anche Maria. Lo cogliamo in quel tremito sotteso alla domanda rivolta a Gesù: "Figlio perché ci hai fatto questo?".
Come lei, non pretendiamo risposte esaurienti, ma, custodendo tutto nel cuore, rimettiamoci in cammino insieme a Gesù.


 Donami, Signore, il coraggio di affidarmi alla Parola, soprattutto quando la nube del mistero si infittisce e il timore che tu possa tardare rischia di sopraffarmi.

La voce di un Padre e Dottore della Chiesa
La fede è meglio, per te, che una nave sul mare. Questa infatti è retta dai remi, tuttavia i flutti la possono far affondare; ma la tua fede non affonda mai, se la tua volontà non lo vuole.
S.Efrem il Siro

 

 

 

 
 
 
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DIVINA MISERICORDIA

 

L'IMPOSSIBILE VIVERE

 

RICHIESTA DI PREGHIERE

Carissimi che visitate questo spazietto, se volete e ne avete bisogno, lasciate un messaggio con la vostra intenzione di preghiera; noi saremo felici di unirci a voi.


 
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