Agorà

IL CAVALIERE E LA PIAZZA

OSANNATO NONOSTANTE TUTTO.

Chi applaudiva in piazza ha dimenticato che dopo 12 anni da quel lontano 1994 il consuntivo dell'opera di Berlusconi è una pagina vuota.

1. non ha diminuito il debito;
2. non ha diminuito le tasse
3. non ha aumentato la competitività
4. non ha regolato l'immigrazione
5. non ha migliorato i servizi pubblici;
6. non ha realizzato la sicurezza;
7. non ha arricchito il patrimonio delle infrastrutture;
8. non ha liberalizzato i mercati

In compenso ha decisamente peggiorato quasi tutti questi capitoli della politica interna, dell'economia, della politica estera.

Eppure la sua gente grida " Per silvio e contro le tasse"

Il discorso del capo non poteva essere più chiaro, più demagogico, più gremito di slogan, più fitto di bugie, di quello che abbiamo ascoltato ieri. Talmente ripetitivo che la gente, inizialmente entusiasta, ha cambiato umore rifugiandosi in un ascolto silente e vagamente annoiato.

Forse la parola magica che spinge tanta gente in piazza ad ascoltare Berlusconi è " TASSE".
Vuol sentirsi dire che è giusto evadere e Berlusconi tra le righe l'ha fatto capire.

Se il cavaliere è tornato in vita la colpa è di una sinistra litigiosa e masochista. Se vuole che il cavaliere sparisca per sempre deve ritrovare il senso di unità che sembra aver smarrito.

Ciao a tutti. Franco