Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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Post N° 179

Post n°179 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da piccolacreaturadidio

S. Francesco d’Assisi
04 Ottobre

Francesco era il figlio maggiore di Pietro Bernardone, mercante di stoffe preziose. La famiglia non era originaria di Assisi. Il padre si dice fosse venuto da Lucca. La madre, madonna Pica, proveniva dalla Provenza ricca di canti. Una tradizione racconta che la madre Pica, pervenuta al termine della gravidanza, soffriva da lungo tempo senza partorire. Un pellegrino bussò alla porta di casa e disse alla domestica che Pica avrebbe partorito solo se trasportata nella stalla. E così fu: partorì un figlio che - come Gesù - riposò in una mangiatoia. – Al battesimo la mamma lo chiamò Giovanni. Quando il padre rientrò dalla Francia, disse: “Non voglio un Giovanni Battista penitente, ma un elegante, bravo ed amabile Francesco”.
Francesco, anche se non molto bello, era fine e seducente, delicato e gentile, cortese e grazioso, appassionato ed ardente, brioso e bizzarro, anima anticommerciale. – Cominciò presto ad aiutare il padre nel negozio, dimostrandosi molto abile. Gli mancava però il senso dell’economia. Anzi era follemente prodigo, generoso. Divenne il primo gaudente, riunendo intorno a sé molti amici e tenendo lo scettro del comando, perché disponeva di grosse somme di denaro. — Aveva un sentimento vivissimo della natura: la bellezza dei campi, l’incanto dei vigneti, tutto ciò che era piacevole agli occhi lo estasiava. — Lo attirava l’ideale della vita cavalleresca. Ma in un dormiveglia Dio gli chiese: “Perché lasci il padrone per il servo?”. Francesco chiese: “Cosa vuoi che faccia?” – “Torna in patria. Là ti sarà detto quello che devi fare”. — Allora si vide apparire dinanzi la vita vissuta sino a quel giorno con i suoi disordini, inutilità, vanità puerili. Si rese conto dello stato compassionevole in cui si trovava e, di fronte alla brutta parte che aveva recitato, gli apparve raggiante di bellezza la vita che fino ad allora non aveva menato: la vita vera, buona, bella, nobile, ricca di Dio. Allora provò collera contro se stesso e “cominciò a disprezzarsi". — Francesco, pur non essendo stato crocifisso, riuscì ad avere le piaghe - è il caso di dire! Vi arrivò percorrendo un cammino di preghiera ed ottenne quanto chiedeva: le piaghe di Gesù! Dopo due anni morì, portandosi il divino sigillo nella tomba il 3 ottobre 1226

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Commenti al Post:
Giles2004
Giles2004 il 04/10/08 alle 15:17 via WEB
un affettuoso, fraterno abbraccio :)
 
hengel0
hengel0 il 15/10/08 alle 09:58 via WEB
IN DIRETTA DAL CUORE .. Ogni notte ed ogni mattina, alcuni nascono nella miseria... ogni mattina ed ogni notte, alcuni nascono nella felicità infinita.. alcuni sono nati in una notte senza fine .. .. SERENO MERCOLEDI' .. HENGEL
 
lauviaha
lauviaha il 16/10/08 alle 16:34 via WEB
Dio ti benedica, un abbraccio, egy
 
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